Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    23/07/2007    5 recensioni
Dopo la fine della seconda serie Shaoran è tornato ad Hon Kong, da allora Sakura non si da pace; nel momento stesso in cui lui rimette piede in giappone le carte si ribellano attentando alla vita dei due innamorati, mirando a separarli per evitare altre sofferenze alla loro padrona. Riusciranno a fare si che si lascino o sarà Shaoran stesso a ripartire per la Cina dopo aver sistemato le cose?
Genere: Generale, Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura, Un pò tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Devo tornare ad Hong Kong, e probabilmente non tornerò mai più qui.-
Sakura era sconsolata le era passata la voglia di fare qualunque cosa, perfino di finire le crepes che lanciò in un cestino poco distante facendo centro, voleva solo stare sola.
-Sakura perdonami ti prego.-
Ora i singhiozzi di Sakura erano cessati, Si asciugò le lacrime con la manica del maglione, alzò il viso verso Shaoran e con un sorriso forzato gli disse:
-Non ti preoccupare. Quando parti?
-Questa sera, alle otto e mezza.
-Va bene, ti chiedo solo un favore però.
-Cosa?
-Non pretendere che io venga a salutarti, non ce la farei. Addio Shaoran.
Si voltò e se ne andò in silenzio, Shaoran guardò l’orologio, erano le sette passate, dopo meno di un’ora e mezza sarebbe stato su quell’aereo e non l’avrebbe più rivista, intanto gli rimbombavano in testa le parole di Sakura: “Non pretendere che io venga a salutarti…non ce la farei…Addio Shaoran... Addio Shaoran… Non pretendere che io venga a salutarti…non ce la farei…non ce la farei…”
-Ti prometto che non ti farò più star male, te lo prometto, avrei dovuto farlo fin dall’inizio.-
Si voltò e prese a correre verso casa.
Dieci minuti dopo Sakura era arrivata a casa, quando suonò il campanello fu suo padre ad aprirle.
-Sakura, come mai sei già tornata?-
-Ti prego, lasciami in pace e non farmi domande.-
Lo superò e andò in camera sua. Quando aprì la porta Kerochan stava giocando con la play station e non badò a Sakura che ora più che mai voleva essere consolata. Lei non provò neanche a spegnere la TV e prese dei vestiti per cambiarsi.
Intanto anche Shaoran era arrivato a casa e si era precipitato nella stanza di Meylin che stava facendo le valigie.
-Devi muoverti Shaoran, l’aereo parte fra un’ora.-
-Lascia perdere, dov’è il telefono?!?-
Disse frettoloso, Meylin gli lanciò il telefono e gli chiese:
-Che vuoi fare?-
-Chiamo mia madre!-
Disse mentre componeva il numero.
-Era ora che ti decidessi!-
Intanto ad Hong Kong fu una delle sue sorelle a rispondere.
-Pronto, casa Li.-
-Devo parlare con mamma.-
-Cos’è? Ora non si usa neanche più salutare?-
-Piantala e passami mamma!-
-Ok, ok.-
Diede il telefono a sua madre.
-Dimmi Shaoran.-
-Volevo solo dirti che io non torno più!-
-Come sarebbe a dire che non torni più!?!?-
Il tono della signora Li si fece grave.
-Non torno e basta!-
-No, tu invece salirai su quell’aereo e tornerai qui!!-
-Sei lontana chilometri e chilometri, non mi ci puoi trascinare sull’aereo!-
Detto questo chiuse il telefono in faccia a sua madre e si diresse verso l’uscita, Meylin lo guardò stupefatta, Shaoran non aveva mai disobbedito a sua madre, lui stesso solo ora si rendeva conto di cosa poteva arrivare a fare per amore di Sakura.
