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Autore: Layra Disgrace    22/07/2007    6 recensioni
Un ragazzo biondo se ne stava seduto in un angolo dietro la scuola. La pioggia scendeva come se il cielo piangesse con lui. Un ragazzo dai capelli rossi girò l’angolo e lo raggiunse. Puntò i suoi profondi occhi verdi su quella figura così triste e bagnata. “Come mai mi hai chiamato...?” Il biondino singhiozzò ancora più forte. “Cosa c’è che non va...?” Chiese il ragazzo dai capelli rossi. L’altro ragazzo alzò la testa, che prima era poggiata sulle sue ginocchia. “Loro....” Tirò su con il naso “....Loro....” e tornò a piangere disperatamente. Il rosso capì che stava parlando dei suoi compagni, probabilmente avevano trattato male ancora il suo amico. Si chinò verso di lui e lo abbracciò. “Va tutto bene... Demyx....”
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Axel, Demyx
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Non sono più me stesso quando tu non ci sei

Non sono più me stesso quando tu non ci sei

Un altro boccale.

Questa era l’unica cosa a cui pensava Demyx in quel momento.

“Ehi, fratello!! Ok, adesso potresti anche smettere di bere!”

Saix cercò di togliere il grosso boccale di birra che Demyx stringeva.

“No! No, ridammelo...Voglio la birra...” Implorò il biondo.

“Niente da fare, fratello!”

“Saix!! Lo sai che ti voglio tanto bene?” E così iniziò a strusciarsi contro il braccio del drogato.

Visto che Saix non voleva restituirgli la bevanda, il biondo, con un gesto veloce, la riprese e la ingurgitò in un solo sorso.

“Birra, per favore!” Disse così rivolto alla Bestia, che non se lo fece ripetere due volte.

Demyx iniziò subito a berla, ma non fece a tempo a finirla che cadde con la testa sul bancone.

“Ehii, fratello, tutto apposto??” Chiese Saix preoccupato.

“E’ svenuto.” Intervenne Zexion.

Lo presero e lo portarono nel garage in cui viveva.

Dopo averlo messo a letto, si assicurarono che fosse ancora vivo.

“Ma Zio Zexion! Lo lasciamo qui in questo moooddoooo?”

“E che vorresti fare? Arriverà Axel.”

“WOOWWW! Zio Zexy! Hai fatto due frasi di segguuuitoo! EHEHHehehhh..!”

Così i due uscirono lasciando il povero Demyx abbandonato a se stesso.

***

Demyx si svegliò in pieno pomeriggio e la prima cosa che fece fu recuperare un secchio per poi iniziare a vomitare anche l’anima.

Si sdraiò sul letto tenendosi appresso il secchio.

La testa gli duoleva terribilmente.

Si sentiva uno straccio.

Chissà se Axel era ancora con quel nanetto odioso...

Ce l’aveva ancora con lui? Sperava con tutto il suo cuore che non fosse realmente così.

I suoi pensieri vennero interrotti da un nuovo conato, e la storia si ripetè ancora e ancora....

Un pensiero ancora più spaventoso gli passò per la mente.

Oddio! E se Pirloxas....No! Non poteva rivelare QUELLA cosa! Non ad Axel! Non adesso! Mai!

Non potè fare altro che sentirsi ancora peggio.

***

“Ah, ciao gente, cosa ci fate qua?” Chiese Axel, il giorno seguente, nei dintorni di casa sua.

“EHEHE, ehi fratello rosso! Dove sei stato fino ad ora?? Noi eravamo da fratello biondo!” Esclamò allegramente Saix.

Il rosso parve perplesso.

“Da Demyx? E perchè?? Comunque, ero in ospedale da Roxas, ha avuto un lieve trauma cranico.”

“UHaHHEEUHhhh...Eravamo tutti li, eh? Alla fine della grande rissaaaahahahah! Fratello, non ti preoccupare, è solo un po’ morto stecchito!”

“Chi è morto, scusa???” Domandò questa volta Axel.

