Fumetti/Cartoni europei > Martin Mystère
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Autore: Roby63    03/01/2013    2 recensioni
"Martin era rimasto colpito da quella visita di Diana che aveva fatto aumentare il suo desiderio di lei, sentiva il suo corpo fremere alle immagini che si creavano nella sua mente e ovunque andasse cercava la sua figura, la sua voce, il suo profumo."
Spero che vi piaccia questa è la mia prima fanfiction e ho deciso di scriverla su una coppia molto particolare XD Buona lettura...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aiuto Diana rimase paralizzata da quel bacio, i suoi ochhi erano fissi su un punto impreciso del campo, le sue braccia erano rigide lungo i fianchi e la sua mente vagava tra i suoi ricordi con Martin. Così si lasciò andare, socchiuse gli occhi mentre una lacrima calda le bagnava la guancia, permise a quel semplice e casto bacio di diventare una danza irrefrenabile tra le loro lingue e sentì il braccio del ragazzo cingerle la vita. Quando si fermarono per riprendere fiato, Diana non vide quegli occhi ambra tanto desiderati, ma quelli grandi e verdi di Marvin .... si rese conto di ciò che aveva fatto ed indietreggiò di un passo, abbassando la testa e sussurrando:  - Non posso! .... Io amo ancora lui....- e poi se ne andò correndo vero la sua camera mentre il ragazzo chiamava il suo nome senza però osare seguirla. Arrivata davanti la stanza entrò chiudendosi la porta alle spalle e lasciandosi scivolare lungo la sua superficie dura e fredda per scoppiare in un lungo e silenzioso pianto liberatorio.

Martin l'aveva cercata a lungo, ma invano: aveva fatto il giro della scuola ormai 3 volte di seguito finchè non era calato il buio. Allora era tornato nella sua stanza e pensava a lei e al suo sorriso innocente .... oh come le mancava << Che farei Diana per vederti sorridermi?!!!>> si domandava in pieno desiderio di Lei, la sua migliore amica, la sua collega, la sua Diana.

La mattina arrivò presto lavando i tormenti e i pianti della notte; Diana si risvegliò per terra vicino la porta e un po' intontita sentì i ricordi della sera prima riaffiorarle come un martello pneumatico nella testa ... era tutto così confuso e si chiedeva come era possibile che in un giorno fossero accadute tante cose: la dichiarazione di Martin, il bacio di lui con Jenny, la confessione di Marvin e ... il SUO BACIO!!!! Fu questo a farla sentire ancora più male, aveva baciato la persona sbagliata e non aveva voglia di discutere e affrontare l'errore, adesso. Inoltre voleva evitare Martin e quella vipera di Jenny. Stranamente si ritrovò a pensare a lei, alla loro "amicizia" : Diana, la secchiona della classe che si presentava alle feste senza un accompagnatore e Jenny la ragazza più desiderata e amata dai ragazzi. Si chiedeva quindi come fossero diventate amiche, senza però trovare una spiegazione adatta. Intanto si era fatta una doccia e aveva indossato la camicia da notte verde-acqua, corta din sopra i ginochio e abbastanza trasparente da far intravedere l'intimo (era un regalo di Jenny, come al solito non la conosceva molto bene). Si sdraiò sul letto decisa a non andare a lezione e darsi per malata; così  scivolò in un sonno tranquillo e senza sogni.

Martin si svegliò prima, in quanto aveva passato una notte insonne e piena di incubi, e dopo essersi preparato si recò in classe, ma non vide Diana. Questa situazione lo preoccupò molto, Diana non si assenta mai alle lezioni, ma prima che potesse sgattaiolare fuori dall'aula per cercare l'amica, entrò il professore ed il ragazzo si sedette imbroncito notando, poi, con stupore anche l'assenza di Marvin.

Diana si svegliò di malumore quando sentì bussare alla porta, era molto stanca e non aveva voglia di aprire, ma il suo visitatore era molto insistente e continuava imperterrito a battere forte sulla porta. La ragazza, ormai sveglia e troppo infastidita dal rumore, si alzò per mandare a quel paese il suo disturbatore, ma davanti alla soglia della sua camera si ritrovò Marvin.
- Ma cosa...?- non ebbe il tempo di finire la frase che il ragazzo la spinse nella stanza con forza, chiudendo la porta a chiave e guardandola malizioso. La catstana era molto irritata dal suo comportamento, ma prima che potesse inferirgli contro le labbra del ragazzo le serrarono la bocca, le sue braccia le strinsero la vita, mentre le sue mani esploravano avide il corpo della gioovane. Lei si dimenava inutilmente, tentava di sfuggire a  quella morsa che la bloccava al muro e di staccarsi da quel bacio per poter gridare, ma le forze le mancavano e il panico si impadronì di lei rendendola sua schiava. Voleva piangere, ma aveva già versato tutte le lacrime, voleva gridare di "smetterla", ma soprattutto voleva che Martin fosse lì a salvarla.
Il ragazzo staccò le sue labbra da lei  e le tappò la bocca con una mano per poi sussurrarle facendola rabbrividire: - vedrai che ti piacerà... - e lasciò scivolare l'altra mano lungo tutto il suo corpo fino ad arrivare alla fine della veste e accarezzarle la pelle liscia e diafana.
Ma Diana cercò di divincolarsi con ancora più foga e morse la mano che non le permetteva di parlare riuscendo così a gridare sotto lo sguardo attonito di Marvin.

***
Nota Autrice:
Scusate l'infinito ritardo!!! Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto nonostante non abbia raggiunto il risulatato che speravo.  infine volevo dirvi di continuare a recensire perchè mi fa piacere conoscere le vostre opinioni e critiche.
Ciao
Roby63
  
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