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Autore: TheNowhereGirlOfYesterday    01/01/2013    1 recensioni
Salve ^^ Questa è la mia Prima Storia sono nuova qui.. siate comprensivi perciò. :)
Dal Capitolo 4:
Paul prende un respiro profondo si avvicina a me e dice “Non ha importanza. Quel che è stato è stato. Forse è stato meglio che tu sia stata a Parigi..ti serviva una pausa dal mondo.. stavi peggio di me. Ammetto che mi sei mancata moltissimo ma non potevo certo calare dal nulla e pregarti di tornare qui. Sarei stato solo un problema.”
Io lo guardo negli occhi (un po’ lucidi) e dico “Credimi, non lo saresti stato affatto…” poi aggiusto con la mano i suoi capelli un po’ spettinati e dico “..forse mi è servita quella pausa. Ma l’avrei potuta avere anche a Liverpool e allo stesso tempo sarei rimasta con te, sii obbiettivo Paulie sono stata egoista…”lui dice “Ma perché stiamo parlando di questo?” io dico “Ieri sera mentre prendevo la coperta, ho trovato un biglietto scritto da te..” lui mi blocca mettendo la sua mano sulla mia bocca e dice “Non era nei miei piani che tu lo leggessi ma va bene così.. ora sai che se vuoi uccidermi basta che tu vada via. E’ l’arma peggiore che tu possa mai usare…”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La dichiarazione di Paul mi ha lasciata senza parole.. non avrei mai immaginato che potesse essere vera una cosa simile.
Da un lato sono felicissima ma dall’altro sono preoccupata..
E perché? Si chiederebbero in molti..
Beh... Semplice! Amicizia è un conto, amore è un altro.
Lui si morde il labbro con un’espressione preoccupata, io mi avvicino a lui e gli dico “Anche io ti amo Paul.. Ma credo che sarebbe meglio essere amici per ora, o magari…” mi interrompo e sorrido mordendomi il labbro.. lo lascio in attesa! Hehehe!!
Lui trepidante dall’attesa dice “Magari.. ?!?”
“Magari potremmo stare insieme senza che nessuno lo sappia.. per ora..” lui ride un po’ e dice “Eheh bel piano bella mia, bel piano! Ma sarà difficile resisterti..” mi prende per i fianchi e mi avvicina a lui.
“Cosa c’è McCartney? Hai paura di perdere la sfida?” lui fa una risatina e dice “Haha! James Paul McCartney non rifiuta mai le sfide.. anche quelle così difficili!”
“Voglio davvero vederti!” lui prende una ciocca dei miei capelli e comincia a “Giocarci” poi dice “Mi vedrai.. eccome se mi vedrai.. Senti, dimmi la verità.. Hai una parrucca!”
Io gli do un colpetto sulla spalla e lui dice “Hahaha! Ma sono troppo perfetti! Insomma sono rossi quasi arancioni e tutti i ricci sono perfetti.. Di la verità al tuo Paul.”
Prendo il mio cuscino e lo colpisco, lui cade come un salame sul suo letto e comincia a ridere come un cretino. Ahimè, la sua risata è contagiosa quindi anche io comincio a ridere ma continuo a prenderlo a cuscinate. Ride talmente tanto da non riuscire a muoversi così io ne approfitto per scompigliarli per bene i capelli (Cosa che lui odia molto – Muahahahahah-).
Si ranicchia e continua a ridere, dopo qualche minuto si rende conto della condizione dei suoi poveri capelli quindi si alza velocemente e mi prende per poi portarmi con se sul letto.
Io ero arrivata a piangere dalle risate e gli dico “Che vuoi farmi, Pazzo?!” lui mi blocca le braccia e dice “Nah, nulla di che..”.
Improvvisamente comincia a farmi il solletico (Sono fregata!) ed io, ridendo più di prima, dico “E dai Paul! Bastaaaaa! …. TI PREGO PAULIE!!!! BASTAAAAAAAAAA!” Divento paonazza dalle risate e lui si decide a smettere.
Ci calmiamo entrambi inizialmente ma io inizio nuovamente a ridere e dico “Paulieeeeee! I tuoi capelli sono fantastici! Hahahahaa!” Lui si mette velocemente le mani sulla testa e dice “Me la pagherai!!”
Io continuo a ridere e dico “Dai vieni qui che te li aggiusto come si deve!” lui un po’ sospettoso si avvicina a me e si siede, io tento di aggiustare quei capelli diventati qualcosa si indescrivibile solo a causa mia –Sono un mito lo so!- .
Dopo qualche minuto riesco nella mia “Mission impossibile” e finalmente mi sento soddisfatta. Lui mi guarda con aria di sfida e dice “Abbey, non sentirti mai al sicuro.. mi vendicherò quando meno te lo aspetti. Questo è un affronto a McCartney! Non la passerai liscia… ricordatelo.”
Io rido un po’ e, diventando più seria, dico “Allora, intesi? Sarà il nostro segreto, nessuno a parte noi due dovrà saperlo.. a meno che non si decida di dirlo. Ma dobbiamo essere entrambi d’accordo, Va bene?”
Annuisce e mi fa l’occhiolino.. sono già le 11 e, dato che non dormiamo mai, sarebbe meglio dormire un po’ oggi!
Ci cambiamo, ci laviamo i denti e andiamo a dormire. Prima di spegnere la luce Paul si avvicina a me, mi da un bacio a stampo e dice “Buona notte, tesoro.”
Ci scambiamo un sorriso ed io gli dico “Buona notte Paulie.”
Paul spegne la luce e ci addormentiamo.

