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Autore: Drius    04/01/2013    1 recensioni
“e tu?” chiese Louis facendo un sorriso obliquo “ti sei mai innamorato?”
Harry ringraziò il buio perché si sentì arrossire e non voleva che l’amico lo notasse.
“io non lo so. Come faccio a capirlo?” chiese Harry.
[...]
“Harry, l’amore è una sentimento che ti trafigge il petto! Quando sei innamorato senti strane sensazioni davanti a lei e quando lei non c’è non fai altro che pensarla.”
“e se la sogni?” chiese Harry.
“sei innamorato”
“se quando la vedi vorresti averla fra le tue braccia?”
“sei innamorato”
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La felicità era tornata a regnare tra quello strano gruppetto di ragazzi. Il braccio di Layla era guarito, Niall era tornato allegro come prima e Zayn aveva riacquistato le forze. La nuova arrivata, Alice, fece un po’ di difficoltà ad ambientarsi. Ma ben presto, grazie all’aiuto di Zayn, anch’ella fece amicizia con gli altri.
“e pensare che eravamo solo cinque ragazzi” sospirò una sera Niall, mentre erano tutti riuniti intorno al fuoco. Il freddo era giunto a pieno nella valle e ormai coperte e legna non bastavano più per otto persone. Ma questo non demoralizzò i giovani, pieni di vita, che iniziarono a stare sempre più spesso insieme. Sam e Layla cucinavano per i ragazzi, mentre Alice passava il tempo a dormire per recuperare le forze. Di lei si occupava maggiormente Zayn, legatissimo alla ragazza. Tant’è che una notte, mentre Niall era in biblioteca, Liam dormiva, Sam e Louis passeggiavano tranquillamente nel cortile e Zayn cullava Alice, Layla fece notare ad Harry quanto tempo passasse il moro con l’ultima arrivata.
“sembrano molto affiatati” gli disse mentre, stesi sul letto, lasciava che lui giocasse con i suoi capelli.
“si bhè … lei è anche molto carina” continuò lui.
Layla rizzò in piedi e lo guardò torva. Harry rise e si alzò a sua volta. Le cinse i fianchi con le mani e l’avvicinò a se.
“non quanto te, ovvio” sussurrò prima di posarle un delicato bacio sulle labbra.
“bhè anche Zayn è molto carino” lo stuzzicò lei.
Harry strinse di più la presa e la baciò nuovamente, sorridendo.
“non farmi ingelosire piccola Scott” le sussurrò prima di darle un terzo bacio.
Dalla notte in cui ritrovarono Zayn, Harry era diventato molto strano. Era scostante, nervoso e particolarmente solitario. La pace era di sicuro tornata all’interno del vecchio orfanotrofio, ma il riccio sentiva addosso i sensi di colpa per quella tragedia commessa. “andiamo Harry!” si ripeteva “erano criminali, assassini!” … “ma non meritavano di morire” si rispondeva. “volevano uccidermi, volevano uccidere Layla!” e la ragazza era di sicuro una delle più belle ragioni di vita che aveva in quel periodo. La guardava ora, finalmente felice anche se infreddolita. Infatti si rifugiò tra le braccia del ragazzo per riscaldarsi un po’.
“sono contenta di averti conosciuto Harry” sussurrò.
“non puoi immaginare quanto lo sono io”
Harry sentì uno strano brivido, non legato al freddo, quando la ragazza alzò la testa per posargli un tenero bacio sulle labbra. Poi però il bacio si fece più intenso. Lei spostò le sue mani sulla nuca di lui e fece sparire ogni distanza fra i due corpi. Non si era mai sentita così. Non aveva mai provato così tanta voglia di … di … di averlo. Confusa dal suo stesso sentimento, si lasciò condurre da Harry, ben più deciso. Le mani del ragazzo vagavano lentamente su per il suo corpo facendole provare piccoli brividi di piacere. Il riccio sentiva dentro di se una strana voglia, quella di non allontanarsi mai più da lei. E avrebbe iniziato quella notte. D’un tratto si ritrovò a toglierle la maglia, lentamente i pantaloni e lasciò che lei fece lo stesso. Fu il freddo a condurli sotto le coperte, si tenevano stretti, l’uno all’altra, mentre si scambiavano passionali baci. Harry le sfilò via il reggiseno e le lasciò delicati baci sul petto. Layla, invece, preferì esplorare il collo del ragazzo, lasciandogli dei piccoli segni violacei. Quando la mano di Harry però raggiunse i suoi slip, Layla si ritrasse. Ci fu un rapido sguardo d’intesa fra i due, dopo il quale lei ricominciò a baciarlo lasciando che il suo corpo restasse nudo. Il ragazzo inizialmente sfiorò la sua femminilità e lei d’impeto avvicinò la sua mano ai suoi boxer, sfilandoglieli via. Harry aveva sempre desiderato Layla ed ora l’aveva, lì, fra le sue braccia, tutta per se. Lasciò che il corpo della ragazza scivolasse sotto il suo e, lentamente, fecero l’amore. Layla provò inizialmente odio verso Harry, per il dolore che le procurava, ma il dolore si mutò lentamente in piacere e capì che nulla di più forte poteva esserci fra loro due. Lui le cinse i fianchi, mentre lei poggiò le mani dietro la sua nuca. Ogni tanto veniva scambiato un rapido bacio, ma soprattutto c’erano degli intensi sguardi fra loro.