-Ora dove vai?-
Shaoran si bloccò di colpo e si girò a chiedere a Meylin:
-Secondo te cosa potrei regalare a Sakura per farmi perdonare? Ci è rimasta di sasso quando le ho detto che dovevo ripartire.-
Meylin si avvicinò a lui:
-Secondo me le basterai solo tu, ma se proprio vuoi fare le cose in grande regalale il ciondolo che hai comprato due settimane fa, tanto era per lei che l’hai comprato. Giusto?-
Squillò il telefono.
-Questo è per te, tua madre vorrà farti il lavaggio del cervello, rispondi!!-
La ragazza prese il telefono e rispose.
-Pronto, chi parla?...No zia è uscito ma ti assicuro che non stava scherzando… si, per lei… non preoccuparti glielo dirò! Ciao.- riattaccò- Hai il permesso di rimanere, Wein prende il primo aereo e ti raggiunge ma per questa notte resterai da solo, tanto te la cavi no? -
Shaoran fece un’enorme sorriso a Meylin che gli lanciò il telefono egli ordinò:
-Telefona a casa di Sakura e assicurati che stia bene, anzi giacché ci sei vedi anche se è a casa!-
Intanto a casa di Sakura Il signor Kinomoto cominciava a preoccuparsi, neanche Charls era riuscito a fare parlare Sakura e ne tanto meno a farle aprire la porta della sua stanza, Sakura era rimasta per un’ora a guardare il nulla stesa sul suo letto e ancora non si muoveva da sotto le coperte ne piangeva.
I pensieri del il signor Kinomoto furono interrotti dallo squillare del telefono.
-Pronto casa Kinomoto… si… si, non ti preoccupare è qui, ma mi puoi spiegare che cosa è successo… si … veramente?... e ora tu con chi rimani? Perché invece non vieni a dormire da noi, la stanza degli ospiti è occupata ma puoi dormire in camera di Sakura… perfetto, Touya sta andando a prendere le pizze, tu a come la vuoi?... ok, allora ti aspettiamo tra una mezzora…non glielo dirò, credo che sia meglio che tu le faccia una sorpresa… ciao.-
Intanto Sakura, che era uscita dalla sua stanza per andare in bagno, passò dietro a suo padre che aveva appena riattaccato.
-Chi era al telefono?-
-Qualcuno che verrà a trovarti tra poco.-
Sakura andò in bagno a bagnarsi la faccia e ne uscì dopo più di un quarto d’ora, quando tornò in camera sua trovò Charls seduto sul letto ad aspettarla.
-Charls, che ci fai qui?-
-Sono venuto a consolarti.-
Detto questo si alzò e andò verso Sakura che per tutta risposta si gettò sul letto a pancia in giù e coprì la faccia tra le braccia.
Intanto al piano di sotto qualcuno aveva suonato, Charls continuava il suo discorso
-Volevo chiederti ancora una volta se volevi diventare la mia ragazza, non puoi rifiutare!-
Intanto erano arrivate anche le pizze.
Il signor Kinomoto per fortuna bussò alla porta al momento giusto ed entrò con due pizze in mano dicendo a Charls: -Charls, tua madre ti cerca.-
Charls riprese quel suo sguardo da angioletto e disse:
-La ringrazio di avermi avvertito, la raggiungo subito!-
Prima che potesse scendere le scale fu fermato da Shaoran che gli disse:
-Ti ho rotto le uova nel paniere, vero? Ma non ti preoccupare, me la pagherai presto, ti avevo avvertito di stare alla larga da lei.-
Shaoran era di una calma quasi spaventosa e dopo che Charls se ne fu andato entrò nella stanza di Sakura, il signor Kinomoto se ne andò in silenzio chiudendosi la porta alle spalle e lasciando Sakura e Shaoran da soli, lui si sedette sul letto accanto a lei, cominciò ad accarezzarle la schiena e le disse con calma:
-Forse se ti decidessi a piangere un po’ ti sentiresti meglio.-
Quando Sakura sentì la voce di Shaoran si alzò di scatto e lo guardò sbalordita, ora le lacrime cominciarono ascenderle giù per le guance e il cuore a batterle forte.
