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Autore: Zayns quiff    04/01/2013    3 recensioni
Neanche la morte poteva distruggere il nostro amore..
Our love is the most worthwhile thing I've ever done.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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«No e poi no!»
«Mamma starò a due passi da qui.. e poi è più il tempo che passo fuori casa di quello che passo con te» esclamo esasperata per la milionesima volta in questa mattina. Siamo qui sedute una di fronte l'altra a parlare della mia decisione di vivere con Zayn più o meno dalle dieci di questa mattina e ora l'orologio batte mezzogiorno in punto.
«Il problema non è andare a vivere con lui» mi confessa mia madre contorcendosi le mani.
«E allora qual'è?»
«Sono gli otto mesi di tour.. tu vorresti seguirlo per tutto questo tempo? Abbandonando così la tua vita, rinunciando a cercarti un lavoro?» chiede stizzita.
«Sono otto mesi! E' come se mi prendessi un anno di pausa no? Dai mamma!!»
«Tesoro mio io ti capisco, ma dimmi una cosa: quale futuro vedi con lui? La vedi una possibilità di crearti una famiglia, con dei figli? So che è presto però non vorrei che dopo fosse troppo tardi» mi dice alzandosi, mi da un bacio in fronte poi va via lasciandomi qui seduta con questo maledetto pen­siero che mi frulla in testa. Non ci devo pensare, Eleanor ormai è un anno che sta con Louis se sape­va che non ci sarebbe stato nessun futuro lo avrebbe lasciato invece è ancora qui accanto a lui.
Basta!
Scuoto la testa, mi affaccio alla finestra e fuori la neve continua a scendere lentamente ricoprendo ogni cosa.
Mi butto sul divano rendendomi conto che la realtà dipende da come decido io di affrontarla, posso annegare nei ricordi rimpiangendo quello che non ci sarebbe stato mai più, o posso crearne di nuovi, sulla solida base del nuovo amore che sto vivendo con Zayn.
Decido di uscire per fare una passeggiata sotto la neve insieme a Beth spiegandole tutta la mia si­tuazione, la mia decisione di vivere con il mio ragazzo e di seguirlo durante tutto il tour, le parole di mia madre. Lei rimane in silenzio ascoltandomi.
«Ti capisco anche io voglio seguire Liam, ma il mio lavoro non me lo permetto. Credo però che un anno di pausa ti farà bene quindi appoggio in pieno la tua decisione» sorride guardandomi, non c'è bisogno di dire quanto ci vogliamo bene, quanto siamo felici di essere di nuovo insieme e quanto ci eravamo mancate, perché è tutto assolutamente scontato.

 

 

