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Autore: San e Rachel    19/07/2004    4 recensioni
Due adolescenti con un passato misterioso. Due ragazze che sognano la libertà, che non riescono ad ottenere perché perseguitate dai "fantasmi" di ciò che hanno vissuto. Due ragazzi pronti ad aiutarle in qualsiasi momento. E un gruppo di amici che le sostengono davanti agli orrori della loro vita. Ma la storia é ora giunta al termine... cosa ne sarà delle gemelle Dickinson,Draco Malfoy,Ares Lestrange, Harry Potter, Hermione Granger, Ginevra Ron e Bill Weasley, e Fleur Delacour? Riusciranno a scrivere la parola "Fine" su questa storia? Riusciranno a liberarsi dei loro incubi, tornando lì, dove tutto é cominciato, a Beauxbatons? L'ultimo capitolo finalmente on-line. R&R please!
Genere: Dark, Horror, Mistero, Romantico, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley, Draco Malfoy, Fleur Delacour, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 22 - Le acque si calmano... o no?
 

Era passato qualche giorno, dalla scottante notizia. Rachel era piuttosto nervosa, anche perchè sua sorella San non accennava minimamente a lasciarla sola, nemmeno per un secondo, e questo la faceva infuriare. Ok, capiva che era preoccupata e voleva aiutarla, ma stava diventando davvero asfissiante! Ma non era sufficiente, no, ci si dovevano mettere anche Draco e gli altri, sempre a chiederle come stava, e che cavolo, era incinta non convalescente! Ed erano trascorse ormai due settimane circa dal loro arrivo alla caserma. Gli allenamenti si facevano sempre più duri, così come i malesseri di Rachel sempre più frequenti. Era il 5 Aprile, quando cominciarono i problemi gravi. Rachel fu esentata dalle lezioni, ma poteva assistere, e San non si concentrava a dovere durante gli allenamenti, troppo occupata ad essere sempre attenta che la sorella stesse bene. Veniva continuamente ripresa dai professori, e fu così che il rapporto con Ares prese ad incrinarsi, fino ad arrivare al punto che entrambi erano così nervosi da aggredire chiunque rivolgesse loro la parola. Inoltre San non aveva nemmeno intenzione di stare un attimo tranquilla con lui, da soli, e questo faceva infuriare da morire il ragazzo. Stavano insieme o no?! Capiva che sua sorella era in gestazione, ma se per qualche ora rimaneva con Draco e gli altri non moriva nessuno!
- Eddai San!
-, disse Ares risolutamente risentito. - Rachel non rischia di morire se ti allontani un'oretta... dai già ci sono 'ste bodyguard del cazzo, potresti almeno venire un po' nel dormitorio, che é vuoto, non ti salto mica addosso, e 'sti scimmioni non possono entrare!
- E se Rachel si sentisse male proprio mentre non ci sono? Non ci pensi?! Magari poi chiede di me e io non sono presente! È troppo imprudente!
- Santo cielo, non é successo niente in dieci giorni, al massimo ha vomitato un po'... fattelo dire, ma se si sentisse male proprio mentre non ci sei, sarebbe davvero una sfiga nera!
-, improvvisamente si raddolcì. Posò le mani sulle spalle della ragazza e si abbassò un po' per guardarla bene negli occhi...
- Dai, piccolina, devo darti una cosa... e dirtene un'altra!!!
-, le sorrise speranzoso.
Rachel tirò uno scapaccione alla sorella.
