Capitolo 1.
Nessuno è solo.


'Non dovete far altro che entrare nelle loro grazie' urlò Deucalion 'Sta volta non vi chiedo molto. Diventate loro amici, agite, trovate l'anello debole e seducetelo, conquistatelo. In questo modo potremmo ricattare Scott o Derek.'
Ethan e Aiden annuirono alle parole del loro leader.
Aiden le braccia e Ethan la mente, ecco chi erano i gemelli alfa omozigoti di ventenna ma con l'aspetto di eterni diciasettenni.
Il primo piu' materiale e scontroso l'altro intelligente e furbo. Il loro compito era di infiltrarsi tra gli amici di Derek e del suo branco, scoprire i loro punti deboli e usarli a proprio vantaggio.

Capire chi erano i piu' deboli non era complicato soprattutto dopo l'improvvisa partenza di Jackson per Londra, Danny e Lydia erano in una situazione difficile. Lei senza il suo innamorato e l'altro completamente solo.
Avevano studiato ogni persona che poteva avere un collegamento con Scott e Derek: Allison era figlia di un cacciatore, Isaac viveva nel suo mondo, stessa cosa per quanto riguardava Stiles, troppo complicato entrare nella sua testa. Aiden scelse Lydia perchè era certo che l'avrebbe conquistata con il suo fascino mentre Ethan molto piu' astuto capì subito che il piu' fragile era Danny.
Ma non sapevano che in realtà Deucalion stava cercando di capire altro.
I gemelli erano da una sola settimana a scuola e già tutte erano innamorate perse, come biasimarle però.

Danny si appoggiò piano alla parete del bagno e si lasciò cadere. Apprezzava lo sforzo degli amici ma loro non erano Jackson.
Era ovvio già, ma lui intendeva che loro non potevano capirlo come faceva lui. Piangeva perchè sapeva che non sarebbe mai piu' tornato. Faceva male, piu' di un pugno in faccia. I lividi passano, i sentimenti no, sono piu' difficili da cacciare. Le persone quando stanno male cercano di dimenticarne il motivo così da poter stare meglio, ma come poteva farlo se ogni cosa gli ricorda l'amico?
La biblioteca, l'aula di chimica, la squadra di lacrosse, i pranzi, lo spogliatoio. Non sarebbe andato mai avanti. Jackson era ovunque.
Loro non lo potevano capire, non lo conoscevano come me. Disse il ragazzo tra se e se.
Il bagno era completamente vuoto e le lacrime scendevano senza fermarsi, erano amare e sapevano di tristezza, di solitudine.
I singhiozzi erano l'unica cosa che si sentiva là dentro.
La porta si aprì, lentamente, Danny si asciugò in fretta il viso e cercò di nascondersi ma evidentemente senza successo.
Il ragazzo davanti a lui non era molto alto, aveva gli occhi castani e i capelli mori e uno sguardo strano, non dispiaciuto come quello del resto della scuola.

