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Autore: Luce87    02/01/2013    3 recensioni
Ritroviamo la nostra coppia dopo alcuni anni dalla battaglia contro i Volturi. Vivono tranquilli e spensierati, Bella però, ha qualcosa che non va. Cosa c'entra in tutto questo un ragazzo dagli occhi color cielo, di nome Alan? E se Bella si fosse pentita di alcune scelte? Se si presentasse un nuovo nemico? Una storia che vi terrà con il fiato sospeso, piena d'amore, segreti e battaglie!
CONTINUO DE "ALL'INTERNO DELLA STORIA"
Non è necessario leggere All'interno della storia 1 per capirci, ma aiuterebbe, altrimenti potete chiedermi direttamente a me info! Spero vi piaccia! Fatemi sapere ^_^
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciao a tutti e BUON ANNO! Eccomi nuovamente qui con voi, non è giovedì e non è lunedì, ma è per farmi perdonare per l'assenza! Avevo detto che ci sarei stata il 27, mi spiace enormemente, ma non ho avuto proprio tempo e testa per esserci...non so voi, ma le feste mi hanno prosciugata! XD A voi come sono andate le feste? Ricevuto ciò che desideravate a Natale? Ok, torniamo a noi! Mi spiace davvero del ritardo, non accadrà più, promesso! Come sempre volevo fare un ringraziamento speciale alle tre meraviglie che hanno recensito lo scorso capitolo, danybordeba e katherine delena. Le vostre recensioni mi fanno sempre molto piacere! Un grazie speciale va anche a chi ha inserito questa storia fra le preferite, tra quelle da ricordare e quelle da seguire! Ogni volta che c'è qualcuno in più vado a vedere di chi si tratta e lo ringrazio! Siete stupendi tutti quanti! Vi ho lasciato con il fiato sospeso il capitolo scorso, in questo verrà spiegato tutto...come sapete mi piacciono i colpi di scena, perciò preparatevi ad averne uno bello grande! Fatemi sapere che ne pensate! Ora vi lascio alla lettura, un abbraccio fortissimo!





8

 

 

 

Mi sentivo così stanca, c'era semplicemente un piccolo bip regolare che mi disturbava, ma cercavo di non farci tanto caso...mi sentivo davvero distrutta. Aprì piano gli occhi, vidi leggermente sfuocato, fin quando non vidi che ero su un lettino ospedaliero! Cavolo, ma che diavolo era successo? Mi misi seduta leggermente rintontita, ed incominciò a girarmi la testa quando vidi degli aghi conficcati nel mio braccio, chi aveva osato tanto senza chiedermi il permesso?

 

- Bella! Finalmente ti sei svegliata!-

 

Alzai il mio sguardo...

 

- ....O mio Dio....-

 

- Stai tranquilla, va tutto bene....-

 

Adesso gli aghi erano divenuti i miei migliori amici al confronto di ciò che stavano vedendo i miei occhi...

 

- Lofo?-

 

- Sì...oddio Bella, mi dispiace...-

 

Ma cosa stava dicendo?

 

- Ma sei veramente tu?-

 

A quel punto la vidi alzare il viso su di me, vidi il suo sguardo alquanto perplesso dalle mie parole, ma quella perplessa o più che altro scioccata ero io!

 

- Ma cosa ti è successo? Anzi che è successo? Ho avuto un incidente? Sono restata in coma?-

 

- Calmati, sì, ma non per molto....-

 

- Non per molto? Tu...sei...oddio, ma quanti anni hai? Per quanti anni sono restata in coma? Oddio....-

 

- Bella, ma cosa stai dicendo? Sei rimasta in coma per una settimana! Forse sei scioccata, posso immaginarlo...è davvero un disastro, non sono riuscita a contattare neppure nessuno, ti ricordi che il mio cellulare si è rotto? Non ho potuto chiamare Edward!-

 

Edward? La vidi alzarsi dalla sedie accanto a me, con aria sconvolta, ma di cosa stava parlando, e poi...

 

- Si può sapere di cosa parli? E poi chi è questo Edward?-

 

Si girò sgranando gli occhi con aria più sconvolta di prima...

 

- Scusa? Come chi è Edward?-

 

- Oddio Vale, dimmi che è successo...ho un vuoto...mi fa male la testa in una maniera agghiacciante, ho i muscoli indolenziti...-

 

Incominciai a piangere...