*LA MATTINA SEGUENTE*

Sono solo le 7, credo che rimarrò qui sul mio amato letto a poltrire.. non credo ancora a quello che è successo ieri.. sono successe troppe cose insieme ma la cosa più bella è sicuramente sapere che Paul mi ama.. non potrei essere più felice! Ahhh Non aspettavo altro..
Paul dorme ancora.. è così dolce! Spero solo che non stia facendo finta di dormire per poi farmela pagare.. quel ragazzo sa perseguitare bene la gente se si mette d’impegno! Bah voglio essere ottimista..
Mi giro dando le spalle a Paul e, come non detto, dopo meno di un minuto Paul mi prende a cuscinate –Ma perché mi sono girata? PERCHE’???- io salto in aria e lui si mette a ridere abbracciando il suo cuscino. –Awwwwwwww!-
“EH SI! RIDI McCARTNEY! RIDI, MA NON SO SE RIDERAI PIU’ IN VITA TUA!!!” lui ride sempre di più – Ovviamente..!-
Poi si siede sul mio letto e,abbracciandomi, dice “E dai Abbey! Lo sai che scherzo, ma dovevo vendicarmi!”
“Non ti è bastato torturarmi ieri sera facendomi il solletico?!?!” lui alza le spalle, sorride e scuote la testa.
Gli pizzico le guance e gli dico “Aww, ma sai che sei carinissimo!!” lui ride e abbassa lo sguardo.
Torna a guardarmi e dice “Mai quanto te.” E mi bacia la guancia.
“No Paul, seriamente.. dove lo trovo un ragazzo come te?”
“Ehm.. sai dietro l’angolo ci sono i miei cloni, non so se ti servono, se ti stanco io dietro l’angolo ce ne sono altri..”
Rido e dico “Nah, saranno cloni esteriormente ma dentro sei unico.. “
Fa un sorriso a trentadue denti ma io continuo “Beh, ma pensandoci bene avrei molti lati positivi con il clone.. tra cui il fatto che non mi prenderebbe a cuscinate la mattina!”
Fa uno sguardo triste e dice “Poi sarei io il cattivo, eh!?” io ridendo dico “Lalalalaaaa eh già! Senti puoi dirmi precisamente dove si trovano i tuoi cloni?”
Questa volta sospira, fa uno sguardo ancora più triste e guarda fuori dalla finestra.. Purtroppo non so resistere a quello sguardo.
Ma, prima che io aprissi bocca, lui dice “Arriverà il giorno in cui mi farai morire di crepacuore. Mi avrai sulla coscienza!!”
“Mmh, non credo.. morirei prima di te sapendo di averti perso…” lo guardo facendo gli occhi dolci e poi lo abbraccio forte.
Ridendo un po’ dice “Ma vedila!!! Sta tipa prima dice di volermi cambiare con un clone e poi mi abbraccia, ma guarda un po’!”
“E dai Paul, oggi voglio scherzare molto malvagiamente! Sai che amo dire queste cavolate..” e scoppio in una risata malvagia.
“Pff! In particolare con me..Approfittatrice!!”
“Ma non lo faccio spesso..” ride e dice “CEEEEEEEEEEEEEEERTO! Sono di più le volte in cui George non ha fame! Regolati tu..”
Gli prendo il braccio e dico “Mio signore, vi chiedo umilmente perdono!!”
Lui fa un sorriso dolce che pian piano si trasforma in uno malizioso – conosco fin troppo bene quello sguardo… eh si, ahimè..- .
“Cosa posso fare ,o mio signore, per avere il suo perdono?” fa una risatina e dice “Mmmh.. sai, un piccolo bacio sistemerebbe tutto.. dovrò farne a meno per altre 7 ore..” Hehehe lo sapevo! :’) Senza pensarci più di tanto lo bacio ma, dopo aver finito, non mi lascia .. continua a tenermi stretta a lui ed OVVIAMENTE non obbietto, che mica sono scema eh!
Se questo è un sogno che nessuno mi svegli! Per avere la certezza che tutto ciò sia vero dico “Paul! Dammi uno schiaffo, Dai!”
Lui mi guarda con gli occhi spalancati e dice “Ma anche no!! Non mi permetterei mai.”
“Ti do il permesso, forza!” ride e dice “Sei sicura di stare bene?!”
“Voglio assicurarmi che questo non sia un sogno..” mi abbraccia e mi bacia la fronte poi, a bassa voce, dico “Okay.. non è un sogno allora…”
“Ma certo che non lo è! Non è paragonabile ad un sogno tutto ciò… Il sogno finisce, ma sono sicuro che quello che sta succedendo non finirà mai.”
Accarezzo i suoi capelli e dico “Aw, ma come fai ad essere tanto dolce? Non ho mai trovato nessuno così. E mai lo troverò.”
Lui mi guarda sorridendo e dice “Dai, ti perdono. Oggi mi sento buono!”
“Ma grazie Paul! Ti prometto che non sarò malvagia con nessuno.. in particolare con te.” Tengo stretto a me il suo braccio e ci appoggio la testa. Con la mano sinistra mi accarezza la guancia e dice “Che dici, andiamo a piedi oggi? Magari possiamo stare in condizione di fidanzati per ancora un po’.”
Annuisco felice e dico “Allora ci conviene prepararci così possiamo fare con calma.”
Annuisce, ci prepariamo ed usciamo. Sono le 8 meno un quarto e possiamo fare quel che ci pare.
Mi prende per mano e ci avviamo verso scuola. Facciamo il giro largo e parliamo un po’.
Arrivati circa 3 isolati prima della scuola, Paul mi porta in una stradina e mi bacia. Dopo dice “Ce la farò a resistere per circa sette ore? Non credo..”
“Beh Paul, l’attesa rende tutto migliore! Hehe” sorridiamo e usciamo furtivamente dalla strada.
Usciti vediamo George che scende dall’autobus e che ci guarda –Oh cavolo!- .
Ci viene in contro e dice “Hey ragazzi! Ma cosa cavolo facevate in quella strada?! E come mai non siete venuti sul bus?”
Io e Paul ci guardiamo e diventiamo completamente rossi.. io balbetto “Ehm.. non siamo venuti perché ci siamo svegliati tardi..poi.. umh..” Paul tentando si salvare la pelle ad entrambi dice “Beh eravamo in quella stradina perché.. beh quella finestra ha un colore stupendo ed Abbey doveva goderselo per bene!”
PUAHAHAHAHA Ma come gli vengono certe cose?! Quel ragazzo è fantastico!
Fortunatamente quella finestra aveva un colore molto carino (Rosso acceso) quindi la “Scusa” di Paul calzava a pennello..

