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Autore: lafatablu    03/01/2013    1 recensioni
Timeline: 4 anni dopo Not Fade Away
Pairing: Angel & Buffy (ovviamente)
Summary: Né la neve, né la pioggia, né il caldo, né le tenebre della notte, possono fermare i corrieri sulla via reale. (Erodoto – V secolo a.C.) Ci sono angeli e demoni che camminano sulla terra. Alcuni di loro lavorano per l'ufficio postale. Gli Oracoli vivevano sotto l'ufficio postale. Vi ricordate? Si, centra anche questo.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allen Francis Doyle, Angel, Buffy Anne Summers, Connor, Cordelia Chase
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A N G E L ~ Soul & Love ~'
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Family
The quiet before the storm.
La quiete prima della tempesta.

 

Parte 22                                                          

Connor lampeggiò con i fari. Vista l’ora, era meglio non usare il clacson. Tommy arrivò qualche minuto dopo ed entrando in macchina, sventolò un pacchetto davanti a Connor. “Cos’è?” Tommy sbuffò e lo lanciò nel sedile posteriore “Era la colazione. Mia madre non mi avrebbe fatto uscire, senza la sua sana colazione” Aprì lo zaino, e portò fuori degli snack al cioccolato. Ne lanciò uno a Connor.

“Questa non è sana, ma è più buona” disse Tommy addentando lo snack.

Connor ruppe l’involucro coi denti, mentre teneva una mano sul volante. “Allora?” chiese Tommy. “Cosa?” Rispose Connor. Tommy tentò di intercettare il suo umore “L’hanno bevuta?”

“Macché. Tommy, mi hai fatto fare una figuraccia, lo sai? La cosa del testamento era troppo..”      

Guardò l’amico ed ebbe pietà di lui. Rise “Ok, non è colpa tua. Se può consolarti, sappi che io l’avrei bevuta. Insomma, può capitare di dover presenziare alla lettura di un testamento, no?” Anche Tommy rise “Certo, può capitare” Connor continuò “Non è colpa tua. Il fatto è, che quei due sono.. beh, diciamo che non sono i Reilly. Quei due sono dei segugi. Ecco si, segugi..”

“Hai finito?” disse Tommy divertito “Ho capito quello che stai facendo. I tuoi elogi sinceri, sono davvero molto toccanti. Sono commosso, amico.. ma questo non ti esimerà dal dirmi, perché stiamo andando a New York” Connor rise ancora “Per il testamento, ovviamente. Ok, va bene.. però Buffy e Angel sono sul serio segugi.. è difficile ingannarli.. e tu ne sai qualcosa, amico..”

Connor poi spiegò che non poteva dirgli molto, ma che non voleva neppure mentirgli. “Preferisco non dire, piuttosto che inventare storie, mi sembra più giusto” Disse “È una cosa importante, ma non posso farlo senza te. Ho bisogno del tuo aiuto. Vorrei dirti di più, ma non credo sia saggio, sfidare le leggi.. di non so cosa.. credo che riguardi lo spazio-tempo.. o qualcosa del genere..”

Tommy aveva annuito serio e disse che l’avrebbe aiutato. Aveva percepito la sacralità delle sue parole. Vedeva l’ansia di Connor, forse centrava la W&H o forse no, ma non aveva importanza. Aveva quindi smesso di fare domande. Lui sapeva, che nel loro mondo, non si doveva alterare il continuum spazio temporale. I rischi erano troppo elevati.

“Immagino, che se sapessi, potrei sconvolgere l’equilibrio cosmico. Non devo sapere e non saprò. Ok.. quindi dobbiamo fare solo questa piccola cosa. Tu devi recuperare qualcosa e mentre lo fai, io devo distrarre eventuali scocciatori. Si, possiamo farcela.. però..”

“..Però?” chiese Connor allarmato.