- Sei proprio invadente, stupida, vattene voglio rimanere sola con Draco!!!
-, disse strizzando l'occhio ai due ragazzi, che risero sotto i baffi. San arrossì violentemente: non ci aveva mica pensato che la sorella volesse rimanere un po' con il serpeverde.
- Ah... eh... ops... scusami sorellina.... non mi era nemmeno passato per la mente...
San prese Ares per il braccio e se lo trascinò via, lasciando la sorella con Draco, continuando a fissare il pavimento. Rachel e Malfoy si misero a ridere sguaiatamente, mentre Ares lanciava segni di ringraziamenti alla gemella dai capelli lunghi.
San entrò nel dormitorio maschile, Ares si fermò un momento in corridoio a parlare con le loro due guardie del corpo di turno.
- Sentite... é una cosa spaventosamente importante, vero che voi siete bravi bimbi e ci lasciate soli mezz'ora?! Ecco, bravi, grazie, molto gentili, ciao, a dopo!
-, disse tutto d'un fiato, sorridendo come uno scemo, e richiudendo la porta alle sue spalle.
I due non ebbero nemmeno tempo di rispondere. Si guardarono, fecero spallucce, e decisero che mezz'ora di privacy potevano ammetterla.
San si era seduta a gambe incrociate sul letto del ragazzo. Ancora non aveva ripreso il suo normale colorito, e le sue guance erano di una vaga gradazione purpurea. Aveva proprio fatto la figura della cretina.
- Ahm... che volevi dirmi?
- San, devo
parlarti...-, fece lui in tono solenne.
La ragazza per poco non cadde dal letto.
- Questo lo avevo capito!!! Ma di che devi parlarmi?
- Ecco... io... -, il ragazzo si sedette accanto a lei. Tirò fuori una scatolina lunga, che San conosceva fin troppo bene, e gliela porse.
- Angelo mio, io vorrei che tu riaccettassi questa...
-, disse aprendola e mostrandole il contenuto: la catenina con il ciondolo a stella che le aveva regalato al compleanno, con le loro iniziali.
La ragazza lo guardò colpita, arrossendo repentinamente.
- La catenina... -, bisbigliò, mentre tentava di trattenere le lacrime, al ricordo di quel giorno.
Accidenti... dopo che gliel'aveva sbattuta a terra in quella brusca maniera, rompendola, l'aveva fatta anche riparare... lei non l'aveva nemmeno ascoltato, non gli aveva creduto, tanto era in preda alla rabbia...
Lui lasciò cadere la scatolina sul letto e la tirò a sé, stringendola forte.
- Mi dispiace San... sono passati due mesi, ma tutt'ora mi sento un verme schifoso... perdonami, amore mio, ti prego...
-, disse affondando il volto rigato di lacrime nei capelli della ragazza.
Piangeva? L'amava così tanto da arrivare a piangere ed umiliarsi per lei?
San si strinse forte a lui.
- Ares... ti prego non piangere... non è colpa tua... Non devi sentirti quello che non sei nemmeno lontanamente...
Il ragazzo le prese il viso tra le mani, dandole tanti piccoli baci sulle guance, sulla fronte, sulle gote, intorno alle labbra, ed infine sulle labbra stesse. La baciò con un impeto mai mostrato prima d'ora. L'amava! L'amava molto, troppo!!! L'amava così tanto che avrebbe venduto l'anima al diavolo per renderla felice, se ci fosse stato bisogno. L'amava a tal punto che avrebbe scalato una montagna a mani nude per dimostrarle il suo infinito amore, urlato all'intero mondo dalla cima di quel monte stesso, avrebbe davvero perso sangue e sudato per lei. Tutto, purché non le mancasse niente. E, prima cosa, l'avrebbe protetta a costo della sua stessa vita, perché, bene o male, se lei fosse morta, lui sarebbe morto con l
