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Autore: Thelionsleepstonight    01/01/2013    1 recensioni
Scesi in cucina, aspettandomi di vedere il solito tramtram mattutino - mamma che preparava la colazione mentre papà leggeva il giornale - ma quel che vidi mi fece spalancare gli occhi.
Cinque ragazzi in canottiera e boxer mi stavano fissando.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The best night ever.

Saaaalve.
Saaalve, vi avviso che questo capitolo farà ribrezzo a chi è abituato a leggere/scrivere scene sdolcinate.






Mancavano meno di due ore alla festa e io ero ancora nel bel mezzo dei preparativi. Avevano organizzato un falò in spiaggia, con tanto di bar e pista da ballo.
Niall si era portato dietro la chitarra e tutti aspettavano l’esibizione dei One Direction.
Ovviamente, loro cinque erano quelli più gasati all’idea di cantare davanti al mare, ma cercavano di contenersi.
Io e Aly eravamo nel bagno del campeggio a prepararci e Dio solo sa quando avremmo finito. Lei stava cercando di piastrarsi i capelli e ogni volta che prendeva una ciocca bruciava le punte.
Fortunatamente, tanto tempo prima, Hilary mi aveva insegnato, più o meno, ad usare la piastra, quindi cercai di aiutarla il più possibile.
Finimmo giusto in tempo per tornare nella tenda ad infilarci i vestiti che sentimmo la musica provenire dalla spiaggia.




Era almeno il terzo bicchiere che bevevo e di quale bevanda si trattasse non lo immaginavo neppure, sapevo solo che era molto alcolica.
Avevo ballato più o meno tutta la serata con Louis, dopo il mini concerto, e ad un certo punto lui mi aveva abbandonata per andare a bere qualcosa.
Non molto tempo dopo era stata organizzata una specie di partita di calcio e, ovviamente, lui non ci aveva rinunciato.
Dopo circa venti minuti che ero seduta al bar, decisi di andare a vedere la partita; o, piuttosto, vedere com’erano conciati i miei amici dopo gli stremanti balli.
Niall e Harry erano nella stessa squadra, anche se il biondo, che non smetteva di ridere, sembrava più la mascotte che un vero e proprio giocatore.
Era infatti fermo in un angolo da qualche minuto e non riusciva a fermarsi, anche se ne ignoravo il motivo.
Nell’altra squadra Liam e Louis erano talmente presi nel gioco che ogni volta che sbagliavano un passaggio si urlavano contro: era alquanto divertente.
Non mi accorsi subito che il quinto componente della band, ovvero Zayn, mancava all’appello. Ero rimasta talmente folgorata, se si può dire, da come giocava Louis che mi ero completamente dimenticata del moro.
Mi voltai e lo cercai con lo sguardo, tra le persone che ballavano, al bar, sulla spiaggia, ma di lui non c’era traccia. Constatai anche che non si trovava insieme a Kathy, poiché la ragazza stava bevendo qualcosa con alcune ragazze della scuola.
Raggiunsi Alyson sulla pista da ballo e cercai di non pensare a Zayn.