 

- Mi sveglio in un letto dell'ospedale e ti vedo...così cambiata...oddio...quanti anni hai? Quanti ne ho io? Per quanti anni sono rimasta in coma? E la scuola? Non mi sarò neppure diplomata! Chissà mio padre...-

 

- Isa, ma cosa diavolo stai dicendo?-

 

- Mi ricordo solamente che nel fine settimana il pelato mi doveva interrogare...oddio...-

 

Alzai nuovamente i miei occhi su di lei, che ora aveva una mano sulla bocca, e sembrava a dir poco scioccata

 

- MI VUOI SPIEGARE CHE SUCCEDE?!-

 

Si avvicinò a me per abbracciarmi forte, incominciai a piangere a dirotto, non ci stavo capendo nulla! Ma cosa mi era successo? Mentre l'abbracciavo mi resi conto della differenza fra me e lei...il mio corpo era differente dal suo...anzi, era solamente lei quella cambiata, io ero uguale! Ma com'era possibile? Vidi entrare un medico, e a quel punto Lofo mi parlò a bassa voce nell'orecchio

 

- Per favore Isa, stai al gioco, ti spiegherò tutto, ma fidati di me...-

 

A quel punto sciolse l'abbraccio...la mia migliore amica mi aveva chiesto di fidarmi di lei...alzai i miei occhi nei suoi...non mi sarei fidata di nessun altro eccetto lei al mondo.

 

- A quanto vedo si è svegliata...-

 

- Sì dottore...-

 

- Bene, sua cugina mi ha detto che viene dagli Stati Uniti...-

 

Cosa? Mia cugina? Dagli Stati Uniti? Ma scherzava? Guardai Valentina titubante, e compresi che dovevo stare al gioco. Il medico mi continuava a fissare

 

- Forse se parlo in inglese è meglio? Mi comprende di più?-

 

Rimasi scioccata in quel momento, non tanto per la sua frase, ma perché aveva parlato inglese e lo avevo compreso perfettamente? Ma com'era possibile? Io? Io che non sapevo nulla d'inglese?

 

- Forse sì...-

 

Gli risposi, rimanendo ancora più sconvolta per avergli risposto anch'io in inglese...oddio era un incubo, oppure un sogno? In entrambe le occasioni speravo vivamente di svegliarmi il più presto possibile! La sveglia del mio cellulare era puntata vero?

 

- Dottore, mia cugina...mi ha detto che ha forti mal di testa, e parlandoci...insomma, sembra non ricordarsi molte cose...insomma, il suo ultimo ricordo risale a undici anni fa....-

 

Spostai il mio sguardo sulla mia migliore amica...a undici anni fa? Ma cosa stava dicendo? Possibile fosse vero? Ero stata in coma undici anni? Questo spiegherebbe che davanti a me, la mia migliore amica non era come mi ricordavo, certo era lei, ma era adulta ormai...ma undici anni...e poi perché io avevo ancora le sembianze di una diciassettenne? Il coma non impedisce certo la crescita! Oddio...questo era impossibile....

 

- Capisco...-

 

Lui capiva? Per fortuna qualcuno in quel gran casino stava capendo qualcosa, ma voleva spiegare anche a me?

 

- Probabilmente il suo cervello è rimasto così traumatizzato, che ha rimosso molti eventi, forse gli eventi che per lei hanno causato questo trauma...-

 

Che? Il mio cervello era traumatizzato? Magari lo era il suo! E poi di che trauma stava parlando? Cavolo...mi faceva male la testa...

 

- Ma quando pensa che riacquisterà la memoria?-

 

- Questo non si può dire, di certo non bisogna forzarla, peggiorerebbe sole le cose, facendo in modo che la sua mente sepolga sempre più in profondità i ricordi...ci vorrà del tempo, del riposo certamente. Sarebbe comunque utile che lei chiami la sua famiglia, devono starle accanto, forse stando con loro pian piano i ricordi le potranno tornare...Il fisico è sano e robusto, in fin dei conti è giovane. Penso che potrò firmare i fogli per farla uscire, ma mi raccomando...niente eccessi, la memoria deve tornare nel momento opportuno, quando si sentirà lei stessa pronta per affrontarlo. E mi raccomando signorina, lei cerca di riposarsi, non c'è fretta...Vado ad avvertire che potete andare-

 

- Grazie dottore..-

 

Grazie dottore? Ma grazie di cosa? Non avere fretta? Dovevo stare a contatto della mia famiglia? Chi gli spiegava che mio padre non c'era mai e mia madre chissà dov'era fuggita? Osservai Vale che sembrava davvero pensierosa, andò al piccolo armadietto bianco della stanza e tirò fuori dei vestiti...ma erano miei? Indossai quel vestitino, che per me era davvero corto...rosso e nero..

 

- Un giorno lo avevi lasciato da me...-

 

Mi fece sapere Lofo vedendo che mi guardavo perplessa...ma da quando indossavo dei vestiti simili? Poi rosso...non era di certo da me...mi guardai per un momento allo specchio...no, di certo mi stava meglio il verde, lo diceva sempre anche lei, risaltava il colore dei miei occhi. Ma adesso c'era ben altro a cui pensare...Uscimmo dall'ospedale in silenzio, arrivammo ad una macchina, davvero carina, anch'essa rossa, sembrava fatto apposta. A quel punto ci salimmo e Lofo partì...a quel punto ci pensai, la mia migliore amica stava guidando, aveva preso la patente...mi misi le mani sul viso, come potevo non ricordarmi...come poteva essere trascorso così tanto tempo e io essere con queste sembianze?