ei, per cui non aveva paura di sacrificarsi per lei: il suo piccolo angelo, mandatogli probabilmente dal cielo come regalo divino. Lui non meritava una ragazza perfetta, dalla bellezza quasi soprannaturale, come lei, ma se Dio gliel'aveva affidata una ragione doveva esserci: questa ragione era che, meritata o no, lui l'avrebbe protetta fino alla fine dei suoi giorni, anche se lei non avesse ricambiato. San si staccò un momento da lui, fissandolo intensamente, perdendosi nel suo sguardo tanto verde quanto dolce. Si chiedeva perchè lui continuava ad ostinarsi con lei. Era fredda, sempre. Con lui era direttamente un puro ghiacciolo, soprattutto nell'ultimo periodo. Non gli aveva mai davvero dimostrato ciò che provava, tranne la volta che gli aveva detto apertamente di amarlo, anche se in un sussurro quasi impercettibile. Eppure lui c'era sempre quando aveva bisogno. Come poteva pensare di essere un verme schifoso? Quello non era Ares, no, il verme schifoso, l'unico che poteva esistere in quella stanza, era lei stessa! Si faceva schifo, schifo da morire per come lo trattava. Il ragazzo le accarezzò una guancia, asciugandole l'ultima lacrima ancora appesa alle sue lunghe ciglia.
- San... so cosa stai pensando... in effetti, mi fa male quando vedo che mi ignori... ma non importa... potresti trattarmi anche come uno zerbino, io ti amerei, sempre e comunque, nella vita e nella morte, ti seguirei anche all'Inferno, pur di poter continuare a vedere il tuo sorriso, quello di cui mi sono innamorato. Per cui, ti prego, sorridi, e non piangere più, ok?
-, disse, infine, prendendo la catenina dalla scatola di velluto e spostandole i capelli dal collo. Gliela mise, ammirandola ancora una volta quasi estasiato.
- Ares... perchè? Io davvero non ti capisco... Perchè proprio io? Tu hai così tanto affetto da dare, quanto quello da ricevere, perchè non una ragazza che possa soddisfare questo? Perchè un ghiacciolo come me, hai scelto?
- Non lo so
... dovresti chiederlo a Lui!
-, disse alzando un dito verso il soffitto. Le sorrise...
- No, forse lo so... sei una ragazza in gamba, bellissima, dolce quando vuoi, ma sai farti rispettare, e mi piace stare ore a coccolarti tra le mie braccia, anche se alla fine
finiamo sempre per litigare... ecco... penso che non mi piacerebbe una ragazza tipo Ginny od Hermione. Sono mie amiche, voglio loro molto bene, ma le trovo un po' passive... insomma... diciamo che preferisco essere dominato anziché dominatore!!! -, disse soddisfatto, facendole una piccola linguaccia. San lo guardò perplessa. Era proprio unico quel ragazzo... Scoppiò in una risata cristallina, era troppo buffo con quell'espressione dipinta in viso.
- Sei proprio uno stupido Ares... però non cambiare mai... a me piaci così come sei... e anche se spesso mi dimostro fredda e crudele, ti assicuro che i miei sentimenti verso di te non cambiano mai... Purtroppo è una parte del mio carattere, che anche sforzandomi, non sono mai riuscita a cambiare... Ricorda, però, che sono sempre innamorata persa di te...

