Capitolo 22 - Le acque si calmano...
o no?
Era passato
qualche giorno, dalla scottante notizia. Rachel era
piuttosto nervosa, anche perchè sua sorella San non accennava minimamente a
lasciarla sola, nemmeno per un secondo, e questo la faceva infuriare. Ok,
capiva che era preoccupata e voleva aiutarla, ma stava diventando davvero asfissiante!
Ma non era sufficiente, no, ci si dovevano mettere
anche Draco e gli altri, sempre a chiederle come stava, e che cavolo, era
incinta non convalescente! Ed erano trascorse ormai
due settimane circa dal loro arrivo alla caserma. Gli allenamenti si facevano
sempre più duri, così come i malesseri di Rachel sempre più frequenti. Era il 5
Aprile, quando cominciarono i problemi gravi. Rachel fu esentata dalle lezioni,
ma poteva assistere, e San non si concentrava a dovere durante gli allenamenti,
troppo occupata ad essere sempre attenta che la sorella stesse bene. Veniva continuamente ripresa dai professori, e fu così che
il rapporto con Ares prese ad incrinarsi, fino ad arrivare al punto che
entrambi erano così nervosi da aggredire chiunque rivolgesse loro la parola. Inoltre San non aveva
nemmeno intenzione di stare un attimo tranquilla con
lui, da soli, e questo faceva infuriare da morire il ragazzo. Stavano insieme o
no?! Capiva che sua sorella era in gestazione, ma se
per qualche ora rimaneva con Draco e gli altri non moriva nessuno!
- Eddai San! -, disse Ares risolutamente
risentito. - Rachel non rischia di morire se ti allontani un'oretta... dai già
ci sono 'ste bodyguard del cazzo, potresti almeno venire un po' nel dormitorio, che é
vuoto, non ti salto mica addosso, e 'sti scimmioni
non possono entrare!
- E se
Rachel si sentisse male proprio mentre non ci sono?
Non ci pensi?! Magari poi chiede di
me e io non sono presente! È troppo imprudente!
- Santo cielo, non é successo niente in dieci giorni, al massimo ha vomitato un
po'... fattelo dire, ma se si sentisse male proprio mentre
non ci sei, sarebbe davvero una sfiga nera! -, improvvisamente si
raddolcì. Posò le mani sulle spalle della ragazza e si abbassò un po' per
guardarla bene negli occhi...
- Dai, piccolina, devo darti una cosa... e dirtene un'altra!!! -, le sorrise speranzoso.
Rachel tirò uno scapaccione alla sorella.
- Sei proprio invadente, stupida, vattene voglio rimanere sola con Draco!!! -, disse strizzando l'occhio ai due ragazzi, che risero sotto
i baffi. San arrossì violentemente: non ci aveva mica pensato che la sorella
volesse rimanere un po' con il serpeverde.
- Ah... eh... ops... scusami sorellina.... non mi era nemmeno passato per la mente...
San prese Ares per il braccio e se lo trascinò via, lasciando la sorella con
Draco, continuando a fissare il pavimento. Rachel e Malfoy si misero a ridere
sguaiatamente, mentre Ares lanciava segni di ringraziamenti alla gemella dai
capelli lunghi. San entrò nel dormitorio maschile, Ares si fermò un momento
in corridoio a parlare con le loro due guardie del corpo di turno.
- Sentite... é una cosa spaventosamente importante, vero
che voi siete bravi bimbi e ci lasciate soli mezz'ora?! Ecco, bravi, grazie,
molto gentili, ciao, a dopo! -, disse tutto d'un
fiato, sorridendo come uno scemo, e richiudendo la porta alle sue spalle.
I due non ebbero nemmeno tempo di rispondere. Si guardarono, fecero spallucce,
e decisero che mezz'ora di privacy potevano ammetterla. San si era seduta a gambe
incrociate sul letto del ragazzo. Ancora non aveva ripreso il suo normale
colorito, e le sue guance erano di una vaga gradazione
purpurea. Aveva proprio fatto la figura della
cretina.
- Ahm... che volevi dirmi?
- San, devo parlarti...-, fece lui in tono solenne.
La ragazza per poco non cadde dal letto.
- Questo lo avevo capito!!! Ma di che devi parlarmi?
- Ecco... io... -, il ragazzo si sedette accanto a lei. Tirò fuori una scatolina
lunga, che San conosceva fin troppo bene, e gliela porse.
- Angelo mio, io vorrei che tu riaccettassi questa... -, disse aprendola e
mostrandole il contenuto: la catenina con il
ciondolo a stella che le aveva regalato al compleanno,
con le loro iniziali.
La ragazza lo guardò colpita, arrossendo repentinamente.
- La catenina... -, bisbigliò, mentre tentava di trattenere le lacrime, al
ricordo di quel giorno.