 

- Bella, stai tranquilla, adesso ti porto a casa mia, e poi vedremo il da farsi...-

 

- Il da farsi? Ho appena saputo che sono stata in coma e non ne capisco il motivo, vengo a sapere che sono passati undici anni, lo capisci? Mi sono persa undici anni della mia vita! Ma questo è niente al confronto, perché ciò significa che dovrei avere ventotto anni! Proprio come te diamine! Invece guardami! Perché non è così?! Cosa mi è successo? Perché è surreale, io non posso crederci...forse sono caduta in un buco nero? Perché ti giuro, ma non riesco a capacitarmi di tutto questo!-

 

- Bella, devi stare calma, lo hai sentito, ogni cosa ti verrà spiegata e svelata a tempo debito-

 

- A tempo debito? E come vuoi spiegarmelo in italiano o in inglese? Perché sai, mi son persa anche quel passaggio...-

 

La vidi sorridere anche se debolmente, e a quel punto non parlai più, finché non arrivammo a quella che doveva essere casa sua. Mi fece entrare, e a quel punto mi guardai in giro, erano passati undici anni, ma il suo gusto antico nell'arredamento non lo aveva perso! Mi fece cenno di seguirla, e andammo in quella che doveva essere camera sua, era abbastanza ampia, un letto matrimoniale a baldacchino in ferro battuto, sulla destra del letto un armadio a sei ante e di fronte una libreria con una scrivania. Mi sedetti sul letto ad osservarla...

 

- Che fai nella vita?-

 

La vidi girarsi con sguardo triste..

- Faccio la psicologa, mi sono laureata e ho aperto uno studio...-

 

- Psicologia? Non avrei detto che avresti scelto questo campo...E Brad?-

 

- Io e Brad ci siamo lasciati poco più di una settimana fa...-

 

- Stai scherzando vero? Perché?-

 

- E' stato meglio così, non andavamo più molto d'accordo, e lui ha conosciuto un'altra...-

- Un'altra? Non potrà trovare nessuna meglio di te! Spero per lui di non trovarmelo davanti se no sarei capace di staccargli la testa!-

 

A quel punto la vidi ridere

 

- Che c'è?-

 

- Sentire una tale minaccia da te mi sembra che sia tornato tutto come prima...-

 

- Vuoi dire che sono diventata un'assassina in questi undici anni? Tipo serial killer? Oppure uno 007?-

 

- No, nulla di tutto ciò...lascia stare...-

 

Sospirai alzandomi e andando alla sua libreria, qualcosa aveva catturato la mia attenzione, qualche foto...In una c'eravamo io e lei...probabilmente di qualche anno prima, lei era più giovane. In un'altra c'era lei con un gran bel ragazzo...così la presi in mano e glie la mostrai

 

- E questo chi è?-

 

- Un nostro amico-

- Un nostro amico? Mah, non mi ricordo, comunque un gran bel ragazzo...ma cos'è, ha origini indiane?-

 

- Noti sempre tutto!-

 

- Come ho notato che tu stai cercando di prendere tempo per non dirmi la verità?-

 

- Eh...sediamoci un momento...-

 

Ci sedemmo sul suo letto, l'osservavo intensamente aspettando che mi dicesse quello che mi sfuggiva

 

- Bella, è complicato quello che sto per dirti e alquanto surreale....sappi anche che non potrò raccontarti tutto, perché ci son delle cose che dovrai scoprire e ricordarti da sola...-

 

- Non penso che sarà più sconvolgente di questa verità palese, tu sei adulta ed io no Vale...-

 

- Undici anni fa, per caso, hai scoperto d'avere delle grandi capacità mentali, riuscivi a fare cose fuori dal comune....ed una di queste era attraversare degli spazi dimensionali...-

 

La guardai alzando un sopracciglio, ma cosa stava dicendo?

 

- Non mi guardare così e ascolta....da un giorno all'altro, ti sei trovata in una nuova dimensione, dove ti sei ambientata bene, dove ti sei fatta degli amici importanti...ogni giorno in più che passavi lì, più ti convincevi che quello sarebbe stato il tuo mondo, la vita che volevi condurre. Così hai fatto una scelta, la scelta di restare e vivere in quella dimensione...ma lì le cose sono un po' diverse, tu eri diversa, ed è questo che ti ha bloccata ai tuoi diciassette anni, mentre io invece sono andata avanti. In realtà tu hai ventotto anni come me Isa, però sei rimasta nel tuo corpo di undici anni fa. Sai parlare inglese perfettamente, perché in quel mondo tu vivi in America, e la famiglia con cui stai è americana. Ho cercato di rintracciarli per avvertirli, ma tu sei venuta a visitarmi e non ti sei portata il cellulare, ed il mio è morto...-

 

- Stai scherzando o dici sul serio?-

 

Mi guardò offesa, non era che non gli volevo credere, ma dai, stava parlando di altre dimensioni, di me che mi spostavo in esse, la mia scelta di restare lì...era troppo assurdo, anche se certo non c'era proprio nulla di normale in me in quel momento...

