Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: alewen    08/07/2003    1 recensioni
Ipotesi del tanto atteso quinto libro di Harry Potter: i nostri eroi hanno ormai quindici anni, e si preparano ad affrontare, dopo un'estate passata in mezzo a compiti e tristi ricordi, il quinto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Ma la situazione non è semplice. Voldemort è risorto, Harry ha assistito alla sua rinascita e si è scontrato con lui, e sa che toccherà a lui sconfiggerlo, chiudendo così il conto aperto quattrodici anni prima. Perciò si sta silenziosamente preparando allo scontro fatale, sapendo bene che è in gioco la sua stessa vita, insieme a quella dei suoi amici pià cari. Non è il solo a prepararsi. Ben conscio della situazione, Silente sta radunando attorno a sè tutti coloro di cui sa di potersi fidare; Sirius, Lupin, Moody.....a ciascuno tocca un compito preciso, ma soprattutto bisogna preparare i ragazzi ad essere in grado di fornteggiare i cupi eventi che si stagliano all'orizzonte. Ma....qual'è il ruolo della vivace, piccola Alex, quindicenne nipote di Silente trasferitasi da Durmstrang per frequentare il quinto anno a Hogwarts? Sembrerebbe una normalissima ragazza, dolce e gentile.....ma la sua bravura nel campo della magia, la sua straordinaria agilità, il suo sangue freddo non possono che destare qualche sospetto. Chi è in realtà? Qual'è il segreto che si porta appresso, quel segreto che nemmeno lei vuole affrontare? Qual'è il suo ruolo in ciò che sta per avvenire? Harry se lo chiede, e non è l'unico. In un vortice di emozioni e strane situazioni, nel momento del bisogno si compiranno scelte inattese e disperate, e dal buio spunteranno nemici mai visti e alleati mai nemmeno immaginati.....tutto per merito di una ragazzina dai capelli rossi e gli occhi luminosi, dal passato oscuro e dal futuro incerto.....Chi è Alex? Una domanda destinata forse a rimanere per sempre senza risposta, visto che questa potrebbe essere mortale per chi la conosca, o peggio ancora per Alex stessa.....e intanto lo scontro finale si fa sempre più vicino.......
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 4:

Capitolo 4:

Verso Hogwarts

 

 

Alex raggiunse di corsa il Paiolo Magico e ne spalancò con violenza la porta. Tom, che era dietro al bancone, sussultò per il suono secco, e la fissò stranito, riconoscendo a stento in quella ragazza assalita dalla furia la ridente Alex che quella mattina era uscita presto per godersi il sole. Lei lo fissò "C'è Remus?" chiese in tono brusco. Tom annuì, lentamente, spaventato dalla rabbia che le si leggeva in volto "E' in sala da pranzo....ha detto che ti aspettava....ma cosa è...." "Grazie" tagliò corto lei, avviandosi con passo deciso. Il proprietario della taverna la seguì con gli occhi, preoccupato "Ma cosa è successo?" sussurrò al vento.

 

Remus Lupin si stava gustando la pasta al ragù che Tom gli aveva appena servito, quando Alex sbattè con violenza le mani sul tavolo, facendolo sussultare e rovesciando parte dell'acqua contenuta nel bicchiere davanti a lei. I suoi occhi bruciavano d'ira. L'uomo, pulendosi la biocca col tovagliolo, la fissò sorpreso "Sembra ci sia qualcosa che non va.....hai bisogno di parlarmi?" chiese in tono volutamente leggero. Lei annuì, e si sedette, lasciandosi cadere di botto sulla sedia che le stava davanti. Lui, senza più badare al cibo, la fissò, aspettando. La ragazza ricambiò l'occhiata "Oggi ho rivisto Bill Weasley" disse in tono ironico. Lui annuì "E allora?" chiese, non capendo. Alex fece una smorfia e si sporse verso di lui "E allora....mi ha chiesto, all'improvisso, dopo che era mezz'ora che lo aspettavo, perchè evitavo Harry e lo controllavo....e poi ha detto che se ero dalla parte di Voldemort ci saremmo trovato l'uno contro l'altro". Lupin sussultò, iniziando a capire "Alex...." tentò di dire, ma lei era ormai esplosa "Io dalla parte di Voldemort !!!! IO !!!!! Ma te ne rendi conto??????". Lupin si guardò attorno, preoccupato. Tutti li stavano guardando terrorizzati. Pronunciare quel nome ad alta voce era una cosa da non fare....ma Alex era troppo arrabbiata per badarci "Senti, evita di pronunciare quel nome ad alta voce, va bene? Ho capito, Alex, e mi dispiace, ma...." "E naturalmente, visto che non potevo rivelare nulla, non potevo nemmeno discolparmi.....odio tutto questo....lo ODIO !!!!!! Io...seguace di....e va bene, di tu sai chi.....proprio io......è l'offesa più grave che potesse farmi.....". Lupin le prese la mano, cercando di confortarla "Cara, capisco bene, ma.....quel povero ragazzo non poteva saperlo.....dopotutto.....". Lei gli piantò addosso i suoi occhi luminosi "Appunto !!!! E io non posso spiegarmi !!!!! Così devo prendermi tali insulti e stare zitta !!!!!!!!!! Io....io non lo sopporto. E poi....poi.....cosa ci sto a fare io qui? devo sorvegliare Harry....sorvegliarlo e riferire....vero?". Lupin annuì, non capendo "E allora, se succedesse qualcosa? Se venisse attaccato sotto i miei occhi? Che dovrei fare?" esclamò. Lupin esitò "Ecco...." "Esatto, niente. Dovrei stare a guardare e riferire. Riferire che non c'è più nulla da fare.....che stupidata. Mi mandano qui a guardare, proprio io che sono la più qualificata a fronteggiare un attacco e a sventarne la minaccia.....". Lupin cominciò a dubitare di aver capito tutto "Alex, sentì, so che hai fiducia nelle tue capacità, e questo è anche un bene, ma.....insomma, sei sempre una quindicenne, dopotutto, e fronteggiare i seguaci del Signore Oscuro...ecco....temo sia troppo....". Silenzio. Alex si limitò a guardarlo con aria strana, per parecchi secondi. Lupin sostenne lo sguardo, finchè non ne ebbe abbastanza "C'è qualcosa che non mi hai detto? Qualcosa che dovrei sapere?" chiese, esasperato. La ragazza si appoggiò allo schienale della sedia "Silente non te l'ha detto?" sussurrò. Lupin, stupendosi del fatto che avesse per una volta chiamato il preside per cognome, scosse il capo. La ragazza lo guardò con aria semplice e disse, in tono tranquillo "Io faccio parte del corpo d'elité d'assalto e di difesa di Durmstrang. Sono un ufficiale effettivo".

La sedia cadde con uno schianto, quando Lupin si alzò di scatto, sbattendo le mani sul tavolo e guardandola incredulo. Quella....quella ragazzina così fragile e giovane.....faceva davvero parte di uno dei più segreti ed efficienti corpi speciali del mondo magico? Ma come era possibile? "Ma...ma come....Silente....lo sa?" riuscì a chiedere, stupefatto. Lei annuì, guardando in basso e fissandosi le mani con attenzione "Gli è stato comunicato quando sono entrata nel corpo, due anni fa" rispose, leggera. Lui scosse il capo, confuso "E non ha detto nulla? Non ha obiettato? Insomma, eri una bambina...." "La scelta era mia" rispose lei, gelida, alzando gli occhi scuri che ora ardevano, alimentati da una scintilla di rabbia "L'ho solo informato quando tuotto è stato deciso....d'altrode, dubito sarebbe riuscito a farmi cambiare idea" spiegò. Lui si irritò "Scelta tua? A....quanti? Dodici? A dodici anni credevi di essere in grado di compiere una tale scelta da sola? La scelta di entrare in uno dei più spietati corpi armati del mondo magico? Ma sei pazza? Eri solo una bambina.....". Alex lo fissò, glaciale, interrompendolo "Io a dodici anni ero benissimo in grado di fare da sola le mie scelte.....e la scelta di combattere il Signore Oscuro risaliva a molto prima !!!! Avevo solo 5 anni quando gli ho giurato odio eterno, credevo lo sapessi !!! Questo era solo uno dei mezzi con cui mi sono preparata ad affrontarlo !!!!!!!!" strillò, controllandosi a stento. Lupin la fissò, dispiaciuto, rendendosi conto di come stavano le cose e rinunciando "Beh.....allora....credo tu sia in grado di cavartela, certo...ma Alex....gli ordini....l'hai detto tu.....non devi farti scoprire.....". Alex scosse il capo con veemenza, ma lui non seppe se interpretare il gesto come un assenso o un diniego. Alex lo fissò direttamente negli occhi "Starò buona e nascosta finchè potrò, se possibile finò a dopodomani sera, ma sappi che se Harry venisse a trovarsi in pericolo, io uscirei allo scoperto. Non ho nessuna intenzione di stare a guardare mentre lo ammazzano.......gli devo almeno questo". Ecco. Lo sapeva che alla fine si sarebbe arrivati a questo, pensò sospirando Lupin "Alex? Che intendi dire con questo?" chiese a bella posta. Lei lo fissò, ferita "Lo sai, lo sai benissimo !!!! Harry ha perso tutto a causa mia" disse con voce tremula. Lui scosse il capo "Lo sai che non è affatto così, bambina...." disse in tono dolce. Lei scosse il capo "E va bene, allora diciamo per colpa sua ". Lupin le afferrò una mano "No, senti, Alex...." "Basta, non voglio ascoltare. Lui ha perso tutto per colpa sua e anche io, quindi.....mi sento affine a lui, voglio aiutarlo....e ora, se non ti dispiace, vado in camera mia". Si alzò di colpo, scattando in piedi e spingendo la sedia bruscamente all'indietro "Alex, le cose non stanno come credi tu....tuo padre....." cercò di dirle. Ma lei stava già salendo i gradini di corsa, e non rispose. L'uomo sospirò, rassegnato, e guardò fuori dalla finestra "Sembra che ci vorrà del tempo...." disse, triste. Lo addolorava che i figli dei suoi vecchi amici soffrissero così tanto, in quel momento. Harry aveva vissuto un'esperienza tremenda solo pochi mesi prima, ma a quanto pareva, Alex non era ancora riuscita ad elaborare del tutto il lutto che l'aveva colpita dieci anni addietro. La sua costante ricerca di vendetta non gliene aveva dato l'occasione. Tuttavia.....il corpo d'elité di Durmstrang.....santo cielo....aveva solo quindici anni, e ne era già ufficiale effettivo !!!! Che diavolo avrebbe detto suo padre se lo avesse saputo....ma lei non ci pensava neppure....era proprio uno dei pensieri che evitava come la peste.......comunque, il fatto che una quindicenne militasse in un simile corpo, era un chiaro sintomo del fatto che la realtà intorno a loro stava rapidamente cambiando, e tutti si stavano preparando ad affrontare lo scontro che appariva quantomai inevitabile e vicino....."Accidenti !!!! Perchè Silente ha voluto complicare le cose a tal punto?" chiese, arrabbiato, coprendosi il volto con le mani. Non gli giunse risposta.