-Tu… non eri… partito?-
-Ho cambiato idea all’ultimo minuto.-
-Ma avevate già organizzato tutto, anche pagato il biglietto!-
-Si, ma sai che ti dico?-
Lei fece cenno di no con la testa.
-Non m’importa di nulla, tu per me sei troppo importante! Non ti lascerò mai più.-
Sakura lo guardò sbalordita.
-E non fare quella faccia! Tanto lo so che sei contentissima.-
Dopo qualche attimo di esitazione Sakura schizzò verso il ragazzo abbracciandolo.
-Ci sono un paio di altre sorprese.-
-Quali?-
Chiese Sakura curiosa asciugandosi le lacrime.
-Allora, in ordine di importanza, alla rinfusa o in ordine di inutilità?-
-Decidi tu.
-Vada per l’ultima, allora, prima cosa: oggi resto a dormire qui…-
-Questo ti sembra poco importante?-
-Si in confronto a tutto il resto, vado avanti; secondo…-
Infilò la mano nella tasca dei pantaloni e ne tirò fuori una collana composta da un ciondolo di rubino rosso a forma di cuore contornato da brillantini dorati appeso ad una catenina dorata, lo mise al collo di Sakura e continuò arrossendo un pochino:
-…Volevo regalarti questo.-
Sakura era rimasta senza parole, non sapeva che dire ma per fortuna Shaoran andò avanti col discorso:
-Beh, terza e ultima sorpresa… anzi più che sorpresa è una domanda…
Sospirò e poi deglutì prima di diventare completamente fucsia dall’imbarazzo, si guardò intorno sperando di non vedere Kerochan, sapeva che se il peluche fosse stato nei paraggi avrebbe dovuto rimandare.
-Allora?- Chiese Sakura riportandolo alla realtà, lui si girò a guardarla e si accorse che più la guardava più si sentiva in imbarazzo ma ormai aveva cominciato e doveva finire.
-S… Sakura…t…tu… Insomma, io… volevo chiederti se… vuoidiventarelamiaragazza?-
Disse le ultime cinque parole tutte d’un fiato, poi continuò agitatissimo a parlare,
-Se non vuoi non c’e problema, se vuoi puoi pensar…-
Sakura Spazientita gli aveva tappato la bocca con la mano, poi emozionata e col cuore che le batteva a mille rispose a bassa voce e guardandolo dritto negli occhi:
-Non ho bisogno di tempo per pensarci, ho tutta l’intenzione dirti subito di si.-
-Davvero?-
Chiese Shaoran sorpreso.
-Si.-
Rispose lei facendogli un sorriso stupendo che lo fece ribollire per qualche attimo, fino a quando non gli venne il desiderio di baciarla. Purtroppo però prima che potesse portare a compimento l’opera Kerochan bussò alla finestra e Sakura dovette andare ad aprire.
-Kerochan, dov’eri finito?-
Kerochan entrò nella stanza.
-Ero andato a prendere una boccata d’aria, quando ho deciso di rientrare però il ragazzo che è arrivato questo pomeriggio era in camera tua e così ho deciso di fare un giretto, così sono arrivato qui ora.
Sakura agitata gli chiese:
-E da quanto tempo sei fuori dalla finestra?-
-Un paio di secondi perché?-
-Quindi non hai visto ne sentito niente di quello che è successo qui dentro poco fa?-
-Esatto, perché ti agiti tanto, è successo qualcosa?-
Chiese Kerochan curioso.
-No, niente di niente.-
Disse Shaoran visibilmente seccato per l’intrusione.
-Ah cinesino che ci fai qui? Pensavo fossi partito.-
Disse Kerochan dispiaciuto prima di alzare il naso all’insù per annusare l’aria:
-Ragazzi qui c’è odore di pizza!!!-
-Comunque se ti può interessare non sono più partito per varie ragioni, e sono qui perché il padre di Sakura mi ha invitato a dormire.-
-Coooosa?-
Strillò Kerochan lasciando perdere la pizza.
