Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: JOSEeDANISH    02/01/2013    4 recensioni
Si avvicina il Natale ed i nostri eroi si preparano a festeggiarlo in maniera un po' diversa dal solito. LA nostra cuoca preferita è un po' giù di morale ma a risollevarglielo ci penserà il nostro amato Capitano....e non solo.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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tardo pomeriggio del giorno di Natale.
 
"Ah, Chef Gordonius, avete cucinato in maniera divina!" disse Masu mentre accatastava i piatti sporchi vicino al lavello. Una montagna di stoviglie sulle quali non era rimasto nemmeno un briciolo di cibo. Buon segno. Tutti avevano gradito le specialità di Gordonius cucinate in stile mazoniano.
Dai cetrioli con lo zenzero al cocco, i pirati avevano fagocitato tutto quanto leccandosi pure i baffi, dimenticandosi, ben presto, delle raccomandazioni di Harlock di comportarsi da gentiluomini.
 
Harlock e Raflesia, dal canto loro, si erano comportati in maniera sufficientemente civile senza battibeccare troppo, a parte certe allusioni ad "anelli" che la regina aveva fatto riferendosi al bracciale indossato da Harlock.
  
"E' stato anche merito vostro signora Masu. Senza il vostro prezioso aiuto non avrei ottenuto dei risultati così stupefacenti!" rispose lo Chef con voce suadente.
 
"Stupefacenti....già!" disse tra se' e se' la donna mentre preparava i piatti su cui avrebbe servito le porzioni di panettone abbondantemente cosparso di salsa speciale.
Un sorriso beffardo le attraversò il volto per un istante mentre estraeva dal frigorifero un contenitore con chiusura ermetica. Guardò oltre il bancone verso la sala da pranzo in cui stavano seduti allegramente i pirati a chiacchierare e cantare canzoncine di Natale, in stato di ebbrezza ormai avanzato.
 
Osservò Cleo e la vide più attenta e rigida che mai, probabilmente era pronta a scattare per mettere in moto il loro piano di attacco.
Harlock conversava più o meno amabilmente con Raflesia mentre Yuki e Mimeh vigilavano con attenzione sul loro capitano, casomai avesse bisogno di tornare con i piedi per terra.
 
Masu estrasse un secondo contenitore dal frigo, quello in cui vi era la salsa da somministrare ai pirati, cucinata senza le uova di fifit, con l'aggiunta di un potente antidoto elaborato dal dottor Zero per contrastare gli effetti delle droghe che Gordonius avrebbe messo all'interno del vino speziato da servire tra pochi minuti.
Almeno sperava che l'antidoto avesse quell'effetto dato che non conoscevano di preciso quale droga avrebbe usato Gordonius.
 
"Ragazze, venite a prendere i piatti con il dolce!" sbraitò Masu con la sua consueta grazia.
 
Mimeh e Yuki si avvicinarono osservando attentamente i cenni d'intesa che Masu faceva loro per indicare a chi servire i piatti con la salsa al fifit e quale invece con le uova normali.
In breve le due fanciulle servirono tutti i commensali e si accomodarono a loro volta per degustare il panettone cucinato da Gordonius. Finalmente avevano finito il loro compito di cameriere natalizie.
Anche lo Chef e la sua assistente stavano mangiando il dolce in disparte cospargendo ulteriormente di salsa la loro fetta.
 
"Masu-san, siete la regina delle creme! E' davvero deliziosa, ne metterei ancora un pochino se me lo permettete!" disse Flora strascicando leggermente le parole.
 
"Dovete! E quando mai vi capitera' di magiare una cosa del genere? Prego...prego..." rispose con enfasi Masu. Prese il cucchiaio e versò la salsa a Flora per ben tre volte e lo stesso fece con Gordonius. "Prego, assaporate e godete dell'aroma vanigliato con retrogusto vagamente piccante!"
 
"Shapete shignora Masu, la shalsha è buona non c'è dubbio, ma non è che avete esagerato un pochino con il Rhum??" farfugliò lo chef mentre affondava i denti nel boccone prelibato.
 
"Eh già, anche shecondo me c'è un po' troppo liquore....ma è una bontà !!!" gli fece eco Flora.
 
 
Una risata corale fece girare la cuoca verso il tavolo.
Come da accordi, i pirati, gia' abbastanza brilli, dopo aver mangiato il panettone avrebbero dovuto fingere di essere tutti su di giri, il che per loro non era affatto difficile.

Il dottor Zero prese Maji per un braccio e cominciò a farlo piroettare con grazia e leggerezza, come se stessero danzando "la morte del cigno", arrivando a sollevarlo addirittura sopra la propria testa.

Tadashi si alzò a sua volta ed invitò a danzare Mimeh e Yuki, contemporaneamente. Insieme cominciarono a volteggiare in lungo e in largo esibendosi in una macarena scatenata con tanto di ruzzolone a terra da parte delle due dame.
 