 

Alex si chiuse in camera, sbattendo la porta con violenza e dando due giri di chiave furiosi. Quando fu sicura di essersi isolata dal mondo esterno, si sedette su letto, piegando le ginocchia e appoggiandovi sopra le braccia, e sopra di esse il volto. Si guardò ancora un secondo attorno, assicurandosi di essere sola, poi nascose il volto tra le braccia, e una lacrima scese dai suoi occhi. Negli ultimi anni, aveva diovuto sottostare alla rigida regola secondo la quale un soldato non mostra mai le sue emozioni, e si era chiusa in se stessa ancor di più di quanto non fosse mai stata, a già da quando aveva 5 anni per lei era stato difficile mostrare ciò che provava. Sembrava convinta che, se avesse dimostrato di voler bene apertamente a qualcuno, questi le sarebbe stato portato via. E per questo, anche nelle due scuole precedenti, aveva avuto un sacco di amici, ma nessuno di stretto, col quale poter parlare, dal quale dipendere...nessuno da ferire, da perdere, per cui piangere.....ma anche nessuno che piangesse per lei.....alla fine, anche l'azione di piangere era diventata una cosa che faceva a comando, solo quando era sicura di essere sola, come in quel momento, e cancellandone poi accuratamente le tracce. Ma, per quei pochi minuti, poteva dar sfogo a tutto ciò che si era tenuta dentro  negli ultimi mesi. A Durmstrang aveva avuto poche occasioni per lasciarsi andare, così adesso buttò fuori tutto. Pianse. Pianse e pianse, per la madre, morta quando lei aveva solo 5 anni, per gli amici lasciati a Beauxbatons senza averli mai vermanete conosciuti, per quelli di Durmastrang, per la sua vita che veniva sconvolta per l'ennesima volta, per l'incarico odioso che le era stato affidato, per la rabbia di non poter fare nulla, per suo padre......per il padre che odiava, e che avrebbe voluto poter cambiare, o almeno ignorare.....pianse, pianse e pianse, disperatamente. E, alla fine, tutto sfociò fuori in poche, semplici parole "Sola....mi sento tanto sola, mamma....."

 

E così, il 30 e 31 di Agosto volarono letteralmente via, e arrivò la mattina del primo settembre, il primo giorno di scuola per Hogwarts. Alex si svegliò di buon ora, indossando dei pantaloni neri e una maglia dello stesso colore, e lanciando un'occhiata alle poche cose ancora sparse in giro per la stanza. Era molto ordinata, e aveva preparato il suo baule già il pomeriggio precedente. Velocemente, raccolse le ultime cose, il pigiama con cui aveva dormito, il libro che stava leggendo la sera prima, Storia di Hogwarts, spazzola e altri effetti personali. Infine, chiuse il baule e estrasse dalla cintura la bacchetta scura, puntandovela contro ed urlando "Reducio". Il baule si rimpicciolì immediatamente, diventando grande quanto una comoda valigetta, che lei afferrò decisa, prendendo sottobraccio invece la gabbia del suo gufo e mettendosi a tracolla la borsa che conteneva la sua Firebolt; aprì la porta e scese le scale, posando tutto nell'ingresso. Lupin era già seduto al solito tavolo, e faceva colazione in silenzio, sfogliando con interesse la Gazzetta del Profeta . Sentendola entrare, alzò gli occhi con fare amichevole "Spero tu abbia dormito bene" disse in tono condiscendente. Lei annuì "Benissimo. Non vedo l'ora di partire" disse, afferrando un'enorme fetta di pane e marmellata e ficcandosela in bocca. Lui la guardò divertito "Sembra che tu ti sia ripresa" osservò, e lei annuì, pulendosi la bocca dalla marmellata "Oh, certo, adesso ho un compito da svolgere, non ho tempo per perdermi a pensare". Lui sospirò. Sempre la solita. Piegò il giornale, dicendo in tono sbrigativo "Hai sistemato la tua roba?". Lei annuì, bevendo un sorso di latte "Allora, appena hai finito, andiamo alla stazione. Ormai sono le nove e un quarto, e il treno parte alle undici in punto". Alex annuì ancora "Ecco, ho finito. Come andiamo a King's Cross?" chiese, interessata. Lui fece un cenno verso la porta "Taxi" spiegò. Alex annuì "Allora libererò Not, ci raggiungerà li, eh?". Lupin fissò incerto la ragazza "Not? Ah, il tuo gufo......si chiama così? Beh, per la verità sarebbe meglio di no....un gufo libero attirarà l'attenzione.....e poi deve passare conte la barriera....." Alex annuì "Ah, già. Beh, allora....." disse, estraendo la bacchetta e puntandola contro il gufo, che la guardò incuriosito. Lupin assunse un'espressione all'armata "Aspetta, che vuoi far..." "FERA VERTE !!!!" urlò lei, ignorandolo. Il gufo si trasformò in un calice d'acqua stupendo. Alex lo estrasse dalla gabbia e lo osservò "Bene, ora non ho problemi, solo...." puntò la bacchetta sulla gabbia "Reducio" disse, e quella si restrinse come aveva già fatto il baule. Lupin la guardò, incredulo "Ma.....eccellente !!!! Incantesimi eseguiti alla....perfezione !!!!! Incredibile !!!!": Lei gli sorrise, grata "Caro mio, sono capace di questo ed altra" disse, avviandosi verso la porta, dopo aver riposto il calice in una borsetta. Lui la fissò, leggermente preoccupato. Questo e altro.....sentiva odore di guai......

 