Accidenti... dopo che gliel'aveva sbattuta a terra in quella brusca maniera,
rompendola, l'aveva fatta anche riparare... lei non l'aveva nemmeno ascoltato,
non gli aveva creduto, tanto era in preda alla rabbia... Lui lasciò cadere la
scatolina sul letto e la tirò a sé, stringendola forte.
- Mi dispiace San... sono passati due mesi, ma tutt'ora mi sento un verme schifoso... perdonami, amore
mio, ti prego... -, disse affondando il volto rigato di lacrime nei capelli
della ragazza.
Piangeva? L'amava così tanto da arrivare a piangere ed
umiliarsi per lei? San si strinse forte a lui.
- Ares... ti prego non piangere... non è colpa tua... Non devi sentirti quello
che non sei nemmeno lontanamente...
Il ragazzo le prese il viso tra le mani, dandole tanti piccoli baci sulle
guance, sulla fronte, sulle gote, intorno alle labbra, ed infine sulle labbra
stesse. La baciò con un impeto mai mostrato prima d'ora. L'amava! L'amava
molto, troppo!!! L'amava così tanto che avrebbe
venduto l'anima al diavolo per renderla felice, se ci fosse stato bisogno.
L'amava a tal punto che avrebbe scalato una montagna a mani nude per dimostrarle
il suo infinito amore, urlato all'intero mondo dalla cima di quel monte stesso,
avrebbe davvero perso sangue e sudato per lei. Tutto, purché non le mancasse niente. E, prima cosa,
l'avrebbe protetta a costo della sua stessa vita, perché, bene o male, se lei
fosse morta, lui sarebbe morto con lei, per
cui non aveva paura di sacrificarsi per lei: il suo piccolo angelo,
mandatogli probabilmente dal cielo come regalo divino. Lui non meritava una
ragazza perfetta, dalla bellezza quasi soprannaturale, come lei, ma se Dio
gliel'aveva affidata una ragione doveva esserci:
questa ragione era che, meritata o no, lui l'avrebbe protetta fino alla fine
dei suoi giorni, anche se lei non avesse ricambiato. San si staccò un momento
da lui, fissandolo intensamente, perdendosi nel suo sguardo tanto verde quanto dolce. Si chiedeva perchè lui
continuava ad ostinarsi con lei. Era fredda, sempre. Con lui era
direttamente un puro ghiacciolo, soprattutto nell'ultimo periodo. Non gli aveva
mai davvero dimostrato ciò che provava, tranne la volta che gli aveva detto
apertamente di amarlo, anche se in un sussurro quasi impercettibile. Eppure lui
c'era sempre quando aveva bisogno. Come poteva pensare
di essere un verme schifoso? Quello non era Ares, no, il verme schifoso, l'unico
che poteva esistere in quella stanza, era lei stessa! Si faceva schifo, schifo da morire per come lo trattava. Il ragazzo le accarezzò
una guancia, asciugandole l'ultima lacrima ancora appesa alle sue lunghe
ciglia.
- San... so cosa stai pensando... in effetti, mi fa male quando vedo che mi
ignori... ma non importa... potresti trattarmi anche come uno zerbino, io ti
amerei, sempre e comunque, nella vita e nella morte, ti seguirei anche
all'Inferno, pur di poter continuare a vedere il tuo sorriso, quello di cui mi
sono innamorato. Per cui, ti prego, sorridi, e non piangere più, ok? -, disse, infine,
prendendo la catenina dalla scatola di velluto e spostandole i capelli dal
collo. Gliela mise, ammirandola ancora una volta quasi estasiato.
- Ares... perchè? Io davvero non ti capisco... Perchè
proprio io? Tu hai così tanto affetto da dare, quanto
quello da ricevere, perchè non una ragazza che possa soddisfare questo? Perchè
un ghiacciolo come me, hai scelto?
- Non lo so... dovresti chiederlo a Lui! -, disse alzando un dito
verso il soffitto. Le sorrise...
- No, forse lo so... sei una ragazza in gamba, bellissima, dolce
quando vuoi, ma sai farti rispettare, e mi piace stare ore a coccolarti
tra le mie braccia, anche se alla fine finiamo sempre per litigare...
ecco... penso che non mi piacerebbe una ragazza tipo Ginny od
Hermione. Sono mie amiche, voglio loro molto bene, ma le trovo un po'
passive... insomma... diciamo che preferisco essere
dominato anziché dominatore!!! -, disse soddisfatto,
facendole una piccola linguaccia. San lo guardò perplessa.
Era proprio unico quel ragazzo... Scoppiò in una risata cristallina, era troppo
buffo con quell'espressione dipinta in viso.