*DUE MESI DOPO*

Oddio, non ci credo. Io e Paul abbiamo resistito per due mesi senza farci vedere da nessuno.
E’ proprio un osso duro quel ragazzo! In ogni caso credo che gli altri stiano sospettando qualcosa.. John non fa altro che chiederci cosa facciamo tutte le sere che torniamo di fretta e furia a casa, Ringo sembra ci stia pedinando con la macchina o a piedi e George ci telefona di continuo e si presenta a casa di punto in bianco.
Insomma prima o poi le finiremo le scuse, ma devo ammettere che siamo stati bravi a resistere per due mesi..
E’ venerdì pomeriggio.. non abbiamo nemmeno compiti per lunedì quindi week-end completamente libero!
Squilla il telefono e rispondo io dato che Paul è impegnato a dormire… è Amy che dice “Ciao Abbey! Ti va di uscire oggi?”
In teoria dovrei uscire con Paul, ma non posso dirglielo! Così invento una scusa molto ovvia “Mi piacerebbe molto Amy ma, sono molto stanca.. è stata una settimana abbastanza faticosa. Vorrei dormire un po’..”
“Certo, magari la settimana faticosa l’hanno avuta le tue labbra a furia dei baci di Paul!!” poi scoppia a ridere. Ed ecco qui che ci hanno scoperti.. se lo sa lei lo sa Geo, poi John e compagnia bella.. No, no, no, no e no!!!
Tentando di restare calma dico “Ma che stai dicendo?! Io e Paul non ci siamo mai baciati!!”
Ride ancora e dice “Dai Abbey, si vede lontano un miglio che siete fidanzati! Hehehe ti piacciono i suoi baci eh?!”
Sono diventata completamente rossa (Lo so perché ho un caldo tremendo!), per fortuna che non mi vede..
Rassegnata dico “Si vabbè Amy, è come dici tu… rimane il fatto che io e Paul non siamo fidanzati!!”
“Vabbè, voglio crederti.. quindi ci si vede! Buona dormita, Pigrona!!” “Grazie Sherlock! E veda di non importunarmi più con certe insinuazioni eh.” Ridiamo e poi dice “Ciao Ab!” e riattacca.
Sento Paul ridere e dico “Santa pace, non dirmi che eri sveglio…” tra una risata e l’altra dice “Mi dispiace deluderti ma lo ero.. in ogni caso sei stata molto dolce a rinunciare ad un’uscita con Amy per stare con me.”
Si alza dal divano, si dirige verso me e mi abbraccia. Tenta di baciarmi ma io metto velocemente la mano sulla sua bocca lui la sposta e un po’ triste dice “Uff.. Ma perché? PERCHE?!”
Io rido e lui continua “Oh cavolo, ma perché ridi?! Sono serio.” Continuando a ridere dico “Ti ho bloccato perché devo essere io a baciarti questa volta caro!” e subito dopo lo bacio.
Sorridendo dice “Mi hai fatto prendere un colpo.. sei davvero malvagia! Ti ricordi che ti dissi che un giorno mi avresti fatto morire ci crepacuore? Se continui così quel giorno è vicinissimo…”
Rido un po’ e dico “Tesoro, non lo permetterei mai e poi.. ho un disperato bisogno della tua presenza e darei tutto per te, anche se dovessi avere pochissimo sappi che quel poco lo darei a te nel caso tu ne dovessi avere bisogno.”
Si morde il labbro e poi dice “Abbey, mi stai facendo sciogliere come un cubetto di ghiaccio al sole.. tra poco evaporo.”
Rido e lo abbraccio forte mettendo le braccia attorno al suo collo, lui appoggia le mani sulla mia schiena e mi accarezza facendomi venire un brivido. Poi mi da un bacio sulla guancia e sussurra “Non ti lascerò mai andar via, ovunque tu vada io sarò lì per proteggerti...”
Non so definire l’effetto che mi sta facendo questa situazione.. è stupendo e poi Paul è un ragazzo dolcissimo.. non potrei chiedere altro.
Dopo qualche minuto dice “Beh, ti va di uscire e di tornare nel nostro amato posto?”
“Strawberry field?”
“No.. il porto, ti ricordi il giorno in cui tornasti qui?” Felice dico “Ma come potrei dimenticarlo? Fu un giorno stupendo..”