***

Rachel era seduta su un divano della sala comune, che continuava a guardare nervosamente l'orologio, e la porta del dormitorio maschile.
- Se quel demente di Ares fa qualcosa a mia sorella, ci vai di mezzo anche te, sappilo!!!-, scherzò lei cacciando fuori la lingua.
- Mi risulta che
sia stata tu ad obbligarli, praticamente, a rimanere soli! Inoltre non farà loro male, ne hanno bisogno... e poi ti pare che Ares le salti addosso dopo quello che è successo con Allie?
La ragazza si avvicinò a lui, accoccolandosi contro il suo corpo.
- ...
mi sa che la tireranno per le lunghe... 'notte! -, chiuse gli occhi e fece finta di ronfare alla grande.
Lui rise, stringendola forte e prendendo ad accarezzarle i setosi capelli castani
e rosa.
- Mi sembra che la cosa non ti dispiaccia affatto...
- Dispiacermi? E perché dovrebbe? Li ho mandati via per rimanere sola con te... Ricordi?!?!-, canticchiò divertita, come nulla fosse.
- Infatti... sei una bimba birichina, sai Rachel?
- Bimba birichina? A me? Oh... sono indignata!!!! -, poi ci pensò su due secondi. - Hai detto solo birichina, non hai detto birichina, ma tanto carina!!!-, disse facendo finta di mettere il broncio.
- Perchè dovrei dirti che sei carina? Ti ricordo che sono un Malfoy, non mi abbasso a questi stupidi termini da mocciosetti! - rise - Tu sei una bimba tanto birichina quanto bella, altro che carina..
.
La ragazza sembrò soddisfatta. Si accoccolò di nuovo tra le sue braccia e rimasero così a lungo, finché non si udirono strani rumori provenire dai corridoi.
- Che starà succedendo? Sento delle urla... -, disse lei, un po' spaventata
Draco la fece alzare dalle sue gambe, si avvicinò alla porta e curiosò fuori. Gli venne un tuffo al cuore, quando si trovò faccia a faccia niente di meno che con... suo padre, Lucius Malfoy. L'uomo rise, una risata agghiacciante che riecheggiò per la stanza. Fece per chiudere la porta, ma fu sbattuto violentemente contro la parete, dietro di essa.
- Figliolo, quanto tempo... mi aspettavo un'accoglienza più calorosa... -, si avvicinò alla ragazza, che indietreggiava sempre di più, tremendo come una foglia. - Oh... vedo che ti stavi divertendo un po' con questa piccola cagnetta... potevi sceglierla anche un po' più decente, ha la faccia troppo da santarella, ma forse ho capito il tuo gioco... volevi domarla un pochino...
- Se... se ne vada immediatamente... fra poco sarà qui Silente, non le conviene rimanere!!!-, disse lei fronteggiandolo, senza abbassare lo sguardo,
eppure tremando, tradendo tutta quella sicurezza che voleva mostrare, ma di cui in realtà non ne aveva neanche la metà.
- Hai sentito? Silente verrà a farmi la bua! -, affermò, continuando a ridere, rivolto ad una figura femminile che stava sulla porta, ridacchiando a sua volta. Draco, ripresosi un pochino dalla botta, non potè fare a meno di riconoscerla... quello sguardo era inconfondibile, era lo stesso che a volte rivedeva negli occhi del cugino. Bellatrix Lestrange era lì, così come suo padre, non era solo un brutto sogno.
- Draco, nipotino mio! Ti trovo abbastanza bene, credo, senti, dove si trova Ares? Non vorrai farmi rimanere ancora a lungo lontana dal mio adorato figlioletto!
Rachel spalancò
gli occhi. Quella era Bellatrix Lestrange? Come diamine poteva una donna così bella essere anche tanto spietata?!
- Suo figlio non verrà con lei, signora Lestra
nge!
Una specie di fitta colpì Rachel. Se Draco ed Ares, a volte, avevano lo sguardo gelido, quello della donna era indescrivibile.
- Sta zitta, sgualdrinella! Mio figlio, volente o nolente, verrà con me, senza che tu mi detti legge
.
- Suo figlio non sarà mai un mangiamorte. Lui é diverso, lui é buono, e non passerebbe dalla vostra parte nemmeno sotto la maledizione imperius!
- TACI RAGAZZINA!!!-, abbaiò Bellatrix puntandole la bacchetta contro, da cui scaturirono delle luminose scintille rosse. Quando l'incantesimo colpì Rachel, la ragazza si ritrovò catapultata contro il muro, violentemente, ricadendo poi senza forze, pancia a terra.