“Give me everything” era appena cominciata quando sentii qualcuno prendermi per i fianchi. Sorrisi tra me e me mentre mi giravo verso Louis.
Quando lo vidi in volto, però, non era lui.
Un ragazzo presumibilmente del posto, dato che non l’avevo mai visto a scuola, si era avvicinato pericolosamente a me.
Cercai di respingerlo e allontanarmi, ma lui stringeva sempre di più la presa.
“Dai, piccola, voglio solo ballare, non c’è niente di male..” la puzza di alcool mi invase le narici e per poco non stetti male.
Le persone intorno a me facevano finta di niente, probabilmente perché non se ne erano accorte.
Sentii le sue mani sul mio corpo e più mi divincolavo più lui si avvicinava alle parti intime. Cercai di urlare ma la musica sovrastava la voce, cercai di trovare Alyson con lo sguardo, ma improvvisamente la mia amica si era volatilizzata.
Sentivo solo la puzza di alcol nell’alito del ragazzo, le sue mani su di me, la sua risata e la mia paura.
Stavo per tirargli, in qualche modo, un calcio, quando vidi che si voltava verso qualcuno alle sue spalle.
Il ragazzo disse alla persona dietro di lui un vago “Vattene, è affare mio” e non feci in tempo a capire con chi stesse parlando, quando un pugno lo colpì in pieno viso e cadde a terra.
Solo allora mi accorsi che era stato Zayn e che in quel momento stava tirando un altro pugno al ragazzo che, nel frattempo, si era rialzato.
Le parole del mio amico si confondevano con la musica, ma la reazione del ragazzo ubriaco fu piuttosto aggressiva e lo attaccò, seppur senza successo, dato che dopo pochi secondi si ritrovò steso a terra.
In un lampo Zayn fu da me, mi prese per mano e mi trascinò fuori dalla pista da ballo, dove alcune persone si erano accorte del trambusto.
Era agitato, lo si notava benissimo, ma quando parlò il suo tono era più che calmo.
“Ti ha fatto male?” mi chiese, ma io non risposi, troppo stordita da ciò che era appena successo.
“Elizabeth, ascoltami. Ti ha fatto male?” mi ripose la domanda alzandomi il mento con le dita. Scossi leggermente la testa, sentendo le lacrime che cominciavano a scorrermi sulle guance. Non ebbi modo di reagire in alcun modo quando lo sentii avvicinarsi e abbracciarmi.
Cominciai a singhiozzare involontariamente e ogni volta che provavo a dire qualcosa le lacrime mi bloccavano.
Dopo quasi tre minuti che eravamo abbracciati, si allontanò da me scostandomi una ciocca di capelli dalla fronte.
“Vieni, ti faccio un thè, dovrei avere il pentolino nella tenda.” mi riprese la mano e mi condusse verso la sua tenda.
Era piuttosto grande, quindi non ebbi difficoltà nello stare comodamente seduta sul materassino.
Cominciai a guardarmi intorno prima di accorgermi che Zayn mi stava guardando.
Appena mi notò scostò lo sguardo e in quel momento capii che dovevo parlargli, chiarire. Cominciai a parlare, prima sussurrando, sentendo ancora un groppo in gola, poi con sempre più sicurezza.
“Zayn, non mi interessa cos’è appena successo, ma devo sapere perché ti comporti così con me, perché prima mi dici che non c’è problema e poi mi ignori totalmente. Devo sapere perché continui a non parlare con nessuno di questo, a far finta che vada tutto bene, perché non è così, lo sai.
Sei cambiato, ma non riesco a starti dietro, non riesco a capire cosa stia succedendo, non riesco a” le sue dita si erano appoggiate sulle mie labbra, per farmi tacere.
“Liz, tranquilla, è stata una serata difficile, okay?” mi disse serio, cercando di mascherare tutte le emozioni che provava.
“No, non mi interessa. Devo sapere cosa ti prende ancora, d’accordo? Non ce la faccio a far finta che sia normale tutto questo.” ripresi, scostando le sue dita.
Improvvisamente lo sentii irrigidirsi e guardarmi intensamente, facendomi traballare il cuore.
Non mi aveva mai guardata…così.
“Lo vuoi sapere davvero?” annui leggermente. “Okay. La verità è che non reggo questa situazione. Ci ho provato, credimi, ma non ci riesco, è più forte di me. Io ti amo, Elizabeth. Non riesco più a vederti sempre con Louis; a sentire le vostre risate felici, la tua risata. Ti ho detto che non c’erano più problemi, ma era una bugia. Io senza di te non vivo.
Sentii la testa pesante, come se qualcuno ci stesse saltando sopra. Mille pensieri mi vorticavano nella mente e ogni cosa non faceva che confondermi sempre di più.
Tutte le volte che avevo visto Zayn come un amico, colui che, da diffidente come sembrava all’inizio, si era dimostrato un ragazzo meraviglioso.
E poi c’era Louis, quello di cui mi ero innamorata dal primo istante, quello che riusciva a farmi ridere, a farmi andare il cuore a mille semplicemente respirando.
Non feci in tempo a rispondere che le sue labbra si appoggiarono delicatamente sulle mie, il sapore di fragola e tabacco dentro di me.
Sentivo il suo corpo terribilmente vicino al mio, ma non ci feci caso.
Continuavamo a baciarci, sorridendo talvolta, dimenticandoci di tutto ciò che era appena successo e che ero sicura sarebbe accaduto come conseguenza.
Sentii che mi sfilava la canottiera, ma non opposi resistenza, anzi; cominciai a faro lo stesso, sentendo le sue labbra che premevano sempre più sulle mie.
La luce fioca della lanterna non mi permetteva di vedere tutt’intorno e fui costretta ad appoggiare i vestiti in fondo al materasso.
Le sue mani mi sfioravano la pelle facendomi rabbrividire e quando eravamo tutti e due completamente spogli, l’uno affianco all’altra, mi sentii completa.
I miei respiri affannati si mescolavano a quelli di Zayn, interrotti ogni tanto da alcune sue parole dolci che mi facevano arrossire.
Fu la notte più bella della mia vita.












Saaaaalve (di nuovo).

Innanzitutto, BUON ANNO! Speriamo che sia migliore di quello passato e.e
Anyway, ho voluto postare il primo dell'anno farvi gli auguri c:
Avete visto cosa è successo? Secondo voi cosa capiterà ora? Ditemi che ne pensate, mi farebbe piacere c:
Sooo, see you soon!
Vale
p.s. Buon Natale in ritardo!
  
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