 

- Dico sul serio Isa, ed è questa la realtà...comunque forse è troppo presto per far sì che tu mi creda, ci vorrà del tempo...-

 

Del tempo....mah

 

I giorni si susseguirono tranquilli più o meno, Lofo aveva chiuso lo studio per restarmi accanto, cercava di non lasciarmi da sola per neppure un minuto. La vedevo contenta di potersi occupare di me, ogni giorno mi faceva un piatto differente, ed io mangiavo tutto senza mai lamentarmi, anzi, mi sembrava di non aver mangiato niente di così buono da tanto tempo. Quando non avevo nulla da fare mi mettevo a leggere, mi resi conto che spesso reputavo dei libri troppo banali, come se mi fossi fatta una cultura più elevata, di certo la cosa era alquanto strana, non togliendo il fatto che molte volte capivo d'aver già letto il libro che avevo in mano. Ma non era solo quello, anche il mio modo di parlare e di pensare era differente, mi resi conto che non mi comportavo in una maniera troppo infantile, come mi ricordavo, certo a volte me ne uscivo con delle frasi assurde...come quel giorno che mentre stavo mangiando mi bloccai, alzando lo sguardo su Lofo che mi guardò quasi spaventata quando gli dissi...mi ricordo....e poi aggiungere...sono stata rapita dagli alieni! Di risposta lei faceva finta di volermi picchiare e alla fine mi tirava i capelli! Ogni tanto ci capitava di fare una partita a carte, altre di guardare la TV, era davvero bello, non avere alcun tipo di pensiero, niente scuola, niente lavoro...era a dir poco meraviglioso! Certe volte la sera la vedevo disperatamente alla ricerca fra i suoi fogli di chissà cosa...forse i numeri di quelli che diceva i miei amici, di quelli che mi avevano preso in casa quand'ero andata a vivere in quella dimensione parallela...al primo impatto mi sembrava diventata pazza, ma col l'andar del tempo, non se poi era stato per cercare in qualsiasi caso almeno una motivazione, gli credetti. Oramai erano passate poco più di tre settimane da quand'ero da lei, negli ultimi giorni cercai di convincerla a tornare a lavoro, ma non ne voleva sapere di lasciarmi sola. Ma cosa mi poteva mai succedere da sola a casa?

 

Ero tranquillamente sdraiata sul divano con la televisione accesa e un libro in mano, mentre Lofo era davanti ai fornelli per preparare una torta al cioccolato, quando la sentii urlare improvvisamente e un gran rumore susseguirsi dopo il suo urlo! Mi alzai di scatto per andare a vedere cosa fosse successo, quando vidi che improvvisamente non era da sola. Davanti a lei c'era una donna, una donna che io conoscevo bene...mia madre!

 

- Mamma? Ma...che diavolo ci fai qui...-

 

Aveva due grossi occhiali da sole, ed era ben coperta, non ne capivo il motivo, fuori splendeva il sole, la temperatura era ottima, stranamente...ma non erano quelle le cose a cui pensare in quel momento! Mia madre era sbucata dal nulla nel bel mezzo della cucina della mia migliore amica, mia madre, che non vedevo da non so quanti anni, e che sommati a quelli che non ricordavo erano davvero parecchi. Ma la cosa più sconvolgente era che era bellissima, e giovane, proprio come la ricordavo, ma aveva comunque qualcosa di più, come spiegare, perfetto? La sua pelle candida, sembrava fatta di porcellana, i suoi capelli lucenti....ma com'era possibile? Mi sentivo alquanto irrequieta, feci un passo indietro timorosa

 

- Che è successo?-

 

Sentire la sua voce fu quasi più sconvolgente, era melodiosa in una maniera surreale, ma era diversa da come mi ricordavo...Improvvisamente la vidi togliersi gli occhiali e guardarmi...i suoi occhi, i suoi occhi erano...orribili! Erano cremisi! Color sangue! Ma dove diavolo erano finiti i suoi occhi verdi?

 

- Isa va tutto bene...non avrei mai immaginato di rivederla Camilla...-

 

- Neppure io, se per questo Valentina-

 

Si conoscevano? Mia madre mi aveva abbandonata quando io avevo dieci anni, e Lofo ancora non l'avevo conosciuta, era possibile che in quel vuoto, in quegli undici anni, mia madre era ricomparsa?