Il primo pensiero di Draco, dopo Rachel, fu il bambino!!! Rischiava di perderlo, accidenti, non ci aveva pensato!!!
Si mise davanti a lei, in segno di protezione, portando su di se gli sguardi disgustati dei due parenti.
- Sono... alquanto disgustato, Draco... non ti facevo così... patetico...
Si udì una scivolata per il corridoio, seguita poi dalla comparsa di Ares e San, che ancora si tenevano per mano. Il ragazzo raggelò all'improvviso, non era possibile stesse succedendo davvero. Avevano sentito l'allarme della caserma suonare, che avvertiva di un intrusione e si erano diretti subito a cercare Draco e Rachel. I due Auror a loro guardia, intanto, stavano cercando i due ragazzi che erano fuggiti come dei fulmini sotto i loro occhi.
- Madre... Zio... cosa...-, il suo sguardò si fissò su Draco, che si era inginocchiato a terra e teneva Rachel tra le braccia, priva di sensi.
- Ares... anche tu con una delle due brutte copie di Allie Dickinson? Lasciala subito e vieni con noi, fra poco c'é la cerimonia per i nuovi mangiamorte, ed il rito di reincarnazione della Naiade!-, disse la madre, puntando la bacchetta su San, con fare
minatorio.
La ragazza si fece avanti, trovandosi di fronte alla donna, con Ares alle spalle.
- Brutta copia a chi?! E poi lui non va proprio da nessuna parte, ci porti me al rito di reincarnazione, che almeno, una volta per tutte, posso distruggere quella dannata anima insignificante!
Lucius lanciò lo stesso incantesimo a San, che svenne all'istante, cadendo a terra priva di sensi.
- DANNATO!-, urlò Ares buttandosi contro suo zio, che lo fermò con un semplice "Pietrificus Corpus".
Draco, dopo aver posato Rachel
sul divano, si lanciò contro il padre, che era voltato di spalle.
- SPARITE SUBITO DA QUI! ANDATE AL DIAVOLO VOI E IL VOSTRO PADRONE! LECCATEGLI PURE TUTTO QUELLO CHE VOLETE, MA NON COINVOLGETE ANCHE NOI!
Lucius fece per reagire alle provocazioni del figlio, ma Bellatrix lo fermò.
- Andiamocene, stanno arrivando Silente e gli Auror del ministero!
Detto questo i due corsero via, poiché non ci si poteva materializzare/smaterializzare all'interno della caserma
.
- Dannazione! -, sbottò Draco, infuriato nero, sedendosi accanto a Rachel. - Non vorrei avesse perso il bambino Ares... il bambino di Rachel... gli vuole già un bene così immenso...
Silente entrò in camera, con espressione cupa.
- Siamo arrivati tardi... -, disse contrariato Lupin al suo fianco, scuotendo la testa.
- State tutti bene?-, si preoccupò Tonks con fare materno, avvicinandosi ai quattro, senza riuscire ad evitare di prendere una storta, schivando il tavolino in cui stava per incappare.
I due biondi serpeverde annuirono, per quanto riguardava loro stessi.
- Chiamate Fleur, per favore... -, domandò Draco, inquieto.

Fine Capitolo 21

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E un altro capitolo se n'è andato, facendo avvicinare sempre di più l'esito finale della fan fiction. Siamo felicissime continui a piacervi, molto, molto!

mary1986: Grazie per considerarla bella, ecco a te l'aggiornamento!

stefy91: Eheh... grazie! Ma non essere troppo curiosa, perchè tanto non riveliamo nulla! XP (San sei crudele! ndRachel)(Aho! Tanto anche te non riveleresti nulla! ndSan)(Beh... effettivamente... ndRachel) Continua a seguirci che ne vedrai delle belle e, mi spiace dirtelo, ma prima o poi dovrà beh finire! Purtroppo sarebbe alquanto difficile continuarla in eterno, ma non è detto che non torni in una nuova versione!

sara: Addirittura? Grazie, grazie! Anche se non pensiamo di meritare tanto, fate sempre tanti complimenti, che ci fanno davvero un piacere immenso, ma non riteniamo di essere così brave! Vi ringraziamo lo stesso di cuore, le vostre recensioni ci aiutano a continuare la storia, ispirandoci al massimo!!!

Che altro dire? Al prossimo chapy!!!

  
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