«Odio fare i regali di Natale!» urlò sottovoce posando l'ennesimo libro sullo scaffale, Cam mi guar­da ridendo.
«Dai non è poi così male, anche se in realtà neanche io so cosa regalare ad Harry» sospira posando un libro sui gatti, ci guardiamo e scoppiamo a ridere lasciando la libreria. Fuori è freddo e ormai il Natale si sta avvicinando inesorabilmente, Harry ha organizzato una festa per Louis alla quale però non sono potuta andare per via di mia madre. Durante le vacanze diventa sempre più nervosa ed esi­gente inoltre non fa che farmi pesare la decisione di andare a vivere con Zayn, a volte vorrei proprio strozzarla.
«Ho trovato!» esclama Cam correndo via, la seguo trovandola ferma davanti ad una bancarella di cappelli di ogni genere e di ogni colore, vedo i suoi occhi illuminarsi mentre ne sceglie uno arancio­ne non smette di sorridere mentre il commesso le fa un pacchetto poi ci allontaniamo mentre il mio umore diventa sempre più nero.
«Almeno tu qualcosa hai preso» mi lamento mettendo il muso.
«Dai broncio non cominciare, anche tu troverai qualcosa per Zayn» mi tranquillizza Cam prenden­domi sotto braccio. Si vede che è molto innamorata di Harry glielo leggo negli occhi ogni volta che si parla di lui o che qualcosa lo collega risponde sempre con voce acuta ed emozionata e i suoi occhioni marroni si trasformano in due cuoricini.
Torniamo a casa trovandola piena, Beth mi sorride da lontano mentre sta sfaccendando ai fornelli santissima donna grazie a lei abbiamo sempre qualcosa buono da mangiare, Cam la raggiunge men­tre io mi affaccio in salone per vedere cosa stanno facendo gli altri cinque. C'è un uomo alto con la barba e gli occhi verdi vestito con giacca e cravatta in un atteggiamento impeccabile, lo osservo cu­riosa ma la mia attenzione viene attirata da Zayn che mi osserva da lontano con un enorme sorriso stampato in volto, lo guardo anche io soffermandomi sulle sue labbra. E' passato troppo tempo dal­l'ultima volta che l'ho baciato, che le nostre bocche sono entrate in fusione tra di loro e ora ho biso­gno più che mai di quel contatto.
Così gli sorrido poi vado in cucina per vedere cosa stanno combinando le ragazze appoggiandomi al muro, sento un odore familiare intasarmi le narici entrando dentro fino ad arrivare al cuore per scaldarlo.
Qualcuno si china dietro di me avvicinando le labbra al mio orecchio, che mi fanno il solletico men­tre lui bisbiglia.
«Ricordati che siamo perdutamente innamorati, quindi va bene se mi baci in qualunque momento tu ne abbia voglia» un brivido mi percorre tutta la schiena, mi giro trovandomi davanti ai suoi occhi così gli getto le braccia al collo baciandolo con passione come non avevo mai fatto prima ormai lui è diventato tutto ciò di cui ho bisogno.
Si perché lui è l'unico. L'unico che riesce a leggermi davvero. L'unico che vede ciò che vedo io. L'unico che racconta le cose che che avrei raccontato io. L'unico che pensa alla musica come uno stile di vita, proprio come me. E' l'unico che mi ama come ho sempre desiderato di amarmi io. L'u­nico che mi da quel tipo di sentimento che mi fa venire la farfalle allo stomaco, anzi, altro che far­falle! Quelli nel mio stomaco sono pterodattili. E' l'unico che mi accetta completamente, con i difet­ti, con i pregi, con le imperfezione. L'unico che mi vede, e non solo mi guarda. L'unico che non ascolta le mie parole, ma l'unico che le sente, dentro il cuore, nel profondo della sua anima. L'unico che mi fa sentire speciale. L'unico che mi fa sentire L'unica.
Ecco perché lo amo così tanto e non riesco a capire come mia madre non vede quanto siamo inna­morati e quant'è grande la nostra voglia di stare uniti.. no, lei non mi separerà mai da lui.
Ci stacchiamo dolcemente continuando a guardarci negli occhi ognuno saziandosi dell'amore del­l'altro.
«Quello era uno di quelli che organizzano il nostro tour, ci stava spiegando alcune cose» mi infor­ma, di colpo divento triste e lui se ne accorge così prende il mio volto tra le sue mani accarezzando­lo con una tale dolcezza da farmi rabbrividire.
«Amore cosa ti preoccupa?» mi chiede.
«La cosa che mi preoccupa non è l'amore che provo per te. Mi terrorizza come mi sento io quando sono con te, come se riuscissi ad amarmi davvero e mi chiedo come mi sentirò quando ti perderò» sospiro abbassando gli occhi per non incontrare i suoi, ma lui mi alza il volto con un dito sorriden­domi.
«Catlin» non mi chiamava mai con il mio nome intero « tu non mi perderai mai! Io voglio solo il tuo bene» mi bacia un'altra volta e poi un'altra finché veniamo interrotti da Harry che ci annuncia che la cena p pronta bene da dieci minuti e che se non fossimo andati subito a tavola Niall avrebbe spazzolato anche le nostre porzioni.
E quella fu la migliore notte che passammo insieme perché ci eravamo detti tutto quello che aveva­mo bisogno di ascoltare, ci eravamo giurati il nostro amore mentre i nostri corpi si univano tra di loro mentre le nostre bocche si cercavano sicure che non si sarebbero mai più lasciate.

 

 