“Non è una domanda. È una constatazione. Se non devo sapere, evidentemente sono coinvolto in modo diretto. Questa cosa, ha a che fare anche con la mia storia personale. Non può essere che così. Studio magia da sempre, credo di aver imparato a far levitare le matite, prima ancora di imparare a camminare, quindi so di che parlo. Non fare cose stupide Connor, ok? Sappi che non puoi alterare il tuo passato. Cioè, in teoria puoi, ma potrebbe essere un disastro.. perché coinvolgeresti anche tutti quelli che hanno avuto un legame con te. Volevo solo dirtelo..”

“Grazie Tommy, ma non si tratta di questo. Non devo alterare niente. Devo solo fare in modo, che una cosa, una cosa importante, non finisca al macero o all’inceneritore.. tutto qui. Sto solo ricordando alle poste newyorchesi, che dovrebbero mettere in pratica ciò che dice quella antica iscrizione. La posta va sempre consegnata alla persona a cui era destinata, costi quel che costi. Non importa se nevica, se piove o se c’è il sole. Devono portare a compimento il loro lavoro, come un sacro dovere.. perché da questo può dipendere il destino di un uomo.. capisci cosa voglio dire?”

Continuarono a parlare per tutto il viaggio, anche sull’aereo non parlarono che di questo. Forse era la prima volta, che insieme, affrontavano discorsi filosofici. Parlarono di destino, di libero arbitrio, e di anime gemelle. Arrivarono anche a parlare dell’esistenza di Dio. Al loro ritorno da New York, erano entrambi più sereni. Sicuramente più uniti. Riuscirono nel loro compito, mentre Tommy faceva il palo, Connor recuperò quel sacco della posta e cercò febbrilmente il piccolo pacco. Si rese conto che era davvero mal concio. Da sotto la carta di imballaggio, da un piccolo squarcio, vide che era stato riavvolto con della nuova carta che copriva l’imballaggio originario. Pensò di aggiungere lui stesso, un terzo involucro, per evitare che si notasse quanto quel pacco fosse usurato dal tempo. Si guardò attorno e trovo ciò che cercava. Carta da pacchi e spago robusto. Avvolse la preziosa reliquia e ri confezionò il pacco. Ora sembrava nuovo. Sul pacchetto inserì il nuovo cartellino, e scrisse l’attuale indirizzo di Angel. Per un momento si chiese se suo padre, avesse riconosciuto la sua calligrafia, e decise di scrivere in stampatello.

Salì subito al piano superiore e raggiunse Tommy. Indicò il corridoio e Tommy lo segui. “Connor? Hai notato che non ci fila nessuno? Trovo che sia strano. Nessuno pare notare la nostra presenza, questa cosa mette i brividi” Connor annuì in silenzio e entrò nell’ufficio che aveva visto in sogno. Ancora una volta, non poté non notare, la differenza fra il sotterraneo e questo ufficio. Luce e Ombra. Perfetta analogia della vita di suo padre.

Inserì il pacco nella posta prioritaria in partenza per Los Angeles. Oggi è sabato e fra un po’, qua chiuderanno per la pausa domenicale. La posta non partirà prima di lunedì mattina. Arriverà a Los Angeles in settimana. Pensò Connor e subito dopo uscì di corsa per recarsi di nuovo all’aeroporto. Non vedeva l’ora di essere di nuovo a casa. Si chiese per quale motivo, aveva dovuto fare tutti questi giri per spedire il pacco. Non avrebbe potuto portarlo con sé e consegnarlo lui stesso ad Angel? Non sarebbe stato più semplice? Se c’era un motivo, beh lui lo ignorava, e probabilmente, nonno Doyle non aveva avuto il tempo di spiegargli i dettagli.

Tornarono a L.A. che era ormai notte, riuscirono anche a scambiare due chiacchiere con Buffy e Angel. Tommy si fermò a dormire da loro e dopo cena, crollarono esausti per la stanchezza. Prima di addormentarsi, Tommy disse qualcosa, che stupì Connor. Solo si rammaricò, perché se le cose fossero andate bene, presto avrebbe dimenticato le parole del suo migliore amico.