"Qualcuno mi...anf...anf....mi vuole...spiegare...anf...anf...per...perchè....ci prendiamo...anf....ogni volta...anf....all'ultimo minuto?" chiese ansimando Fred, mentre insieme agli altri correva in direzione della colonna che li avrebbe portati al binario nove e tre quarti. Sua madre si voltò verso di lui, seccata "Perchè, caro, tu e i tuoi fratelli stamattina alle nove e tre qurti eravate ancora a letto, se ben ricordi. Quindi non lamentarti e corri". Il ragazzo gemette, continuando a correre. Finalmente la colonna apparve davanti ai loro occhi. I gemelli vi si lanciarono contro in rapida sequenza, scomparendo. Harry e Ron si lanciarono un'occhiata d'intesa, e li seguirono, scomparendo a loro volta e trovandosi all'improvviso al tanto famoso binario nove e tre quarti, dove il treno rosso li attendeva. Ginny e Hermione apparvero dietro di loro, sorridendo nel vedere il treno, quasi stessero salutando un vecchio amico. I quattro ragazzi stettero un attimo in silenzio, osservando il mezzo lucente che li avrebbe riportati alla loro cara Hogwarts, poi Ron disse "Beh, vediamo di trovare un posto per sederci, o saranno tutti occupati". Hermione annuì, afferrando il suo baule e seguendo l'amico fino alla porta più vicina. Percorsero tutto il treno prima di trovare un scompartimento vuoto, dove si sistemarono con gran soddisfazione. Hermione si lasciò cadere sul sedile vicino a Ron, dicendo "Beh, possiamo anche metterci comodi, ci vorranno quasi 8 ore.....". Harry annuì, guardando fuori dal finestrino mentre il treno partiva, immmergendosi nella verde campagna inglese. Pochi minuti dopo, sulla porta dello scompartimento comparvero Seamus Finnigan, Dean Thomas e Neville Paciock, tre loro compagni del Grifondoro del quinto anno. "Harry, Ron, Hermione !!!! Che piacere rivedervi !!!!" esclamarono. Ginny, vagamente intimidita, fece un cenno con la mano, e loro risposero con dei sorrisi gentili. Siccome per la maggior parte di loro erano passati mesi dall'ultima volta che si erano visti, si lanciarono in vivaci racconti delle loro vacanze; passò così un'ora allegra, poi Neville, schiarendosi più volte la voce, disse "Sapete per caso chi sarà il nuovo insegnante di Difesa contro le arti oscure ?". Gli altri si guardarono, incerti "No" disse Hermione "Nemmeno io" disse Dean, mentre gli altri scuotevano il capo. Il ragazzo abbassò gli occhi, riducendo la voce a un sussurro e confessando "Io spero solo che non sia Piton....". Gli altri lo guardarono, intimoriti e preoccupati. Solo Harry fece un sorrisetto ironico, che mantenne finchè Hermione, notandolo, esclamò "Harry, che ti prende? Ti diverte tanto l'idea che Piton possa essere il nuovo insegnante? O sai qualcosa che noi non sappiamo?". Il ragazzo annuì, sorridendo ampiamente "Esatto, proprio così. Non ve l'ho detto perchè volevo farvi una sorpresa, ma a Diagon Alley ho incontrato il prof Lupin......lui non mi ha detto chiaramente che sarebbe tornato per insegnare, ma ha ammesso che Silente gli aveva dato alcuni incarichi, quindi spero....". Una serie di sorrisi smaglianti gli rispose. Il prof Lupin era stato molto amato dai Grifondoro, e il suo ritorno li avrebbe resi molto felici. Poi però Dean chiese "Ma....lui è ancora un lupo mannaro, non è vero?". Hermione scosse il capo "Suppongo di sì....ma sono anche certa che Silente non lo richiamerebbe se non avesse in lui la più completa fiducia". Tutti annuirono, sollevati, e il discorso si spostò sulle loro aspettative per l'anno che stata per cominciare, l'anno che li avrebbe tra l'altro visti alle prese con i test G.U.F.O.

Passò così un'altra ora allegra, contornata di visite e apparizioni. Comparvero infatti altri studenti del Grifondoro, e anche alcuni di Tassorosso che Harry conosceva, come Ernie MacMillian, che venne a salutarlo, o Hannah Abbot, timida ragazzina che arrossì come un peperone quando lo vide, ricordando a tutti la Ginny di qualche mese prima. Ovviamente iniziarono tutti a prendere in giro al riguardo la piccola Weasley, che però stupì tutti difendendosi strenuamente. Pi comparvero i compagni di Ginny, del 4 anno del Grifondoro, tra cui c'era anche Colin Canon, che non appena vide Harry afferrò la sua inseparabile macchina fotorafica e iniziò a scattare foto a raffica. Suo fratello minore Dennis, che era al secondo anno, lo imitò egregiamente. Harry cercò invano di ripararsi gli occhi con una mano, urlando alla fine, esasperato "Colin, non vedo più un tubo !!!! Piantala !!!!!!!". Tutti scoppiarono a ridere, e Ginny si alzò, afferrando Colin per un braccio e trascinandolo via, delusissimo, dicendo al fratello che si sarebbero rivisti a cena. Harry la ringraziò mentalmente, stropicciandosi gli occhi accecati. poi, quando ebbe recuperato almeno in parte la visibilità, si alzò, dicendo "Vado un poco in corridoio....ho bisogno di sgranchirmi le gambe". Gli altri, impegnati in una intricata partita di gobbiglie, annuirono, ed Hermione, che stava leggendo con attenzione il manuale di incantesimi volume 5, gli sorrise, alzando momentaneamente gli occhi. Harry, stiracchiandosi le braccia, uscì. Andò al finestrinò, aprendolo e respirando la fresca aria della campagna nglese, sentendosi subito rinvigorito. Per qualche minuto fissò incantato il paesaggio fuori, poi si voltò per tornare nello scompartimento.....e nel farlo urtò con forza inaudita qualcuno che stava venendo dalla parte opposta. Gli occhiali gli andarono di traverso, producendo un sonoro CRACK che segnalò l'ennesima loro rottura, mentre il ragazzo si afferrava al finestrino per rimanere in piedi e alle sue orecchie giungeva un tonfo sordo......quando riuscì a rimettere a posto gli occhiali, la cui lente sinistra era tutta incrinata, capì che il tonfo era stato provocato dall'altro, che era caduto a terra. Non riuscì a distinguere altro che una figura esile e scattante e una massa di capelli rosso fuoco "Scusami Ginny !!!!!!" esclamò, dispiaciuto, recuperando del tutto l'equilibrio e aggiustandosi megli gli occhiali sul naso. Nel frattempo la ragazza alzò gli occhi....due occhi scuri e luminosi.....e Harry scoprì che non si trattava affatto di Ginny. "Ma....tu...." esclamò, incredulo, fissando la ragazza che gli stava davanti, e che assomigliava terribilmente a quella che un mese prima era comparsa a casa dei suoi zii, creando tanto scompiglio. Lei ricambiò l'occhiata, esasperata. Con terrore, lesse un lento ma graduale riconoscimento nei suoi occhi "Perfetto!!!!!!!!! Ora si che sono nei guai !!!!!!!!!!!" pensò. Intanto, richiamati dall'urlo di Harry, tutti gli altri si erano affacciati sulla porta dello scompartimento "Harry, che succede?" "Harry, tutto bene?" chiesero, fissando la figura a terra. Hermione sussultò, notando i capelli rossi della ragazza, che intanto aveva assunto un'espressione rassegnata e, tendendo una mano verso Harry, che non le aveva tolto un secondo gli occhi di dosso, stava chiedendo in tono stanco "Scusa, mi daresti una mano a tirarmi su?". Il ragazzo, come perso in un universo sconosciuto, sussultò "Oh....oh, sì, certo" disse, afferrando la mano che gli veniva testa e tirando. La ragazza si rimise in piedi, spazzolando la divisa nera che la identificava come alunna di Hogwarts. Tutti le puntarono gli occhi addosso, poichè era ben chiaro che non era del primo anno, eppure nessuno di loro l'aveva mai vista. Lei, assicuratasi che il vestito fosse del tutto pulito, lanciò un'occhiata circolare, capendo di aver ormai commesso un'errore. Si era scoperta, e ormai non poteva più far finta di nulla. Sospirò, allontanandosi i capelli rossi dal volto "Bene, te la sei voluta....e adesso?" pensò, guardando con aria guardinga il gruppetto che la spiava dalla porta dello scopartimento. Le risposero vari tipi di sguardi. Da quelli incuriositi di Dean, Seamus e Neville, a quello confuso di Ron, che fissava ora lei ora Harry, a quello decisamente sospettoso di Hermione. Era quello lo sguardo che temeva di più, dopo quello di Harry. Decise di tentare la fuga, pur odiando l'idea, anche se le possibilità di successo erano poche "Ecco....beh, grazie. Ora devo andare...." provo a dire, facendo un passo indietro. Harry si riscosse dal suo stato catatonico, afferrandole il polso "Aspetta !!!!!!!!" disse, senza nemmeno rendersene conto. Alex fissò la mano che la stringeva, delusa "Ecco, lo sapevo....oh, ma perchè mi devo sempre cacciare nei guai?" pensò, chiudendo gli occhi, mentre tutti fissavano Harry sorpresi e poi tornavano a guardare lei, aspettando.

