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Autore: itsJay_95    04/01/2013    7 recensioni
MOMENTANEAMENTE SOSPESA-
Dal testo:
“Sei l'unico che può sentirmi. Di conseguenza: l'unico che può aiutarmi” Justin spalancò gli occhi. L'unico che poteva sentirlo?
“Mi prenderanno per pazzo se mi vedono parlare con un cane”. Il cagnolino ridacchiò annuendo. Chi non gli avrebbe dato del pazzo?
“E poi? Una volta che ti avrò aiutato che succederà?” domanda più che lecita.
“Riposerò finalmente in pace.”
Justin si rattristò nuovamente. Ryan era morto e quella dentro al cucciolo era solo la sua anima. Sempre se non stava sognando. Era tutto molto discutibile.
Magari era ubriaco.
“Che devo fare?” sbuffò infine.
“Devi far innamorare di te Daphne.”
Che cosa?
Genere: Fantasy, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3. Ti manca? No.

 

Daphne faceva muovere velocemente le sue dita sui pulsanti della tastiera del suo pc, era in chat con uno dei tanti ragazzi che la consideravano una dea. Erano passati solo due giorni da quando aveva riaperto il profilo e già aveva degli spasimanti.
Era in chat con un certo Matteo di Roma che, però, parlava perfettamente in inglese. Daphne dopo qualche minuto riuscì a scoprire che il ragazzo viveva a poche ore da lei grazie ad un corso che stava frequentando.
Ok, forse non lo aveva scoperto. Ok, glielo aveva detto lui, ma che differenza fa?
Si erano persino scambiati i numeri di cellulare. Daphne sembrava alquanto presa da questo Matteo. Tanto da mangiare persino qualcosa durante la giornata. Sua madre era tornata a sperare di poterla sorridere, anche se non sapeva il perché della poca allegria che la figlia aveva. Preferiva non chiedere se questo comportava ad una Daphne spensierata.

Da Matteo: Scusa se non ti ho calcolata. La mia ex è ancora innamorata di me, è davvero... stressante.

A Matteo: Non preoccuparti! Povero lui... troppe spasimanti tra i piedi...

Da Matteo: Non dirmi che una bella ragazza come te non ne ha! Scommetto che il tuo ex sta per mozzarsi da solo le mani per averti lasciato andare!

Ryan. Daphne abbandonò la forchetta con la pasta infilzata e buttò il cellulare sul tavolo. Cosa stava facendo? Stava tradendo Ryan. Come aveva osato?
Si stava davvero sentendo con un ragazzo? Lei amava Ryan. Questo Matteo non era nessuno per poterli dividere.
Scusami tanto.” mormorò cercando di trattenere le lacrime. “Non voglio abbandonarti.” continuò in un sussurro così che poteva sentirsi solo lei.
Tutto bene Daphne?” chiese preoccupata la madre.
Daphne sollevò le spalle, recuperò il cellulare e tornò in camera sua.
Cosa ho fatto? Non mi perdonerai mai, vero?” ovviamente le sue domande erano rivolte a Ryan. E, ovviamente, sapeva che Ryan non avrebbe potuto risponderle.
Inserì nello stereo il CD che Ryan le aveva fatto qualche mese prima e iniziò ad ascoltarlo dalla terza tappa: Little Things. La canzone.
Chiuse gli occhi immaginandosi il giorno in cui Ryan gliela dedicò.
Stavano insieme da tre mesi e sia Daphne che Ryan erano sdraiati sotto un acero, c'era solo il vento a disturbarli.
Ryan le accarezzava i capelli facendola rilassare al massimo. “Sei perfetta.” le disse dolcemente.
Non è vero” ribatté piccata lei.
Si invece.” continuò lui.
Daphne si sdraiò di pancia così da poterlo fissare in faccia. “Non prendermi in giro, Ryan. Non sono perfetta
Sei perfetta per me” rispose velocemente lui.
Senza volerlo Daphne sorrise. Sorrise anche se era sdraiata sul suo letto e non sul prato con Ryan.
Sorrise perché ricordare il volto di Ryan le faceva credere che lui fosse ancora lì con lei. lo ricordava così bene. Con tutti i piccoli particolari del suo volto. La cicatrice sul sopracciglio, quei piccoli taglietti che si faceva col rasoio, perché era ancora troppo imbranato per farsi la “barba” in modo decente.
Sono troppo imperfetta per chiunque, Ryan” disse sia quella volta, sia adesso mentre stava sul letto.
Smettila. Amo i tuoi difetti. Ti rendono perfetta. Lo so che odi le tue lentiggini, ma ti rendono simpatica a prima vista. So che odi il tuo neo sopra al labbro, ma è bellissimo e adorabile. So che odi il tuo naso o i tuoi denti. Ma io li amo. So che odi tutto in te, ma io amo te e tutte le tue piccole cose” si avvicinò al volto di Daphne per baciarla, ma poco prima del bacio lei mormorò “Ringrazia gli One Direction, dai.”.
Ryan ridacchiò e Daphne lo seguì, sia sul prato, sia sul letto.
Grazie, One Direction.” sapeva benissimo che se non lo avesse detto Daphne non gli avrebbe permesso di baciarla. E poi, il ricordo delle loro labbra unite che si muovevano la fece scoppiare in un pianto quasi isterico.
Aveva bisogno del suo Ryan.
Oppure, aveva semplicemente bisogno di distrarsi.
E il cellulare si illuminò mostrando la chiamata in arrivo: Matteo.

