Erano quasi le sette quando Stephanie,la madre di Maya entrò piangendo dalla porta d'entrata,la ragazza sobbalzò sul divano e incuriosità e assonnata si avvicnò alla donna ''Ehi mamma cos'hai?'' la donna alzò lo sguardo impaurita ''Maya. oddio non sapevo fossi in casa...non esci oggi?'' ''mamma io non esco quasi mai!'' ''bhe che ne sò fai spesso da niall...'' ''mamma,lasciamo stare,lui ha Sara,ma perchè piangi'' ''No nulla..'' disse sorridendo ''ho ascoltato una storia tristissima alla radio,mi capita spesso'' ''occhei,io salgo chiamami quand'è pronto''. Maya si diresse tranquillamente in camera e si lasciò convincere dalla musica trasmessa tramite quelle due cuffie che lei era forte che quel cassetto,sarebbe dovuto restare chiuso per sempre,la ragazza si alzò e prese il primo pezzo di carta trovato sulla scrivania,in mezzo a tutti quei disegni e quei testi di canzoni e era pronta a scrivere qualsiasi cosa per restare forte,qualsiasi frase filosofica, ma pensò che l'unico modo per restare forte era pensare a qualcosa che le dava la forza,l'unica cosa che lei nonstante tutto su quella terra che lei definiva troppo crudele era una,così scrisse la sua frase e piegò il foglietto che mise nella sua collana apribile; in quel momento la voce della madre la distolse dai suoi pensieri e la invitò a scendere per la cena...la ragazza accarezzò con la mano la collana che le pendeva dal collo e scese verso la cucina. Sua madre era assente e suo fratello altrettanto,stranamente quella sera nessuno attaccò con alcun discorso così Justin come di suo solito inziò a parlare a vanvera ''Eeemh...Maya è andata bene a scuola?'' disse ricevendo un gesto di approvazione da Stephanie, ''una merda..'' disse Maya,che accorgendosi di aver usato un linguaggio poco adatto a tavola si corresse subito ''Emh..scusate..tutto storto!'' ''è per la rossa ahahah'' scherzò Justin ''Già...Niall mi ha lasciata sola tutto il giorno'' ''Oh..'' tacque Justin spiazzato dalsincero dispiacere della sorella.. Maya si alzò dalla tavola chiedendo scusa per non aver finito di cenare, e andò in soffitta,erano mesi che non ci andava,superata la camera da letto di sua madre aprì la botola sul soffitto e fece scendere la scala piegabile, scostando la polvere dai ''pioli'' si fece strada,una volta li un brivido la percorse,e non era dovuto solo al gelo di quella stanza, andò dritta a quello scatolone grigio,messo sotto i bauli con gli strumenti di sua madre da ragazza ,lo aprì e trovò il quaderno sgualcito e bagnato che fino a dieci mesi prima era il suo unico amico,lo apri con fatica,come se le sue dita fossero diventate improvvisamente pesanti,lo aveva nascosto li su per dimenticare quello che era scritto al suo interno... ''Maya scendi,cosa ci fai li sopraa!'' urlò Justin dalla fine della scala,Maya ripose velocemente il quaderno,sinceramente era felice che qualcuno l'avesse fermata,aprire quel quaderno le avrebbe solo fatto male,sfilò di tasca la chiave del cassetto che aveva sfilato prima e la mise sul fondo della scatola , poi scese velocemente le scale,Justin l'abbracciò e Maya rimase spiazzata ''ehi juss che ti prende?'' ''......niente,mancanza di affetto'' scherzò il ragazzo. Maya si staccò dall'abbraccio dolcemente e si diresse in camera,che ultimamente era come un luogo che la faceva stare bene per il solo fatto che oltre quelle quattro mura c'era un immenso universo,ma lei era li,minuscola,li dentro. Passò quasi una settimana e il rapporto tra Sara e Niall era costante,Maya non aveva la forza di andare a scuola,davvero non ce la faceva più,ogni sguardo tra i ragazzi era quelcosa di atroce e lacerante dentro lo stomaco,qualcosa che la penetrava nel profondo e la lasciava senza capacità di respiro, quel giorno,quel giorno era un giorno come gli altri,si era svegliata presto per andare a scuola nonostante non ne avesse voglia e nonostante erano due giorni che la madre le dicesse che se non aveva voglia poteva rimanere a casa,ma lei non mollava. Salì sul pulman stringendo la collana nel pugno e fu pervasa da un brivido,ripensando a tutto quello che stava vivendo prima di incontrare quel ragazzo,lui l'aveva letteralemente salvata e ora,ora aveva dimenticato completamente della sua esistenza. Sembrava un monotono e doloroso giorno come gli altri,ma durante la ricreazione,lei il suo the alla pesca e l'angolino del corridoio accanto alla finestra...si voltò per farsi del male,per gustarsi meglio la scena del suo niall ridere e scherzare con Sara come non aveva mai fatto con lei,era così imbarazzato quando stava con lei mentre con sara era spontaneo, mise le cuffie per ascoltare un po' di musica,come sempre ma,vide un ragazzo dirigersi verso di lei,si avvicinava sempre dipiù,era lui,era William il ragazzo del terzo,superò niall che si voltò disgustato e si fermò davanti a Maya la guardò intensamente poi ''Ciao,sei Maya vero?'' la ragazza era confusa e rispose distrattamente ''si sono io!'' ''Piacere sono William,perchè te ne stai così sola?'' ''non lo so'' ''puoi venire con me li se vuoi,con i mei amici'' disse con un sorriso bastardo,la ragazza stava per rifiutare,ma improvvisamente sentì gli occhi di Niall addosso e per rabbia o qualsiasi altro sentimento indecifrabile sorrise con un ''certo''. Il ragazzo la prese per mano e la portò dall'altro lato del corridoio...