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Autore: Polina Raduga    01/01/2013    1 recensioni
‘Cause a heart that hurts, is a heart that works. A heart that hurts, is a heart that… works.
La mente riporta al periodo in cui fingevo di stare bene. Avevo così tanto da dire sul mio folle modo di vivere. Ora che ho fissato il vuoto devo trovare una via di mezzo, un modo migliore di vivere.
Nessuno può portarlo via da me, e nessuno può farlo a pezzi.
Perché un cuore che si ferisce, è un cuore che funziona.
Nella vita di ciascuna persone ci sono dei minuti quando per lui in qualche modo crolla il mondo. Questa si chiama disperazione. L'anima in quel momento, è piena di stelle che cadono giù dal cielo...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[P.O.V Zayn]

Il cinguettio degli uccelli continua a sentirsi sempre di più. Ero sveglio ormai da 20 minuti circa ma non volevo alzarmi, non volevo tornare alla realtà. Volevo rimanere così, qui nel letto a dormire con Alyssa. Mi piace la sua compagnia. Mi fa sentire speciale. Stavo cercando di non muovermi per non svegliarla, girai la testa per osservarla meglio. Stava ancora dormendo beatamente. Com’è dolce, l’espressione nel suo volto mi ispira tanta tenerezza. Adoro il suo profumo, non so come definirlo, ho sempre pensato che ogni persona avesse un proprio profumo indescrivibile e speciale. Lei è speciale. Non ci conosciamo da moltissimo ma ormai ho imparato tutto di lei. Saprei definire cosa vuole da una sua espressione del volto e da come si comporta, certo che però non riesco a capire cos’abbia nella sua testa, talvolta i “segnali” che emana sono così indecifrabili. E’ una buona amica per me, ora come ora la considero quasi come una sorella. Non sopporterei che le succedesse qualcosa, non me lo perdonerei mai. Ne abbiamo passate tante insieme. Dal giorno che ci siamo conosciuti in stazione, quando le avevo buttato giù per sbaglio i bagagli, non ci eravamo separati. Abbiamo affrontato tutti i problemi insieme. Dal lavoro poco trovabile alla casa più conveniente.
Non so come mi sono legato a lei. Quando avevo incrociato il suo sguardo alla stazione, qualcosa mi aveva fatto fermare. Forse il destino, che ne so, ma ora sono qua con lei, lei è con me.
 

 [P.O.V Alyssa]

Mi svegliai sentendomi osservata, ed infatti mi ritrovai lo sguardo di Zayn davanti.
-Mh..salve. E da molto che stai così?- gli chiesi
-Ciao piccola…ehm bhe no, non da molto-
-Hmm ok. Che dici ci alziamo?- gli proposi, -Nooo! Io voglio rimanere qui nel letto per tutto il giorno!-
-Ma Zayn…sai che oggi dobbiamo lavorare. Pensa al positivo, almeno oggi abbiamo il turno dal pomeriggio, quindi su dai alziamoci che mi devi aiutare a mettere un po’ in ordine.-
-Pff quanto sei noiosa. Eh va bene, ma solo perché oggi sono particolarmente buono.- Feci una faccia soddisfatta e mi alzai dirigendomi in bagno, per prima.
Mi guardai allo specchio, rimasi li a fissarmi. Avevo cambiato la mia vita. Era una svolta per me. Ormai ero una persona diversa da quella che ero qualche anno fa.
 
Vino a qualche anno fa vivevo a Sydney con la mia famiglia. Si famiglia, era solo una nome, ma non aveva nessun significato reale. I problemi che vi erano mi avevano fatto del male, molto male.  I miei sono divorziati da quando avevo 3 anni. Mio padre non aveva mai pensato a me e a mia madre. Non lavorava e non sapevamo come mantenerci. Mia madre era ancora molto giovane quando mi aveva concepito ed evidentemente era anche inesperta (?).  Era mia nonna che doveva sempre pensare a tutto. Ci aveva mantenuto quando mio padre se n’era andato. Spariva sempre e non tornava per un lungo periodo, senza preavviso e senza motivazione. Quando tornava diceva che andava a cercare del lavoro, ma non era  così, non aveva mai lavorato seriamente, si stava semplicemente nascondendo dai problemi, dai nostri problemi. Mia madre aveva deciso di lasciarlo e dedicarsi alla nostra vita, e lui come al solito sparì. Io crescevo e lui a volte veniva a trovarmi, gli volevo bene, almeno era quello che pensavo quando ero più piccola. Piangevo quando se ne andava di nuovo, non volevo che mi lasciasse, non capivo perché ci avesse abbandonato. Ma sempre più crescevo e sempre meno lui si faceva vedere, mi sa che aspettava finché non fossi più grande per lasciarmi definitivamente. Infatti quando avevo compiuto 18 anni, aveva smesso di telefonarmi, ormai non faceva neppure quello. La mia vita andava avanti senza di lui, e anche io e mia madre dovevamo andare avanti. Mia madre aveva incontrato un altro uomo. Inizialmente non ne fui tanto entusiasta, non sapevo cosa fare e come fare. Mi sentivo molto a disagio. Abbiamo vissuto insieme per 10 anni finché non ero scappata a LA. Avevo imparato ad accettarlo come un famigliare ma mai come un padre, non avevo un padre. Certo lui si era mostrato molto gentile, questo finché non aveva iniziato a bere e a rendere la nostra vita insopportabile. Alzava molto spesso la mano su mia madre, non aveva osato mai toccarmi, forse non ne aveva coraggio.  Avevo difeso molte volte mia madre, non so cosa sarebbe successo se non ci fossi io. Non voglio nemmeno pensarci. No, ecco che mi scendono le lacrime. Non volevo piangere ancora, ero stanca di soffrire, volevo essere felice. Avevo convinto mia madre a lasciarlo anche se lei diceva che sarebbe cambiato, era solo in uno stadio depressivo. Ma quale depressivo? Tu non sei un uomo se alzi le mani. Sei solo un codardo. Ora mia madre viveva con mia nonna, lontano da quel mostro. Avevo deciso di andarmene per cambiare aria. Volevo trovare la mia strada, la mia vita. E ci sto provando giusto ora.
 