Appoggia la fronte alla mia e dice “Per me ogni giorno è stupendo se sei qui.”
Non so il perché ma mi scende una lacrima.. mi tiene stretta a se e dice “Cosa succede?”
“Non lo so.. è solo che nessun ragazzo è mai stato così dolce con me…”
Mi asciuga le lacrime e dice “Peggio per loro, credo sia impossibile non essere dolci con una persona come te..Sei tutto quello che ho sempre desiderato. Non sei come le altre ragazze, con te si può scherzare.. posso confidarmi senza temere attacchi di gelosia improvvisi..e non sei acida come le altre. Credo di essere stato chiaro, in certi momenti non sono bravo con le parole..”
“Ho capito tutto..Sei davvero dolce Paulie.. Ti amo davvero come non ho mai amato nessuno. Sei un punto di riferimento su cui posso contare senza timore.. e se un giorno Dio volesse dividere le nostre strade, voglio solo che tu sappia che ci sarò se ne avrai bisogno.”
Ci abbracciamo, sembra di essere tornati bambini.. è un abbraccio affettuoso che ti avvolge completamente. Fa fermare il cuore per un millisecondo che sembra un’eternità.
Vorrei che il tempo potesse fermarsi per far si che questo momento non finisca mai.. e vorrei anche tornare indietro nel tempo per decidere di rimanere a Liverpool.
Paul mi prende per mano ed usciamo di casa. E’ abbastanza presto.. alle 5 del pomeriggio in genere non c’è molta gente in giro in particolare se si tratta del week-end.
Ed è appunto per questo motivo che siamo usciti ora.. il porto non è poi tanto lontano da casa nostra.
Giunti lì ci sediamo sul muretto e fissiamo il cielo senza dire nulla.. poi io dico “Paul.. sei molto popolare qui a Liverpool in particolare tra le ragazze. Dovresti solo sentire le cose che dicono, poi dato che sanno che viviamo insieme, mi sembra come se attorno a me ci fosse un’aria negativa.. è opprimente. Insomma molte non vengono a dirmelo in faccia ma proprio ieri mattina mi è successo…”
“Dimmi tutto…”
“Appena io e George eravamo entrati in classe tutte le ragazze mi fissavano.. e poi sono amica delle persone più popolari della città. Non credo faccia piacere alle altre ragazze questo fatto..
In ogni caso si avvicina a me una di loro e dice ‘Sia chiaro che solo perché vivi con Paul non è di tua proprietà. Qui non sei nulla, ricordati che anche se starete insieme sarai sempre una delle tante.. credi che preferisca te a me?! Stai sbagliando di grosso. Ti odio con tutto il cuore.. non lo avrai mai!’
Se devo essere sincera a quelle parole mi ero bloccata un attimo volevo digliene quattro ma George mi ha presa per mano e ci siamo avviati al posto..”
“Chi te l’ha detta sta cretinata?!”
“Ehm.. Jessica River…” lui sospira e dice “Prima di tutto, magari è lei quella che non conta nulla e che non starà mai con me. Vedi, è di questo che ti parlavo a casa. Tutte credono la solita cosa. Appena gira voce che mi sono fidanzato vanno dalla povera ragazza e cominciano a dire cose simili..
Credimi, nessuna è mai stata una delle tante in particolare tu.. poi, mi chiedo, tante.. ma quali tante?! Due ragazze sono tante? Da premettere che una delle due stava con me giusto per.
Haha parla proprio lei che l’unico motivo per cui è conosciuta a Liverpool è perché è una ragazza facile.. santo cielo che ipocrisia. Sappi che ti amo davvero e non smetterò mai di dirtelo.”
Mi guarda con un’espressione seria ed un po’ preoccupata, per tranquillizzarlo gli sorrido dolcemente e dico “Non avevo dubbi Paul, ti conosco bene…” poi lo bacio.
Proprio nel mezzo del bacio sentiamo una voce familiare urlare “LO SAPEVO!!!” io e Paul apriamo velocemente gli occhi e ci guardiamo terrorizzati.. non ci giriamo per vedere chi sia.