 

- Voi vi conoscete?-

 

Chiesi a quel punto, vedendo mia madre guardarmi in una maniera alquanto strana

 

- Quando vi siete conosciute? Vale perché non me lo hai detto? E...i tuoi occhi...ma che diavolo ti è successo? Poi non puoi comparire qua dopo così tanti anni! Ormai ero quasi convinta fossi morta! Poi come sei entrata? E...non sei invecchiata di un giorno....-

 

Non riuscivo a trattenermi, non ci capivo nulla, avevo in me un miscuglio di sentimenti, paura, odio, felicità...la mia testa era del tutto disconnessa. Lei anziché rispondermi mi osservava sempre più perplessa, ma non riuscivo a identificare bene la sua espressione. A quel punto si girò verso Valentina

 

- Ha avuto un incidente, e ha perso la memoria, si è dimenticata tutti gli avvenimenti di questi ultimi undici anni-

 

Lo aveva detto come se fosse sotto ipnosi, ma stava bene? E poi perché glie lo aveva detto? Per me era una sconosciuta!

 

- Questo complica abbastanza le cose...-

 

Lofo sembrò ritornare in se...

 

- Non mi deve costringere a dire certe cose, basta chiedere! Poi, come mai si trova qui?-

 

- Sono venuta a cercare mia figlia...-

 

- Sei venuta a cercarmi?-

 

- Mi ha chiamata urgentemente Edward, dicendomi che eri scomparsa da un bel po'...che eri venuta a trovare Valentina, e che non eri più tornata. Mi son sorpresa nel sentirmi contattare da loro, ma quando son arrivata, li ho trovati distrutti...Mi hanno chiesto di venirti a cercare, dicendomi che ero l'unica che potevo trovarti, e questo è vero. Di certo non pensavo di trovarti in questo stato, credevo piuttosto che tu avessi cambiato idea...la cosa è piuttosto difficile-

 

- Edward l'ha contattata per chiederle di venire a cercare Bella?-

 

- Sì...-

- Edward? E' la seconda volta che lo nomini, ma chi è?-

 

Mia madre si girò a guardarmi ancora più stupita, questa volta potei leggere la preoccupazione nel suo volto

 

- E' più complicato di quanto immaginassi....Sarà traumatico...-

 

- Non può essere sforzata a ricordare...lo devono sapere prima che lei ritorni da loro-

 

- Lo penso anch'io, credo che sarà meglio che gli spieghi cos'è successo, prima di riportarla indietro...ho potuto vedere tramite te che è successo...-

 

Vidi Lofo rabbuiarsi, ma perché? E poi che significava che lo aveva visto tramite...lei?

 

- Torno da loro per avvisarli che l'ho trovata e per dirgli il resto, aspettatemi qui...-

 

Senza aggiungere altro la vidi scomparire davanti ai miei occhi!! Ma...ma...era, impossibile! Fissavo il vuoto davanti a me senza pensieri coerenti...

 

- Isa, tua madre ha i tuoi stessi poteri, ed anche lei si trova in quel mondo, per questo l'ho conosciuta, ed è per questo che non la trovi molto cambiata, a parte certi dettagli, che variano restando molto tempo lì, siccome non si invecchia...Per questo è scomparsa così, perché si muove in varie dimensioni proprio come te, tu hai preso da lei i tuoi poteri...-

 

Mica dovevo non sforzarmi nel ricordare? Cos'era tutta sta storia? Insomma, io e mia madre avevamo fatto pace? Però non viveva con me, questo lo avevo capito, perché aveva affermato che la sorprese che la mia NUOVA famiglia l'avesse contattata, perciò forse non avevamo fatto pace...Poi i suoi occhi, erano questi i cambiamenti di cui parlava? Improvvisamente mi venne in mente il vestito rosso dell'ospedale, forse avevo anch'io i suoi occhi e per questo mi vestivo di quel colore? Ed anche la mia voce come quella di mia madre era cambiata? Certo non avevo pensato che la mia migliore amica mi mentisse, non lo avrei mai e poi mai pensato, ma quella verità così palese, era troppa...

 

- Bella, dimmi qualcosa!-

 

- Qualcosa...-

 

- Non ti lascerò andare da sola! Verrò con te, stai tranquilla...-

 

- Ho paura Vale...è....è impossibile-

 

- Ci sarò io con te!-

 

A quel punto mi abbraccio, mentre io non riuscivo neppure a muovermi, le mie braccia erano distese lungo il corpo, erano troppo pesanti per ricambiare il suo abbraccio. Mi sembrava persino faticoso respirare...Ed ecco che improvvisamente ricomparì mia madre, provocandomi un piccolo urlo...

 

- Eh...direi che possiamo andare-

 

- Vengo anch'io...-

 

Vidi mia madre osservarla un momento con espressione seria...