- Sei proprio uno stupido Ares... però non cambiare mai... a me piaci così come
sei... e anche se spesso mi dimostro fredda e crudele, ti assicuro che i miei
sentimenti verso di te non cambiano mai... Purtroppo è una parte del mio
carattere, che anche sforzandomi, non sono mai riuscita a cambiare... Ricorda,
però, che sono sempre innamorata persa di te...
***
Rachel era
seduta su un divano della sala comune, che continuava a guardare nervosamente
l'orologio, e la porta del dormitorio maschile.
- Se quel demente di Ares fa qualcosa a mia sorella,
ci vai di mezzo anche te, sappilo!!!-, scherzò lei cacciando fuori la lingua.
- Mi risulta che sia stata tu ad obbligarli, praticamente, a
rimanere soli! Inoltre non farà loro male, ne hanno
bisogno... e poi ti pare che Ares le salti addosso dopo quello che
è successo con Allie?
La ragazza si avvicinò a lui, accoccolandosi contro il suo corpo.
- ... mi sa che la tireranno per le lunghe... 'notte! -, chiuse gli occhi e
fece finta di ronfare alla grande.
Lui rise, stringendola forte e prendendo ad accarezzarle i setosi capelli
castani e rosa.
- Mi sembra che la cosa non ti dispiaccia affatto...
- Dispiacermi? E perché dovrebbe? Li ho mandati via
per rimanere sola con te... Ricordi?!?!-, canticchiò
divertita, come nulla fosse.
- Infatti... sei una bimba birichina, sai Rachel?
- Bimba birichina? A me? Oh... sono indignata!!!! -,
poi ci pensò su due secondi. - Hai detto solo birichina, non hai detto
birichina, ma tanto carina!!!-, disse facendo finta di
mettere il broncio.
- Perchè dovrei dirti che sei carina? Ti ricordo che sono un Malfoy, non mi
abbasso a questi stupidi termini da mocciosetti! - rise - Tu sei una bimba
tanto birichina quanto bella, altro che carina...
La ragazza
sembrò soddisfatta. Si accoccolò di nuovo tra le sue braccia e rimasero così a
lungo, finché non si udirono strani rumori provenire dai corridoi.
- Che starà succedendo? Sento delle urla... -, disse lei, un po' spaventata
Draco la fece alzare dalle sue gambe, si avvicinò alla porta e curiosò fuori.
Gli venne un tuffo al cuore, quando si trovò faccia a faccia
niente di meno che con... suo padre, Lucius Malfoy. L'uomo rise, una risata
agghiacciante che riecheggiò per la stanza. Fece per chiudere la porta, ma fu
sbattuto violentemente contro la parete, dietro di essa.
- Figliolo, quanto tempo... mi aspettavo un'accoglienza più calorosa... -, si
avvicinò alla ragazza, che indietreggiava sempre di più, tremendo come una
foglia. - Oh... vedo che ti stavi divertendo un po' con questa piccola
cagnetta... potevi sceglierla anche un po' più decente, ha la faccia troppo da
santarella, ma forse ho capito il tuo gioco... volevi domarla un pochino...
- Se... se ne vada immediatamente... fra poco sarà qui Silente, non le conviene
rimanere!!!-, disse lei fronteggiandolo, senza
abbassare lo sguardo, eppure tremando, tradendo tutta
quella sicurezza che voleva mostrare, ma di cui in realtà non ne aveva neanche
la metà.
- Hai sentito? Silente verrà a farmi la bua! -, affermò, continuando a ridere,
rivolto ad una figura femminile che stava sulla porta, ridacchiando a sua volta.
Draco, ripresosi un pochino dalla botta, non potè
fare a meno di riconoscerla... quello sguardo era
inconfondibile, era lo stesso che a volte rivedeva negli occhi del cugino.
Bellatrix Lestrange era lì, così come suo padre, non era
solo un brutto sogno.
- Draco, nipotino mio! Ti trovo abbastanza bene, credo, senti, dove si trova
Ares? Non vorrai farmi rimanere ancora a lungo lontana dal
mio adorato figlioletto!
Rachel spalancò gli occhi. Quella era Bellatrix Lestrange? Come diamine
poteva una donna così bella essere anche tanto spietata?!
- Suo figlio non verrà con lei, signora Lestrange!
Una specie
di fitta colpì Rachel. Se Draco ed Ares, a volte,
avevano lo sguardo gelido, quello della donna era indescrivibile.
- Sta zitta, sgualdrinella! Mio figlio, volente o
nolente, verrà con me, senza che tu mi detti legge.
- Suo figlio
non sarà mai un mangiamorte. Lui é diverso, lui é buono, e non passerebbe dalla
vostra parte nemmeno sotto la maledizione imperius!