“Conn? Quelle cose che mi hai detto di Holtz.. Ok, lo so che è un figlio di.. ma lui pensa davvero, che possa ancora controllare la tua volontà? È un folle se lo pensa. Però.. lo sai, l’abbiamo studiato, gli psicopatici sono bravi a leggere il linguaggio del corpo, e sei tu ad inviarli segnali sbagliati. Lui sa che tu hai una bassissima autostima, lo sa perché è stata lui stesso a crearla, proprio per controllarti, e la usa per tenerti in pugno, per manipolarti. La tua bassa autostima è il tuo demone interiore. La mascheri con la rabbia, con il pensiero rigido. Per te, spesso le cose sono solo in bianco e nero, perché ti sembra che sia più facile vivere così. Invece penso che quella è solo una maschera. Tu hai una forza immensa e non sai di averla. Cavolo, non puoi permetterti di sprecarla così, è un una cosa immorale. Hai tanta di quella forza interiore, che potrebbe smuovere montagne. Holtz non ha capito un cazzo di te. Conn? Oggi non avevi bisogno di me, né della mia magia. Perché hai pensato di.. di non riuscire a fare quelle cose da solo? Te la sei cavato alla grande.. io me la stavo facendo sotto dalla paura..”

“..anche io, Tommy. Avevo una paura tremenda.. avevo paura di.. incontrare qualcuno che..”

Connor aveva avuto paura di incontrare l’anziano uomo del sotterraneo, suo padre. Un uomo intrappolato nella sua stessa disperazione. Pensò che la parola di-sperazione, significasse proprio perdita della speranza. Era terrorizzato al solo pensiero di rivederlo, ma non poteva dirlo a Tommy. “Per quanto riguarda Holtz.. credo che lui, sia stato solo un uomo debole. Voleva che il suo odio gli sopravvivesse. Un odio che andasse oltre la sua morte. Pensava di lasciarmi questa eredità, ma non ha fatto i conti con la controparte dell’odio. L’amore. L’amore di un padre. Non ha fatto i conti con Angel. Mio padre non è certo un anima candida, ma ha imparato dai suoi errori. Angel mi ha salvato, Tommy ..e comunque da quando sei diventato così saggio? Avevo bisogno di te invece, non sottovalutarti maghetto..”

“Non avevi bisogno di me. Non ho dovuto usare la magia. Potevi farcela da solo. Hai sempre questa.. questa dannata paura di perdere la fiducia delle persone. Pensi che gli altri non si fidino di te, perché pensi di non meritarla. Questa paura ti logora, ti porta via un sacco di energie, Conn. Hai mai pensato che invece.. sei proprio tu a non aver fiducia in te stesso?”

“No.. Tommy, io avevo bisogno di te.. abbiamo parlato un sacco..”

“Tu hai molta forza dentro, molta più di me. Lo so. Volevo solo che lo sapessi anche tu. Adesso non dire che non è vero, perché ho troppo sonno per risponderti ..e comunque, ti avverto Connor Angel. Lunedì, tu prova a dire a quegli scemi di David e Mark, che siamo stati a New York, senza passare da McDonald’s, e io ti trasformo in ranocchio forever.. e poi non dire che non ti ho avvertito..”

Connor annuì con il sorriso sulle labbra, ridendo fra sé al pensiero, che al momento, non aveva neppure uno straccio di principessa, che potesse, con il suo bacio, trasformarlo da ranocchio a principe azzurro. Però aveva un amico accanto, un vero amico.

..e con quel pensiero si addormentò.

Si svegliò presto, Tommy dormiva ancora e Connor odiava stare a letto a poltrire, anche se era domenica. Odiava stare a letto senza potersi muovere, Connor era sempre stato un iperattivo, l’immobilità per lui era una tortura. Non poteva fare rumore in camera, e non voleva svegliare Tommy così presto. L’aveva già fatto la mattina precedente ed era certo, che due volte di seguito sarebbero state troppe. Tommy non era certo un tipo mattiniero, al college era sempre Connor a svegliarlo e spesso doveva usare la forza per riuscire a buttarlo giù dal letto. Sorrise pensando ai suoi metodi persuasivi. Nominare l’assistente di biologia, una ventisettenne super sexy, era un metodo infallibile. Tommy ci cascava sempre.

