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Autore: itsjudsie    01/01/2013    8 recensioni
Crossover NCIS/Castle - detective tra le righe.
«Io e Castle all’NCIS? No no, non se ne parla».
Lo sguardo del direttore la fulminò e Beckett rimpianse di aver scelto questo lavoro.
«Si da il caso che qui, chi comanda, sono io» la Gates si alzò dalla sedia e porse alla sua migliore detective quattro biglietti aerei per Washington.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3.
 
«Lo sapevo che non era una buona idea!»
«Zitto e dormi!» Esposito venne ammutolito da una Beckett stanca e irritata.
«Non lamentarti, fratello. Siamo tutti sulla stessa barca.» Questa volta era stato lo scrittore a dire la sua.
Si trovavano per terra, uno vicino all’altro, nel laboratorio di Abby.
«A chi è che è venuta la brillante idea di stare qui?» chiese la donna.
«A nessuno, c’è stato un errore nella prenotazione all’albergo.»
Beckett sbuffò e spostò il braccio, lasciandolo cadere alla sua all’altezza delle spalle.
«Ahi!» Castle imprecò. «..era la mia faccia.»
La detective si lasciò sfuggire una piccola risata, subito soffocata dalla sensazione dello sguardo dell’uomo fisso su di lei.
«Kevin, ricordami la prossima volta di lasciarlo a casa.» La ragazza si riferiva allo scrittore.
«Lo farò, Becky».
«Ehy, ma che vi ho fatto? Javier, almeno tu difendimi!»
«Due contro uno, la maggioranza vince, mi spiace. E poi non mi metterei mai contro Beckett. A meno che non voglia morire».
«Ora taci e dormi, Castle. Sennò ti riporto a casa davvero».
«Agli ordini, capo.» Richard scimmiottò i due detective, con una vocina irritante, si girò dall’altra parte e cominciò a dormire.
 
Kate si svegliò con il sole negli occhi e il braccio di Ryan sopra di sé. Lo guardò mentre dormiva e intenerita gli passò una mano tra i capelli. Si era accorta che Castle era sveglio e li stava fissando, si divertiva a farlo ingelosire. Certe volte lei e il detective, davanti allo scrittore, facevano finta di flirtare, per divertirsi nel vedere la sua reazione. Kate sapeva che tra lei e Richard c’era qualcosa di più, ma non sapeva esattamente cosa. Ogni tanto si confidava col suo migliore amico, ma non era mai riuscita a capire cosa voleva veramente.
«Buongiorno» sussurrò il detective Ryan alla donna, che rispose con un altrettanto «Buongiorno» ed un sorriso.
Il suo braccio era ancora sopra di lei, non l’aveva tolto. Castle si girò dall’altra parte e diede le spalle a tutti e tre. Forse i due si stavano divertendo troppo per i suoi gusti.
Kate si alzò e si diresse verso la porta del laboratorio e l’aprì, ma andò a sbattere contro Abby, che stava arrivando con i Caf-Pow per la colazione. Un bicchiere si rovesciò addosso alla detective e le sporcò tutta la camicia.
Restò immobile a fissare la scienziata per 10 secondi, fino a quando una voce non spezzò il silenzio «Che succede? Ciao, Abig..» Ryan, vedendo le colleghe ferme immobili, si era avvicinato per vedere se andava tutto bene. La sua amica si girò verso di lui e lo guardò con lo sguardo vuoto e gli occhi spalancati di chi ha appena perso alla lotteria. Poi si indicò il vestito.
Abby non sapeva cosa dire. Era troppo dispiaciuta per fare qualsiasi cosa, quindi si limitò a guardare prima uno, poi l’altra, senza dire niente. Il detective si tolse la felpa e gliela porse. Per fortuna c’era più caldo che a New York, perché restò solo con la camicia. La donna andò dietro al macchinario al centro della stanza e si cambiò.
«Mi dispiace davvero tanto, io..» Abby finalmente ritrovò l’uso della parola e cercò di scusarsi, ma venne subito bloccata.
«Non ti preoccupare, fa lo stesso. Tanto quella camicia neanche mi piaceva.» Era la sua preferita. Dannato folletto.
 