Quando il tutto finì, lui le si posizionò affianco. La guardò intensamente e posò una mano sulla sua guancia.
“ti amo” sussurrò flebilmente.
Lei lo baciò per poi rispondere “ti amo anch’io”.
Si addormentarono insieme, abbracciati, dopo aver parlato molto e aversi ripetuto molte altre volte il loro amore.
 
La mattina dopo entrarono in cucina tenendosi per mano, la trovarono piena e chiassosa.
“eccoli i piccioncini!!” esclamò Niall vedendoli entrare. Tutti sorrisero. Sam stava distribuendo uova e pancetta, rubata il giorno precedente da Louis al mercato, Zayn teneva Alice sulla gambe, Liam e Niall invece stavano già mangiando seduti di fianco al fornello.
“Buongiorno gente!” esclamò Louis, entrando lentamente in cucina. Tutti lo salutarono calorosamente. Aveva un’aria spossata e stanca, eppure era più sorridente che mai. Guardò maliziosamente Sam e le stampò un bacio sulle labbra, dopo di che si avvicinò all’orecchio di Harry.
“la prossima volta ti consiglio di fare meno rumore” gli sussurrò. Il riccio avvampò di colpo e restò con lo sguardo vacuo per alcuni secondi. Layla, che non aveva assistito alla scena, salutò Louis e tirò Harry verso i posti liberi, dopo di che iniziarono a mangiare. Era splendido stare tutti insieme allegramente, senza pensieri, senza alcuna preoccupazione. Solo loro, giovani e raggianti di vita. Quando le pance furono piene e gli animi saziati, si concessero però un momento di pausa. In silenzio.
“volevo …” prese poi parola Alice. Tutti si voltarono verso di lei, stupiti. La ragazza, seppur molto gentile, non era mai stata molto socievole a causa della sua debolezza. Ma si era ripresa e voleva riprendere a vivere, come ormai non faceva più da anni.
“ecco io … volevo ringraziarvi” disse timidamente, abbassando il capo. “senza di voi non sarei nemmeno qui. Forse non sarei da nessuna parte. Mi scuso per non avervi aiutato in questi giorni, per essermene stata in disparte, ma non avevo nemmeno la forza di aprire gli occhi. Giuro che da oggi mi rimboccherò le maniche e vi aiuterò in tutto ciò di cui c’è bisogno”
“ma sei ancora ferita” replicò Zayn, preoccupato.
“posso farcela” gli sorrise lei.
“EVVIVA LA MIA FAMIGLIA!” esclamò d’un tratto Niall, facendo sussultare tutti quanti. Era finalmente tornato il vecchio Niall, vispo e sorridente.
“EVVIVA NIALL!” urlò Liam, abbracciando l’amico.
“credo che dovremmo metterci insieme amico, siamo praticamente rimasti gli unici single in questo  tugurio di coppie!” osservò Niall, vedendo intrecciate le mani di Zayn e Alice.
“mi dispiace vecchio mio, ma non sei il mio tipo!” replicò lui, facendo le spallucce.
“Sono io il suo tipo!” gesticolò Louis, provocando l’ilarità generale.
“Hey fratello, mi hai tradito!” esclamò Harry.
“Oh Harreh, sai che non lo farei mai” disse Louis, avvicinandosi come per dargli un bacio. Ma il riccio si scansò, facendo una faccia che divertì molto Layla. Vedendola ridere le si avvicinò.
“cosa ti ridi, piccola Scott?” le chiese.
“accetto la tua omosessualità, Styles” rispose lei a tono.
“non credo ti convenga” le sussurrò Louis nell’orecchio, facendola diventare rossa.
Layla lo guardò, interrogativa. “Eh … io so tutto!” disse il ragazzo con il sorriso da furbetto stampato in faccia, facendole l’occhiolino. La ragazza guardò Harry, il quale alzò le spalle come per dire “che ci possiamo fare?” Era totalmente imbarazzata che avvampò e se ne scappò dalla stanza. Harry la seguì.
“Hey che succede?” le chiese fermandola.
“Bhè … è che io, mi vergogno” borbottò.
“Di me?”
Layla alzò gli occhi verso quelli del ragazzo. Erano pieni di paura e colmi di tristezza. Di un verde acceso quella mattina. La mente la riportò a quella notte, quando gli occhi del ragazzo erano azzurri, come il primo giorno che si erano incontrati. Vergognarsi di lui? Come avrebbe potuto?
“no assolutamente! Sei tutto quello che c’è di meglio in me Harry, come potrei vergognarmene?”
“e allora di cosa?” chiese ancora, sperando che non si vergognasse di aver fatto l’amore con lui.