Questo fu il primo vero incontro di Alexandra Lance con i suoi futuri compagni di scuola

 

Ma cosa cavolo ci faceva Alex, in corridoio, quando avrebbe dovuto starsene buona e non farsi scoprire? Tutto era cominciato pochi minuti prima dell'episodio appena avvenuto, nello scompartimento in testa al treno, occupato solo da lei e Lupin. Erano passate neanche due ore da quando il treno era partito, ma lei era già stufa. Aveva letto un libro dall'inizio alla fine, senza sosta, aveva sistemato le sue cose, aveva guardato fuori dal finestrino per un tempo indeterminato, ma alla fine si era veramente scocciata. Per questo aveva fissato i suoi occhi scuri su Lupin, che stava sfogliando il giornale, finchè lui non l'aveva guardata. Allora aveva chiesto "Si può sapere quanto durerà ancora questo viaggio? Io sono stufa.....". Lui le aveva sorriso, condiscendente "Mettiti calma, arriveremo non prima delle 6 di stasera" rispose. Alex spalancò gli occhi "Che cosa????? Ma è solo l'una !!!!!!! Dovrò starmene rinchiusa qui dentro altre 5 ore ???????" urlò, alzandosi in piedi. Lui la guardò, con una scintilla divertita negli occhi "Vedi alternative?" chiese, sarcastico, senza sapere che si stava cacciando nei guai. Lei infatti annuì, decisa "Sì. Vado a farmi un giro in corridoio". Con un gesto sicuro, si voltò verso la porta scorrevole e la aprì. lui la fissò, stupefatto "Ma....Alex !!!! Non devi farti scoprire, ricordi? E' troppo rischioso...." tentò di obiettare, ma lei si limitò a scrollare le spalle "Starò attenta a evitarli" disse, uscendo. Lui non potè far altro che guardarla, esasperto "Dio mio, se quella non è la copia di suo padre...." mormorò, rassegnato, tornando a guardare il giornale, ma senza riuscire a concentrarsi. Sentiva l'odore di catastrofe imminente......(Ehi, che ne dici di prendere il posto della Cooman, a Hogwarts? Ne azzecchi più tu di lei....NdA)

 

Alex iniziò a camminare spedita, senza riflettere, verso il fondo del treno. Passando, vide tanti scompartimenti pieni di ragazzi che ridevano e chiaccheravano, apparentemente incuranti del tempo infinito che mancava alla meta. Sospirò "Certo, se si rivedono ora dopo tanto tempo è logico che per loro il viaggio passi in fretta....ma io non conosco nessuno....nessuno con cui posso chiaccherare, almeno" pensò sconfortata, continuando a camminare. Arrivò senza nemmeno accorgersene fino in fondo al treno, dove qualcuno stava appoggiato al finestrino, guardando fuori. Senza nemmeno guardarlo, fece per superarlo, ma in quel momento il ragazzo si voltò, e sbatterono uno contro l'altro. Alex si sentì cadere all'indietro, e urtò pesantemente contro il pavimento "Ahia !!!!" le sfuggì, mentre alzava gli occhi per vedere colui contro il quale aveva sbattuto.....vide che era un ragazzo alto, moro, con gli occhiali che gli erano andati di traverso e sembravano incrinati..... spostandosi gli avevano sollevato i capelli.....scoprendo la fronte.....dove spiccava nitida una cicatrice che lei conosceva troppo bene.....che chiunque nel mondo dei maghi conosceva......Alex si immobilizzò, riconoscendolo. Il ragazzo, che ancora non ci vedeva bene a causa degli occhiali, si scusò, evidentemente scambiandola per un'altra, vsito che la chiamò con un nome sconosciuto, e nel frattempo cinque ragazzi si affacciarono sulla porta dello scompartimento, richiamati dai rumori e dai lamenti, ma lei non li vide. Continuò a fissare il ragazzo che le stava davanti, immobile, conscia di essere davvero nei guai fino al collo. Perchè quel ragazzo era Harry Potter.

 

