Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
Segui la storia  |       
Autore: beljectjoner    03/01/2013    1 recensioni
Lui, tutto fighetto, non la caga. Lei, lo odia dal più profondo del cuore. Ma uno dei due si innamora..Chi? e l'altro come la prenderà? Leggete :D
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La nostra canzone

 
 
- Hey piccioncini! Vogliamo andare?
Era Marcus, con Flavia al suo braccetto (?) Ok! Secondo me Conor ce li aveva fatti conoscere apposta, per non farle sentire sole, e per passare un po’ di tempo insieme. Dopo il giro, andammo a pranzare in un ristorante. E Conor propose la sua idea di vivere insieme agli altri. Ne erano tutti entusiasti, e approvarono senza problemi.
C – Bene, allora domani ci trasferiamo!
Io – E dove? Ancora dobbiamo sceglierla la casa.
C – L’ho già comprata.
Io – Wow, di già!? E se avessi detto no?
C – Non avresti mai rifiutato- si avvicinò e mi baciò.
Io – Sai, forse hai ragione..
Dopo mangiato io e Conor andammo a vedere la casa, mentre i ragazzi erano tornati in albergo. Si trovava in collina, e, più che una casa, era una villa! Appena entravi c’erano delle scale che salivano sopra. A destra c’era la cucina e a sinistra il salotto. Sopra c’erano tre stanza da letto, dove all’interno di ognuna c’era un bagno.
Io – Wow, ma è.. ENORME!
C – Lo so.. E’ fatta apposta per noi!
Giravo per casa, a guardare le diverse stanze. Salimmo le scale ed entrai in una stanza. Era diversa dalle altre. C’erano tutti apparecchi elettronici.
Io – Cos’è questa stanza?
C – Stanza di registrazione, dove creo e registro le mie canzoni.
Io – Ook…- andò verso una chitarra e la prese fra le mani, incominciandola a suonare. La conoscevo bene quella melodia. La stessa che mi cantò quella notte, nella mia cameretta.
C – Te la ricordi?
Io – Certo, la nostra canzone. Quella che…
C - …cantai quella notte, per farti addormentare.
Io – Si..- finì la canzone, e posò la chitarra dove l’aveva presa. Andammo a vedere le stanze da letto, l’ultima era più grande. Due erano identiche, mentre l’ultima era diversa dalle altre. Le pareti erano di un celeste cielo. C’era la cabina armadio con le porte di vetro, decorate con dei disegnini. Al centro della stanza c’era il letto, come quelli che si vedono nei film di storia, quelli antichi.
Io – Perché questa stanza è diversa dalle altre due?
C – Perché questa è la nostra camera. Spero solo che ti piaccia..
Io – Stai scherzando!? E’ bellissima, la adoro!
C – Sono felice che ti piaccia.
Girai un po’ per la camera per guardarla meglio. Era splendida! Guardai il letto, e mi ci buttai a tuffo. Era morbidissimo! Dopodiché si buttò anche Conor al mio fianco ed incominciammo a ridere insieme. Incominciammo a baciarci, e Conor si appoggiò su di me. Ci baciammo con più passione, quando Conor si fermò.
C – Scusa..- stava per alzarsi da me, quando lo presi per il braccio e cadde di nuovo su di me. Incominciai a baciarlo, di nuovo.
C – Vuoi..?
Io – Si..- ero pronta. Lo amavo. Era tutto mio. E lo volevo tutto per me. Mentre ci baciavamo, misi le mie mani sotto la sua maglietta, per fargli capire che doveva toglierla. Si alzò un po’ e la fece scivolare sul suo corpo, lanciandola in una parte indefinita della stanza. Il suo corpo era sempre stupendo, come quella volta nella casetta. Incominciò a baciarmi sul collo e mi tolse la maglietta. La sua mano finì sulla mia schiena e mi vennero i brividi, anche se stavolta non era per il freddo. Cercai di sbottonargli il pantalone, per toglierlo, ma non ci riuscivo. Era la prima volta. Mi aiutò lui con le sue mani, e lanciai l’indumento lontano da noi. Mi tolse i pantaloni, con più facilità di come avevo fatto io. Rimanemmo in intimo. Era eccitato, si sentiva dallo strusciamento (?) sul mio corpo. Ci privammo di tutti gli indumenti che c’erano rimasti addosso. Prima di andare fino in fondo, si fermò.
C – Sei pronta? Se ti faccio male, dimmelo. E mi fermo.
Io – Va bene..
E cominciò. All’inizio faceva male, ma subito il dolore svanì, diventando piacere. Andammo avanti per un po’, finchè non ce la facevamo più. Si fermò e si appoggiò al mio fianco. I nostri respiri erano accelerati e i nostri battiti veloci. Ero sudata. Faceva molto caldo, ma non era solo per quello. Mi voltai verso di lui, respirava velocemente. Quando riuscii a parlare, gli dissi che lo amavo.
Io – Ti amo..- si girò verso di me e, prendendomi il volto tra le sue mani, mi baciò.
C – Ti amo..- rimanemmo lì per un po’, addormentandoci. Erano verso le sette, quando mi svegliai, col la suoneria del cellualre. Era un messaggio, da parte di Laura.
‘Hey bella! Dove sei? Pensavamo di andare a mangiare una pizza tutti insieme! Che fai, vieni? Fammi sapere! Baci, Lau.’
Sicuramente con tutti insieme, intendeva anche gli amici di Conor.
C – Hey amore, buongiorno…
Io – Buonasera, vorrai dire! Sono le sette di sera!
C – Ah, davvero? Allora dormo ancora, dimmi quando sono le otto di mattina. Notte!
Io – Scusa amore, ma devi svegliarti. I ragazzi vanno a mangiare una pizza,  e dobbiamo andare anche noi.
Mi alzai, presi i miei vestiti e me li misi.
C – Uff, che palle..- si alzò e mettendosi i boxer, mi venne alle spalle, prendendomi per i fianchi- io volevo rimanere con te, tutta la notte..- disse baciandomi sul collo.
Io – Lo so, amore.. ma avremmo tutto il tempo di stare insieme..
Finimmo di vestirci, e mi accompagnò in albergo.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard / Vai alla pagina dell'autore: beljectjoner