-Ma…ma…se la stanza degli ospiti è occupata vuol dire che devi dormire qui dentro?-
-Si peluche, hai qualche problema per caso?-
Disse Shaoran con aria di sfida.
-Non puoi dormire qui! Diglielo Sakura!-
Sakura per tutta risposta tolse la pizza da sotto il musetto di kerochan e disse:
-Che ti piaccia o no lui dormirà qui!-
Kerochan si riprese la pizza e chiese a Shaoran:
-Sentiamo, quali sarebbero queste ragioni per cui non sei più partito?-
Sakura diventava curiosa, conosceva solo una delle ragioni per cui Shaoran era rimasto; ed era lei! Shaoran rispose con non poco imbarazzo
-Al primo posto c’è Sakura, al secondo posto ci sono quegli esseri che cercano di uccidere Sakura, terzo Charls, quarto Clod.-
Kerochan si volto con tono sospettoso:
-Che c’entra Sakura con te?-
Sakura e Shaoran si guardarono con aria complice, Shaoran un po’ imbarazzato chiese:
-Glielo dici tu o glielo dico io?-
Sakura si girò verso Kerochan e gli disse:
-Senti un po’ Kerochan, che faresti se ti dicessi che io e Shaoran siamo fidanzati?-
-Ti direi che purtroppo non posso farci niente, ora mangiamo la pizza però!!-
Si sedettero a mangiare le pizze, Kerochan sulla scrivania, Sakura e Shaoran sul letto uno accanto all’altra. Kerochan attaccò discorso per primo.
-Allora, ragazzi; è giunta l’ora di parlare di ieri notte.-
Sakura sussultò, ancora tremava al solo pensiero di ciò che era accaduto, Shaoran intuì la sua agitazione e si avvicinò un po’ a lei.
-Cinesino, ti spiacerebbe prendere il libro delle carte dal solito cassetto?-
Shaoran si alzò per andare a prendere il libro ma Sakura lo trattenne.
-Aspetta! Vado io.-
Sakura non voleva che lui vedesse i maglioncini del suo orsacchiotto, Kerochan lo sapeva, per questo voleva mandare lui. Si diresse verso il cassetto e lo aprì, quando vide il libro sobbalzò, lo prese con titubanza e richiuse il cassetto. Si girò.
-Kerochan, il libro è strano.-
Lo volse a Kerochan e a Shaoran, il quale lo guardò stupefatto.
-Incredibile! Cosa pensi sia successo?-
-Non ne ho idea, giuro che non ho fatto niente, non lo guardo da quando sei partito.-
Aveva appena finito la frase che lasciò cadere il libro a terra emettendo un strilletto a meta tra spavento e dolore. Shaoran si alzò di scatto e si avvicinò a lei.
-Tutto a posto?-
-Scotta.
Intanto il libro era caduto per terra spargendo anche qualche carta sul tappeto, Sakura era sfiduciata. -Kerochan, anche le carte sono diverse.-
Disse Shaoran mentre massaggiava dolcemente le mani di Sakura.
-Sedetevi ragazzi.-
Disse Kerochan in tono serio. Sakura lasciò le mani di Shaoran e raccolse le carte e il libro da terra prima di sedersi accanto a lui, poi si rivolse a Kerochan:
-A cosa è dovuto il loro cambiamento?-
-A te e a Shaoran.-
Disse Kerochan angosciato.