Harry tese la mano, afferrando quella di lei e issandola in piedi, senza smettere per un solo secondo di fissarla. La ragazza ricambiò il suo sguardo, rassegnata ma senza vacillare, come sfidandolo a domandarle se era davvero lei. Harry non riuscì a spiccicare parola, cercando disperatamente qualcosa da dire ma non trovando nulla, e limitandosi a fissarla. Dietro di lui, Ron, Seamus, Dean e Neville si sporsero per osservare meglio la ragazza, scambiandosi gomitate e sorrisetti di apprezzamento. Hermione sospirò; va bene gli altri tre, ma Ron sapeva della ragazza strana che Harry aveva incontrato, un minimo di sospetto almeno poteva anche venirgli....e invece stava li a guardarla come un idiota......seccata, diede ai quattro una gran spinta che li fece ruzzolare in corridoio e uscì a passo altero, fissando con sospetto la ragazza, che si voltò verso di lei, sebbene il suo polso fosse sempre bloccato da Harry, ricambiando l'occhiata. L'aria tra le due si fece tesissima. Ron deglutì, fissandole con terrore, mentre gli altri tre cominciarono a capire che c'era qualcosa che non andava. Le due ragazze continuarono a fissarsi per qualche secondo, poi Hermione ruppe il silenzio, chiedendo "Scusa, ma tu chi sei? Indossi la divisa di Hogwarts....stai andando li?". Alex la guardò, sentendo una viva irritazione nascere in risposta a quel tono sospettoso, e non potè fare a meno di replicare, in tono sarcastico "Sai, non mi risulta che il treno faccia fermate intermedie, e di certo non è salutare scendere in corsa, quindi....si, vado a Hogwarts". Ron gemette. Era uno scontro tra titani, tra due volontà testarde e incrollabili. Hermione si avvicinò ancora "Sembri grande per essere del primo anno....dimostri almeno 14 anni....eppure non ricordo di averti mai vista" dichiarò, incrociando le braccia. Alex non la imitò, visto che Harry non le aveva ancora lasciato il polso, ma assunse comunque un'espressione provocatoria "In effetti ho 15 anni, e non frequento il primo anno, bensì il quinto......solo che gli altri quattro li ho frequentati all'estero. Per questo sarebbe stato difficile che tu mi avessi visto prima......soddisfatta?". Seccata, si liberò il braccio con un gesto deciso, che stupì Harry, rivolgendo tutta la sua attenzione ad Hermione, che stava digrignando i denti per la rabbia "Ehm.....potremmo sapere il tuo nome?" chiese intanto una voce gentile. Alex si voltò a guardare chi aveva parlato, e incrociò lo sguardo di un ragazzo dai capelli rosso fuoco e gli occhi blu. La stava guardando con fare adorante. Gli sorrise, provando una simpatia istantanea per lui "Alex....andra.....Lance" disse, lanciando un'occhiata a Harry mentre diceva il nome. Lo vide sussultare, e si morse la lingua. Stare zitta mai, eh? pensò, evitando  per un soffio di colpirsi platealmente la testa con un pugno e affrontando lo sguardo di fuoco di Hermione, che alla domanda di Ron si era fatto ancora più cattivo "Altre domande?" chiese, provocandola. Hermione ringhiò quasi, livida, ma fu Harry a parlare "Sì....sei tu? Sei la Alex che ho conosciuto quest'estate, vero?". La ragazza perse tutta la sua sicurezza, e lo fissò spaventata "Harry, io non....non posso risponderti....proprio non posso...." "Ah, non puoi? Prima fai la spavalda, ora la riottosa, vero? E poi, come fai a conoscere il suo nome????" strillò, puntandole contro il dito. Alex si voltò e la fissò, glaciale. Si era proprio sufata di essere sospettata continuamente senza potersi discolpare; avanzò con passo deciso verso Hermione, spingendola dentro lo scompartimento. Gli altri cinque le seguirono di corsa, e Ron corse vicino ad Hermione, fissando ora con aria truce la ragazza sconosciuta "Ehi !!! Lasciala stare !!!!" esclamò, arrabbiato. Alex lo fissò con aria sorpresa, reprimendo un sorriso che, nonostante tutto, le stava nascendo dal cuore. Alzò le mani in segno di pace., poi iniziò a parlare in tono spedito "Dunque, per quanto possa anche essere la prima volta che io vedo lui" e indicò col pollice Harry, che stava alle sue spalle, e che sussultò nel venir chiamato in causa "Non ci vuole molto nel capire chi è, vista la cicatrice......credo tu sappia che Harry Potter è molto famoso nel  mondo dei maghi da quattordici a questa parte, visto che non è cosa da tutti salvarsi per ben quattro volte da Voldemort". Tutti sussultarono nel sentire quel nome, ma Harry la fissò, incredulo e ammirato. Era la prima persona, a parte Silente, Sirius e il professor Lupin, che osava nominare quel nome a parte lui. Alex fece finta di nulla e continuò "Immagino tu sappia anche che è citato in libri come Storia della magia moderna, Il bene e il male delle arti oscure e anche in Grandi maghi del ventesimo secolo..... Inoltre, e di questo non posso essere sicurissima ma tirerò a indovinare, immagino che tu" disse, guardando Ron, che impallidì leggermente "Sia il suo migliore amico, Ron Weasley.....anche tu sei parecchio famoso, sai? E tu, invece, dovresti essere Hermione Granger, la migliore alunna di Hogwarts da oltre cento anni, insostituibile compagna di avventure dei due.....ci ho preso?". I tre la fissarono stupefatti, quantomeno per la tranquillità che esibiva. Nemmeno Hermione riuscì a replicare. Alex ruotò sorridendo su se stessa, fissando ora Harry, Seamus, Dean e Neville. Si concentrò su questi tre "Mi dispiace, ma credo di non avere la minima idea di chi siate voi, invece" disse in tono lieve, sorridendo disarmante. Dean avanzò, arrossendo, e le tese la mano "Oh, io...io sono Dean Thomas, e questi sopno il mio migliore amico Semaus Finnigan e Neville Paciock. Siamo tre alunni del Grifondoro, come Harry, Ron e Hermione...ah, forse non sai cos'è Grifondoro....è" "So benissimo cos'è, grazie" disse lei "So molte cose di Hogwarts.....mi hanno informato...." disse misteriosamente. Harry la fissò, incerto "Ehm....sei qui per frequentare quale anno?" chiese. lei lo fissò, impassibile, per alcuni secondi, e lui si sentì morire sotto quell'occhiata indagatrice "Questo non posso dirtelo. In realtà non è detto che frequenterò la scuola....è solo che il mio tutore mi deve parlare e questo era il mezzo più rapido per raggiungerlo". Ron inarcò il sopracciglio "Il tuo tutore?" chiese. Alex guardò lui, stavolta "Sì, è un professore....oh, beh, a questo punto vi devo proprio lasciare.....scusate....ci si vede...." fece per uscire, apparentemente tranquilla, dallo scompartimento, ma una mano decisa si chiuse sul suo polso "Aspetta !!!!!!!!!!" urlò Hermione, ancora arrabbiata. Alex si voltò, fulminandola con gli occhi "Lasciami" intimò, glaciale; Hermione non mollò la presa "Prima dimmi la verità. Chi sei?". Alex ripetè "Lasciami" in tono che andava crescendo, ma la brunetta scosse il capo "Non mi convinci, ragazzina....ci sono troppi misteri nella tua vita.....credo che tu sia una spia.....magari al servizio del Signore Oscuro....perchè sorvegli Harry?" esclamò. Gli occhi di Alex si infiammarono, e l'aria intorno a lei parve colorarsi di rosso. "Cosa?" disse, in tono letale. Harry, sconvolto, indietreggiò, mentre Ron non sapeva che fare "Hermione...." disse, incerto. Ma la ragazza non accennò a lasciare la presa. Seamus, Dean e Neville, sconvolti, indietreggiarono fino a guadagnare la porta dello scompartimento "Harry, qui la situazione si fa un po' troppo personale....ci vediamo a scuola, eh?" dissero, prima di fuggire via. Lui quasi non li badò, tanto era preso da ciò che accadeva fra le due ragazze. Erano in una fragile posizione di stallo, e un minimo cedimento poteva far esplodere l'una delle due. Hermione sapeva benissimo di cosa era capace, ma Alex era un'incognita....ed era questo che lo spaventava. Infine, fu proprio lei a parlare "Come osi insinuare che io sia una spia di Voldemort?????" sibilò, allungando la sua mano e serrandola sul braccio di Hermione, quello stretto al suo polso. Si trattenne a stento dal liberarsi. Sapeva di esserne benissimo in grado, ma ora era così arrabbiata che avrebbe potuto ferire la ragazza, e non lo voleva assolutamente, nonostante tutto. "Ti avverto, per il tuo bene, lasciami, oppure...." non finì la frase. Dal corridoio arrivò il rumore di tre paia di piedi che avanzava verso il loro scompartimento, e la porta, che Dean aveva chiuso di scatto, altrettanto platealmente si aprì, rivelando la figura pallida di Malfoy e delle sue guardie del corpo. Alex guardò, incerta, i tre, poi Hermione, la cui presa sul suo polso si era affievolita, e che ora sembrava molto meno arrabbiata e molto più preoccupata. Malfoy, lanciando un'occhiata circolare, sibilò "Toh, guarda chi si vede.....il grande Potter, Weasley l'amico dei babbani e la cara secchiona babbana.....a chi hai spezzato il cuore quest'estate?". Hermione sussultò, mentre le lacrime le salivano agli occhi. Alex fissò il ragazzo, incredula. Perchè trovava tanto gusto nell'offendere le persone? Chi diavolo era?Intanto Ron, nel sentire le sue parole, sguainò la bacchetta, urlò "Cosa le hai detto ????????"  e si lanciò contro il ragazzo. Hermione lo fermò appena in tempo, lasciando Alex e afferrandolo per le vesti, aiutata da Harry "Ron, no !!! Non ne vale la pena, non per me....ti prego..." esclamò; il ragazzo si dimenò, arrabbiato, e Malfoy rise "Che c'è, ti fai frenare da una donna, Weasley? Forse lo stare coi babbani ti ha rammollito, oppure...ah, no, ho capito !!!!!!! I tuoi sono così a corto di soldi che ti hanno raccomandato di leccare il più possibile i piedi a lei e al famoso Potter, così i loro genitori vi aiuteranno...oh, dimenticavo, Potter non ha più i genitori....si sono fatti ammazzare come degli idioti....come quel Diggory......". Alex scosse il capo. Come poteva provare tanto rancore, tanto odio? Chi cavolo era quello? Harry lasciò Ron, arrabbiato nero a sua volta "Attento, Malfoy. Forse non ti ricordi come ti abbiamo ridotto tre mesi fa per una battuta del genere...." sibilò. Alex lo guardò, dubbiosa. Che era successo? Malfoy mantenne il suo sorriso sprezzante, che vacillò solo un secondo "Oh, mi ricordo benissimo......a proprosito.....io non ho detto nulla a mio padre, per non dispiacerlo....ma ora potrei farlo...non credo sarebbe troppo contento.....". Hermione, che stava ancora trattenendo a fatica Ron, lo fissò, sprezzante "Non è che avevi troppa paura a parlargli quando ce l'avevi davanti? E aspettavi solo di rivelare la cosa quando fossi stato al sicuro a Hogwarts? Di certo a tuo padre non farebbe piacere sapere come ti sei fatto fregare da Harry, da tre Weasley e da una babbana come me....". Malfoy smise di sorridere, quasi fosse rimasto senza parole, poi sputò fuori, con rabbia malcelata "Stai zitta, sporca mezzosangue !!!!!!". Hermione indietreggio, quasi l'avesse colpita fisicamente. Ron, non più trattenuto, fece per lanciarsi contro Malfoy, che alzò con aria amorevole la bacchetta, quasi non stesse aspettando altro.....ma all'improvviso qualcosa gli sventolò sotto il naso: una baccheta lucida e scura, dall'aria minacciosa, e poco sopra di essa, due occhia altrettanto scuri, luminosi e carichi d'ira "Provaci" lo sfidò la voce della ragazza che gli stava di fronte. Malfoy deglutì. Il suo volto era contratto dalla rabbia e pronto allo scatto, tutto il suo corpo era evidentemente pronto all'azione......cercò di rimediare "Salve, bellezza. Credo di non averti mai vista prima....sei nuova? Io sono...." "So benissimo che sei" lo interruppe lei "A parte che ti hanno chiamato per nome, non ci vuole molto a riconoscere un Serpeverde....Malfoy, vero? Draco, mi pare....figlio di Lucius Malfoy, ex amministratore di Hogwarts, licenziato tre anni fa per faccende legate alla comparsa di un diario di Voldemort finito stranamente in mano a una ragazzina del primo anno....." Malfoy sussultò, e lei sorrise, sempre puntandogli contro la bacchetta "Che c'è Malfoy? Ti da fastidio sentir pronunciare il nome del Signore Oscuro? Eppre credevo che nella tua famiglia fosse venerato come un dio...... comunque si, io sono nuova, mi chiamo Alexandra Lance....e credo che il resto non ti interessi". Lui la fissò, sorpreso, intimorito ma stranamente ammirato. Tentò di darsi un contegno "Sai, sei....brillante. Ti vedrei bene tra i Serpeverde....se vuoi un consiglio, lascia perdere questi straccioni, e scegliti con cura le amicizie, ora che il Signore Oscuro sta per tornare.....averti tra le sue fila non gli dispiacerebbe.... e ti porterebbe tanto potere e gloria.....". Qualcosa scattò negli occhi di Alex, qualcosa di duro e crudele, che congelò il sorriso del ragazzo. Abilmente, lei fece ruotare il polso e disse, in tono tranquillo "Vox Evaniscat" puntando la bacchetta contro la gola del ragazzo. Ci fu un secondo di silenzio stupefatto, poi Malfoy si portò le mani al collo, tentando di parlare, ma dalla sua bocca non uscì alcuno suono. Dietro di lui, Tiger e Goyle indietreggiarono, atterriti. Lui, dopo qualche istante, si rese conto di cosa gli aveva fatto e la fissò, furente. Lei ricambiò senza problemi lo sguardo "Non guardarmi così, se fai un uso così stupido della tua voce è inutile che tu ce l'abbia. Ora ascolta, visto che non puoi parlare: Primo, le amicizie me le scelgo da sola, e non starò certo con uno che mi viene a dire cosa devo fare. Secondo, non osare mai più propormi di allearmi al signore oscuro. Morirò prima di passare dalla sua parte.....certo, so che gli piacerebbe avermi con sè, ma non per ciò che credi: perchè così ci sarebbe una minaccia in meno alla sua vita. Sì, perchè vedi, io ho giurato che il fine ultimo della mia vita sarebbe stato fargliela pagare per tutto ciò che mi ha tolto quando avevo solo 5 anni....quindi l'ultima cosa che farò sarà stare con un mangiamorte !!!!!! Detto ciò te ne puoi anche andare !!!!!!!!!!". Lui la guardò, furente, e nonostante non riuscisse a parlare, lei distinse sulle sue labbra le parole "Tu non sai chi sono?" e "Mio padre". Scosse il capo "Sei sordo, oltre che muto? Ma allora tu proprio non ascolti..........Ti ho già detto che so chi sei. E quanto a tuo padre....come avrai capito, non è un mangiamorte a farmi paura. Sei tu, piuttosto, che hai paura di tuo padre, Malfoy......Hermione ha ragione. E ora scusami, ma credo di aver detto anche troppo". Lasciandoli tutti immobili e attoniti, Malfoy compreso, uscì dallo scompartimento, dirigendosi verso l'altra estremità del treno. I suoi pensieri turbinavano "Cosa ho combinato? Cosa ho combinato? Dio, che stupida....mai che..." "Aspetta !!!!" Si bloccò. Harry, vincendo lo stupore, l'aveva seguita, e ora la tratteneva per un braccio. lei lo guardò "Sei tu? Lo so che sei tu....sei la ragazza di quest'estate, vero?". Aex si maledisse mentalmente. E certo, aveva mostrato la stessa sicurezza di allora.....che scema, si era scoperta troppo "Che posso fare? Che faccio? Cosa diavolo....oh, idea ! Perdonami Harry, ma....." pensò, puntando di nascosto, dietro la propria schiena, la bacchetta. Harry non se ne accorse, anzi continuò a guardarla, aspettando, almeno fino a quando una voce radiosa dietro di lui non disse "Ciao, Harry !!!!!!". Lui, arrossendo di botto, si voltò, incredulo, a guardare Cho Chang, che gli sorrideva cordiale. Non si rese nemmeno conto do aver lasciato la presa, e nemmeno che Alex era sparita. I suoi occhi vedevano solo la ragazza di Corvonero......e Alex, che proprio su quello contava quando aveva lanciato l'incantesimo di richiamo, ne approfittò per scomparire. Ma, quando stava per mettersi a correre, si voltò, vedendo Malfoy che usciva dallo scompartimento seguito da due pallidi Tiger e Goyle; sorridendo, gli punto la bacchetta contro e disse "Reverto !!!!". Il ragazzo sentì uno schiocco, e la voce gli tornò d'improvviso. Ma, prima che potesse usarla, lei disse "Pensa prima di parlare, d'ora in poi" e scappò via, incurante della sua occhiata velenosa.