Poi quella voce continua “Visto John? Ti avevo detto che li avremmo trovati qui a sbaciucchiarsi! Ah!” è Ringo… Santa Pace tutto quel lavoro per niente..Io divento completamente rossa e mi nascondo tra le braccia di Paul. Lui mi abbraccia e abbassa la testa.
Si avvicinano ma noi non ci muoviamo John dice “Hahaha credevate di fregarci eh?! Sapete che quando vogliamo diventiamo dei pedinatori eccezionali.”
Rimaniamo sempre immobili e Ringo dice “Oh, ma siete qui ancora?” John ride e dice “Ringo secondo me si stanno ancora sbaciucchiando”
Dopo quelle parole Paul sospira, alza la testa e dice “GRAZIE RAGAZZI! Voi si che sapete come si crea l’atmosfera romantica. Dov’è finita la nostra privacy?”
Ringo ride e dice “Eh caro Paul, sono circa due mesi che è scomparsa!” io a bocca aperta dico “DUE MESI?! Quindi vuoi dire che sono due mesi che ci state alle calcagne, due mesi che avete scoperto tutto e due mesi che io e Paul non abbiamo privacy?!?! Ma io vi denuncio per stalking!!” poi mi copro il viso con le mani.
John dice “Hey, Hey!! Vacci piano! Un po’ di privacy ve l’abbiamo lasciata..” Paul sarcasticamente dice “Per caso si trattava dei momenti in cui andavamo in bagno?! Perché l’avete fatto?”
Ringo dice “Perché non ci avete detto che eravate fidanzati?” Io e Paul ci guardiamo e ridiamo.. non avremmo mai potuto dire la vera ragione. Era il nostro segreto.. così alziamo le spalle ed io mi limito a dire “Così, divertimento.”
John ridendo dice “Oh Paulie, non sarà una cosa facile da accettare per le tue pretendenti!” Paul dice “Dovranno farsene una ragione, John. Abbey è l’unica che amo.. ora se non vi dispiace vorremmo tornare a casa. E NON AZZARDATEVI A SEGUIRCI PER SPIARCI!”
John e Ringo ridono e quest’ultimo dice “Promesso, ma volete un passaggio?” annuiamo e ci accompagnano a casa.
John dice “Ah Paul! Abbiamo ottenuto un ingaggio ad Amburgo!! AMBURGO! TI RENDI CONTO?! Abbiamo anche un batterista.. possiamo partire!”
Io sono molto felice per loro ma Paul non sembra saltare dalla gioia. Si limita a sorridere un po’, saluta John e Ringo ed entriamo in casa. L’ultima cosa che riesco a vedere è la faccia sbalordita di John probabilmente dovuta alla non-reazione di Paul.
Entrati in casa io dico “Paul, avete un ingaggio ad Amburgo, Non sei felice scusa?”
“No! Certo che non lo sono! So come funzionano questi ingaggi..il gruppo è formato da cinque persone? E cinque posti ci sono. Poi sicuramente prolungheranno la permanenza..ed io non voglio lasciarti qui..non partirò. Conosco un bravo chitarrista qui a Liverpool che sarebbe felice di andare ad Amburgo.. gli chiederò di farmi da sostituto.”
“Paul ma se impazzito? Ci va di mezzo il tuo futuro, tu hai talento puoi arrivare in alto quindi tu ci andrai. Rimarrò qui, ti aspetterò..non scappo tranquillo. E poi, a cosa esiste a fare il telefono? La posta?” Gli sorrido tentando di fargli cambiare Idea.
Nemmeno io voglio che Paul parta però deve, altrimenti il suo talento non potrà essere valorizzato nel modo giusto.. e poi un mese, che sarà mai? Oh ma chi voglio prendere in giro, non è nemmeno partito e già mi manca. Vabbè un sacrificio per lui lo faccio volentieri.
Paul, non ancora convinto; dice “M-ma non è la stessa cosa.. io voglio averti accanto..”
“Anche io Paul, mi mancherai tantissimo però ti ripeto che hai un talento straordinario che merita di essere valorizzato. E la stessa cosa vale per John, George e gli altri..” poi gli bacio la guancia e mi dice “Sei un Angelo Abbey.. Mi chiedo cosa farei senza di te.”
Chiamiamo John e gli diamo la bella notizia.
Staranno ad Amburgo per un mese, come avevo immaginato, e partiranno tra una settimana..