“Non è morto nessuno. Demyx si è ubriacato.” Spiccicò Zexion.

“UBRIACATO?” Il rosso si stava preoccupando. Il suo amico non era solito fare certe sciocchezze riservate a lui.

“Eh già! HEEEHH! Era moolto tristeee! E per te, fratello!” Gli chiarì il drogato.

“PER....me?”

“Non badare a quello che dice. Va a casa.” Intervenne di nuovo lo spacciatore.

“Zio Zexy! Sei cattivo con il tuo povero zio Saix!” E così iniziò a piagnucolare.

“Addio.” E così dicendo, i due se ne andarono per la loro strada.

Axel iniziò subito a correre verso casa.

***

“DEMYX! CHE COSA DIAVOLO HAI FATTO!! TU NON REGGI NEANCHE IL MASCARPONE!!!!!!!”

Axel, urlando ciò, era entrato nel garage, facendo sbattere la porta e aumentare il mal di testa al povero Demyx, che si prese la testa fra le mani.

“Mi fa male la testa, non urlare...” Mormorò.

“Perchè l’hai fatto?” Chiese il rosso abbassando il tono.

Demyx ignorò le parole dell’amico. Come poteva dirgli che era a causa sua?

“E’ colpa mia?” Aggiunse sedendosi sul bordo del letto.

“Ehm...Eh-ehm...” Non riuscì a iniziare a parlare che venne colpito da un nuovo conato di vomito.

Axel lo aiutò scansandogli le ciocche di capelli che gli ricadavano sulla fronte imperlata di sudore.

Quando il più giovane ebbe finito Axel lo aiutò a sistemarsi seduto sul letto.

“Tutto ok?” Chiese.

“Non molto.” Rispose con tono gelido.

“Se stai ancora male, dimmelo che ti aiuto.” Affermò con dolcezza Axel, sostenendolo con un braccio.

Demyx abbassò il capo e salate lacrime iniziarono a rigargli il viso.

Axel si accorse di ciò solo quando un singhiozzo si disperse nell’aria.

Nel giro di pochi secondi, Demyx scoppiò in un disperato pianto.

“Dem...Ma che diavolo....” La frase di Axel fu interrotta dalle parole dell’amico.

“Nessuno....Non mi vuole nessuno... Sono inutile!

La mia famiglia, tu... Sono solo un peso....Non c’è nessuno...

Prima pensavo almeno di avere la famiglia su cui contare, ma loro mi hanno.... abbandonato....Come adesso anche tu...Non ho amici e non sono capace neanche di cavarmela da solo...Hanno sempre avuto ragione... Posso anche sparire intanto nessuno mi cercherebbe..Nessuno mi vuole bene...”

Axel era abituato a questo genere di scenate da parte dell’amico, che scarseggiava in autostima, ma questa volta era diverso. In gioco c’era anche un sentimento più grande dell’amicizia, ma Axel questo ancora non lo sapeva.

Preso da un’insolita tenerezza lo abbracciò, facendogli appoggiare il viso nell’incavo della spalla.

Prese ad accarezzare la schiena del biondo sussurrando.

“Shh... Su su, lo sai che non è vero...Tu sei una persona stupenda....Non penso che tu sia un peso o inutile, sei speciale....Davvero...Devi credirmi....”

“Non è vero, stai mentendo! Lo stai dicendo solo perchè tu sei...troppo buono..con me..”

Axel lo prese per le spalle guardandolo in quegli occhi acquamarina.

“Non sto affatto mentendo. Io ti voglio....bene.”

Quando finalmente Demyx si fu calmato, Axel lo fece stendere e gli rimboccò le coperte.

“Se ti viene la nausea o qualcos’altro chiamami. Dormi pure, sto qua finchè non ti addormenti...”

Il biondo annuì e chiuse gli occhi, addormentandosi da li a breve.

Axel lo osservò a lungo, notando quanto sembrasse indifeso e innocente, ora più che mai.

“....Axel...” Disse Demyx nel sonno.