Ethan sapeva benissimo chi aveva di fronte, aveva ascoltato la conversazione a pranzo, lo aveva spiato a casa, ovunque potesse.
Sapeva come stava, conosceva la sua situazione, aveva studiato a fondo il modo in cui avrebbe iniziato a parlarci e quello che gli avrebbe detto e non poteva desiderare situazione migliore. Era il miglior bugiardo che esistesse, sapeva mentire in ogni occasione.
Fingeva di voler bene, di amare, di odiare, ormai lo faceva da una vita, l'unica persona con cui era sincero era suo fratello.
Se non fosse un lupo magari sarebbe un fantastico attore.
Sembrare di essere dispiaciuto e di capirlo era un giochetto 'Tutto bene?' chiese vedendo il ragazzo a terra.
'S-si' esitò l'altro.
'A me non sembra, comunque' disse facendo una smorfia e lavandosi le mani.
'Non mi interessa quello che non ti sembra, ho detto di stare bene. Non mi servono altre persone che desiderano aiutarmi, a cui faccio pena, ne tanto meno frasi fatte' sbottò Danny con tono acido mentre le sue lacrime riniziarono a scendere involontariamente.
Per la prima volta aveva detto a voce alta tutto ciò che pensava.
'I-io non volevo intromettermi' sospirò l'alpha 'Solo che nessuno dovrebbe piangere da solo in un bagno della scuola ma andrebbe semplicemente ascoltato' e si sedette affianco a lui.
'Ora c-cosa fai?' disse Danny confuso.
'Mi siedo' e mostrò uno dei suoi migliori sorrisi.
'Scusa ma non mi va di raccontarti i fatti miei' e cercò di ricomporsi, era comunque uno sconosciuto.
'Non voglio sapere perchè piangi ti faccio solo compagnia' e riprovò a convincerlo con un'altro sorriso.
'Dio' sbottò 'Ho lasciato andare la miglior persona che conoscessi, l'unica. Sai, una volta avevo un migliore amico, mi ha conosciuto in un momento delicato della mia vita, mi ha accettato, consolato quando le persone mi hanno deluso, consigliato, aiutato nei momenti difficili. Era tutto per me. Se ne è andato, sono solo, non ho nessuno.'
Aveva cambiato idea, in un secondo aveva raccontato ciò che provava a uno sconosciuto.
Gli trasmetteva sicurezza, aveva bisogno alla fine di parlare con qualcuno anche se avrebbe sempre negato questa cosa.
Ethan non parlò subito, preferì aspetare che l'altro si calmasse.
'In realtà non voglio nessun'altro che lui. Non esisterà mai una persona come lui' continuò con le lacrime agli occhi.
'Io non so la tua storia, non so chi sia questa persona così tanto importante ma se ti ha accettato come fai a sapere che non lo farebbe tutto il mondo?' e parlando il gemello voltò il viso in direzione dell'altro cercando il suo sguardo.
'Tutti mi accettano. Non è quello. Lui era il mio tutto.' scosse la testa.
'Ah..' e quando gli sguardi si incrociarono sospirò 'Dovresti andare avanti, molto spesso le persone che ci lasciano non vorrebbero vederci stare male per la loro assenza. E' difficile da accettare, lo so, posso capirti, davvero.'.
'Quando se ne andò mi disse che sarei dovuto andare avanti senza piangere. Ma non posso. Non riesco'
L'alfa si alzò e tese una mano in sua direzione 'E se lo facessimo insieme? Io ci sono già passato.'
Danny esitò chiedendosi se era giusto o no, se Jackson avrebbe voluto davvero questo, se era sicuro fidarsi di un estraneo, se fosse sbagliato ma all'ultimo momento la strinse e si alzò. 'Perchè mi vorresti aiutare?'
'Perchè alla fine nessuno è davvero solo' la frase ad effetto che aveva pianificato 'e ho voglia di fare un'azione buona'
'Ma non sai nemmeno come mi chiamo' borbottò.
'Come ti chiami?' sorrise.
'Danny' rispose guardando a terra, ancora confuso.
'Ecco ora lo so, io sono Ethan'
Missione agganciare l'anello deole: riuscita.

'Scott, mi dispiace, davvero, un giorno riusciremo a farlo cambiare, me lo sento' commentò Stiles dopo che Danny scappò via.
Era calato il silenzio in quel tavolo, nessuno sapeva cosa dire.
Quando comparsero Ethan e Danny davanti alla porta della mensa, vicini, insieme, che si dirigevano verso un tavolo, le loro espressioni da tristi diventarono confuse, stupite, scioccate, chi era quel ragazzo e per quale motivo Danny sembrava un pò piu' rilassato?
Uno sconosciuto era meglio di loro?

'Ci siamo riusciti' esclamarono divertiti i due omozigoti.
'Ottimo lavoro, ora entrate nei loro cuori' concluse velocemente il leader.



Angolo Holls.
Sto seguendo i primi spoiler che ha confermato Jeff:
- C’è una coppia di gemelli omozigoti maschi, i loro nomi sono Aiden ed Ethan. Aiden è il braccio della coppia, Ethan la mente.
- Aiden è innamorato o sarà innamorato di un personaggio femminile: Lydia, Allison, Erica.
- In realtà sono ventenni, ma si spacceranno per adolescenti
- Ethan e Aiden infatti sono stati dati due precisi obiettivi tra gli amici di Scott. E la loro missione non è necessariamente fare loro del male…quanto più SEDURLI.

Spero di vi piaccia, se lasciate una recensione sia positiva che negativa sarebbe davvero bello :')