Scese a preparare la colazione. Si sentiva bene, si sentiva pieno di energia. Non faceva altro che pensare a quel pacchetto. Cosa poteva contenere? Era stato dimenticato per anni, nell’ufficio delle anime perse, l’ufficio dei dannati e dei senza speranza, come l’aveva ribattezzato lui, e ora sarebbe finalmente arrivato a destinazione. Era indirizzato a suo padre, ma chi lo inviava? Non c’era un mittente sul pacco, ma chiunque fosse, conosceva bene Angel. Nonno Doyle aveva detto, che avrebbe rivisto il pacco una seconda volta. Connor pensò, che solo allora avrebbe saputo qualcosa di più. Di una cosa era certo, però.

Quel pacco conteneva la Speranza.

“Spero che sia buona come sembra” disse Buffy, entrando in cucina “Il profumo è ottimo”

Connor prese una tazza e versò la cioccolata calda, porgendola a Buffy

“Non è difficile da fare. Basta seguire le istruzioni sulla scatola. Hai visto dove sono i biscotti? Ah, no.. eccoli”

Prese la panna dal frigo, e ne versò una quantità generosa nella sua tazza, insieme ai biscotti al cioccolato. Buffy spalancò gli occhi, guardandolo quasi disgustata.

“Beh, quella non è più cioccolata.. quella è una specie di.. poltiglia..”

Connor annuì serio. “Ho fame. Ieri non ho quasi mangiato”

Finì in fretta e lavò subito la tazza. “Salgo a studiare” disse velocemente, ma lei lo bloccò.

“Ho fatto domande? Ho chiesto niente? Non scappare, Connor. Non serve, non con me. Non voglio sapere di New York, d’accordo?”

Si sedette di nuovo accanto a lei e la guardò meglio. Non aveva affatto l’aria riposata e si rese conto, che era ancora molto presto. “Come mai già sveglia?” Buffy prese la panna e ne versò un po’ nel cucchiaino. “Un brutto sogno” Lo guardò ancora e gli sorrise. “Ricordi il seminario a Londra? È sempre possibile seguirlo. Qualunque cosa accadrà in futuro, ricorda che fra noi, le cose non cambieranno”

Connor si sentì morire. Le sue parole erano tristi e malinconiche, come lo erano i suoi occhi. La tristezza di Buffy, aveva il sapore amaro di un addio. Lo sapeva che sarebbe successo, il nonno l’aveva avvertito, ma non pensava che accadesse così presto. “Connor?” lo chiamò ancora Buffy “Va tutto bene. So di averlo detto altre volte, ma non voglio che tu lo dimentichi. Io per te ci sarò sempre. Potrei non essere più qui, potrei essere altrove, ma questo non cambierà le cose fra noi due. Voglio solo che.. che tu non dimentichi questo. Londra non è poi così lontana. Se seguirai quel seminario, potrei anche decidere di riprendere gli studi, anche Dawn me lo chiede spesso. Ci pensi? Io e te a scuola insieme.. sarebbe strano, ma divertente..”

Connor si chiese se avesse già dimenticato di essere sua madre, ma in fondo non aveva più importanza. Sentiva che lei gli voleva bene. E aveva ragione nel dire, che fra loro, le cose non sarebbero cambiate. Sorrise al pensiero di lui e sua madre a scuola insieme, sebbene sapesse che non sarebbe mai accaduto. “Cosa avete fatto ieri?” chiese Connor, per spostare l’attenzione altrove. Buffy rise.

“Oh, vuoi dire, a parte aspettare con ansia una tua telefonata? Abbiamo fatto un sacco di altre cose. Ho preso anche un film in DVD, lo guardiamo stanotte? Hai promesso che avresti dormito qui..”

“Scusa. Non c’è stato il tempo. Non ho chiamato, è vero. Praticamente, siamo stati tutto il tempo sopra un aereo. Tommy è incazz.. arrabbiato, perché non ci siamo neanche fermarti.. a mangiare nei mitici fastfood newyorchesi. Eravamo proprio di corsa”

Una corsa contro il tempo, letteralmente. Pensò fra sé.