*TRE SETTIMANE DOPO*

Mancano due settimane al ritorno dei ragazzi da Amburgo. Io e Paul ci sentiamo ogni sera e molte volte mi arrivano le sue dolcissime lettere.. ma nonostante ciò mi manca da morire.
So che non dovrei..ma voglio provare a chiamarlo.
Squilla a lungo il telefono, magari si staranno riposando. Ma, proprio quando decido di riattaccare, mi risponde John io dico “Joooooohn! Da quanto tempo che non parliamo noi due eh?!”
“Abbey! E’ vero, qui si sente la tua mancanza.. Ci mancate tutti.”
“Aw John! Mi mancate anche voi… Paul mi ha detto che non è certo uno dei migliori posti quello in cui state..”
“Già.. dico solo grazie che è una pseudo abitazione. Almeno abbiamo un numero a cui potete chiamarci.. e cosa più importante almeno abbiamo un telefono.. Non hai idea di come George si stia strafocando in questi giorni. *Si sente un urlo di George ‘HEEEEEEEEEY! IO NON MI STRAFOCO AFFATTO! VACCI PIANO LENNON!’ * Si vab… GEORGE MA CAVOLO FAI?!” C’è un’istante di silenzio .
Io rido come una pazza immaginando ciò che sta succedendo li.. George prende il telefono e dice “ABBEEEEEEEEEEEEYY! MACCIAOOO!” Quanto adoro questo ragazzo! :3 “JOOOOOOOOOOJ! Ma come sta il mio caro Biscotto?” “Hahah bene bene, ma ci manchi tanto.. Paul ha i suoi momenti di tristezza assoluta!” “Aww poveretto.. mi mancate tantissimo ragazzi.. davvero qui è una noia senza di voi. Sembra che siano passati secoli. Non vedo l’ora di rivedervi e riabbracciarvi. Ti stai strafocando eh?! Ogni tanto, mentre mangi, pensa anche a me..”
“Lo faccio sempre tranquilla! Come stanno Amy, Cyn e Mary?” “Bene ma mancate a tutti.. Joj, è una tortura stare a scuola senza te e Paul. A proposito di Paul.. me lo potresti passare per piacere?” “Lo farei volentieri ma.. sta dormendo” “Ah.. ma come fa a dormire dopo tutto quel casino che avete fatto tu e John?!” “Heheh mistero! No, vabbè credo sia stanco morto dopo ieri sera.. abbiamo finito il concerto alle 2 e lui è dovuto restare per altre due ore perché doveva sistemare l’attrezzatura. Il proprietario ieri , per motivi sconosciuti all’uomo, ce l’aveva con lui è l’ha costretto a restare per mettere a posto.. Sai com’è; è tornato alle 4…”
“Oddio, mi dispiace.. povero Paulie! Potresti farmi richiamare appena si sveglia?” “MACCERTO Ab! Scusami ma John mi sta torturando.. vuole vendicarsi, CIAO ABBEY! A prestoo!” Sento il telefono cadere rovinosamente a terra e qualcuno chiuderlo. Eh, mi mancano da morire..
Per colmare il vuoto credo che mi farò una cioccolata calda.. anche se siamo a metà aprile fa freddo quindi ci sta bene..
Metto nel giradischi un vinile di Elvis, è quello che io e Paul sentivamo molto spesso… fa sempre piacere un po’ di musica per dimenticare la tristezza..
Suona il campanello.
Ma chi osa rovinare questo momento?! Apro la porta e trovo quel rompiscatole di Chuck (Ancora..) Che testa di rapa che è quello lì oh!
Io dico “Hai sbagliato casa, vai via. Credo di averti detto già tempo addietro che non volevo più avere a che fare con te.”
“Abbey dai! So che mi ami ancora.”
Rido istericamente e dico “Ti ricordo che sono stata io a lasciarti, ho una vita. Il mondo non gira attorno a te, fattene una dannata ragione! Non fai parte della mia vita.”
“Uh ma come siamo acidi oggi! Portami rispetto.”
“Hahahahaah Ma anche no! Tu sei quello che non ne ha mai avuto per me, perché io dovrei averne per te?! E poi ho tutto il diritto di essere acida con chi voglio in particolare con te.”
Tento di chiudere la porta ma lui la blocca e dice “Dai fammi entrare un po’! Dieci secondi ti prego.”
“Va bene, ma li conto.” Entra e si siede sul divano poi dice “Puoi darmi dell’acqua?”
“Con che tipo di veleno la vuoi? Vabbè per sta volta sarò buona.. niente veleno o cose simili.”
Gli porto un bicchiere d’acqua e, mentre lo prende, me lo rovescia ”Accidentalmente” addosso e dice “Oh scusami, ti aiuto.”
Ormai toccata di nervi dico “NO! Vado a cambiarmi. E appena torno qui tu dovrai evaporare. NON M’IMPORTA NULLA DI QUELLO CHE VUOI DIRMI.”
Vado sopra per cambiarmi. Squilla il telefono.

