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Autore: arty98    04/01/2013    1 recensioni
Kate e Lucy sono due sorelle che vivono in due mondi completamente diversi. Una di notte caccia e si nutre di sangue umano seminando il terrore tra le strade. L'altra uccide i vampiri sotto l'uniforme di una Vegliante con inquietanti sembianze da gatta.
Due mondi differenti, due vite che portano nel loro cuore una ferita che dopo ancora due anni brucia. ma cosa succede se per errore la vampira e la Vegliante non trovano nell'altra un nemico, ma un potenziale amore??
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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"lo so benissimo, ma la cosa non è importante, qualsiasi vampiro e cacciatore esperto sa che è così solo se la cosa è fatta per sentimenti veri, non solo tanto per fare... e ricambiati... quindi non ho nulla da temere..." disse, chiudendo gli occhi e sdraiandosi tranquilla sul materasso

Lucy annuì, poi, senza neppure pensare, le si avvicinò "io dovrei andare...ma se vuoi rimango a farti compagnia" disse in modo tranquillo e ingenuo guardandola negli occhi, fece per alzarsi ma tornò subito sui suoi passi. sorrise tra sé e sé e si protese verso la vampira che era ancora supina sul letto e che ora guardava inconsapevole. Lucy le bloccò i polsi con le mani e poi le sussurrò ad un orecchio "beh allora se non ci sono conseguenze dato che non provi nulla, posso farlo" disse liberandole una mano e passando le dita sulla sua guancia fresca e candida accarezzandogliela lievemente e con dolcezza. Poi le lasciò un lieve bacio sulle labbra. chiuse gli occhi e spense il cervello. rimase ferma così per qualche istante per poi ritirarsi, lasciandola libera e sedendosi sulla sponda del letto per allacciare le scarpe col tacco. se avesse voluto l'avrebbe fermata. ma sapeva che non lo avrebbe fatto.
si sentiva orgogliosa, una volta tanto era stata lei a mettere a spalle al muro l'altra e a lasciarla senza armi, perfettamente alla sua mercé. ora era lei che aveva il coltello dalla parte del manico. sorrise finendo di legare il laccetto. “buona notte”

"cioè... perché l'hai fatto? non che mi dispiaccia, ma... beh non pensavo di piacerti insomma io... io sono solo..."balbettava, confusa e incerta sul da farsi per la sua prima volta; guardò la ragazza, si sporse verso di lei e la baciò di nuovo, dolcemente
 
Lucy rise divertita "chi ti ha detto che tu mi interessi? l'ho fatto solo perché so che non ci saranno ripercussioni, logico. non sono così sciocca da mettere in gioco la mia vita" disse alzandosi ridendo e scompigliando affettuosamente i capelli all'altra "deduco che sia meglio che io vada... non si sa mai, potrebbe venirti voglia di uno spuntino e trovarmi accanto a te sarebbe sconveniente." si sistemò la gonna che si era alzata di qualche centimetro. "o se fai la brava bambina domani sera posso venirti a trovare, ma dopo la pattuglia logicamente." disse accarezzandole la guancia. quando ricevette il bacio le venne da sorridere.
"ora però sei stata tu a darlo a me. Devo prenderlo come un invito a restare o come un saluto?" chiese sorridendo divertita. finalmente era lei a metterla in imbarazzo, credeva.

"prendilo come vuoi tu..." le disse, tornando sdraiata sul letto e chiudendo gli occhi alla luce della lampada

Lucy la guardò "non ti sarai mica offesa!" disse ridendo, le andò vicino toccandole il braccio "ehi...dai...non era per offendere....era sarcastico" spiegò dispiaciuta accarezzandole il braccio "scusami. posso farmi perdonare?" chiese con gli occhi dispiaciuti e con la voce un po’ tremante. 

“no, non fa niente... vai pure se vuoi, non mi offendo“ disse, immobile sul materasso senza aprire gli occhi

Lucy annuì scostandosi "va bene. allora ciao" disse alzandosi e mordendo il labbro inferiore nervosa e dandosi di continuo della stupida. "grazie per la fasciatura" aggiunse sottovoce per poi alzarsi e uscire zoppicando lievemente.

Katrin si accorse della cazzata che stava facendo lasciandola andare “no, non andare... resta… solo un po‘“ disse titubante, alzandosi di scatto “almeno per la caviglia...poi ti porto a casa io...“

Lucy la guardò cercando di capire come agire "O-okay..." mormorò andando verso l'altra, le si fece vicina e poi la guardò negli occhi "posso… avvicinarmi a te?" chiese nervosa e in un tremendo imbarazzo. Abbassò le orecchie e mosse la codina per ciò che provava in quel momento. abbassò anche lo sguardo intimorita da quello dell'altra e dal suo certo "no" che sapeva avrebbe ricevuto. 
si strinse nelle spalle timida; era tornata la ragazzina timorosa e imbranata come sempre. il controllo e il coraggio che poco prima aveva avuto erano sfumate. ora iniziava pure a sentirsi in imbarazzo per la sua sfacciataggine nel baciare la ragazza senza preavviso. "se sei arrabbiata per prima....sappi che non era per offenderti....volevo solo scherzare...io...mi....dispiace....non...scusa...."balbettò rossa in viso e fissando un punto sul pavimento "ecco, ora ho fatto anche la figura della bambina e dell'infantile" si rimproverò sospirando sconsolata.