Buffy ridacchiò facendo una strana smorfia. “Con somma gioia di Nina, immagino. Lei è fissata con questa cosa del cibo sano..” Invece, Willow adora il cibo spazzatura, pensò Buffy.

“Tommy adora il cibo spazzatura, invece” disse Connor “Forse è meno sano.. ma decisamente più buono.. è vero.. Nina è ossessionata dal cibo. È vegetariana, credo”

“Per contrastare il lupo” disse Buffy seria “Credo che sia un modo per controllare la parte lupesca. I licantropi sono attratti dalla carne umana.. fiutano il sangue..”

“Tu.. tu conosci bene tutte le creature della notte, vero?” chiese Connor

“È il mio lavoro, la mia missione. L’esperto è Giles, io sono solo interessata a.. come ucciderli. È quello che voglio sapere, spesso è tutto ciò che mi serve sapere.. come ucciderli..”

“Non so quasi nulla delle slayers, siete tutte donne e tutte molto giovani. Chiesi questo anche a Faith, mi incuriosisce molto il fatto che siate ragazze così forti. Mi chiedo perché, per tanto tempo, siete state solo in due. Voglio dire.. era una lotta impari.. tu invece hai attivato tutte le potenziali e ora siete un esercito.. mi affascina un sacco questa scelta che hai fatto..”

“Abbiamo cambiato il mondo, Connor. Io e Willow, abbiamo cambiato il mondo. Non amo molto le regole stabilite da altri. Spesso ho sovvertito le leggi che regolano il mondo delle creature della notte, come le chiami tu.. perché anche in quel mondo, non sempre tutto è in bianco e nero.. esistono molte sfumature di grigio.. bisogna solo riuscire a vederle..”

Connor pensò al discorso che aveva fatto Tommy la notte prima. Aveva detto che lui era rigido e che vedeva il mondo, solo in bianco e nero. Ora Buffy diceva le stesse cose, e pensò che non fosse casuale. Adorava ascoltarla, adorava parlare con lei. Percepiva le sue parole come fossero lezioni di vita. Quello che lei diceva, era sempre molto importante. O per meglio dire, era importante per lui. Che Buffy avesse sovvertito le leggi del mondo soprannaturale, non vi era alcun dubbio. Amare una creatura della notte, andava certamente contro ogni regola.

“Buffy? Tu ci credi a.. all’anima gemella? Pensi che sia vera questa cosa? Esiste davvero?”

Notò il suo sorriso incuriosito e si affrettò a chiarire. “Ne abbiamo parlato con Tommy. Sai, in aereo abbiamo avuto modo di.. sei ore di volo sono lunghe, abbiamo chiacchierato un po’.. su cose serie. Il destino. Dio. L’Anima gemella. Cose di cui non parliamo mai.. ma che invece sono importanti.. il destino, cosa è il destino? Ed è vero che al mondo esiste la mia anima gemella? Se dovessi incontrarla, come faccio a riconoscerla? Come faccio a sapere che è lei?”

“Il tuo cuore batte più forte” rispose Buffy “No, aspetta un attimo.. prima smette di battere. Il tuo cuore smette di battere per una frazione di secondo ..e solo dopo comincia a battere più forte”

Devo prima morire. Solo così, potrò poi vivere per sempre con lui accanto. Pensò Buffy.

Fu in quel momento, che il pensiero che vagava da tempo nella sua mente, prese forma concreta. Il sogno di poc’anzi, che l’aveva svegliata di soprassalto, era stato un sogno slayer. Ne aveva tutta l’aria. Aveva visto il ritorno di Angelus e aveva visto due possibili scenari. Entrambi terrificanti. Nella prima scena, lei uccideva Angelus per sempre, ma poco prima che si trasformasse in polvere, aveva visto gli occhi di Angel. Erano pieni di amore per lei e lui la guardava con stupore misto a sgomento. Nella seconda scena, era Angelus ad uccidere lei, trasformandola per sempre in vampira. Lì non vide gli occhi di Angel, ma sentì la risata beffarda di Angelus. Il demone che indossava il volto dell’uomo che amava. Angelus e Buffy vampira, erano una coppia terrificante. Avrebbero distrutto il mondo.

