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Autore: bowaxel212    03/01/2013    4 recensioni
Il protagonista di questa storia è Mason Parker, ragazzo appena trasferitosi a Beacon Hills.
Qui scoprirà un mondo dove le leggende sone reali, un mondo a lui sconosciuto ma al quale è appartenuto inconsapevolmente sin dalla nascita.
DISCLAIMER: i personaggi appartengono ai legittimi proprietari!
Genere: Azione, Horror, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ECCO IL NUOVO CAPITOLO, ASPETTO LE VOSTRE IMPRESSIONI.
 
Non perse mai conoscenza, per tutto il tempo in cui quel mostro lo aveva trasportato come fosse un pacco postale, lui era rimasto vigile.
L’unica cosa che poteva far era cercare di urlare, ma la paralisi che gli bloccava tutto il corpo glielo impediva, tutto quello che gli restava era cercare di convincere quel mostro a lasciarlo andare, senza successo.
Fu portato in quella che sembrava una fabbrica abbandonata, l’essere lo adagiò sul pavimento per poi bloccargli polsi e caviglie con una catena, lui considerò la precauzione inutile dato che era paralizzato, solo più tardi si accorse di riuscire a muovere leggermente le dita, finalmente la paralisi stava sparendo.
Il mostro era fermo davanti a lui, immobile come una statua, il ragazzo riprese possesso delle sue capacità motorie e lentamente strisciò verso un muro nel tentativo di trovare una posizione comoda.
Poggiata la schiena contro i mattoni, vide l’essere andare verso di lui, immediatamente il cuore gli saltò in gola, una latente aracnofobia si risvegliò nella sua mente.
Il mostro si portò a pochi centimetri dal suo volto, le ganasce vibravano leggermente, una moltitudine di occhi rossi lo fissavano quasi famelici < che vuoi da me? > provò a chiedere il giovane ricevendo soltanto un sibilo come risposta.
L’essere si allontanò di nuovo da lui e prese a camminare avanti e indietro lungo la grande stanza, sembrava quasi che stesse controllano il territorio per assicurarsi che fossero soli.
Passati dieci minuti buoni a controllare ogni centimetro dello stabile ritornò da lui, Mason cercò di indietreggiare il più possibile, quella cosa lo disgustava non poco.
A pochi centimetri da lui quell’essere gli si accovacciò accanto e lo avvolse con le sei zampe aracnoidee, lui provò un brivido di ribrezzo, in fondo quello era un fottuto mostro metà ragno e metà uomo.
Non sapeva cosa sarebbe successo, lo avrebbe divorato, torturato o gli avrebbe depositato un mucchio di uova nei polmoni stile film horror?
Attanagliato dalla paura quasi si sorprese nel vedere che l’essere si mise semplicemente accanto a lui senza fare nulla, quasi come se volesse semplicemente la sua compagnia.
Il mostro sembrò rilassarsi, Mason rimase rigido e spaventato, sperava solo che i suoi amici andassero a salvarlo.
 
Tutti erano stati messi al corrente della situazione, per loro era stato come un ritorno al passato, avevano già affrontato quella creatura, erano riusciti a fermala solo per il rotto della cuffia.
Il branco al completo era riunito a casa Hale per elaborare un piano, con loro c’erano anche Lydia, Allison e Stiles, quest’ultimo era in collegamento telefonico con Danny, aveva chiesto all’amico di rintracciare il suo telefono in tutta fretta sperando di non doverlo supplicare, per fortuna quando l’hacker aveva sentito parlare di Mason non aveva battuto ciglio.
Derek sembrava il più preoccupato di tutti < come facciamo a sapere che Mason non la sta controllando? > chiese agli altri < lei lo ha rapito > rispose Allison arrabbiata < quando gli sono andata dietro, non mi sembrava che Mason fosse molto d’accordo >
< inoltre non credo che lei sappia di essere un kanima > si intromise Lydia.
La situazione era tesa, tra di loro serpeggiava l’idea che Mason in qualche modo controllasse quella creatura < forse l’ho già vista una volta > disse Stiles, < dove? > chiese Derek brusco come al solito, < la volta in cui sono uscito di strada, credevo fosse stato un licantropo, ma avendo visto Sharon adesso sono sicuro che fosse lei, è stato grazie a lei che Mason mi ha raggiunto >
< è la conferma, lui la controlla > confermò Boyd in tono accusatorio, < non dico questo > precisò Stiles < voglio dire che forse tra di loro si è istituito una sorta di legame, il kanima è l’arma della vendetta no? >
< esatto > confermò Peter, < pensateci, Mason ha perso il padre, la vendetta lo ha sopraffatto, la rabbia lo ha quasi consumato, forse è questo che ha avvicinato Sharon a lui, senza saperlo si sono legati grazie al suo desiderio di giustizia> continuò Stiles
< poi la sua natura di Kanima è esplosa quando Mason è stato aggredito da quei tre bulli > aggiunse Lydia
 < forse è stata morsa dall’altro Alpha, probabilmente non sa davvero cosa le sta accadendo > disse Erica.
Gli altri annuirono convinti, solo a Scott tutti quei discorsi sembravano inutili < non serve a niente parlarne, l’unica cosa da fare è salvare Mason, prima che sia troppo tardi > disse visibilmente irritato < hai ragione, ma non sappiamo dove sono > disse Allison.
In quel momento il telefono si Stiles emise il suono che lo avvertiva di un nuovo sms, letto il messaggio il ragazzo guardò i suoi amici < adesso so dove si trovano, per fortuna lui aveva il cellulare con se >
< dov’è? > chiese Derek ansioso di porre fine a quella faccenda.
 