“Bhè è un argomento delicato e Louis è stato un po’, come dire, invadente. Nel senso che non sono pronta a parlarne”
Harry sorrise e l’abbracciò.
“Hey piccioncini, ritornate qua che si congela” li chiamò Sam. Quando tornarono nella stanza Layla non vide che Niall era accovacciato per terra a raccogliere un qualche cosa e inciampò in lui. Louis la prese al volo, ma insieme caddero sbattendo ad una parete facendo muovere l’intera stanza.
“Accidenti ragazzi, mi dispiace” disse Niall, mentre dell’intonaco cadeva dal soffitto. E con l’intonaco andava via anche qualcos’altro. Dal piano di sopra, attraverso un piccolo buco appena formatosi, scese giù lentamente un piccolo biglietto, dritto sulla testa di Liam.
“e questo cos’è?” chiese aprendo il biglietto, richiamando l’attenzione di tutti.
Tutti guardarono Liam, in attesa di una qualche notizia. Ma poi tacquero notando i suoi occhi riempirsi di lacrime.
“Liam, cosa … ?” chiese Zayn, avvicinandosi.
“Janet” disse solo. Per poi alzarsi e rifugiarsi in un'altra stanza. “Non seguitemi per favore” sussurrò prima di sparire nel corridoio lasciando tutti atterriti. Niall si alzò, come per violare quella richiesta, ma Louis, mostrando quella saggezza che solitamente teneva nascosta, lo fermò.
Liam non era solo. Era con Janet. Lui era sempre stato con Janet, lei era sempre stata nei suoi pensieri. Non si erano mai separati.
“Finché morte non vi separi” recitavano ai matrimoni. Niente di più falso. Non sarebbe stato di certo un banale passaggio come la morte a separare due cuori che si amano profondamente. Infatti la morte non aveva mai separato i due bambini, legati da un sentimento forse troppo grande per loro, che erano riusciti a domare, nonostante tutto. La morte non li aveva separati, solo allontanati fisicamente, ma Liam si rivolgeva sempre a Janet nei momenti più delicati e aveva lunghe conversazioni con lei prima di addormentarsi. La immaginava cresciuta, con una voce più matura ma sempre con lo stesso sguardo dolce e apprensivo. Liam amava Janet e non avrebbe mai smesso di farlo.
Sai Mamma” recitava il biglietto “sto per raggiungerti. Fa che tutti qui siano felici anche dopo la mia partenza, in particolare Liam. Rendilo felice e non lasciarlo mai solo. Anche se so che ci sarò sempre io per lui. Fa che un giorno, tra molti anni, trovi un’altra Janet e che le voglia bene quanto ne vuole a me. Nel frattempo però, è giusto che stia in compagnia dei suoi amici e che sorrida sempre. Senza il suo sorriso questo mondo non sarebbe nulla.” Ma sul retro c’erano altre parole “Liam spero che tu possa perdonarmi per averti abbandonato qui da solo. Ma qualcuno si prenderà cura di te: io. Lo farò ovunque io sia e metterò al tuo fianco sagge persone che ti accompagneranno fino a quando non incontrerai quella persona speciale di cui parlavamo tutti i giorni. Per sempre tua, Janet.”
Bollenti lacrime rigavano il viso di Liam, ancora dopo tutti quegli anni. E il ragazzo sapeva che ne sarebbero potuti passare anche altri cento, ma il vuoto lasciato dall’amica non sarebbe mai stato colmato. Ma Janet aveva ragione, un giorno anche lui avrebbe trovato una compagna che l’avrebbe accompagnato fino alla morte. Nel frattempo doveva però gioire di quella compagnia che la natura gli aveva offerto: Harry, Louis, Niall, Zayn e ora anche Layla, Sam e Alice erano la sua famiglia e lui l’avrebbe protetta anche dopo secoli.
Si asciugò le lacrime, mise in tasca il messaggio di Janet e tornò di là dagli amici che, in silenzio, lo aspettavano. Entrò sorridendo, scacciando dalle loro menti ogni ombra di preoccupazione. Sentiva la presenza della bambina dagli occhi dolci, lì, in quella stanza. Una presenza amica e necessaria che, probabilmente, non l’avrebbe mai abbandonato.



Bhè, che dire? Finalmente sono riuscita ad aggiornare! La parte comica della storia è che il capitolo era pronto da più di due (forse anche tre) settimane e poi ... PUF, il mio computer ha deciso di abbandonarmi. Ora sono in una situazione "precaria" quindi non so praticamente quando potrò scrivere di nuovo. Ma comunque sono contenta che la storia continui ad essere letta, spero davvero che questo capitolo vi piaccia. Non è molto importante in realtà, è semplicemente di passaggio infatti non è nemmeno molto lungo, ma non volevo che il personaggio di Liam venisse così poco considerato e ci tenevo a scrivere ancora di Janet ... quindi eccolo qua! Ora vi lascio, nella speranza di tornare presto :)
Grazie di tutto 

Lily :)

  
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