«DiNozzo, David, andate a casa del caporale. Controllate se aveva amici, una fidanzata, qualsiasi cosa. McGee, rintraccia le sue ultime telefonate e vedi se c’è qualcosa di sospetto. Beckett, questi sono i documenti di chi l’ha arruolato in marina.» Gibbs le porse una fotocopia. «Tu e la tua squadra venite con me, interrogheremo un po’ di gente. Si è cambiata? Credo che il look di ieri sia più adatto, per le indagini».
«È successo un piccolo incidente questa mattina, agente Gibbs. Non è mia, è di Ryan, non abbiamo ancora le nostre valigie».
«Sono arrivate poco fa, sono nelle vostre camere d’albergo, tenga le chiavi.» Le lanciò un mazzo che prese al volo.
I tre agenti eseguirono gli ordini e, dopo aver preso le pistole dai rispettivi cassetti, corsero all’ascensore, sparendo in pochi minuti.
Kate rimase sorpresa dall’ubbidienza dei ragazzi e si girò vero Ryan ed Esposito «Dovreste imparare da loro.» e seguì Gibbs, che stava già andando all’ascensore per il secondo giro.
«Ehy!» «Che vorresti dire con questo!» i due protestarono, ma lei aveva ormai raggiunto l’agente, non poteva sentirli.
 
Chiesero appuntamento con il caporale maggiore Turner, che quattro anni prima aveva arruolato il marine Adam Oakins. Il corpo era arrivato e Ducky aveva già ufficializzato la causa della morte: trauma cranico, procurato da un corpo contundente. L’arma del delitto non era ancora stata specificata.
«Quand’è stata l’ultima volta che l’ha visto?» l’agente Gibbs procedette con le domande di rito.
«Tre mesi fa, quando l’ho congedato per cattiva condotta.» Il caporale sembrava non rimpiangere la sua scelta. «Aveva avuto qualche problema con un altro marine, Eric Sheperson. Stessa missione, stessa stanza. Stessa ragazza.»
Gibbs intuì subito cosa poteva essere successo.
«Ho dovuto cacciarli tutti e due.» continuò Turner. «Mi davano solo che problemi, lei capisce».
Jethro lo interruppe «Questo Sheperson, dove posso trovarlo?»
«Al cimitero, agente. È morto pochi giorni dopo il congedo».
«Posso avere il referto del caso?»
«Nessun caso. È stato un suicidio, non sono state fatte altre indagini».
Ma Jethro non era del tutto convinto.

Note: Mi sono troppo divertita a scrivere la scena iniziale, quando dormono nel laboratorio AHAHAHA
Mi piace troppo scrivere scene semi-Rayckett (Ryan + Beckett),
perché mi piace descriverli come migliori amici, e quindi ‘complici’. Sono di una dolcezza assurda :’)
Povero Castle, lo sto facendo soffrire tantissimo! Ma tanto poi avrà quel che si merita (SPOILER!)
Beh, i Caf-Pow di Abby non potevano assolutamente mancare, giusto?
Come anche l’autorità di Gibbs sulla sua squadra.
Comunque, se non è chiaro, Adam Oakins è il marine morto,
Turner è quello che l’ha arruolato (che non ha tanta importanza in questa storia, ma c’è lo stesso),
e Eric Sheperson è l’amico marine di Adam, morto quattro anni prima di lui.
 
Bene, dopo questi piccoli chiarimenti, vi lascio.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e anche se così non fosse ,ditemelo lo stesso :)
Un bacione
-M
 
Ps: lo so che la sto tirando per le lunghe, questa ff,
ma il fatto è che mi diverto troppo a scrivere queste cose non riesco a non farlo.
:D
 

  
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