Harry fissò inebetito Cho che si avvicinava, incredulo, incapace di spiccicare una sola parola di fronte al sorriso smagliante che lei gli rivolgeva. La ragazza lo raggiunse, dicendo in tono affabile "Sono mesi che non ci vediamo !!!! Come stai?". Lui deglutì, poi urlò, con voce stridula ed estremamente innaturale "Benissimo !!!!!!!!! E Tu ?????????". Il sorriso le vacillò negli occhi, e la ragazza li abbassò "Beh.....per quanto può andare bene, non c'è male...." mormorò. Harry si diede dell'idiota. Aveva perso tre mesoi prima il ragazzo, ucciso da Voldemort per qualcosa che non lo riguardava affatto, come poteva stare? Ma perchè faceva sempre la figura del cretino con lei? Anche quando l'aveva invitata al ballo, l'anno prima....cercando di non pensarci, guardò in volto la ragazza, notando solo allora le occhiaie scure che le circondavano gli occhi scuri "Ehm, Cho? Sicura di stare bene? Sai, sembri motlo stanca...." disse, arrossendo. Lei lo guardò, colpita che l'avesse notato "Sì, sai stanotte non ho chiuso occhio..... il pensiero di tornare a Hogwarts per la prima volta dopo.....beh, lo sai.....e in treno non c'è un posto libero....sono riuscita a stento a cacciare da qualche parte il mio baule.....". Si appoggiò, visibilmente distrutta, alla parete, e Harry le afferrò un braccio, preoccupato. Senza che se ne rendesse conto, le parole gli uscirono di bocca spontanee "Nel mio scompartimento ci sono posti liberi. Se vuoi puoi sederti fino a Hogwarts....ti farebbe bene anche un sonnellino....". Lei aprì gli occhi stanchi, che aveva chiuso per un momento, e lo guardò con riconoscenza "Davvero Harry?" chiese. Lui annuì, arrossendo ma sentendosi via via più sicuro "Certo. Vieni, ti presento ai miei amici" disse, aprendo la porta e facendole strada. Lei gli sorrise, felice, ed entrò. Quando entrò, Hermione volse lo sguardo su di lei, e parve non poco sorpresa nel vedere la ragazza mora invece  della rossa che Harry stava rincorrendo. Fissò incerta Cho che si sedeva, e Harry che la aiutava ad accomodarsi, e chiese "E lei dov'è?". Harry si voltò verso di lei, assente "Lei chi?" chiese. Hermione capì cos'era successo "OOOHHHH !!!!!!" esclamò, alzandosi e andando di persona in corridoio a vedere. Era vuoto, ovviamente. Imprecò "Ci ha giocato !!!" sussurrò, voltandosi per tornare dentro, fissando ora Ron, che non sapeva che dire, poi Harry, che sembrava ricordarsi all'improvviso del perchè era uscito in corridoio. Solo Cho era all'oscuro di tutto "Che succede?" chiese in tono curioso. I tre si zittirono, fissandola, in preda al dubbio. Che dovevano fare? Hermione, riflettendo lucidamente e in fretta, decise di far finta di nulla "Oh, nulla, una nostra amica......tu sei Cho Chang, vero? La cercatrice di Corvonero" disse in tono affabile. La ragazza le sorrise "Sì. E tu sei Hermione Granger, la più brava della scuola, no?". Hermione arrossì, compiaciuta, annuendo, e Cho si voltò verso Ron "E tu sei Weasley, vero? Il migliore amico di Harry....il fratello di Fred e George, e di Charlie Weasley, no?". Ron annuì, incerto. Poi lei tornò a guardare Harry, sorridendo "Sapete, il treno è zeppo, e io ieri non ho dormito nulla....così Harry è stato così gentile da portarmi qui, dicendo che c'era posto......dimmi, Hermione, tu e Harry state sempre insieme, non è che in realtà c'è del tenero tra voi?" chiese con curiosità genuina. Le reazioni che seguirono quella frase innocente furono spettacolari. Harry divenne prima viola, per l'idea che Cho poteva farsi di lui, poi bianco come un cencio, per le possibili altre implicazioni. Ron fece saettare due occhi di fuoco dalla ragazza che gli stava davanti all'amico, esclamando "COOOOSA ?????". Poi Hermione. Hermione si limitò a guardarli entrambi, alternativamente; poi scoppiò a ridere. Una risata pura, limpida e cristallina che spazzò via ogni dubbio nella mente di tutti tre. Si voltò, assai divertita, verso Cho, dicendo "Oh, no, ti assicuro, guarda, già sopportarli così è dura......questa storia era venuta fuori anche l'anno scorso, ma siamo solo amici, davvero". Cho rise insieme a lei, divertita. Harry si diede dell'idiota per non aver negato con la stessa calma di Hermione, poi si voltò verso Ron, che aveva ancora un'espressione dubbiosa sul volto e guardava le ragazze, e non riuscì a trattenersi dal dirgli "Hai una faccia da oscar, Ron". L'amico lo fissò, non capendoci un tubo, e chiese, in tono innocente "E che diavolo sarebbe un oscar?" chiese. E Harry Potter, colui che era sopravvissuto, scoppiò a ridere. Rise di cuore, gaio, senza più pensieri, come non glia ccadeva da mesi, insieme ai suoi più cari amici e alla ragazza per cui aveva una cotta tremenda e cominciava a piacergli sempre di più. Rise fino alle lacrime, buttando fuori ciò che teneva rinchiuso da troppo nel suo animo. Ma, nel suo cervello, in un angolo scuro, restava fissa l'immagine di quei due occhi scuri....Alexandra Lance rimaneva ancora un mistero.....un mistero di cui avrebbe dovuto scoprire molte cose.......

 

Alex entrò come una furia nello scompartimento dove Lupin stava leggendo ora un libro, facendolo sobbalzare "Ma che....Alex, cosa......." esclamò, vedendo che estraeva la bacchetta, la puntava sul baule e urlava "Reducio !!!!!!". Questo tornò ad essere una valigetta portatile, che lei afferrò, insieme alla gabbia con il bicchiere d'acqua all'interno e la borsa con la scopa. Lupin si alzò, non capendo che voleva fare "Ma che ti è preso?" esclamò, arrabbiato. lei lo fissò con urgenza "Harry mi ha scoperto. L'ho bloccato, ma mi cercheranno ancora......devo scomparire" disse. Lui la afferrò per le spalle, dicendo in tono seccato "Vedi che facevi meglio a startene qui? Ora che hai in mente?". Lo disse con ironia, sapendo che non poteva mica scendere da un treno in corsa. Ma lei sorrise, enigmatica, in un modo che non gli piacque per nulla, dicendo "Questo" e puntandosi contro la bacchetta con la sinistra. Lui, realizzando con terrore che cosa stava per fare, scattò in avanti per bloccarla, urlando "Aspe...." "TRANSFERO !!!!!" urlò lei, svanendo, proprio mentre lui afferrava il vuoto dove lei era stata un secondo prima. Si era.....smaterializzata !!!!!!!. Lupin, incredulo e infuriato, guardò lo scompartimeno ora vuoto, a parte per la sua pèresenza, e afferrò le sue cose "Quella stupida......mai avuto tanti pensieri da quando.....dio santo.....oh, e ora? Dove sarà finita? La barriera di Hogwarts....accidenti !!!!" urlò, puntandosi contro la bacchetta e smaterializzandosi a sua volta. Decise di raggiungere la banchina di Hogsmeade. Magari Hagrid o qualcuno del villaggio l'aveva vista.....