Non voleva raccontare il sogno ad Angel e neppure a Connor. Perché spaventarli per qualcosa, che lei sapeva non sarebbe mai accaduta? Lei non avrebbe permesso che accadesse questo. C’era solo un modo per fermare i due possibili scenari. Lei ed Angel, avrebbero dovuto dirsi addio ancora una volta. Angelus non doveva tornare a camminare su questa terra. La felicità. La pura e perfetta felicità, non apparteneva ad Angel e Buffy. Anime gemelle, destinate a rincorrersi per sempre, senza mai riuscire a raggiungersi. Essere anime gemelle, non significava necessariamente dover vivere insieme. Loro, lei ed Angel, erano stati condannati fin dall’inizio. Lo capiva solo ora. Era forse la punizione, per aver osato infrangere le regole del loro mondo? Slayer e Vampiro. Due mortali nemici. Loro invece si amavano.

Non posso vivere la mia vita con te, Angel.. ma lasciarti, sarà come morire di nuovo. Lo sarà per entrambi. Non posso vivere né con te, né senza di te. Pensò ancora Buffy.

“Buffy?” Connor la richiamò al presente. “Si Connor la riconosci da questo.."

Lo guardò negli occhi e sorrise “Quando incontri la tua anima gemella, il tuo cuore si ferma, e poi batte all’impazzata. Sei per caso innamorato? Per questo vuoi sapere se è quella giusta?”

Per caso? No, direi di no, non al momento. Però.. pensavo che ci fosse qualcosa di più con l’anima gemella.. voglio dire, il mio cuore batteva più forte anche per Tracy, ma lei non è la mia anima gemella. Batteva più forte anche per.. beh, anche per altre due o tre ragazze che conoscevo.. ma nulla di così sconvolgente. Immaginavo che con l’anima gemella..”

“È proprio questo il punto. Quando la incontrerai, la riconoscerai subito, perché sentirai qualcosa che non hai mai sentito prima con nessun altra. Anche se ti sei innamorato di altre, con loro non riesci a cogliere le differenze, sono tutti innamoramenti simili fra loro, e quando finiscono, non ti lasciano niente. Quando realmente siamo vicini al vero amore, sperimentiamo un sentimento che.. che non abbiamo mai provato con nessun altra persona. Non puoi sbagliare. Quando la incontrerai, saprai che è quella giusta. È un incontro Unico e Irripetibile.

Connor annuì in silenzio. Non sapeva davvero cosa dire. Buffy continuò a parlare e lui si commosse profondamente.

“È come un migliore amico, ma di più. Molto, molto di più. La tua anima gemella è l'unica persona al mondo che ti conosce meglio di chiunque altro e nonostante questo, continua ad amarti, a dispetto di tutto e tutti. È qualcuno, che solo per il fatto di averlo incontrato, ti rende una persona migliore. No, in realtà non fa di te una persona migliore. Siamo noi a diventare persone migliori, con le nostre scelte, ma la tua anima gemella, ti aiuta a compiere quelle scelte, perché ti ispira, ti guida, ti sta accanto anche quando tutti ti abbandonano. Ti ispira perché vede in te, ciò che tu ancora non sai di avere dentro. L’anima gemella lo vede prima, perché ti guarda con altri occhi, e ciò che vede, è il riflesso della sua stessa anima. È un esperienza coinvolgente, Connor. Incontrare la tua anima gemella, ti cambia la vita per sempre. Mai nulla sarà più come prima. L’anima gemella è qualcuno che porti sempre con te e lo senti dentro te per sempre, anche se è lontano, anche se muore. Tu non smetterai di sentirlo, e nessuno potrà mai sostituirlo, perché l’anima gemella è una e una soltanto. È unico, capisci cosa voglio dire? È una persona che ti ha conosciuto, accettato, e ha creduto in te, prima di chiunque altro o quando nessun altro l’avrebbe fatto. E non importa quello che succede, non importa se la vita vi allontanerà, vi amerete sempre e nulla e nessuno potrà mai cambiare questo. Neanche la morte può separali. Le anime gemelle, trovano sempre il modo di ritrovarsi, anche dopo la morte. Loro si completano a vicenda, ed è per questo che non possono essere pienamente felici con nessun altro.”

