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Autore: Allegra_    05/01/2013    6 recensioni
"Noemi, per tutti conosciuta come Noe, è una sedicenne fiorentina che ha solo un pilastro portante nella sua vita: l'amore che provano verso di lei i suoi amici ed i suoi familiari, i quali la sostengono sempre e la accompagnano in ogni sua mossa.
Ma il suo equilibrio inizierà a rompersi man mano dopo la separazione dei suoi genitori ed il suo trasferimento a Torino, città nella quale Noe imparerà cosa significa amare ed essere amata davvero."
Spero vi piaccia, mi sono impegnata davvero molto per scriverla, quindi lasciate una recensione se avete cinque minuti, ve ne sarò grata
Genere: Commedia, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 20

 Questione Di Un Minuto Francesco’s Pov

Dedico questo capitolo a tutte le lettrici che,
nonostante i miei ritardi,
non mi abbandonano e continuano a leggere e recensire,
vi amo dal profondo del mio cuore <3
Buona lettura !!

 

È strano come a volte uno passi la vita a fare la cosa giusta, e al minimo errore tutto ciò che ha costruito cada a pezzi come se nulla fosse.
Puoi lavorare per una vita come medico e diventare il professionista più importante della città, poi un’operazione va male, e nessuno osa più guardarti in volto.
Puoi essere l’attore migliore del pianeta, ma al primo film non riuscito nessuno più verrà a vederti al cinema, né tantomeno ti chiederà autografi.
È quasi ironico come sia talmente semplice perdere tutto ciò che si ha per delle stupidaggini.
Questioni semplici, che a pensarci non hanno neppure tanto senso, ma che sono capaci di rivoluzionare la tua intera esistenza.
Questioni di un minuto che se sfruttato al meglio può rendere tutto perfetto, farti avere la ragazza che ami, ma che se sprecato può farti precipitare in un pozzo di lacrime senza fondo.
È così semplice sbagliare, è così semplice rimanere feriti.
E forse è proprio per questo che molti si tirano indietro ancora prima di provare.
Perché se sai che il minimo passo falso farebbe azzerare il montepremi che hai tanto sudato, che senso ha iniziare a scommettere tutto su quello ??
Perché costruire a fatica un palazzo che ad un colpo di vento crollerà ??
Non è tanto una questione di averne voglia, quanto di averne forza, coraggio.
Chi ha il coraggio di giocarsi il tutto per tutto e poi di vederselo portare via ??
Chi ha la forza di amare qualcuno e poi rimanere solo perché abbandonato ??
Io sono sempre stato un ragazzo temerario, amo le sfide, l’avventura, il pericolo.
Ma se c’è una cosa che non ho mai avuto il coraggio di affrontare è stato l’amore.
Forse perché nessuna ragazza mi è mai entrata così dentro da farmi accelerare i battiti del cuore, o forse perché io non l’ho mai permesso a nessuna.
E poi, anche se fosse successo, non avrei davvero saputo come fare.
Troppo preso dalla paura di perdere un’eventuale fidanzata, che non ne ho mai avuto davvero una.
Storielle di qualche giorno, a volte anche di poche ore, sfumate nel nulla senza ricordi.
Ma poi mi sono trovato lei davanti e tutto è cambiato.
Lei che è così meravigliosa e diversa dalle altre che mi è entrata dentro e non mi lascia più andare.
Lei che non sa neppure quanto con quel suo sorriso sia capace di illuminare più del sole stesso, quanto in quei suoi occhi azzurri si potrebbe navigare per mesi senza sosta, quanto quelle sue labbra siano magnetiche e irresistibili.
Lei che non sa l’effetto che fa a qualunque ragazzo la guardi, la bellezza del suo orribile accento toscano, la morbidezza dei suoi fluenti capelli color oro.
Lei che ha una risata così melodiosa e di cuore che contagerebbe anche un morto, lei che brilla di luce propria e nemmeno se ne rende conto, lei che anche quando piange rimane bellissima, che non ha bisogno di alcun trucco, che si vede grassa quando ha un corpo perfetto, che è bassa quanto serve per poterle dolcemente baciare la fronte, e sorridere vedendola alzarsi sulle punte ogni volta che mi bacia.
Non so cosa mi abbia fatto. Sono stregato.
E sono pazzo, si: pazzo di lei.
Perché ha quel qualcosa che nessun’altra ha, quella capacità di farmi stare bene, di ammorbidirmi, riesce addirittura a farmi essere dolce, cosa che davvero non sono mai stato.
Lei è completamente perfetta, in ogni suo minimo ed adorabile difetto.
Eppure, per quanto senta tutte queste cose, in cuor mio so che non le dirò mai di quanto ami il suo sorriso, di quanto ami le sue labbra, i suoi occhi, i suoi capelli, la sua voce, il suo accento, il suo corpo.
Non le dirò mai che la amo.
Perché si, io la amo.