- TACI RAGAZZINA!!!-, abbaiò Bellatrix puntandole la
bacchetta contro, da cui scaturirono delle luminose scintille rosse. Quando l'incantesimo colpì Rachel, la ragazza si ritrovò
catapultata contro il muro, violentemente, ricadendo poi senza forze, pancia a
terra.
Il primo pensiero di Draco, dopo Rachel, fu il bambino!!!
Rischiava di perderlo, accidenti, non ci aveva pensato!!! Si mise davanti a lei, in
segno di protezione, portando su di se gli sguardi disgustati dei due parenti.
- Sono... alquanto disgustato, Draco... non ti facevo così... patetico...
Si udì una scivolata per il corridoio, seguita poi dalla comparsa di Ares e
San, che ancora si tenevano per mano. Il ragazzo raggelò
all'improvviso, non era possibile stesse succedendo davvero. Avevano
sentito l'allarme della caserma suonare, che avvertiva di un
intrusione e si erano diretti subito a cercare Draco e Rachel. I due
Auror a loro guardia, intanto, stavano cercando i due ragazzi che erano fuggiti
come dei fulmini sotto i loro occhi.
- Madre... Zio... cosa...-, il suo sguardò si fissò
su Draco, che si era inginocchiato a terra e teneva Rachel tra le braccia,
priva di sensi.
- Ares... anche tu con una delle due brutte copie di Allie
Dickinson? Lasciala subito e vieni con noi, fra poco
c'é la cerimonia per i nuovi mangiamorte, ed il rito di reincarnazione della
Naiade!-, disse la madre, puntando la bacchetta su
San, con fare minatorio.
La ragazza si fece avanti, trovandosi di fronte alla donna, con Ares alle
spalle.
- Brutta copia a chi?! E poi lui non va proprio da
nessuna parte, ci porti me al rito di reincarnazione, che almeno, una volta per tutte, posso distruggere quella dannata anima
insignificante!
Lucius lanciò lo stesso incantesimo a San, che svenne all'istante, cadendo a
terra priva di sensi.
- DANNATO!-, urlò Ares buttandosi contro suo zio, che lo fermò con un semplice
"Pietrificus Corpus".
Draco, dopo aver posato Rachel sul divano, si lanciò contro il
padre, che era voltato di spalle.
- SPARITE SUBITO DA QUI! ANDATE AL DIAVOLO VOI E IL VOSTRO PADRONE! LECCATEGLI
PURE TUTTO QUELLO CHE VOLETE, MA NON COINVOLGETE ANCHE NOI!
Lucius fece per reagire alle provocazioni del figlio, ma
Bellatrix lo fermò.
- Andiamocene, stanno arrivando Silente e gli Auror del ministero!
Detto questo i due corsero via, poiché non ci si poteva materializzare/smaterializzare
all'interno della caserma.
-
Dannazione! -, sbottò Draco, infuriato nero, sedendosi accanto a Rachel. - Non
vorrei avesse perso il bambino Ares... il bambino di
Rachel... gli vuole già un bene così immenso...
Silente entrò in camera, con espressione cupa.
- Siamo arrivati tardi... -, disse contrariato Lupin al suo fianco, scuotendo
la testa.
- State tutti bene?-, si preoccupò Tonks con fare materno, avvicinandosi ai
quattro, senza riuscire ad evitare di prendere una storta, schivando il
tavolino in cui stava per incappare.
I due biondi serpeverde annuirono, per quanto riguardava loro stessi.
- Chiamate Fleur, per favore... -, domandò Draco, inquieto.
Fine Capitolo 21
Visitate il sito su Harry Potter, Unforgettable
E un altro capitolo se n'è andato,
facendo avvicinare sempre di più l'esito finale della fan fiction. Siamo
felicissime continui a piacervi, molto, molto!
mary1986: Grazie per considerarla bella,
ecco a te l'aggiornamento!
stefy91: Eheh... grazie! Ma non essere
troppo curiosa, perchè tanto non riveliamo nulla! XP (San sei crudele! ndRachel)(Aho!
Tanto anche te non riveleresti nulla! ndSan)(Beh... effettivamente... ndRachel)
Continua a seguirci che ne vedrai delle belle e, mi spiace dirtelo, ma prima o
poi dovrà beh finire! Purtroppo sarebbe alquanto difficile continuarla in
eterno, ma non è detto che non torni in una nuova versione!
sara: Addirittura? Grazie, grazie! Anche se
non pensiamo di meritare tanto, fate sempre tanti complimenti, che ci fanno
davvero un piacere immenso, ma non riteniamo di essere così brave! Vi
ringraziamo lo stesso di cuore, le vostre recensioni ci aiutano a continuare la
storia, ispirandoci al massimo!!!
Che altro dire? Al prossimo chapy!!!