-Come sarebbe a dire che centriamo noi? Sakura ha detto che non tocca le carte da quando sono partito.-
-Non è stato necessario toccarle, loro hanno solo seguito il suo cuore e i suoi sentimenti, così tutte le volte che lei ha pianto disperata in questi mesi perché tu non c’eri una carta si è trasformata, qualcuna si deve essere salvata dalla trasformazione, o Sakura sarebbe già stata uccisa dalle carte. Se ora tu provassi a contare tutte le carte scure sapresti quante volte lei ha pianto, e credimi, sono state molte!-
Shaoran prese il libro dalle mani di Sakura e cominciò a contare le carte, quando finì si voltò verso Sakura che stava fissa a guardare il pavimento.
-Sono cinquantuno la carte trasformate, cinquantuno su cinquantadue.-
Kerochan i alzò in volo allarmato.
-Come cinquantadue, dovrebbero essere cinquantatre!-
-Come cinquantatre? Peluche guarda che le carte di Clow sono sempre state cinquantadue.-
-Le carte di Sakura sono cinquantatre!-
-Io ne ho creata una quando sei partito.-
Disse Sakura malinconica prima di prenderla da sotto il cuscino e porgergliela. Kerochan si avvicinò ai ragazzi e chiese a Shaoran:
-Li, qual è la carta che è scampata alle trasformazione?-
-“The Thunder”, il fulmine.-
-Che legami avete con questa carta?-
-E’ la carta che ho catturato quando ci siamo conosciuti.-
-Non dovete assolutamente permettere che si trasformi anche quest’ultima o sarà la fine.-
-Come faccio a farle tornare normali?-
Chiese Sakura afflitta.
-Non ne ho idea. So solo che lo potrete fare solo quando sarete insieme.-
I due ragazzi si guardarono, Shaoran sorrise a Sakura e lei si rassicurò.
-A proposito, le carte a gruppi cercheranno in tutti i modi di mettersi fra voi due, fate attenzione, le creature di ieri notte erano l’effetto combinato di “The Dream” e “The Illusion”.-
Shaoran si mise a cercare le due carte, la prima che trovò fu “The Dream”, quando la vide Sakura si sentì mancare le forze per un istante, poi allungò la mano verso la carta fino a toccarla;
-E’ gelida.-
Shaoran mise la sua mano su quella di Sakura, quando entrambe le mani furono sulla carta essa si illuminò riempiendo la stanza di un lieve calore, quando la luce si spense la carta era tornata normale, Sakura lanciò un gridolino di gioia prima di abbracciare Shaoran che ricambiò il gesto. Poi chiese a Kerochan:
-Come abbiamo fatto? Che è successo? -
-Credo che vi basti toccare una carta insieme per farla tornare normale.-
Shaoran si mise subito a cercare l’altra, la trovò, rifecero l’operazione e anche “The Illusion” tornò normale. -Possiamo ritrasformare anche le altre?-
-Non lo so, provate!-
Le uniche carte che riuscirono a trasformare furono “The Dream”, “The Illusion”, “The Watery” e “The Wood”.
-Credo che debbano attivarsi prima che possiate farle tornare normali, non temere Sakura non credo che ci metteranno molto, comunque non si dovrebbe ripresentare il problema di ieri notte. Per ora è tutto, grazie dell’attenzione ora fate quello che volete, io vado al “Creamy crepes”.-
Detto questo si girò e volò via fuori dalla finestra.
-Che facciamo ora? Hai sentito il tuo peluche preferito, abbiamo la serata libera.-
-Non è lui il mio peluche preferito, il mio peluche preferito è l’orsacchiotto blu che mi hai regalato tu! Comunque io dovrei vedere un film su Dracula in televisione anche se non ne ho nessuna voglia!-
-E allora perché lo devi vedere?-
-Perché devo fare il riassunto, ma io so già che morirò dalla paura!-
-Ti sei già scordata quello che mi hai detto questa mattina?-
-Si, che ho detto?-
-Che se sei con me non hai paura, io ci sono.-
Sakura sorrise.
-Vado in bagno a mettermi il pigiama, il film inizia tra dieci minuti.-



Il prossimo capitolo ne vedremo delle belle, e vedremo anche il film

   
 
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