 

***

<< Davvero bellissimo questo locale >> sorrise Noe poggiando le mani sulla terrazza e sporgendosi a guardare Torino dall’alto.
Le cinsi i fianchi da dietro sussurrandole all’orecchio: << Tu sei bellissima >>
Rise dolcemente voltandosi a fronteggiarmi ed io le sorrisi innocente.
<< Non sono abituata a tutta questa dolcezza >> esclamò portando le braccia ai lati del mio collo << Cos’è che ti fa essere così ?? >>
<< I tuoi baci >> risposi senza neppure pensarci più di tanto, fin troppo sincero.
Sorrise prima di avvicinarsi ancora di più a me e unire le nostre labbra in un semplice e dolce contatto.
Ma non mi bastava.
Così fui io ad approfondire il bacio, mentre lei fin troppo coinvolta non si tirava affatto indietro.
E non sapevo cosa fosse quella sensazione nello stomaco, ma ero certo che non avrei voluto essere in nessun altro posto quella sera se non li, con lei, abbracciati sotto la luna dell’ultimo giorno dell’anno.
Mancavano poche ore a capodanno, e mentre tutti gli altri erano dentro a mangiare, ballare e chiacchierare tra loro, noi due ce ne stavamo sulla terrazza come due fidanzati, cosa che però non eravamo.
Forse perché non le avevo mai detto di volerlo, o forse perché neppure lei lo aveva mai detto a me.
Ma se c’era una cosa di cui ero sicuro, era che quella sorta di rapporto che avevamo non faceva bene ad entrambi.
Amici non eravamo, inutile anche solo pensarlo.
Eppure non stavamo insieme.
E non sapevo nemmeno spiegare quanto lo volessi.
Poterla stringere a me davanti a tutti senza alcun problema, avere il diritto di prendere a pugni chiunque osasse guardarla, mandare a quel paese Ste’ ogni qualvolta le si avvicinava.
Certo, un po’ lo facevo già, ma farlo era una cosa, poterlo e doverlo fare totalmente un’altra.
E forse anche a lei avrebbe fatto piacere.
Dopotutto stava bene con me, e se il suo non era ancora amore, ero certo che lo sarebbe diventato con il tempo.
<< A che pensi ?? >> mi domandò ad un tratto dopo che ci fummo allontanati lentamente, ma rimanendo stretti l’uno all’altra.
<< A noi >> buttai giù guardandola dritta negli occhi e accarezzandole il braccio lasciato scoperto dal meraviglioso vestitino che indossava quella sera.
Mi guardò con un sopracciglio sollevato a mò di domanda.
<< Esiste un noi  ?? >> mi chiese ed io le sorrisi dolcemente.
Proprio la domanda che volevo sentirmi porre, ma che al contempo temevo.
Dirle ciò che provavo o scappare da quella situazione.
Due le alternative, due i Fra’ che dentro di me battibeccavano mentre continuavo a stringerla.

Se solo avessi avuto il coraggio di affrontarla direttamente,
se la paura di sbagliare e di perderla mi avesse lasciato,
se avessi agito senza quel dannato minuto sprecato,
l’avrei stretta più forte e, imbarazzato al massimo, le avrei sussurrato all’orecchio un dolce << Ti amo >>, proprio come in un film romantico.
E lei, da perfetta protagonista di un romanzo rosa,
mi avrebbe sorriso esclamando << Anch’io >>,
mi avrebbe baciato ed io non l’avrei più lasciata andare.
E saremmo stati insieme come meritavamo.