Ancora una volta, Connor rimase in silenzio. Buffy parlava di Angel, era evidente. La conferma arrivò subito dopo da Buffy.

“Angel dice che mi ha amato dal primo momento che mi ha visto. Dice che la sua vita è cambiata in quel momento. È diventato un uomo migliore, alimentato da quel breve lampo di ispirazione che arrivava da me. Mi ha protetto per mesi, senza che io lo sapessi. La sua intera esistenza era definita unicamente, dalla sua invisibile presenza nella mia vita. Prima che sapessi nulla di tutto ciò, sapevo che lo amavo. Sapevo che lo volevo. Quando ho scoperto quello che era, un vampiro con l’anima, sapevo che non lo odiavo, io non riuscivo ad odiarlo. Avrei dovuto, ero la slayer, ma non ci riuscivo. Poi ho conosciuto meglio la sua anima e ho saputo di più su ciò che lui era realmente. Non era qualcuno che voleva qualcosa per sé, lui non mi ha mai chiesto nulla in cambio, mi amava e basta.”

Si fermò un attimo, come se stesse decidendo cosa dire a Connor, come se volesse trovare le parole giuste. Gli parlò dei sui primi tempi con Angel

“Lui combatteva contro la sua stessa natura. Lui era qualcuno che non si è nutrito di mia madre, nonostante sentisse il demoniaco bisogno di farlo, ma resistette. Non saprò mai come ci si sente in quella condizione, ma prima che l'ho incontrassi, lui ha avuto a che fare con questo per decenni. Combatteva la sua natura e lui ha a che fare con questo, ancora oggi. La sua natura gli dice di strappare la mia gola, e il suo cuore gli dice che è abbastanza forte per baciarmi, invece. Come si fa a andare ad un appuntamento con un vampiro? Come si fa ad amare un vampiro? Come si fa a mettere un paletto in quell’anima? Come si fa a non vedere null’altro, se non vero amore? Io l’ho fatto. Perché vedo la sua anima. Nulla di ciò che è successo tra me e Angel è stato facile. Conosci la storia. Abbiamo dovuto affrontare mille ostacoli e non tutti sono risolti, non ancora, ma dopo dieci anni, siamo ancora qui e nulla è cambiato. L’amore non muore mai”

Connor era a disagio, ma nelle parole di Buffy, sentì che lei non aveva perso la speranza. Il modo in cui aveva parlato di suo padre, per Connor era un regalo immenso. Disse solo “Grazie”

Parlarono ancora un po’, poi Connor salì in camera, studiò un po’ con Tommy, ma con poco entusiasmo. Era un po’ frastornato da tutto quello che stava accadendo nella sua vita. Invitò Tommy a pranzo, ma lui preferì tornare a casa dai suoi. Buffy e Connor pranzarono insieme e Angel si unì a loro. Anche se non poteva condividere il cibo con loro, Connor era felice che suo padre fossi lì accanto. Tutto intorno a lui, urlava domenica in famiglia e godette, per quei momenti trascorsi in loro compagnia. Sapeva, che probabilmente erano gli ultimi. Ovvero, lo erano in questa esistenza. Angel e Buffy erano tesi, Connor non poté non notarlo, ma finse di non vedere, non avrebbe potuto aiutarli in alcun modo.

La sera, dopo cena, guardarono il DVD che aveva comprato Buffy.

“Intervista col vampiro?” sbottò Angel “Dobbiamo davvero guardare questa stronzat.. schifezza? Non credo proprio..”