*NEL FRATTEMPO AD AMBURGO*
*RACCONTA PAUL*

Mi sono svegliato da una decina di minuti sento Goerge dire “Paaaaaaaaaul! Ha chiamato Abbey, Richiamala!!”
Aw mi aveva chiamato, che dolce! La chiamo subito.
Alzo la cornetta e compongo il numero, squilla per un po’.
Appena sento la cornetta alzarsi dico “Abbey!” poi una voce maschile dice “No, non sono Abbey. Sono Chuck.” “Ah, ho sbagliato numero allora..”
“No, no sono qui con Abbey.”
“EH? Come scusa?! TU CON ABBEY?! Ma che diamine ci fai a casa mia e innanzitutto con Abbey?? Passamela subito.”
“Non può è impegnata con me.”
“C-cosa? Vabbè.. N-non importa. Ciao…”
Vorrei tanto mettermi ad urlare… No, Abbey non mi ha tradito.. lo so, la conosco! Non lo farebbe mai!! Sono confuso.. mi sento infuriato con lei, ma forse non è colpa sua. E’ colpa mia che sono venuto qui ad Amburgo!
Rimango immobile a fissare il telefono, Stu dice “Paul, Paul! Stai bene? Che ti è successo? Sei bianco come un lenzuolo..”
Scuoto semplicemente la testa e non dico nulla. Vado nella mia pseudo camera che condivido con John e Goerge, mi butto sul letto e mi copro il viso con un cuscino.
Inizio a piangere come un bambino, credo che serva ben poco.. Comincio a singhiozzare e John, che è in camera, con tono preoccupato dice “Hey Paul! Che ti succede? Perché stai piangendo?” Si siede sul mio letto e mi scuote lievemente.
L’unica cosa che faccio è dire con un filo di voce “Vai via John, non è successo niente..” singhiozzo più di prima e John tenta di togliermi il cuscino dal viso.
Arriva George che lo prende per un braccio e lo porta via, li sento parlare ma poco mi interessa quello che dicono..
Mi sento incavolato nero con lei anche se non devo.. non ci capisco più niente!

