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Autore: Ariju    02/01/2013    6 recensioni
Dì un po' Sanders, non ce l’hai un nome?- fece lui incrociando le braccia.
Ma che razza di scorbutico e scimmiotico ornitorinco è questo? Pensai.
-Lilith, per gli amici Liz o Lily, ma dato che tu non rientri in questa categoria, mi puoi chiamare Lilith- risposi mettendomi davanti a lui nella stessa sua posizione -a proposito, con chi ho il dispiacere di parlare?-
-Sam Davies, per gli amici Sam, ma dato che tu non rientri in questa categoria, puoi chiamarmi Davies-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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L'indomani, fu così difficile alzarmi che credetti di avere le gambe fatte di budino. Dico sul serio! Sentii che Sam era in bagno, e come facevamo sempre al mattino presto, non scambiammo una parola, e non lo avremmo fatto di sicuro quel giorno, dopo quello che era successo. Dopo essermi preparata (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=63796863&.locale=it), cercai di ripassare in fretta e furia la lezione di letteratura, dato che non avevo studiato per l'interrogazione.
Continuavo a sbuffare cercando di mantenere la concentrazione, ma era inutile...
-Io ODIO la letteratura!!- urlai a chissachi, prima di uscire e drigermi verso la scuola.
Camminando per i corridoi, andai a sbattere proprio contro la mia migliore amica, che vagava alla ricerca di chissà cosa...
-Oh, ciao Emy, come va?-
-Mmmm, bene, credo- disse continuando a guardarsi intorno confusa.
-Cosa hai perso?- chiesi scocciata.
-Mah, il mio fidanzato, tipo?- rispose ridendo nervosamente. Devo ammettere che ogni tanto fa davvero paura quanto è paranoica...Decisi di lasciarla alle sue ricerche, ma quando la stavo  per salutare, spuntò da dietro di me un certo tizio che conoscevo bene, purtroppo.
-Ma tu sei sempre dappertutto?- sbottai girandomi a guardare quel metro e settantacinque di ornitorinco.
-Ma certo, anche nei tuoi sogni....- ammiccò. Giuro che mi salì il sangue al cervello ad una velocità tale da fare concorrenza ad uno shuttle, ma fortunatamente intervenne la mia migliore amica: -A proposito di sogni, caro il mio bel ragazzo!- iniziò spoprgendosi in avanti e puntandogli un dito addosso -Sappi che se tu osi fare...quello che sai alla mia migliore amica io, io....-
-E chi ti dice che non l'abb....- oddio, non credevo alle mie orecchie, non stava dicendo quello a cui stavo pensando, vero?!?!?
-Cooooosa???? Voi avete, avete....-balbettò Emily.
-NO!- urlai, così forte che mezzo corridoio si girò a guardarci. Ero pronta a massacrare Sam di botte, ma lui (con un ghigno assolutamente innocente) mi strinse le spalle dicendo innocentemente: -Andiamo, non vorrai farmi credere che non te l'ha detto? Tesoro, non fare la timida così, ieri sera non mi pareva che tu lo fossi, anzi....- e con questa allusione, che per me aveva tutto un significato, mi portò lontano da Emily.
Proprio in quel momento, suonò la campanella, e come un razzo, mister-faccia-di-culo si dileguò nella folla.
Come se non fossi già abbastanza alterata di mio, l'interrogazione e le lezioni seguenti furono pesantissime e andarono malissimo.
Quando finii le lezioni, corsi fuori a sedermi su una di quelle meravigliose panchine del parco, decisamente esausta. Come se non bastasse, dopo mezz'ora arrivo Emily.
Chiariamoci: le voglio un bene dell'anima, ma non avevo proprio voglia di vederla quel giorno.
-Ciao- la salutai mica tanto convinta.
-Ciao?!? CIAO?!? MA INSOMMA, VAI A LETTO CON UNO CHE NON è ALTRO CHE IL TUO COMPAGNO DI STANZA (che, per inciso, non è nemmeno male) E NON ME LO DICI??- ecco, la furia Emily si era abbattuta sulla malcapitata sottoscritta.
-Emily- dissi col tono più serio e calmo del mondo -Secondo te, se io avessi fatto una cosa del genere(cosa che, ti assicuro, non succedera mai) non te lo avrei detto? Sei la mia migliore amica per un motivo....-
-Quindi tu, nel senso, lui, insomma, voi non...-
-No, decisamente, no -. Allora le spuntò un sorriso che spazzò via l'espressione dubbiosa, e mi venne ad abbracciare. Quando ci staccammo, però, prese a inveire mooooooolto ferocemente contro lo scemo: -Ma io quello lo metto nello scarico del cesso, lo umilio, lo ammazzo, lo...-
-Cosa?- disse improvvisamente Daniel, spuntando dal nulla.
-No, niente, stavamo pensando a cosa cucinare per il pranzo di Natale...- disse la mia amica con un sorrisetto ridicolo. Scoppiammo a ridere fortissimo, poi i due piccioncini se ne andarono e così feci anch'io.
Arrivai in stanza con molta calma, e mi sdraiai sul letto con gli auricolari, senza accorgermi di essere tremendamente stanca...