Alex ricomparve sopra la piattaforma di pietra della stazione di Hogsmeade, ricadendovi sopra con un balzo. Si guardò rapidamente attorno, era deserta "E certo, il treno deve arrivare solo tra 4 ore e mezza...." disse, dandosi dell'idiota per la decima volta nella giornata....ed erano solo le due....andiamo bene !!!!!!! Voltando lo sguardo sul bosco dietro di lei, vide infine una figura gigantesca che stava accarezando qualcosa. Indecisa, provò ad avvicinarsi "Ehm...scusa?" disse, in tono di scusa. L'omone si voltò verso di lei, rivelando una barbona enorme che gli copriva òa bocca e un faccione simpatico. Quando si alzò in piedi, vide che era altissimo, enorme.....quasi un gigante....."Meglio non dirglielo, questo" riflettè, dicendo invece "Ehm, scusa, sai mica dirmi come si arriva a Hogwarts? Devo andarci urgentemente....devo vedere Silente.....". L'omone la fissò, poi un sorriso si disegnò sul suo volto "Sicuro. Lo so chi sei tu !!! Sei sua nipote, di Silente intendo, vero?" Io sono Rubeus Hagrid" disse, tendendo la manona. Lei porse la sua, sentendosela stritolare, ma sorridendo "Ah, sì, il guardiacaccia, vero? E l'insegnante di Cura delle Creature magiche. Zio Albus mi ha parlato molto di te....si fida molto......" sorrise. Lui divenne rosso per l'orgoglio, cascandoci in pieno "Vero, proprio vero. Guarda, ti piacciono? Sono Schiopodi Sparacoda. Li stavo allevando per quest'annio" disse fiero, indicando le bestie vicino a lui. Alex le fissò, dubbiosa, cercando però di sembrare entusiatsa "Fant...tastiche !!!!!!" esclamò, sorridendo stentatamente. Lui annuì "Vero? Beh, va bene.....dunque, tu volevi andare a Hogwarts, no? Allora devi....aspetta un po'. Tu non dovevi essere sul treno?" chiese, di nuovo sospettoso. Lei, sentendosi nei guai, annuì in fretta, e decise di dire la verità, o almeno parte di essa "Ecco....sì, in realtà, si...ma Harry....mi ha scoperto e...." si interruppe, guardandolo. Lui sorrise "Harry, eh? Lo conosco anche io quel monello.....va bene, vieni. Comunque credo che tu debba raggiungere al più presto tuo zio". La condusse su per un viale alberato, in cima al quale c'era una fila di carrozze identiche, prive di cavalli o altri animali, apparentemente in attesa. Hagrid andò dalla prima e aprì la porta. Alex guardò prima lui, poi la carrozza, dubbiosa "E con quella che ci dovrei fare? Io voglio solo sapere la strada per Hogwarts" ribadì. Lui la guardò, sorpreso "Ma questa ti ci porta, a Hogwarts. Ti ci porta, e poi torna indietro a prendere gli altri !!!!! A piedi è lunga, sai". Lei annuì, rassegnata, e salì a bordo. "Grazie" disse, mentre la carrozza partiva. Lui scosse il capo, e la salutò con la mano, prima di tornarsene agli animaletti che stava curando. Lei iniziò a guardare fuori, annoiata, sperando che quella cosa si sbrigasse. Infine, dopo un quarto d'ora, il tanto famoso castello di Hogarts apparve in lontananza. Lei, che non ne poteva più, prese la bacchetta dalla cintura, la punto verso la testa della carrozza e disse "Velocitatem augeo !!!!". La carrozza accellerò, triplicando la velocità e spingendola all'indietro per il contraccolpo. Lei sorrise. Hogwarts si avvicinava sempre di più, e con esso la sua nuova vita.

 

Lupin apparve a sua volta sulla banchina, pochi secondi dopo; Hagrid stava giusto scendendo dal viale, e nel vederlo lo salutò allegramente "Professore !!!! Gran giornata per materializzarsi, vero? Ho appena spedito a Hogwarts la ragazzina rossa....". Lupin gli saltò quasi addosso, urlando "Hai visto la ragazza rossa? Dove? Dov'è ora, Hagrid?!!!!!!!!!!". Il mezzo gigante indietreggiò "Sulla....carrozza.....l'ho spedita da Silente....ho fatto male?" chiese, preoccupato. Lupin imprecò "Maledetta stupida !!!!" urlò, poi prese la bacchetta e disse, rivolto a Hagrid "Non una parola di ciò che stai per vedere. Prometto che stasera ti spiego tutto". Hagrid annuì, e Lupim urlò "Transmuto !!!!!". Immediatamente il suo corpo si abbassò, allungandosi, e due secondi dopo dove c'era lui stava un lupo dal pelo scuro, che scattò in direzione del sentiero, veloce e arrabbiato. Hagrid, stupito e ammirato, esclamò all'aria "Però !!!!! Che bel colpo !!!!!!!! Chissà se ora la raggiunge.....chissà come ha fatto....oh, meglio così, eh?" disse, tornando dai suoi amati animaletti.