*RACCONTA ABBEY*

Probabilmente era Paul.. oh Santo cielo, che cosa avrà pensato?
Scendo di corsa giù e urlo “TU! COME TI SEI PERMESSO DI RISPONDERE AL TELEFONO? QUESTA E’ CASA MIA!!”
Lui ride e dice “Era Paul.”
“Lo so, Idiota! Vai subito fuori da questa casa…” tento di rimanere calma ma lui rimane seduto sul divano quindi io lo prendo per il braccio e lo trascino vicino alla porta e, indicandogliela, dico “VAI VIA SUBITO! NON VOGLIO VEDERTI MAI PIU’! E che questa volta sia davvero un Mai!” Va fuori ed io sbatto molto violentemente la porta.
Chissà cosa starà pensando Paul, cosa starà facendo.. Al solo pensiero di perderlo mi assale tantissima ansia.. Ho deciso. Lo chiamo.
Risponde George ed io dico subito “G-geo.. passami Paul.. Ti prego!”
Preoccupato dice “Non vuole parlare con nessuno… ma cos’è successo? Davvero l’ultima volta che l’ho visto piangere in questo modo è stato in quel maledetto 1956..”
Inizio a piangere al telefono e dico “George, h-ho paura di perderlo.. non voglio, è tutto per me!”
“Oh, ti prego Abbey.. non piangere. Dimmi cos’è successo.”
Prendo un respiro profondo e gli racconto tutto.. lui dice “Okay.. adesso stai calma. Sono sicuro che è solo un momento.. Paul non è capace di essere arrabbiato con te. Si sistemerà tutto.” “George, se tu solo fossi qui ti abbraccerei.. ma non posso aspettare. Devo fargli capire che qualsiasi cosa quel rimbambito gli abbia detto è falsa.. devo assolutamente venire, in qualche modo. Dovessi dormire per strada..”
Sospira e dice “ Tranquilla, sarà tutto okay.. non piangere, fatti dieci camomille e mangia cioccolata, possibilmente bianca.. con me funziona sempre!”
“Aw Biscotto.. sei dolcissimo. Tenterò di fare come hai detto..Vado.. c-ci sentiamo..”
Riattacco, vado velocemente in camera e preparo la valigia. Parto per Amburgo.
Qualcuno deve accompagnarmi.. andrò da Amy, mi capirà.
Mi presento da lei molto nervosa e, appena apre la porta, dico “Amy, devi accompagnarmi all’aeroporto.. ti prego. Parto per Amburgo.” Prende subito le chiavi della macchina e partiamo.
Mentre andiamo mi dice “Abbey, hai gli occhi lucidi cosa succede? Come mai vuoi andare ad Amburgo improvvisamente?”
Le racconto tutto e intanto siamo arrivate all’aeroporto. Preoccupata dice “Santo cielo.. mi dispiace. Dai tranquilla sono sicura che non ce l’ha con te.. è semplicemente molto stanco e tutto ciò l’ha fatto esplodere.. Ti capirà.”
Io l’abbraccio e corro alla biglietteria.. fortunatamente mancavano 5 minuti al volo quindi faccio in tempo.. Salgo sull’aereo.

*CIRCA 5 ORE E MEZZA DOPO*

Queste ore sono state una vera a propria tortura per me.. Fortunatamente Paul mi disse l’indirizzo preciso della loro casa..
Arrivata a quell’indirizzo riconosco quella casa.. è proprio come me l’hanno descritta.
Il mio cuore batte più veloce che mai… e se George non dovesse avere ragione e Paul non volesse più avere a che fare con me? Sarei persa senza di lui.. spero solo di starmi sbagliando.. L’unica cosa che vorrei fare è riabbracciarlo per sentire ancora le sue braccia che mi tengono stretta. Non chiedo altro.
Suono il campanello.. si apre lentamente la porta.

(Continua nel Capitolo 7..)

***Spazio dell’autrice: Macciao popolo! (?) :3 Innanzitutto.. HAPPY 2013!! :D
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo! E vi lascio sempre col fiato sospeso.. Ho voluto aprire il 2013 con questo capitolo :) Ringrazio sempre di cuore tutti coloro che leggono, seguono e recensiscono la storia. GRAZIE GRAZIE GRAZIE! Mi fate davvero felice :’)
Spero che continuiate a seguire la mia storia in futuro. Tenterò di non deludervi mai. Nel caso dovessero esserci errori recensite.. Potete anche recensire per dirmi che vi piace! Non ci sono problemi, assolutamente! xD Ci tengo a sapere cosa ne pensate! ;)
Vabbè.. al prossimo capitolo! ♥ :*

-TheNowhereGirlOfYesterday- ***
   
 
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