 

- Mi sembra la cosa più sensata-

 

Detto questo, davanti ai miei occhi passarono luoghi mai visti, ma in una maniera così veloce che fu impossibile percepirli appieno. Improvvisamente non eravamo più nella cucina della mia migliore amica, mi venne un po' di nausea, non mi pareva nemmeno d'essermi spostata, ma avevo un così grande mal di testa, che mi piegai su me stessa appoggiando le mani sulle gambe, come dopo una lunga corsa.

Respiravo ancora a fatica...

 

- Isa, stai bene!?-

 

Lofo si preoccupava sempre troppo...ma com'è che lei non stava male?

 

- Sì, dammi solo un momento, mi gira la testa e ho la nausea...direi che sarà un'esperienza che non rifarò mai più...-

 

- Riesci a rimetterti in piedi?-

 

- No?-

 

- E' una domanda?-

 

- Oddio...dammi solo un minuto...-

 

- Ti ci devi riabituare-

 

Disse improvvisamente la sconosciuta madre, perché di certo non conoscevo quella donna che una volta era mia madre. A quel punto mi raddrizzai nervosa guardandola dritta nei suoi occhi rossi e terrificanti

 

- Non mi ci devo abituare per niente invece! Se ci avessi perlomeno avvertite mi sarei preparata! Non sono un pacco postale! Non hai rispetto per nessuno vero? Sono passati anni, sei cambiata d'aspetto...certo, più o meno...ma il tuo modo di fare proprio no?!-

 

Stavo per continuare a scaricare la mia collera su di lei, quando vidi che non eravamo sole, a quel punto mi sentii terribilmente imbarazzata..che figuraccia...

 

- Scusate....non vi avevo visto...-

 

Ma erano veri? Erano uno più bello dell'altro! Un uomo accanto ad una donna, entrambi con lineamenti giovani, lui con dei bei capelli color biondo chiaro, lei castana e bellissima quanto lui. Poi c'era una ragazza bionda...una modella? Mi sarei voluta davvero nascondere in quel momento, non farmi più vedere alla luce del giorno, al suo confronto ero un mostro! Accanto a lei c'era un ragazzo dai capelli scuri e ricci, molto più massiccio di lei, era con una felpa, ma si potevano veder bene i suoi muscoli...poi un'altra ragazza, leggermente più minuta, dai capelli corti e leggermente scompigliati, era graziosa, e bellissima, sembrava una piccola fatina. Accanto a lei c'era un ragazzo piuttosto alto, dai capelli biondi, era dritto, maestoso e bello come tutti! Poi un altro ragazzo, dai capelli color bronzo, era il più bello, i suoi lineamenti perfetti, il suo sguardo triste che mi fissava...mi dispiaceva vederlo che stava così male...sarei voluta avvicinarmi per dirgli che andava tutto bene, ma di certo mi avrebbe presa per pazza...tutti i loro occhi erano dorati come il miele...io in tutta la mia vita non avevo visto nessuno di così perfetto.

 

- Isa, tutto ok?-

 

A quel punto mi concentrai sulla mia migliore amica, anche se era quasi impossibile non osservare quelle persone...

 

- Sì, ora va meglio, mi sento meglio...Mi spiace sul serio essermi presentata qui in questa maniera, oltretutto mettendomi a sbraitare, vi sarete già fatti una cattiva idea su di me senza conoscermi-

 

- Bella....loro sono la famiglia di cui ti parlavo, quelli con cui vivevi...-

 

Cosa? Io vivevo con loro? Ma stava scherzando? Ora capivo perché avevo scelto di restare...anzi no, era alquanto frustrante stare in presenza di persone così perfette

 

- Ah...-

 

Riuscì infine a dire, e mi sembrai una vera cretina, ma non sapevo davvero cosa dire.

 

- Forse dovremmo presentarci...-

 

A quel punto mi girai ad osservare l'uomo dai capelli biondi platino, forse era il capo famiglia

 

- Io sono Carlisle...-

 

- Io sono Esme sua moglie...-

 

- Io mi chiamò Rosalie...e lui...-

 

- Io sono Emmett! Il più simpatico della famiglia-

 

Sorrisi...

 

- Io invece sono Alice, mentre...-

 

- Io sono invece Jasper...-

 

- Mi chiamo Edward...-

 

- Allora sei tu Edward!-

 

A quel punto mi guardarono tutti

 

- La prima persona di cui mi ha parlato Lofo sei stato tu! Mi diceva che non era riuscita a rintracciati, e poi anche...-

 

Mi girai ad osservare mia madre

 

- Mia madre...ti ha nominato! Comunque son davvero contenta d'aver avuto l'onore di conoscervi, mi spiace che io non ricordo nulla, ma si può sempre ricominciare giusto? Penso che la mia mente abbia cancellato tutto quello che non mi piaceva della mia vita...perciò direi che questa è una seconda possibilità!-

 

- Bella!-

 

Mi riprese Lofo, ma che avevo detto? La famiglia perfetta mi guardava con aria triste, ops...forse avevano capito qualcosa di sbagliato, o forse avevo io detto qualcosa di davvero maleducato...