Mi svegliai qualche ora dopo, erano le sette passate, e in giro non c'era segno di Sam, meglio così, pensai.  Mi rintanai in bagno a fare la doccia.
 
Quando uscii, lo scemo non c'era ancora, così aprii il minuscolo frigorifero e presi una bottiglia di birra, mozzarella e affettati.
Devo andare a comprare qualcosa di più decente, pensai, mentre trangugiavo mozzarela come fosse nutella.
Quando finii di mangiare, mi alzai e andai alla finestra, scoprendo che stava piovendo così forte che l'acqua si stava depositando nelle piccole discese del parco.
Erano quasi le otto e mezza, e di Sam non si era vista manco l'ombra, così scrissi un messaggio a Emily: Hey, Sam è lì da voi?
Mi sdraiai sul letto aspettando la risposta, con una strana impazienza che non mi sapevo spiegare. Dopo un pò il cellulare vibrò sul comodino:
No, ma perchè ti preoccupi? Sarà andato a fare un giro in moto...
Alzai un sopracciglio: Se è fuori con questo tempo in moto direi che possiamo anche non vederlo mai più.
In effetti....Comunque, non ti starai preoccupando per lui, vero?!? Eccola, sempre la solita Emily. Però, questa volta aveva ragione. Insomma, ma cosa me ne importava, cosa mi stava succedendo?
Ma no, figurati, è che dovevo dirgli due paroline su quello che ha detto oggi, e tu sai di cosa parlo...Scusa banale, lo so, e infatti:
Se, se, certo.....Mettiti a dormire e vedrai che domani ricompare. Ah, l'amore!
Sbuffai leggendo l'ultima riga, e mi misi sotto le coperte.
Prima di addormentarmi, però, pensai: mi ero innamorata davvero? Io che da anni rifiutavo qualsiasi rapporto? No, impossibile, eppure...

Mi svegliai di soprassalto, sentendo la porta richiudersi. Era notte fonda, saranno state le due o le tre, possibile che era davvero Sam che rientrava?
Mi alzai a sedere e lo chiamai nel buio: -Sam, sei tu?-
Avvertii lo spostamento d'aria, segno che si era seduto sul letto.
-Lilith?-
-Si?-
-Credo di stare male, forse ho la febbre...-
A quel punto mi alzai e con attenzione arrivai dall'altra parte del letto. Cercai a tentoni il suo viso e quando trovai la sua fronte per poco non urlai: era bollente!
-Sam, ma che diamine hai combinato, avrai quaranta di febbre!-
Lo sentii sospirare e si appoggiò con la fronte sul mio ventre, prima di spiegare: -Lo sapevo che non dovevo uscire! Sono passato da casa di un mio amico, solo che ero in moto e quando sono uscito pioveva troppo forte, senza contare che ero vestito poco, io...-
-Ok, ok, ho capito, ora non ti preoccupare- cercavo di parlare con un tono il più calmo possibile, ma non riuscii del tutto, e pregai che non si accorgesse di quanto mi stava facendo preoccupare -ora tu standiti sul letto, vedo se riesco a trovarti qualcosa -
Andai in bagno e accesi la luce, iniziando a frugare nei cassetti e negli armadietti.
Trovai un termometro e della tachipirina, scaduta da qualche anno.
Tornai di là accendendo l'abajoure, e gli diedi il termometro e la medicina con dell'acqua.

Mi sedetti dalla mia parte del letto dicendo: -La tachipirina è scaduta, spero che faccia effetto lo stesso, ora provati la febbre...- appoggiò la testa sulla mia gamba e mi ringraziò.
Dopo un pò, gli levai il termometro da sotto il braccio, ma lui dormiva già.....
Lo guardai alla luce della lampada sul mio comodino: quaranta e mezzo.
Noi avevo mai curato nessuno con la febbre così alta, e non sapevo cosa fare...
Tra l'altro, non riuscii ad addormentarmi prima delle quattro. Quella notte feci sogni stranissimi, interrotti ogni tanto dai lamenti o dai deliri di Sam, che continuava a parlare nel sonno.
Continuava a ripetere nomi, e qualche volta, sentii che chiamava anche me.


NOTE: Ciao a tutti/tutte, sono io!!!! (mavà?) Scusatemi se ho aggiornato solo ora e se il capitolo è corto, ma ho qualche problema ultimamente... infatti, non so nemmeno quando riuscirò ad aggiornare ancora, spero al più presto!! Grazie a chi mi recensisce ancora e a chi non si è dimenticato della storia. Un buon anno a tutti!! julia
  
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