Per Mason passarono delle ore, quella creatura non accennava a muoversi, sembrava quasi che gli si fosse accoccolata accanto, lui non riusciva far rallentare i battiti del proprio cuore, avvolto da quella zampe di ragno si sentiva come in un incubo.
Il silenzio fu rotto dal rumore di passi in avvicinamento, la creatura rizzò la testa di scatto e un secondo dopo nella stanza entrarono il branco e gli altri al completo < grazie a dio > disse Mason, consapevole di essere salvo.
L’essere lanciò un urlò disumano e senza preavviso si lanciò all’attacco, i licantropi si trasformarono pronti alla lotta.
Stiles e Lydia lasciarono gli altri impegnati nella lotta e strisciarono lentamente verso Mason, Allison copriva loro le spalle con una freccia incoccato, pronta a difenderli.
Una volta arrivati dal ragazzo i due si adoperarono per liberarlo dalle catene, Mason osservava i licantropi battersi contro quell’essere, nonostante fossero in maggioranza numerica sembravano avere la peggio.
Boyd ed Erica erano già fuori combattimento, Isacc sembrava visibilmente dolorante per via di uno dei colpi della creatura, gli altri schivavano attacchi e infliggevano colpi senza sortire alcun effetto < cos’è quella cosa? > chiese il giovane a Stiles.
Il ragazzo vide i suoi amici guardarsi con aria colpevole e imbarazzata < allora? > lo incalzò Mason, < si chiama Kanima > lo informò Lydia che intanto era riuscita a liberargli i polsi < è una creatura molto potente dalla quale dobbiamo fuggire più in fretta possibile > aggiunse Stiles che con un ultimo strattone gli liberò le caviglie.
I tre si rimisero in piedi, Mason tentò di andare verso i combattenti, ma fu fermato da Stiles e Lydia < che vuoi fare? > gli chiese quest’ultima < voglio aiutarli >
< adesso dobbiamo andarcene > gli disse Stiles < ma io… > tentò di protestare lui subito interrotto da Allison < voi scappate, a lei ci pensiamo noi, non puoi dare nulla > disse.
Mason si fece trascinare controvoglia verso l’uscita, ma non appena furono a pochi metri dalla porta, il Kanima si voltò di scatto verso di loro e ignorando completamente i suoi avversari corse verso i tre.
I ragazzi corsero verso la porta ma la creatura fu su di loro in un attimo, Allison afferrò un pugnale pronta alla lotta, ma il kanima la spinse via facendola finire addosso a Lydia, le due caddero al suolo stordite.
Con un gesto l’essere Spinse Mason contro un muro che cadde proprio accanto al pugnale perso dalla cacciatrice, Stiles fu afferrato per il collo e sollevato da terra, il kanima armò gli arti supplementari pronto a colpirlo.
Mason si fiondò verso l’essere ma si fermò di scatto nel sentire Lydia urlare < Sharon non farlo > il ragazzo di bloccò all’istante < cosa? > chiese alla ragazza ancora stesa al suolo, intanto il Kanima sembrava aver reagito al suo nome, non lasciò Stiles ma non lo colpì.
Allison si rimise in piedi < lei è Sharon > disse all’amico ormai sotto shock < non può essere… > disse lui stordito.
Ancora sotto shock si voltò verso la creatura che non accennava a lasciar andare il ragazzo < Sharon sei tu? > le chiese, il kanima si voltò verso di lui, in quel momento Mason sentì il proprio cuore perdere un battito.
Il ragazzo si avvicinò ancora < non so come, ma è sotto il tuo controllo > gli disse Derek a pochi metri da lui, < Sharon lascialo > disse a quel punto il giovane sperando che lei lo ascoltasse.
Sharon lasciò andare Stiles che subito corse il più lontano possibile, Mason continuò a camminare verso di lei, l’essere lo fissava con quei suoi occhietti rossi, lui non riusciva a vedere niente delle sua ragazza in quel mostro.
Quasi come se lo avesse percepito il volto del kanima cambiò ritornando quello della ragazza tanto amata, la lunga massa di capelli neri, tornò a incorniciarle il viso.