Il rosso lo guardò sorridendo. Lo aveva appena nominato! Forse lo stava sognando.

Era giunta l’ora di andare. Magari poteva rimanere ancora cinque minuti, però.

Così si distese accanto all’amico.

***

“WAHHHHHHHHHHHHHHH!”
Demyx si era appena svegliato e trovando Axel al suo fianco era rimasto molto sorpreso, tanto che andò a sbattere contro la mensola.

Tutti gli spartiti sparpagliati sopra di essa volarono addosso al rosso, che dormiva ancora tranquillo.

“Mhhhggh..” Mugugnò questo, aprendo gli occhi svogliatamente.

“E’ presto, mettiti a dormire...” .

Così dicendo si voltò dall’altra parte, facendo cadere tutti gli spartiti sul pavimento.

Demyx si risdraiò, ma sapendo della presenza “dell’amico” , ci impiegò un po’ per addomentarsi.

***

Il biondo stava ancora dormendo profondamente quando Axel si destò del tutto, un paio di ore dopo.

Stette li qualche minuto a godersi la calma di quel momento e la freschezza delle lenzuola al contatto con la sua calda pelle. E naturalmente, anche la vicinanza di un bel biondino.

Un secondo, cosa ci faceva nel letto di Demyx???

Fece mente locale delle ore passate precedentemente. Oh, cavolo!

Altro che cinque minuti, si era addormentato con lui!

Forse aveva anche fatto uno strano sogno su degli spartiti volanti.

Si alzò di scatto e si diresse in casa, più precisamente in cucina, con l’idea di preparare un’abbondante colazione.

***

Demyx si strofinò gli occhi.

Ma che strano sogno. Axel dormiva con lui e volavano spartiti.

Si, decisamente un sogno, anche perchè Axel non era li in quel momento.

Si mise seduto, cercando di svegliarsi un po’ meglio.

Il suo sguardo cadde su alcuni spartiti per terra.

Quello ERA un sogno, vero?

In quel momento entrò Axel con in mano un’ abbondante colazione.

“Ben svegliato! Hai dormito bene?” Chiese il rosso gentilmente, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.

“S-si, grazie...E tu?” Disse timidamente Demyx.

“Benissimo!” E così gli mise il vassoio in grembo.

Demyx assaggiò un po’ del the che aveva sul vassoio.

“E’ tutto molto sano, visto che sei stato male ieri.”

“Grazie...E grazie anche per ieri...”

“Ma di cosa..Era il minimo... Adesso mangia!”

“Ehm...Axel..” Lo richiamò il biondo.

“Volevo scusarmi... per il pugno...Non era mia intenzione...” Aggiunse.

Il rosso gli sorrise.

“Diciamo che in questo modo mi hai ripagato per lo schiaffo.”

E così dicendo si sedette ai piedi del letto, voltandosi verso l’amico.

Per tutto il tempo stette li ad osservarlo, mentre mangiava.

-Oh cazzo...Se solo potessi....dirgli....No, no, ma che penso?? Queste cose non mi devono nemmeno saltare in mente!!! Ma cosa diavolo mi sta succedendo??!! ...Perchè provo questo forte istinto..di ...saltargli addosso?! Se solo sapesse....Oh mio Dio...-

Demyx assaporava la sua colazione, leggermente in soggezione per via dello sguardo fisso su di lui.

Questo alzò lo sguardo, incrociando quello del rosso.

-Accidenti...Se solo potessi esprimergli questi sentimenti...No, no, ma che penso?? Se lui sapesse queste cose probabilmente mi odierebbe....Gli farei schifo...Che vita orrenda, non posso neanche confessare le mie emozioni...sarei umiliato persino da lui.. Se solo sapesse...Oh mio Dio...-

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Bhe, ecco il fantomatico capitolo 8...Avviso gia che per tutto il mese di agosto non potremo aggiornare, perchè partiamo entrambe XD

Spero vi sia piaciuto, e commentate ^___-

   
 
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