 

- Non volevo dire che voi non mi piacevate! Ma che forse ho fatto delle scelte che reputavo sbagliate...tutto qui...eh...è un po' complicato direi...-

 

- Stai tranquilla Bella, la memoria tornerà col tempo, ci vorrà solo pazienza, riaffiorerà, certo non bisogna forzarla...-

 

- Ma è un medico?-

 

Lo vidi sorridere mentre gli altri mi guardavano sconvolti

 

- Sì-

 

- Ah ecco! Perché il dottore all'ospedale ha detto esattamente le stesse cose..."di certo non bisogna forzarla, peggiorerebbe sole le cose, facendo in modo che la sua mente sepolga sempre più in profondità i ricordi...ci vorrà del tempo, del riposo certamente"...un tipo piuttosto bizzarro, come tutti i medici, non si offenda, ma non riesco a capire come i medici possano stare a contatto tutto il giorno con aghi, siringhe e sangue...mi viene la pelle d'oca solo al pensiero...-

 

Vidi il ragazzo di nome Emmett abbassare leggermente la testa per non farsi vedere che rideva...mi stava prendendo in giro?

 

- Bella, ci conosciamo da tanti anni, non darmi del lei...-

 

- Oh, scusa...dovrò cercare di sforzarmi...-

 

- Io ora vado, Aro mi sta chiamando-

 

Mi girai verso mia madre

 

- Ed Aro chi sarebbe?-

 

- Mio marito naturalmente, non ricordi?-

 

- Non ricordo? Io non ricordo? Tuo marito? COSA?!?!-

 

Non mi diede il tempo d'insultarla che sparì ed io mi girai verso la mia migliore amica

 

- Si è risposata? Lei si è rifatta una famiglia? Lei, mi ha lasciata per sposarsi con uno che si chiama Aro, e poi che diamine di nome è Aro? Un cane? Sì, un cane...dai Aro vieni qui bello! Ma io non ci posso credere! Poi ci si sconvolge perché la gente non vuole ricordare! Ma io dico, ma che razza di persona è! Possono davvero esistere persone come lei? O sono io che sono una calamita per quella razza di persone? Sai che ti dico? Per me potrebbe anche morire, lei e tutti quelli come lei! E' un mostro!-

 

Mi venne una fitta terribile alla testa, un dolore atroce che mi fece smettere d'imprecare, Lofo corse subito accanto a me

 

- Bella, stai calma, per piacere, non ti devi arrabbiare, non ti fa bene!-

 

- Come vorrei....-

 

- NO!-

 

La guardai stupita, che c'era da urlare adesso?

 

- Volevo dire, non bisogna dire certe cose...bisogna pensare bene a ciò che si desidera...-

 

- Lofo ha ragione, non vorremmo metterci a correre per scappare dalla tua ira...ahahah-

 

- Perché.....Emmett giusto? Ti potrei davvero far paura? Ad uno come te!? Insomma...ti sei visto?-

 

- Bellina quando ti ci metti non immagini neppure quanta paura fai! ahahah-

 

A quel punto mi si avvicinò, ed io percepì appieno quanto fosse grosso al mio confronto...senza avvertirmi mi abbracciò quasi alzandomi

 

- Son contento che tu sia tornata!-

 

- Anch'io...-

 

La sua pelle era a dir poco gelata, mi venne un brivido che cercai di trattenere dal farglielo notare, certo non sarebbe stato opportuno allontanarlo in malo modo...però forse potevo farglielo notare in maniera adeguata

- Ehm...Emmett....vuoi farmi per caso divenire un ghiacciolo? Sei gelato!-

 

A quel punto si staccò da me guardandomi con una strana espressione

 

- Oh, scusa...-

 

- Fa nulla...tranquillo...-

 

- Bella, ti facciamo vedere la tua camera, che ne dici?-

 

- Certo son curiosa!-

 

Vidi tutti avvicinarsi ed incominciare a salire le scale, Lofo aveva preferito restare in soggiorno, forse voleva darmi qualche minuto. Arrivammo all'ultimo piano e la ragazza di nome Alice mi aprì una porta, facendomi vedere una magnifica e perfetta stanza. Un letto matrimoniale, dove dietro c'era una grossa libreria, con innumerevoli cd, libri, ed uno stereo. Su una parete c'era attaccato un grosso televisore e in un'altra una piccola scrivania, ma la cosa più sorprendente era la vetrata, una gigantesca vetrata da dove si poteva godere un panorama mozzafiato. Mi avvicinai al vetro appoggiandoci una mano, era meraviglioso

 

- Ti piace?-

 

- Capisco perché ho scelto questa stanza...c'è uno spettacolo stupendo, la vista è magnifica...e oltretutto si può vedere il mare...direi che è perfetta-

 

- A dire il vero te ne sei impossessata, in poche parole ci hai costretti tutti a scegliere un'altra stanza!-

 

- E aggiungerei che ho fatto decisamente bene! Anche se c'è qualcosa di strano...-

 

- In che senso? Qualcosa non va?-

 

- Insomma, non è da me avere innumerevoli scaffali e non ricoprirli di oggetti e foto! C'è solo quello stereo ultra moderno, che aggiungerei che non è da me neppure quello....chissà quanto sono cambiata in questi anni...-

 

- Sei sempre la stessa...-

 

Mi girai ad osservare il ragazzo di nome Edward sorridendogli...