 

Ryan, hai rotto, mettiti comodo per una buona volta!” sbottò Justin sotto al piumone. Ok che era il suo migliore amico ma non riusciva a dormire se quello stupido non se ne stava un attimo fermo.
Non ci riesco. Sta succedendo qualcosa di brutto” ringhiò.
Non mordermi o non ti do la pappa!” lo rimproverò Justin. Oltre all'aspetto da cane, Ryan, aveva ereditato la poca pazienza e l'aspetto cattivo di un cane che vuole azzannarti.
Hai ragione, scusa. Ma sta succedendo davvero qualcosa di brutto”.
Justin si alzò a sedere rinunciando all'idea di dormire.
Sentiamo. A chi starebbe succedendo qualcosa di brutto?
Daphne.” rispose immediatamente lui.
A quel punto Justin non poté fare a meno di sembrare, almeno, interessato.
E come lo sai?” chiese curioso.
Credo sia istinto canino. Non puoi capire sciocco babbano.
Dovevi finire ad Hogwarts, almeno saresti sembrato un cane parlante normale.” borbottò.
Smettila di fare il simpatico e mettiti le scarpe. Muoviti.
E dove andiamo?
Da mia nonna. Che dici?
Justin roteò gli occhi al cielo e sbuffò.
Casa Hays alle undici di sera. Non posso chiedere di meglio!” mormorò rassegnato all'idea che avrebbe rivisto Daphne.
Perché tutte a lui?!
Guidò mantenendo il silenzio fino a quando non fu davanti a casa Hays, che doveva fare?
Si ma che devo fare qui?”domandò a Ryan.
Assicurarti che Daphne stia bene.
E cosa faccio? Busso alle undici di sera a casa di qualcuno per vedere se Daphne sta bene?
Ottimo piano.” disse Ryan congratulandosi con Justin.
Seriamente. Busso, apre uno dei suoi e dico che voglio assicurarmi che la figlia stia bene? Non credi bastino loro?
Dì che Daphne ha un tu quaderno e che te lo deve ridare perché devi studiarci sopra
Alle undici di sera?
Sì. Hai avuto una partita e te ne sei accorto solo ora.
Justin ci pensò qualche istante. Poi annuì e scese dall'auto e si fece seguire da Ryan fino alla porta di casa Hays.
Continuava a ripetersi che probabilmente avrebbe fatto la figura dell'idiota anche se avesse avuto una scusa migliore. Erano pur sempre le undici di sera.
Si avvicinò alla porta e fu quasi tentato di tornare in dietro, ma qualcosa, o meglio Ryan, lo obbligava ad andare avanti.
Suonò ed attese davanti alla porta qualcuno.
Dopo due minuti – nei quali Justin pregò Dio che nessuno aprisse – la chioma nera di Daphne fece capolino davanti a lui.
Bieber? Che ci fai qui?” sbottò cercando di allungare la maglietta dei Muse che usava come pigiama. Era la sua maglia preferita... era di Ryan un tempo. E a Ryan gliel'aveva regalata Justin. Quasi si arrabbiò col cane ma dovette trattenersi: Daphne aspettava una risposta.
Di sicuro la scusa del quaderno con Daphne non era credibile visto che a stento si salutavano.
C'era un'altra scusa da poter usare. Quella dell'accertarsi che stesse bene. Ma per cosa? Né Bieber né Hays erano interessati alla salute dell'altro... fissò Ryan e fu colpito da un'idea geniale!
Ryan ha vomitato. È normale? Volevo andare in clinica, ma stavo per addormentarmi in macchina.” Idea geniale! Perché non era venuta in mente prima a Ryan stesso?
Oh, stai male piccolo? Il tuo padrone ti fa mangiare schifezze?” Ryan d'istinto portò la coda tra le gambe mentre si lasciava accarezzare da Daphne che stava accovacciata davanti a lui.
Vieni, vedo in cucina se la scorta dei medicinali di mamma c'è ancora” disse rialzandosi e facendo strada a Justin verso la cucina.
Siediti, vado a cercare dei pantaloncini... ci sono sempre guardoni in giro.” continuò Daphne notando lo sguardo fisso di Justin sulle sue gambe.
Il ragazza sorrise imbarazzato mentre Daphne lasciava la stanza.