Cleo fu invitata a sua volta da Yattaran.
Invani i suoi tentativi di rifiutare dato che la crema pasticciera allucinogena stava già dando i suoi primi effetti.

"Amore mio, non sapevo che anche tu fossi a bordo della nave! Quando sei arrivato?" domandò Cleo con espressione sorpresa. Era convinta che al posto di Yattaran ci fosse il suo uomo che non vedeva ormai da settimane. Si gettò addosso al poveretto tempestandolo di baci e carezze alle quali lui si sottrasse abilmente prima che fosse troppo tardi, trascinando la donna in pista a ballare.
 
Harlock guardò Raflesia.
Raflesia guardò Harlock.
 
"Non se ne parla nemmeno!" disse la regina scuotendo la testa. "Io non mi metto a ballare come tutti questi cialtroni! Sono la regina di Mazone, io! Ho una dignita' da difendere, io! E poi tu non sei il mio tipo!"

Ma non terminò nemmeno di parlare che il capitano l'aveva già trascinata in pista cercando di coinvolgerla in una appassionato tango. 
 
"Yuki, hai di nuovo una nube temporalesca sulla testa!" sussurò Mimeh all'amica.

"E tu lampeggi come una lucciola!" le rispose l'altra con espressione preoccupata.

"Forse è meglio se ce ne andiamo. Dobbiamo preparare la nostra vendetta!" aggiunse la donna di Yura facendo l'occhiolino.

"Non vedo l'ora! Questo è il momento buono: sono tutti impegnati a danzare e tra poco i nostri nemici avranno l'attacco di mal di pancia...nessuno noterà la nostra mancanza!" rispose Yuki portandosi lentamente verso la porta della sala da pranzo.
  
Gordonius se ne stava seduto su una sedia con espressione allucinata e sguardo perso nel vuoto, Flora, accanto a lui, cominciava ad avere un colorito azzurro-lilla.
Anche Raflesia cominciò ad accusare dei capogiri e chiese ad Harlock di farla sedere un attimo.

"Stai male Raflesia? Il tango e' troppo veloce per te?" chiese Harlock fingendo interesse.

Lei si passo' la mano sulla fronte
"No...e' che mi sento...tutta accandata...oddio...la mia pelle! la mia pelle e' diventata rugosa!"

L'uomo non capi' ma poi si rese conto che la crema al fifit stava avendo il suo effetto.
"Ehm...effettivamente...." menti' a denti stretti.

"Uno specchio! Uno specchio....oddio, ho i brufoli! Non avevo i brufoli nemmeno da adolescente!!"

Harlock annui' accondiscente, nonostante sul volto di Raflesia non ci fosse traccia di imperfezione alcuna.

"Nooooo, mi verrano le rughe di espressione...dovro' fare il lifting!"

"beh...la chirurgia plastica fa miracoli...pensa che sulla Terra i politici la fanno di routine...anche il trapianto di capelli..." cerco' di rincuorarla Harlock.

A quelle parole, Raflesia si mise le mani nei capelli e comincio' a gridare come un'ossessa "Noooo!!! i capelli no!"

Cleo, che nel frattempo si teneva la pancia con le mani cambiando colore ogni istante, si avvicino' cautemente alla sua regina.
 
Dal suo angolino nascosto la cuoca si fregava le mani compiaciuta. Il piano stava davvero funzionando e ben presto i quattro sgraditi ospiti se ne sarebbero andati a gambe levate, sconfitti con la loro stessa arma.
 
"Mia regina....vi prego.. dobbiamo tornare immediatamente alla Dokras.. Questo posto e' maledetto! Siamo vittime della Vendetta della Vacca che Ride!." mormorò con estrema fatica Cleo all'orecchio di Raflesia.

"Credo che sia giunto il momento di accomiatarci, Harlock." disse Raflesia alzandosi  e cercando di ridarsi un contegno per poi incamminarsi  barcollando verso l'uscita, farfugliando qualcosa a proprosito dei migliori chirurghi estetici del pianeta.
Cleo la seguì a ruota e durante il tragitto si unirono a loro anche Gordonius e Flora che farneticavano a proposito di una ricetta sublime che dovevano assolutamente realizzare sulle cucine della nave Ammiraglia usando il formaggino che avevano ricreato grazie ad una missione compiuta da Lilith.

Poche decine di minuti dopo la navetta con a bordo i quattro stava decollando a gran velocità per far rientro con il suo carico di persone in preda a dolori di pancia allucinanti.
 
"Ben fatto signora Masu!" si complimentò Harlock con la sua cuoca."Ora possiamo goderci un po' di tranquillità e riposo!"

Non fece nemmeno in tempo a finire di dire la frase che la sirena di allarme generale cominciò improvvisamente a suonare gettando l'equipaggio nel panico.
"Che succede?" domandò Harlock mentre correva come un fulmine sul ponte di comando.