Ritornai nel presente quando senti la voce di Zayn. -Alyssaa!!! Oh mi senti!? Cosa vuoi per colazione?-
-Ahn….si ti sento.- Mi asciugai la faccia dalle lacrime. –Mi va bene solo una tazza di caffè, grazie.- Gli risposi.
Mi lavai la faccia e i denti e scesi giù. Presi la tazza di caffè che mi aveva preparato Zayn e mi sedetti al tavolo insieme a lui.  Mi stava fissando di nuovo. Mi mette soggezione quando fa così. Cercai di guardare da un'altra parte ma alla fine scoppiai: - Si può sapere che hai da guardarmi così?!-
-Tranquilla, sai che ci sono sempre per te, vero?-
-Ehm ma si che lo so. Perché mi dici queste cose?-
-Non cercare di deviare il discorso Alyssa, sto vedendo dal tuo sguardo che c’è qualcosa che non va. – Mi disse avvicinandosi a me con la sua tazza di te ancora bollente.
-Ma nulla. Va tutto bene, cosa non dovrebbe andare?- Gli dissi cercando di convincere sia lui che me.
-Alyssa…su…avanti, dimmelo. Tanto non ti lascerò stare finché non parli.-  E continua a fissarmi con il suo profondo sguardo.
Sbuffai leggermente – Non mi va ora Zayn,, pensiamo a qualcosa di più positivo ti prego.-
-Eh va bene, ma quando vorrai parlare fai pure.- mi rispose.
-OK- Gli sorrisi e continuammo a fare la nostra misera colazione.
 
Facemmo velocemente le pulizie e ci sdraiammo sul divano.
-Ohhhhhh finalmente abbiamo finito! Non pensavo che c’erano così tante cose da fare in questo schifo di appartamento.- Disse Zayn.
-Oh grazie neh è il mio appartamento! Comunque quando avrò racimolato un po’ di soldi penso di cambiarlo, sono proprio stanca di questi mobili che cascano in pezzi e il tetto che cola!-
-Bhe se vuoi puoi venire a vivere con me..- Mi propose.
-Hm no, non voglio vivere con te e i tuoi vicini spacca timpani, preferisco la mia baracca.-
-Va bene, fai come vuoi, ma la prossima volta che vedi degli scarafaggi non venire da me lamentandoti e urlando.-
-Ehi! Non penso che tu saresti molto felice di vederli nel tuo bagno appena ti svegli. Tanto lo so che urleresti anche te. - Dissi soddisfatta.
-Va beh ma almeno risparmieresti soldi e poi mica vivi con i miei vicini ma vivi con me. -
-Hm si non sarebbe una cattiva idea ora che ci penso, bho ci dovremo pensare. – Risposi.
-Si, tra un ora abbiamo il turno, ti va di mangiare qualcosa fuori?- Mi propose. –Mh si dai. Aspetta che mi cambio e poi andiamo. –
 Sali in camera e apri il vecchio armadio buttando giù una pila di vestiti. Mi infilai dei leggings grigi, una maglietta nera con una stampa sopra e mi misi una giacchetta di pelle nera. Mi misi qualche accessorio qua e là, tipo dei piccoli orecchini a perla e una collare con delle piccole borchiette. Afferrai la borsa e infilai il cellulare la dentro, presi al volo delle scarpe nere e mi precipitai nel bagno.
http://weheartit.com/entry/39895557/via/audrey_marina_1
Mi sistemai velocemente i capelli e mi misi il solito trucco con la matita nera e rossetto scuro.
-Eccomi. Dai andiamo, se no facciamo tardi.- Dissi a Zayn mentre scendevo.
-Ok. Andiamo e non dimenticare le chiavi! –
-Oh si giusto….-
-Menomale che ci sono io.-
-Oh si se no che farei senza di te. – Risposi mentre chiudevo la porta di casa mia a chiave.
 

Salve donzelle! Eccovi il terzo capitolo. Eh niente spero che sia abbastanza decente da leggere e aspetto le vostre recensioni e spero tanto che non sia troppo corto mhhhhh non so ho scritto come mi sentivo (?) ahah non so come spiegarmi. Oggi è il primo del nuovo e ne approfitto per augurarvi un buon anno nuovo e tante belle fanfic da leggere e/o scrivere! Ecco tutto! ^^ Attendo le vostre opinioni, grazie!
  
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