È per questo che sei il mio migliore amico! Sei un genio!” esultò Ryan.
Fai piano o la scusa del vomito non regge” sussurrò il ragazzo. Ryan si accucciò a terra e aspettò.
“Hai visto quant'è bella? Non la trovi perfetta?” mormorò Ryan.
È una bella ragazza, lo ammetto.
Lei è perfettamente perfetta.” ringhiò Ryan.
Calmo bello. È perfetta, come vuoi” sul muso di Ryan sembrò dipingersi un espressione soddisfatta. Mai dire in sua presenza che la sua donna non fosse prefetta. Lo era e basta.
Ha un bel paio di gambe” continuò Justin.
Ti piacciono? Io le uso per dare i calci a quelli che me le fissano” Justin sobbalzò voltandosi verso l'ingresso della cucina.
Non vorrei mai trovarmi nei loro panni!” esclamò lui come se nulla fosse.
Daphne alzò un angolo della bocca come per sorridere ma poi fissò gli occhi sul cane e si ricordò che l'animale stava male e si precipitò ad accarezzarlo ancora un po'.
Poi non si sa da dove, ma Justin pose la domanda che voleva fare da un po'.
Ti manca?
No.” rispose subito lei.
Sicura? Non ho nemmeno detto chi, eppure tu hai risposto... vuol dire che pensavi a lui...
Non mi va di parlarne, Justin.” lo aveva chiamato per nome, era un buon segno.
Ryan si sentiva impotente, avrebbe voluto dire a Daphne che era tutto ok e che lui era lì, lì con lei, ma non poteva.
Avrebbe voluto stringerla a sé ancora una volta. Avrebbe voluto dirle che l'amava, che lei era forte e poteva farcela a superare la sua mancanza.
Manca tanto anche a me, sai? Lo conoscevo sin dai tempi dell'asilo.” ora Justin era seduto di fronte a lei sul pavimento, e anche lui aveva iniziato ad accarezzare Ryan. Ryan che stava iniziando a mugugnare qualcosa che Justin non voleva riferire a Daphne.
Questa era la sua maglia preferita... ha ancora un po' del suo profumo addosso” mormorò lei.
Gliel'avevo regalata io. Sai perché era la sua preferita?” chiese lui pensando che lei sapesse. Ma scosse la testa. E lui sospirò. “Perché indossava quella maglietta quando ti vide per la prima volta e disse 'Ehy Biebs, guarda quella? Non è bellissima?'.
Davvero?” Daphne cercò di trattenersi, ma una lacrima solcò il suo viso, abbassò il capo per nascondersi, ma ormai lui l'aveva vista.
Si Daphne. E se vuoi piangere, parlare, picchiare, fallo con me. Non tenerti tutto dentro, starai solo peggio.
Io ti odio, ricordatelo.” Justin ridacchiò e le si sedette accanto aspettando una sua mossa. Fu del tutto sorpreso però, di ritrovarsela tra le braccia, con la testa sul suo petto, stretta alla maglia mentre singhiozzava come una bambina.
Ti odio Justin
Shh.”
Grazie amico” mormorò Ryan mentre poggiava il muso sulla gamba di Daphne “Sono qui piccola.” e lì, anche a Justin scappò una lacrima.



 


Eccomi qui!
Ci ho messo poco eh?
Non siete contente?
In realtà sono io quella contenta.
Mi avete lasicato quattro recensioni allo scorso capitolo*-*
SONO CONTENTISSIMA!
Non me ne aspettavo così tante, davvero!
Così ho scritto velocemente il capitolo che avevo in testa e senza rileggerlo lo sto pubblicando.
Anche perchè se lo rileggessi morirei affogata tra le mie lacrime.
Vi chiedo scusa, so che sono troppo malinconica, ma Daphne non po' dimenticarsi così in fretta di Ryan.
Provate a capirla povera stellina.
E Matteo... tenetevelo buono in mente(?)
Lui tornerà.
Che altro?
Ah sì.
Mi lasciate un parere? Peeeeeeeeeeer favore *occhi da cucciolo Ryan*
Un grosso bacio, Manu || xCatchingfire_

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ps. se mi aggiungete in facebook, mi mandate un mp con scritto chi siete, please?


   
 
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