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Autore: Vale__91    23/07/2007    3 recensioni
Videl, 10 anni, alle prese con un diario in cui scrive della sua famiglia e della sua vita che lentamente cambia. Quali emozioni l'attraverseranno?
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8 Gennaio

Ormai è notte fonda, ma non riesco a dormire. Ho passato l’intera giornata a letto con la mamma e non sono nemmeno andata a scuola. All’inizio non voleva né lei né papà, ma visto che ero davvero giù di morale hanno acconsentito a lasciarmi qui.
Ora mamma deve rimanere a letto tutto il tempo e deve prendere delle strane medicine. Abbiamo cercato subito di parlare d’altro, ma alla fine le parole che uscivano riguardavano sempre le stesse cose. Le ho detto circa un centinaio di volte che le voglio bene e che sto malissimo a vederla così. Ha provato a essere forte e mi ha fatto qualche sorriso, ma dentro lo so che sta peggio di me. Mi ha ripetuto più volte di stare tranquilla e che tutto ritornerà come prima, solo che adesso quella frase mi sembra un desiderio irraggiungibile. Mi auguro davvero che abbia ragione lei.
Sono uscita dalla stanza piangendo, ma cercando di non farmi vedere da nessuno, specialmente da lei.
Mi manca vederla preparare la colazione, aiutarmi con i compiti, vederla fuori da scuola. Persino i baci che si dava con papà mi farebbero piacere ora. Penso che se li diano lo stesso, ma di sicuro non è la stessa cosa.
Per una bambina di 10 anni è normale provare questi sentimenti, scrivere certe cose? Più scrivo e più mi rendo conto che non sono cresciuta affatto e che sono sempre la solita “ piccola ” Videl.

§

24 Gennaio

La scuola continua, ma io non riesco proprio a concentrarmi. È da qualche settimana che non apro il diario, ma la voglia di scrivere si è persa tra il dolore che sto provando.
Mamma sta sempre peggio e ora non vive più nemmeno con noi. L’hanno portata in ospedale e ogni giorno io, papà e dei parenti andiamo a trovarla. Di vedere gli zii mi importa poco, io vorrei stare in camera sempre sola con lei o al massimo con papà.
Non ho ben capito che malattia ha, ma questa non porterà a nulla di buono e ho la cattiva sensazione che da un momento all’altro mi porterà via il bel viso della mamma. Non può lasciarmi, come potrei vivere senza di lei?
Tutti i giorni prendo l’album di foto e piango guardando noi tre com’eravamo una volta. Felici, sereni. Non tornerà più tutto questo, ormai lo so.
L’altra notte non riuscivo a dormire e sono andata a prendermi un bicchiere d’acqua. Nel buio ho sentito uno strano suono provenire dalla camera di papà. Credo stesse piangendo. Gli occhi sono diventati umidi e sono corsa a piangere sul cuscino.
Mamma ci manchi.

§

25 Gennaio

Oggi per la prima volta sono riuscita a rimanere un po’ da sola con la mia mammina. Mi ha detto ciò che pensavo e mi ha chiesto se credo che lei un giorno di questi se ne andrà. Ho detto di sì con la testa e lei mi ha annuito a sua volta. Ci siamo guardate a lungo e poi io ho iniziato a singhiozzare. Le ho detto che sono ancora piccola e che non potrei vivere senza di lei. Mi ha risposto senza lacrime, ma con un bel sorriso purtroppo rovinato dalla stanchezza, che lei per me ci sarà sempre anche quando io non potrò più vederla. È facile a dirsi, ma come potrò sentire le sue risposte alle mie domande. Come potrò non guardarla più negli occhi e non sentire più la sua voce. Le mie amiche provano a chiedermi di uscire con loro per svagarmi un po’. Sanno in che situazione vivo quindi capisco che lo fanno per tirarmi un po’ su, ma non me la sento di passeggiare serena se tanto non lo sono. Le annoierei e basta.
A casa io e papà parliamo poco. Vorrei dirgli che in realtà non mi sono affatto dimenticata di lui e gli voglio bene, ma le parole ogni volta che sto per dirle, non mi escono. Spero che in fondo lo sappia lo stesso.
È ora di andare a letto, domani sarà ancora una lunga giornata d’inverno.

§

26 Gennaio

Ho freddo, e mi tremano le mani. Scrivo male. Chi se ne importa. È tutto freddo, e mi fa male il cuore. Mamma. Mamma. Mamma. Mamma. Mamma. Dove sei?
È il giorno più orrendo di tutta la mia esistenza. Sono chiusa in camera da ore e l’unico vero sfogo è stato aprire questo intreccio di ricordi scritti da me in questi giorni. La mamma mi ha lasciato. Per sempre. Non la vedrò più. L’ultima cosa che mi ha detto è stata “ ti amo piccola mia ” come in quei film tristi. Nemmeno l’avesse fatto apposta.
Mamma mi puoi sentire? Ti ho risposto “ anch’io ”, ma non mi hai sentita e ti sei addormentata. Poche ore dopo mi hanno detto che sei andata in paradiso. Se tu sei lì allora io sono all’inferno adesso, ma tutto è fatto di ghiaccio e niente scotta, perché ho tanto freddo senza di te. Cosa faccio ora?


 

NDA - Sono contenta che la prima parte della fic e l'idea che mi è venuta sia piaciuta a qlcn ^^...Spero vi sia piaciuta anche qst parte ^^!

 

   
 
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