"Capitano, una navetta non identificata sta mandando un segnale di sos. Guardate, ha un motore distrutto e l'altro in fiamme!" disse Yattaran mentre trasmetteva l'immagine sul monitor centrale."Purtroppo non rispondono alle trasmissioni radio. Che facciamo?"
 
"Agganciatela e tiratela a bordo." rispose perentorio Harlock. "Andiamo all'hangar a vedere se c'è qualcuno a bordo." Ordinò guardando Tadashi.
 
Pochi istanti dopo i due erano di fronte alla navetta la cui corazza esterna appariva bruciacchiata in più punti. Tadashi si avvicinò e fece scattare il sistema di apertura del portellone.
Dall'interno uscì una nuvola di fumo acre e nero e subito dopo si sentirono due voci femminili tossire e borbottare qualcosa.
 
"Te l'avevo..coff coff.. detto che non dovevi aggiungere...coff...coff altro lunadio!" gridò una delle due mentre si apprestava ad uscire all'esterno.

"Come facevo..cough..cough.. a sapere che la mia Holly era guasta, eh?" rispose l'altra seguendola a ruota.

"Sta di fatto che ora siamo senza laboratorio e senza lavoro....e vive per un pelo! Lilith ci voleva ammazzare! E dopo quello che abbiamo fatto, non le do torto..." concluse l'altra mimando il gesto di uno sparo di cannone.
 
Harlock sbiancò e barcollò.

"No...non è possibile...DDDT  il diabolico duo D e T..!!" mormorò in preda al terrore.
Senza farsi vedere si nascose dietro un pannello di comando e rimase in silenzio assoluto ad osservare le due donne che se le cantavano a vicenda.

"Tu e la tua Holly...ma comprati una calcolatrice nuova...perbacco!"

"Che ne capisci di numeri tu, eh? Tu...con le tue medicine, i tuoi milligrammi ed i tuoi millimetri di mercurio....che ne sai della bellezza dei numeri...."

"So che come riesci a darli tu a volte non li da' nessuno!"

"Merito di Holly!"

"Colpa di Holly! D, sveglia!"

La bionda non la prese tanto bene.

"Tu bada...che se non chiedi scusa alla mia Holly di notte vengo a trafugarti il tuo anello col teschio!"

"Dovrai tranciarmi il dito...prima!"

 "Ah...ehm" Tadashi tossicchio' nervosamente.


"Tadashi! che bello rivederti!" disse il dottor T rivolta al ragazzo."Che fortuna che voi foste in questa zona!" aggiunse, sorridendo compiaciuta.

"Harlock dov'è?" domandò Danielle guardando tutto intorno con aria da segugio, avendo già dimenticato il diverbio con la sua collega.

"Ahhh Danielle, non cominciare! Prima dobbiamo riconsegnare alla signora Masu le sue mannaie! Ci siamo accorte di averle con noi e abbiamo pensato che fosse un bel pensiero restituirgliele! E poi possiamo vedere se Harlock ha bisogno di una approfondita visita medica..." disse spazientita il dottor T.

"Davvero un pensiero gentile!" rispose Tadashi indicando loro di seguirlo."Venite, stavamo giusto mangiando il panettone di Natale, ne volete un po?" chiese il ragazzo.

"Io volentieri!" disse il dottor T "D. non saprei...magari deve consultare Holly prima!"
 
Mentre tutti e tre se ne andavano dall'Hangar verso le cucine, Harlock sgattaiolò fuori dal suo nascondiglio con l'intento di andare a chiudersi a chiave nel suo studio e di rimanervi sigillato all'interno almeno fino a  quando le due dottoresse se ne fossero andate.

In altre occasioni si sarebbe dato malato, ma era sicuro che in quel caso T e specialmente D avrebbero insistito a visitarlo...o palpeggiarlo o usare qualsivoglia scusa per spogliarlo nudo.

Apri' la porta della sua cabina e la chiuse dietro di se'.
Si sorprese nel trovare la sua stanza immersa nell'oscurita': era sicuro di  aver lasciato la lucetta accesa.
Scrollo' le spalle, quando d'un tratto ebbe la netta sensazione di una presenza dietro di lui.

Si giro' di scatto

Lei indossava una guepiere nera in pizzo
Mimeh.
La vide chiudere la porta a chiave.
Degluti'.

Una risata cristallina lo fece voltare: riusci' solo a notare le mutandine rosse con i pon pon.
Yuki, che agitava un rametto di vischio.

"allora, Capitano...." dissero in coro avvicindandosi a lui con aria maliarda "..vorremmo dimostrarti  che siamo abbastanza signore anche noi...."  

Harlock sentì una goccia di sudore solcargli la fronte e scivolare lentamente lungo la tempia fino al collo.
 
"B...Buon Natale, signore !".



Fine..... forse.... chissà! Vorremmo ringraziate tutti coloro che hanno letto la storia, speriamo di avervi fatto divertire e auguriamo un sereno 2013 a tutti. A presto!
  
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