«Mamma questa è Cait, ti ricordi? Ti ho parlato di lei»
«P-Piacere signora Styles» allungo la mano imbarazzata.
«Ma quale signora Styles, chiamami Anne» sorride lei abbracciandomi di slancio, rimango sorpresa poi ricambio vedendo Harry trionfare gli lancio un'occhiataccia tremenda che sta a significare “per­ché non le presenti la tua ragazza invece di me?”.
«Oh Trisha!» esclama Anne avvicinandosi al caminetto dove una bella donna è di spalle con un bic­chiere d'acqua in mano: eccola la mamma di Zayn, rimango paralizzata per qualche secondo poi fug­go via rifugiandomi in un angolo tutto mio dove però, come se lo avessi chiamato, il mio ragazzo appare alle spalle come un orologio svizzero che non si rompe mai.
«Dove scappi? Dai vieni con me» mi afferra la mano, ma faccio peso sul mio corpo per impedirgli di portarmi via: tentativo inutile visto che è più forte di me così mi trascina verso il salone vista da fuori di sicuro appare una scena molto comica, ma dentro io mi sento morire. Non sono pronta a co­noscere sua madre sono troppo timida!
Zayn si ferma di colpo e io, che me ne stavo completamente distratta a guardare Niall che davanti a tutta quell'immensità di cibo non toccava assolutamente nulla, vado a finirgli addosso facendo una figuraccia epocale. Cerco di ricompormi lisciandomi le pieghe del vestito rosso che mi aveva regalato Beth la quale sta chiacchierando allegramente con mia madre, la loro unione si è risolta nel migliore dei modi.
«Mamma vorrei presentarti una persona» esclama Zayn, mi affaccio dalla sua spalle mettendomi al suo fianco porgendo timida la mano.
«Piacere io sono Caitlin» sorrido guardando quella donna bella anche se l'età si fa sentire con i ca­pelli marroni e gli occhi scuri che mi scrutano e un sorriso impeccabile che le appare in volto illu­minandola, mi stringe la mano.
«Piacere mio, Zayn mi ha parlato molto di te» poi prende la mano di qualcuno e per mio orrore non è sola, ma accanto a lei c'è il papà di Zayn che è la sua esatta fotocopia solo più vecchio e con più pancia il mio sorriso pian piano si affloscia mentre anche lui si presenta. Non riesco a guardarlo troppo a lungo negli occhi perché rivedo il profilo di suo figlio. Dopo queste stupide presentazioni lascio i genitori di Zayn parlare tranquillamente con mia madre, che aveva già conosciuto Zayn, per avviarmi verso la cucina dove mi siedo su una sedia prendendo un bicchiere di vino rosso anche se non mi è mai piaciuto un granché.
«Non sono così male» mi confessa una ragazza sulla quindicina seduta accanto a me, ha i capelli neri come quelli di Beth e lunghissimi mentre gli occhi marroni scuro sono evidenziati con una stri­scia di eyeliner facendoli più grandi.
«Oh ci credo, Zayn è stupendo perciò anche i genitori devono esserlo l'unica cosa che mi preoccupa e non essere di loro gradimento» sospiro svuotando il bicchiere.
«Tranquilla se hai bisogno di un appoggio ci sono io!» afferma la ragazzina porgendomi la mano «Waliyha Malik la sorella di Zayn» sorrido sorpresa ora che la osservo meglio vedo la netta somi­glianza nei lineamenti del volto con il fratello.
La sera passa velocemente e a tavola ognuno è impegnato a parlare o con la sua famiglia interrotti ogni tanto da Louis si diverte a raccontare aneddoti divertenti capitati a tutta la band nel corso dei loro viaggi in America o in Australia. Siamo moltissimi e ancora mi stupisco di come siamo riusciti en­trare tutti in una sola stanza, mia madre sorride felice parlando con tutti e scherzando con Beth fi­nalmente è tornata quella di sempre.
Ci scambiamo i regali di Natale : Harry mi ha regalato un buono per farmi un tatuaggio mentre io alla fine gli ho comprato quel libro sui gatti che quando lo ha scartato è rimasto per quasi dieci mi­nuti a ridere con le lacrime agli occhi, Eleanor mi ha regalato una tazza con il mio nome mentre io le ho regalato una maglia di pizzo.
«Cait posso parlarti?» domanda Niall avvicinandosi, annuisco e lui mi indica il giardino così indos­so il cappotto nuovo che mi ha regalato mia madre ed usciamo cercando di non sprofondare troppo nella neve. La luna illumina il manto bianco a terra facendolo scintillare creando un effetto meravi­glioso, Niall accanto a me guarda in basso contorcendosi le mani in fare agitato così lo rassicuro ac­carezzandogli la guancia.
«Volevo darti il mio regalo di Natale da solo io e te» comincia guardando ovunque tranne che me «E' proprio stupido, niente in confronto al tuo è solo che se non verrai con noi in tour volevo che avessi qualcosa che ti facesse pensare a me quando saremmo lontani..» mi porge un pacchetto, im­paziente come mio solito strappo la carta aprendolo: è una collana a forma di trifoglio.
«Da noi porta fortuna e..» non lo lascio finire, ma gli getto le braccia al collo stringendolo forte, lui è il fratello che ho sempre voluto. Rimaniamo stretti l'uno contro l'altro sotto la neve che ha ripreso a scendere dolcemente dal cielo senza dirci una parola perché nessuna frase può spiegare l'affetto che proviamo.



  
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