Mason le giunse di fronte e le posò una mano sul viso, la ragazza gli sorrise in completa adorazione, sulla guancia del giovane scivolò una lacrima.
Senza pensarci Mason la baciò, la ragazza ancora semi trasformata ricambiò con passione, le zampe di ragno fremevano, mentre le mani ancora munite di artigli gli carezzavano la schiena.
Il giovane si staccò dalle labbra tanto amate, le lacrime gli rigavano il viso < mi dispiace > sussurrò prima di spingere il pugnale nel petto della ragazza.
Lei mandò un urlo disumano, Mason sentì le mani di lei stringerlo in un gesto disperato, inaspettatamente una delle zampe aracnoidee scattò colpendo il giovane alla schiena.
Mason fu trafitto al cuore, un dolore lancinante gli fece stringere i denti, a quel punto anche lui afferrò la ragazza che pian piano stava riprendendo la forma umana.
Dietro di loro Lydia aveva urlato, gli altri fissarono la scena a occhi sgranati, i due caddero al suolo ancora abbracciati.
Negli ultimi istanti di vita Mason vide Sharon esalare l’ultimo respiro per poi sprofondare nelle tenebre a sua volta.
Stiles corse dall’amico, lo afferrò tra le braccia e gli controllò il battito speranzoso, purtroppo non riuscì a sentire niente, Peter e Isacc si accostarono a Sharon, non erano sicuri di quello che le sarebbe successo.
Improvvisamente Stiles ebbe un idea, la situazione era disperata e non riuscì a pensare ad altro < Derek devi morderlo >, il licantropo lo guardò con tutta la compassione possibile < Stiles è morto, non… >
< fallo e basta > urlò il ragazzino.
Sorpreso dalla reazione Derek si convinse, sapeva che non sarebbe successo nulla, ma tanto valeva provare.
Con un gesto strappò la manica della maglia di Mason per scoprirgli l’avambraccio sinistro, dopo di che una volta snudate le zanne lo morse.
Tutti osservarono la scena con la speranza che accadesse qualcosa, passò un minuto ma il ragazzo rimase morto, Lydia si allontanò dal gruppo tentando di soffocare i singhiozzi, Allison strinse forte la mano di Scott mentre le prime lacrime le scivolarono sul viso.
Stiles non riuscì a trattenersi, scosso dai singhiozzi osservava il corpo dell’amico senza curarsi del sangue che gli aveva macchiato la felpa e i pantaloni.
Intanto Sharon aveva riaperto gli occhi che adesso erano di un giallo intenso, la ragazza si alzò e trasformata in un licantropo emanò il primo ululato.
Subito dopo ritornò umana senza riuscire a capire cose ci facesse li nuda, non ricordava nulla di quello che le era successo.
La prima cos che vide furono tutti gli amici di Mason riuniti intorno a qualcosa che catturava a pieno la loro attenzione, cercò di andare verso di loro ma fu afferrata da Isacc che senza riuscire a mascherare la tristezza tentò di impedirle di vedere cosa era appena successo.
Lei si liberò dalla presa e andò verso il gruppo  < ragazzi che suc… > la domanda che stava per porgere le morì in bocca, quando videl Stiles che stringeva tra le braccia il corpo senza vita del ragazzo amato.
Nel vederla il giovane pensò a quanto sarebbe stata dura raccontarle tutto, come poteva dire a una ragazza che aveva ucciso la persona che amava?
Lei cadde in  ginocchio accanto al cadavere di Mason, tutti rimasero in silenzio a osservarla, con il cuore straziato dalla drammaticità della scena.
L’unico suono udibile in quel posto fu il pianto della neo licantropa, disperata per aver perso la persona che amava.
 
LA STORIA NON E’ FINITA, NON ILLUDETEVI, CI SARANNO ALTRI CAPITOLI, IN FONDO COME SI DICE “LA MORTE NON E’ LA FINE”

VOGLIO RINGRAZIARE CHI HA INSERITO LA STORIA TRA LE SEGUITE/PREFERITE/RICORDATE

ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI.
AL PROSSIMO CAPITOLO.
 
  
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