Lupin corse senza sosta, gli occhi lupeschi che cercavano ininterrottamente la carrozza, le narici dilatate, gli istinti animaleschi di cui era dotato tesi. All'improvviso, appena prima di perdere conoscenza e fondersi totalmente con la sua natura di lupo, la sentì. La scia nell'aria era ancora chiara, doveva essere passata da poco....questo lo aiutò a mantenere coscienza di sè, e con rinnovato vigore si lanciò su per il pendio, cercando di raggiungere il mezzo che ora gli era apparso davanti agli occhi. La lingua rossa penzolava fuori, in segnò di affannò "Ma quanto veloce va quel coso? Non è normale......vuoi vedere che anche questa è opera sua?" pensò, non potendo parlare, e accellerò ancora, affiancando finalmente il veivolo. Con un balzò, riuscì a spalancarne il portello laterale, e ci si buttò dentro, atterrando sul sedile e accucciandosi, ringhiando. La ragazza, che stava guardando fuori dall'altra parte, si voltò a fissarlo. Il lupo sentì che c'era qualcosa che non andava. Qualsiasi ragazzina quindicenne avrebbe come minimo urlato, nel vedere un lupo maschio adulto che le piombava ringhiando a 30 cm di distanza, ma lei lo fissava con occhi ridenti, quasi lo conoscesse, divertita.......poi aprì la bocca, dicendo in tono di scusa "Sì, lo so, lo so, ho sbagliato, ma che potevo fare?". Lo sconcerto dovette leggersigli chiaro negli occhi giallastri da lupo, perchè lei li fissò e scoppiò a ridere. Poi, mentre lui la guardava stupefatto, gli puntò contro con decisione la bacchetta, urlò "Transmuto !!!!" e lo fece tornare umano. Lui era quasi senza parole "Sapevi....che ero io?" sussurrò con un filo di voce. Lei, risistemando la bacchetta nella cintura, annuì semplicemente. Lui si accomodò meglio sul sedile, ancora sconvolto "Ma come ????" esclamò. Lei incontrò i suoi occhi e gli sorrise, tranquilla "Andiamo" replicò in tono allegro "Chi è che ti ha preparato le pozioni in quest'ultimo mese, visto che tu sei una frana? Credevi davvero che non sapessi cosa stavo facendo? E credi non mi sia accorta che quando sei sparito in piena notte era, guarda caso, luna piena? E che il molliccio che ho trovato in cantina si è trasformato nel globo lunare quando ti ha visto.....credi non l'abbia notato? E poi....." continuò, facendo un gesto verso di lui, che la fissava sempre più stupito e ammirato "Hai lo sguardo lupesco". Stavolta lo aveva totalmente spiazzato, visto che l'uomo scosse il capo a lungo, prima di guardarla di nuovo e ripetere, incredulo "Lu....pesco?". Ma che cavolo voleva dire?. Lei rise della sua confusione "Proprio così. Lupesco. Selvaggio e incontrollabile, puro e sincero.......capito, caro il mio animagus?". Lui balzò in piedi, sbattendo così la testa contro il tettuccio della carrozza ma non badandovi. Ora era veramente troppo "Sai anche questo !!!!!!!!!!" urlò, al limite dell'incredulità. Lei lo fissò, pragmatica "Beh, sennò come avresti fatto, prima?" rispose. Lui, zittito, si risiedette, senza abbandonarla con gli occhi, mentre lei spiegava "E poi lo so da tempo.....ti ho visto che ti esercitavi, la notte, in giardino......beh, perchè fai quella faccia?" chiese, vedendo una scintilla colpevole negli occhi di lui "Non crederai mica ci sia qualcosa di male, vero?". Lui sospirò, rinunciando a capire qualcosa di quella strana ragazza e sussurrando "Non è forse così?" in tono spento. Lei scosse il capo, risoluta "Io non credo proprio. Perchè dovrebbe, scusa? Hai trasformato ciò che per anni è stato il tuo problema in una facoltà, un'abilità.....io lo considererei un vantaggio. Poi c'è il fatto del registro....ma di certo non è la prima volta che qui a Hogwarts c'è qualche animagus nascosto.....". Lui la guardò, sorpreso, ma gli occhi di lei l'avvertirono di non dire nulla al riguardo, e continuò imperterrità "E poi credo che in questi tempi sia meglio tenere nascoste certe abilità per i tempi duri....che purtroppo arriveranno quasi di certo" concluse, triste, fissandolo. Lui si guardò le mani "Il fatto è che....non so nemmeno come ho fatto...." mormorò, rivolto più a se stesso che a lei. Per questo lo stupì sentirla dire, prima di potersi trattenere "Lo so io". In un attimo una luce squarciò le tenebre che gli annebbiavano il cervello, una consapevolezza improvvisa lo prese, e tutti i tasselli mancanti andarono al loro posto, mentre fissava incredulo per l'ennesima volta quella strabiliante ragazzina dai capelli fulvi, che gli sorrideva indulgente "SEI STATA.....TU ???????????????" urlò, senza più freni, afferrandola per le spalle "Ma...ma come?????" urlò ancora, incapace di crederci. Eppure lei annuiva, sorridendo, lievemente imbarazzata. Lui, lentamente, iniziò a capire mormorò"Le....pozioni....". Alex annuì "Sai, ho messo a frutto l'esperienza acquisita a Beauxbatons. Lo sai che li sono dei maestri nell'arte delle pozioni complicate...... all'inizio ho solo messo un effetto calmante aggiuntivo, che ti facesse mantenere la coscienza di te stesso. Poi ho applicato altre modifiche, fino a renderlo un fattore naturale, molto simile alla trasformazione in animagus. E' una tecnica sperimentale, ma ha funzionato benissimo". Lui scosse il capo "Spe...rimentale? Mi hai usato come cavia?". lei sorrise "No, non è esatto. Io sapevo che avrebbe funzionato"."Lo sapevi? Cos'è, una specie di sesto senso?" "Se vuoi chiamarlo così...." altro sorriso enigmatico. Lui iniziò a temere che ci fosse ben altro "Non avrai....delle visioni....." mormorò, ormai pronto a sentire qualsiasi cosa. Lei si limitò a sorridere ancora, non negando nè ammettendo nulla. Lui, terrificato, decise di lasciar perdere "Mi hai...." "Oh, tra parentesi, dal mese prosimo la luna non ti farà più alcun effetto. Al massimo ti sentirai....lupesco dentro, ma la trasformazione avverrà solo su comando. E vedo che la padroneggi già benissimo" Lui la fissò, serio "Sai cosa hai fatto per me?" disse, commosso. Lei scrollò le spalle "Solo ciò che era in mio potere fare, quindi non c'è bisogno che mi ringrazi. Non ho fatto nulla di impossibile......". Lui sorrise, nonostante tutto "Incredibile....sei veramente incredibile.... tuttavia.....sorvolado sul fatto che padroneggi pozioni come un'alchimista, che conosci l'incantesimo per riportare un animagus a natura umana e, scommetto, anche quello per diventare animale, e mi gioco la camicia se non ci hai provato tu stessa, c'è il fatto che tu ti sia smaterializzata dal treno per piombare qui....cosa che una ragazzina di quindici anni non dovrebbe assolutamente conoscere......". Lei sorrise con aria di scusa "Ehm...ecco....beh, immagino tu l'abbia capito. L'ho imparato a Durmstrang". Lui annuì "Il corpo d'elité" disse, ma lei scosse il capo "Certo, per entrarvi bisogna avere una padronanza perfetta dell'incantesimo di smaterializzazione.... ma non è ciò che intendevo. Forse non lo sapete, ma li si inizia a studiare la smaterializzazione al terzo anno, al quarto se ne è ormai padroni......ecco perchè lo so fare bene....." spiegò. Lui, perplesso, annuì "Questo sarà meglio che tu lo riferisca subito a Silente....insieme alla lista di altre cose che sai fare quando non dovresti. Almeno non hai provato a materializzarti direttamente al castello....." "Ma non si può !!!!!!!!" "Cosa?". Lei lo fissò, esasperata "Non si può materializzarsi entro le mura di Hogwarts, lo so benissimo. Ieri mi sono letta tutta Storia di Hogwarts, so tutto degli incantesimi di protezione intorno al castello......". Lui sorrise. Alex era una perenne fonte di sorprese....e di guai "Beh, a quasto punto non ti chiedo perchè l'hai fatto....ma hai visto che facevi meglio a startene buona nello scompartimento?" ironizzò. Lei sbuffò "Ma scusa, che noia !!!!! E poi volevo parlare al più presto con zio Albus". Uno scossone fece oscillare la carrozza, e Lupin si appoggiò allo schienale per mantenere l'equilibrio "A proposito, com'è che sto affare va così veloce? Opera tua?". Lei sorrise "Avevo fretta" si limitò a rispondere. Lui sospirò, ormai rassegnato. "Ok, allora oltre a questo c'è qualche altra cosa che mi devi dire? Tra parentesi, come hai fatto a distrarre Harry?". Lei guardò altrove "Ecco....è arrivata una ragazza....mi pare si chiami Cho Chang...." "E posso sapere come mai passava di lì proprio in quel momento la ragazza per cui Harry ha una cotta tremenda da due anni?. Lei mise il broncio "Ho solo fatto in modo che non trovasse posto altrove e che arrivasse li....non credo che Harry avrà poi tanto da ridire". Lui, a dispetto di tutto, rise "Quindi glielo dirai". Lei annuì, seria "Quando potrò, gli dirò tutto". Lui la fissò, attento "Altre magie che non avresti dovuto fare?" chiese, malizioso. Lei guardò fuori dal finestrino. Stavano per arrivare "Intendi a parte aver tolto la voce a Malfoy?" disse in tono noncurante "COSA ????????". Lei si voltò co aria seccata "Non la finiva più di blaterare, offendeva Harry e gli altri come se si divertisse un mondo....mi ha fatto venire i nervi......è pure venuto a dirmi che dovrei scegliermi meglio le amicizie ora che il Voldemort è risorto.....così almeno impara a ascoltare un po' anche gli altri........non ti preoccupare, poi gliel'ho restituita". Lupin la fissò, ammutolito senza bisogno di incantesimi. La scomparsa della voce era un'altra magia di livello elevatissimo, soprattutto per una quindicenne.....no, ormai doveva saperlo. Lei non era una quindicenne normale. Era la nipote di Silente, era un 'abile combattente e una provetta alchimista, e chissà quante altre cose ancora. Ma soprattutto era figlia di suo padre.....cosa che le dava uno spirito terribilmente libero e ribelle. La carrozza superò le mura di Hogwarts, rallentando. Lui decise di starsene zitto. Non era la persona più adatta per risolvere il problema. Ma non potè fare a meno di preoccuparsi per quella ragazza così straordinaria......oltre ad ammirarla. Perchè, viste le sue capacità, se era stata richiamata a Hogwarts, un motivo c'era di sicuro. Come aveva detto lei, i tempi duri stavano arrivando.....e dovevano essere veramente duri se una delle loro armi vincenti era una quindicenne....... Lupin sospirò, facendola scendere e andando incontro alla professoressa McGranitt che si stava avvicinando, sorpresa "Devo portarla subito da Silente. E' molto, molto importante" disse. Lei lanciò un'occhiata alla ragazza e annuì "Seguitemi" disse, incamminandosi con passo spedito. Lupin annuì, voltandosi per dire "Vieni, Alexandra" e incamminandosi a sua volta. Alex, guardandosi attentamente intorno, varcò per la prima volta la soglia di Hogwarts.

 

 

Scusate per il ritardo di questo capitolo, ma questo periodo è davvero terribile.....allora; la storia sta entrando nel vivo, e abbiamo iniziato a scoprire qualcosa di più sulla nostra Alex.....per quanto riguarda gli incantesimi, me li sono inventati con l'aiuto del mio fidato vocabolario di latino. Se c'è qualche errore perdonatemi, ma la grammatica sono du anni che nn la studio, qualche errore è inevitabile.....per il resto, come vi sembra la storia? Premetto che sarà lunga, e con parecchi colpi di scena......ah, domanda. Secondo voi chi è il tanto famigerato padre di Alex? recensite, poi io stilo una classifica....ma....niente anticipazioni !!!!!!!!!!

Aspetto commenti, mi raccomando. E grazie a tutti quelli che mi hanno già scritto, mi ha fatto davvero piacere. Infine, ricordo che la ff andrà avanti lentamente, anche perchè in contemporanea sto scrivendone una su Capitan Tsubasa (Holly e benji) sempre pubblicata su questo sito. per chi la volesse leggere il titolo è Angel's Tears, e siamo già al 23 capitolo....ma anche quella andrà ancora per le lunghe....bene, credo di avervi detto tutto. Scrivetemi. Grazie, Alewen

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: alewen