Buffy tentò di non ridere, “Ma c’è Brad Pitt..” disse, come se questo spiegasse tutto “..e Tom Cruise” aggiunse Connor, serio “..e Banderas? Non dimentichiamo Antonio Banderas ..e scusa se è poco” continuò Buffy, altrettanto seria. “D’accordo..” disse Angel, “Ho capito. Una bella sfilata di star hollywoodiane.. e allora? È il contenuto che conta. Sono curioso di vedere come vengono descritti i vampiri. Scommetto che dormono nelle bare, che ipnotizzano belle fanciulle indifese.. e stupidaggini simili. Registi e scrittori, alimentano l’ignoranza della gente, dicendo un sacco di cose non vere.. non sanno nulla sui vampiri..”

Buffy e Connor non gli diedero tregua.

“Dai papà rilassati. Non è che hai paura, che scopriamo qualche scomoda verità? Magari l’hai tenuta nascosta per tutto il tempo” Anche Angel rise “Ne dubito” e Buffy continuò “Sicuro di averci detto proprio tutto sui non morti?” A metà film, risero tutti e tre. Buffy sbottò “Ma questa è una scemenza. Ai vampiri crescono i capelli.. usano anche il gel. Povera Claudia, per tutta l’eternità, con quel taglio orribile..”

Connor sbadigliò e allungò le gambe sul divano, cercando una posizione più comoda. Era stanco morto, in quel weekend aveva dormito davvero poco. Senza rendersene realmente conto, poggiò la testa sul braccio di suo padre, usandolo a mo’ di cuscino. Angel invece lo notò sicuramente. Non si mosse e non disse niente, ma gli piaceva quel contatto con suo figlio.

“Ha vinto qualche oscar questo film?” chiese Connor, sbadigliando ancora “Perché è un po’ palloso ed è troppo lungo.. manca molto alla fine?”

Infine, Buffy e Angel ridacchiarono, quando si accorsero che si era addormentato sul divano. “Oscar o no.. direi che non ha più importanza” disse Buffy. “Tu di certo non vedrai la fine.. non stasera..”

Quel lungo e fruttuoso weekend giunse al termine. La mattina dopo, Connor rientrò al college. Tornò alla sua solita vita e per lui cominciò la lunga e snervante attesa. Il martedì, pranzando al campus con Buffy, non riuscì a celare la sua impazienza. “È arrivata posta?” Lei rispose di ‘No’. Infine si salutarono. Commossa, lei lo abbracciò forte.

Era un addio. Lo sapevano entrambi.

Ogni tanto chiamava per sapere se c’erano novità. Il weekend successivo, dovette andare dai Reilly e chiamò anche da lì, ma tutto pareva immobile. Come se il tempo si fosse fermato.

Ripensò al silenzio assordante dell’assenza di nonno Doyle. Lui gli mancava davvero molto. Ripensò a suo padre, alla dolcezza di quei loro giorni una volta al mese. Ripensò al caminetto sempre acceso per lui. Ripensò alle lettere per Buffy e ai suoi disegni e ricordò il suo modo silenzioso di dirgli che lo amava, quando ordinava del cibo cinese per lui. Ricordò la teiera e il microonde, simboli di appartenenza e di famiglia, che lui aveva contribuito a riunire. Ripensò alle parole sagge di Tommy e come la loro avventura newyorchese gli avesse avvicinati di più. Ripensò al suo primo incontro con Buffy all’aeroporto, e ricordò il suo sorriso malinconico. Il campus pareva più grigio e cupo, senza Buffy che veniva a prenderlo per pranzare insieme.

Risentì le sue parole e ricordò il suo abbraccio triste, di pochi giorni prima.

Quella fu l’ultima volta che la vide.

 

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Note:

Capitolo leggero (più o meno) per compensare tutta l’angoscia che arriverà nei prossimi :(

Sappiate che mi è costato scriverli. Io sono letteralmente innamorata di Angel e Buffy e vorrei vederli felici, quindi scrivere la parte 23 e 24, per me è stato difficile.

La fine si avvicina, e quando saprete tutto, spero tanto che non mi ucciderete :)

Buon 2013 a tutti

 

   
 
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