Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Walter_Larini    05/01/2013    0 recensioni
"
Kalib si sveglia con l'urlo di un gabbiano nelle orecchie e la puzza di pesce nell'aria. I vestiti sono umidi e il naso e la gola pieni di catarro. Tira su col naso e sputa. Dormire all'aperto non è mai un bene, sopratutto se dormi sugli scogli.."
Kalib è un giovane immigrato libico. Non ha nulla se non che voglia di rifarsi una vita. Riuscirà a farsi strada in un Italia già problematica e poco aperta agli stranieri?
Si non è la solita storia dell'adolescente timido alle prese col primo amore, ma so fare anche quelle se volete, ditemi voi. Spero vi piaccia.
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
     

Kalib si sveglia con l'urlo di un gabbiano nelle orecchie e la puzza di pesce nell'aria. I vestiti sono umidi e il naso e la gola pieni di catarro. Tira su col naso e sputa. Dormire all'aperto non è mai un bene, soprattutto se dormi sugli scogli, ma quella era l'unica alternativa che gli restava dopo aver fatto arrabbiare Erik, il barbone tedesco che controllava, insieme ad altri 50 senzatetto, le spiaggie della zona. Era arrivato a Lampedusa da circa una settimana, sopra ad un battello a vapore, insieme ad altre 60 persone, per lo più famiglie. Lui no. Lui aveva affrontato quel viaggio da solo, lasciando sua moglie e suo figlio Mohamed a casa, in Libia. Da quando era arrivato non aveva smesso un giorno di pensarli, e si chiedeva anche ora se stessero bene e avessero fame. Non ha nulla, Kalib. Appena salito sulla nave, i suoi bagagli erano stati presi come pagamento del viaggio dal capitano e dai marinai della Libia Akbar, che sembravano usciti da poco di prigione. Il capitano, un uomo brutto, sulla 60ina con la barba bianca e un orecchino al naso, aveva dato loro il benvenuto intimandoli, con un cenno alle guardie armate ai lati della nave, di non creare problemi. E Kalib non ne aveva creati, aveva atteso per tutta la durata del viaggio in un angolo, uno dei pochi all'asciutto dalle perdite del tetto della stiva. Era riuscito a non ammalarsi e ad avere abbastanza cibo da superare il viaggio di 3 giorni senza indebolirsi. Era sceso dalla nave senza perdere la dignità. Ma quello che lo aspettava era ben più duro di un viaggio in mare.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Walter_Larini