♥ Capitolo 2 ♥
Arriva mio padre*
Papà: Ciao famiglia!
Mamma: ben tornato tesoro!
Io: Ciao papà!
Papà: Ciao tesoro, ma gurda quella è la maglietta che ti ho regalato io! *dice tutto soddisfatto*
Mamma: Tesoro, devi essere molto affaticato, ho preparato la tua cena preferita.
Io: Papà, ti ho parlato del mio ottimo voto in Inglese?
Papà: Si tesoro, 4 volte!
Io: E sei felice vero?
Papà: Ok, che mi nascondete?
Io: Avrei una cosa da chiederti.
Papà: Una cosa grande o piccola?
Io: No dai. E' una cosuccia, una cosuccia da niente..
Papà: OK fammi indovinare: vuoi un vestito nuovo?
Mamma: Tesoro credo che dovresti ascoltarla.
Papà: Ai ai, quando una frase incomincia così c'è da preoccuparsi :\
Io: Papà io sono sempre stata un'ottima studentessa...
Papà: Su questo non ho nulla da obbiettare!
Io: E tu sai quanto conta per me essere una stilista di moda.
Papà: E tu sai che non è possibile farti studiare in un'università per mancanza di soldi...
Io: Ecco io avrei trovato una soluzione.
Papà: Devo preoccuparmi?
Mamma: Ascoltala prima caro.
Io: Ecco io stavo pensando di andare a Milano dove li si trova una, un'ottima università per farmi studiare;
Papà: Si ma il fatto rimane sempre quello non abbiamo abbastanza soldi!
Io: Per questo ho cercato lavoro, come cameriera, in un ristorante che guarda caso si trova proprio vicino l'università;
Papà: Vuoi andare a Milano per studiare o lavorare?!?!
Io: Con quel lavoro da cameriera mi pagherò gli studi il tempo sufficente per impegnarmi e guadagnare così a fine anno una borsa di studio...
Papà: Basta così, ho sentito abbastanza! Tu non ti muoverai da questa casa! Ti chiuderò nella tua stanza a chive se è necessario!
Io: Ma papà;
Papà: Niente 'ma papà'! Tu non ti muovi da questa città hai capito?!?!?
Io: Ti odio!
E scappo via a piangere nella mia stanza, ma dal tronde me lo aspettavo. Sapevo già quello che mi aspettava,
mi ero già preparata psicologicamente.. E pure non so spiegarmi quella reazione, magari perché una piccola parte del mio
cuore sperava che mio padre avrebbe detto di si...
*toc, toc. Entra mia madre nella stanza.
Mamma: Tesoro...
Io: Non fa niente mamma, me lo aspettavo. Non preoccuparti mi passerà.
Mamma: Tesoro tu hai ragione ma cerca di capirlo, abbiamo solo te e lui non vuole perderti!
Io: Oh ma questo lo so mamma! Ma lui dovrebbe comprendere anche me! Io qui mi sento, mi sento..
Mamma: In gabbia... Come un uccellino nella sua gabbia d'oro..
Io: Come lo sai?
Mamma: Anche io alla tua età avevo un sogno. Ma mio padre me lo impedì... E io mi sentivo proprio come te. Un'uccellino nella sua gabbia d'oro che voleva uscire.
Io: E poi?
Mamma: E poi cosa?
Io: Sei riuscita a realizzare il tuo sogno?
Mamma: No....
Io: Ma per me sarà diverso io ci riuscirò, si! Uscirò dalla mia gabbia.
Mamma: Sappi che io sarò con te qualsiasi cosa tu faccia.
Io: Bene allora aiutami..
Mamma: A fare che?
Io: Aiutami a fare le valigie..! Tu mi aiuterai a fuggire. Mamma ti prego.
Mamma: Mettiamoci a lavoro.
Mi sembrava tutto così strano. Prima stavo piangendo e un'attimo dopo mi metto a preparare le valigie. Oddio, non avrei mai pensato di riuscirci.
Fra meno di tre giorni sarò a Milano, e studierò per diventare una famosa stilista! :D Sono contentissima e nulla mi impedirà di realizzare
il mio sogno. Tanto meno mio padre. Ok vista così sembra una prospettiva molto, molto... Come dire fantasiosa ma io ci credo davvero!