“no, non mi sono offesa... tranquilla, sto bene" disse, prendendole una mano con dolcezza e tirandosi la ragazza vicino sé; le cinse la vita con le braccia e annusò il suo collo, le disse poi "non sentirti in imbarazzo, non hai niente da temere qua con me..."

Lucy si strinse alla ragazza annusando il suo profumo delizioso e chiudendo per un istante gli occhi. questa volta le orecchiette erano rimaste basse, ma, a causa della sua felicità, ogni tanto facevano degli scatti rizzandosi, per poi tornare ancora una volta basse. e la coda si muoveva scodinzolando. "ci mancavano solo le caratteristiche feline che sbucano fuori all'improvviso e iniziano a mostrare i miei sentimenti, come se non fossi già abbastanza agitata" pensò timida.
"tu per me sei un'amica ormai" spiegò deglutendo in imbarazzo "so che ci dovremmo odiare ma...delle volte credo che tu possa capirmi meglio di chiunque altro. e mi pare che anche tu... ci tenga... a me" terminò titubante e cercando conferma nello sguardo dell'altra. 
"e poi c'è il fatto che con te praticamente il mio animale interno si risveglia come non nulla, che non voglio che tu te ne vada, che mi piace stabilire un contatto con te e starti vicina." pensò ma non disse nulla. sarebbe stato ancora più imbarazzante di quanto già non fosse.

Katrin sorrise "sì, a te ci tengo, molto anche, so che non dovrei ma un po' ci tengo, ma non considerarmi un'amica..." le disse, carezzandole un braccio sovrappensiero, mentre guardava la ragazza stretta a sé con un leggero sorriso
 
"io...sono confusa...mi dici che non siamo amiche... allora perché mi abbracci?" chiese rimanendo immobile quando lei le annusò il collo. "se siamo nemiche, perché mi dici che non devo avere paura? perché non mi hai mai attaccata? perché stabilisci sempre un contatto fisico con me?" chiese alzando lo sguardo e cingendole il collo con le braccia "perché ti piace mettermi a spalle al muro e toccarmi?" chiese e vedendo l'altra pronta a smentire scosse il capo "he no, non guardarmi così perché me ne sono accorta!" disse ridendo e agitando la coda divertita, le si avvicinò con il viso fino a rimanere a poca distanza "perché mi chiami micetta se non lo sono?" chiese calma, accarezzandole i capelli chiari

"è un soprannome... direi che però ha un fondamento di verità, vista la tua coda e le tue orecchiette da gatto..." disse, sorridendo "e in conclusione trovo che tu abbia davvero un bel corpo..."disse passando con lo sguardo interamente sul corpo della ragazza tra le sue braccia e leccandosi le labbra

Lucy rise divertita per la faccia dell'altra "si, ma non è da mangiare. ci terrei ad averlo ancora tutto il mio corpo...sai com'è... devo anche uscire con i ragazzi...." disse scherzosa "e poi non è mica per te questo! questo mi serve solo per passare come ragazzina ingenua e innocua durante la caccia e poi uccidere"

"uno: lo so; e due: uccidere? ma se ti ho disarmata con un nonnulla... " disse, ridendo divertita "e poi chi vuole mangiarlo, scusa?" e continuò a sorridere alla ragazza, guardando i suoi tratti felini

Lucy annuì alzando un sopracciglio "allora perché mi tratti come se fossi tuo territorio personale?" chiese facendosi sicura e mettendo i palmi delle mani sulle spalle della ragazza per sospingerla via delicatamente. ci provò ma evidentemente aveva capito il suo intento "lasciami..."mormorò cercando di non ridere 

"hai chiesto tu di poter venire qui tra le mie braccia..." disse, spostandosi in fretta "e poi il segno che hai sul collo indica che solo io posso farti del male o ferirti, nessun altro" le disse, allungando una mano dietro la schiena dove teneva il pugnale, l'avrebbe usato solo come difesa

"hai detto che non me ne avresti mai fatto perché avrebbe fatto più male a te che a me" le ricordò ridendo divertita dalla reazione dell'altra sulla difensiva. "pero...se hai voglia di combattere sono anche pronta...devo solo togliere queste" disse sfilandole e mettendo il piede dolorante a terra e stringendo i denti per il dolore "se vuoi fatti avanti!" disse sulla difensiva

"no, non ne ho la minima intenzione, se ti va attacca tu, mi limiterò a schivare i tuoi colpi, ma non ti farò mai un affronto diretto" le disse, stando seduta sul letto e guardandola fissa negli occhi

"ho io non voglio attaccare. ma se preferisci lo faccio anche subito" disse gelida "è peggio di un bambino. prima dice una cosa e poi ne pretende un'altra. Cambia umore con un non nulla" pensò guardandola "io non ti voglio attaccare. te l'ho anche detto."

"sei tu che ti sei innervosita prima, io ero solo sulla difensiva perché non mi va di morire..." disse semplicemente e sinceramente, sorridendo alla ragazza ma stando in guardia
 
  
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