 

- Tu dici?...-

 

Mi misi seduta sul letto continuando a guardarmi in giro, quella stanza era la mia, eppure non mi sentivo per nulla a mio agio, come se mancasse qualcosa che non potevo davvero definire...

 

- E ditemi, cosa combino nella vita oltre a godermi il panorama?-

 

- Vai a scuola!-

 

Guardai il ragazzo dai capelli biondi che mi fissava con una strana espressione

 

- A scuola? Vorreste dirmi che io in realtà ho ventotto anni, ho mollato la mia vita, e sono ancora a scuola?-

 

- Quello che pensi sulla scuola non potrà mai cambiare Bellina!-

 

- No, direi di no-

 

Vidi che Lofo era salita e si trovava sul ciglio della porta dietro a quella famiglia

 

- Vale, che ne pensi della mia camera?-

 

Gli altri si spostarono per farla passare

 

- Direi che è magnifica, non trovi?-

 

- Sì...-

 

Senza volerlo sbadigliai...

 

- Sei stanca? Forse dovresti riposarti un po'...hai avuto un bel po' di notizie, magari fra un paio di ore ti potrei venire a svegliare...-

 

- Insomma vuoi parlare con loro quando io non ci sono...-

 

Mi guardò accigliata, come poteva sorprendersi? Mi conosceva, e sapeva che capivo al volo certe cose...

 

- Comunque sì, sono un po' stanca, se non vi dispiace mi riposerei un pochettino...-

 

- Ci mancherebbe Bella, in fin dei conti è anche casa tua, e sei libera di fare ciò che vuoi...-

 

- Grazie Carlisle...-

 

Detto ciò li vidi piano uscire dalla camera, Edward mi lanciò un'occhiata per poi uscire, facendomi rimanere sola con la mia amica

 

- Mi vuoi dire cosa ne pensi sul serio?-

 

- Della stanza o di tutto il resto?-

 

- Se vuoi entrambe le cose-

 

- La camera è davvero bella...anche se la reputo leggermente fredda, certo è da me scegliere la stanza più bella e con il panorama migliore, ma l'arredamento decisamente no. Non ci sono foto, non ci sono oggetti, niente che mi faccia pensare che sia davvero mia...ma non so se in qualsiasi caso mi sarebbe servito. Pensavo che vedere la stanza mi avrebbe fatto ricordare qualcosa, ma non sento nulla, anzi, sento solamente che manca qualcosa d'importante...Questa famiglia si vede che mi vuole bene, e forse io ne voglio a loro, ma per ora direi che è presto per affermarlo...per ora sono semplicemente degli sconosciuti. Però se in passato ho deciso di restare ci dovrà pur essere qualcosa che mi ha spinta a prendere quella decisione, se no perché mollare tutto? Di certo non mi esaltava l'idea, come ora, di frequentare la scuola...Poi sono tutti davvero belli, mi chiedo come sia possibile, e mia madre...oddio...si è risposata? Credo che abbia avuto troppe informazioni per oggi...-

 

- Posso solo immaginare come sia difficile per te da comprendere e d'accettare, ma datti un po' di tempo...-

 

- E se la memoria non mi tornasse? E se in quel caso mi rendessi conto che questo non è il posto giusto per me? In quel caso mi lasceranno tutti quanti tornare alla mia vita?-

 

- Credi sul serio che questa non possa essere casa tua?-

 

- Non lo so...forse dovrai richiedermelo fra un po', e magari a quel punto la mia risposta potrebbe essere diversa, ma per il momento non mi sento a casa...-

 

La vidi rimanerci male, ma in fin dei conti questa era la verità....

 

- Ok, ne riparleremo, per ora riposati un po', vedrai che poi andrà meglio...-

- Fra un paio di ore vienimi a svegliare-

 

- Certo! Buon riposo...-

 

- Grazie...-

 

Detto ciò uscì anche lei dalla stanza chiudendosi la porta dietro di se, lasciandomi sola. Mi sdraiai sul letto, reputando il materasso nemmeno di una grande comodità, ma come potevo dormire su un materasso del genere? Mi sentivo scombussolata e con un forte mal di testa, così mi coprì il volto con un braccio...sperando che Morfeo mi rapisse presto.

   
 
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