Ma la vita a volte è così imprevedibile.
Più di lei soltanto l’animo umano, il mio animo, che in quel momento ebbe soltanto la forza di dirmi di allontanarmi e pensare alle parole giuste da dirle, ossessionato dalla paura di poter sbagliare, che lei fraintendesse.
Terrorizzato dal poterla perdere, dal riuscire a mandare all’aria con un semplice discorso fatto male il rapporto che avevamo il quale, allora come allora, mi faceva andare avanti.
<< Se mi aspetti due minuti te lo dico >> ammiccai sorridente << Ti prendo da bere ?? >>
Annuì voltandosi e affacciandosi nuovamente alla terrazza, mentre io entravo nella sala guardandola nel frattempo che mi allontanavo.
Era bellissima con quell’abito nero e rosa, ma lo sarebbe stata anche con addosso uno straccio qualunque.
Non è l’abito che fa il monaco così come non era un vestito a renderla bella, ma lei a farlo essere magnifico indossandolo.
Chiusi gli occhi e sospirai.
Mi feci versare dal barista due bicchieri di birra e aspettai riflettendo su ciò che le avrei detto una volta uscito da li.
L’avrei affrontata, ero pronto e nulla, davvero nulla, avrebbe potuto fermarmi.
Ma è l’eccezione a confermare la regola …

***

Noemi’s Pov

Dovevo ammettere che Torino dall’alto non era niente male.
Certo non la si poteva paragonare alla mia Firenze, ma orrenda come da sempre la giudicavo non era affatto.
Mi morsi il labbro inferiore agitata: ciò che voleva dirmi Fra’ era qualcosa che aspettavo da tanto, troppo tempo.
Avrei finalmente capito cosa provava per me, e gli avrei detto che ero innamorata di lui, qualunque fossero state le conseguenze e la sua reazione, così come mi ero ripromessa di fare.
Sentii due braccia cingermi i fianchi da dietro in maniera delicata, quasi avessero paura di farmi male e, anche se non riconobbi il suo solito tocco a me fin troppo conosciuto, altri non poteva essere che Francesco.
<< Hai fatto presto >> esclamai voltandomi e trovandomi davanti due occhi azzurri che mi fissavano straniti.
<< Mi aspettavi ?? >> domandò Stefano stranito.
<< Non te, Fra’ >> risposi forse troppo fredda, allontanandomi dal suo corpo e dalla sua stretta.
Ma lui si avvicinò di nuovo e guardandomi dritta negli occhi esclamò: << Devo parlarti >>
<< Dimmi. >>
Mi sentivo così stranamente a disagio ogni volta che ero con lui, che avevo deciso che da quel momento in poi avrei cercato a tutti i costi di evitarlo.
Lo odiavo.
Si, odiavo Ste’ perché fino a qualche settimana prima era stato il mio migliore amico, il mio confidente, la mia spalla su cui piangere, il mio compagno di studio, colui che veniva a svegliarmi con i cornetti la domenica mattina, e mi teneva per ore a telefono il sabato pomeriggio.
Era stato il mio tutto e in un secondo si era trasformato nel nulla più assoluto.
Se solo non mi avesse detto di amarmi tutto sarebbe andato perfettamente come speravo, ma purtroppo non siamo noi a scegliere il nostro destino, e per quanto le nostre mani possano spingere forti sui tasti del computer, c’è sempre qualcuno in grado di cancellare ogni evento contro la nostra volontà.
Ed io non sono mai andata d’accordo con la scrittrice della mia vita, lei che fin troppo pazza continua a farmi vivere situazioni che non sono nemmeno capace di affrontare.
E forse perché non se ne rende conto, ma mi fa male.
Questa cosa di Fra’ e Ste’ ad esempio, è davvero troppo per quanto io riesca a sopportare dopo il trasferimento a Torino, l’abbandono di mia madre, il lavoro a tempo pieno di mio padre.
Crede che io sia abbastanza forte per farcela ma beh, mi sopravvaluta .
<< Io so che tu mi hai detto di non provare nulla per me la sera della vigilia, ma so anche che stavi mentendo. >> esordì il moro avvicinandosi a me << Vedo come mi guardi Noe, vedo come ti agiti quando sono con te, come diventi rossa quando mi avvicino >>
Mi morsi il labbro inferiore senza sapere come poter ribattere.
<< E se questo non è amore sarà magari attrazione, ma non puoi dirmi che non esiste nulla, perché non è così, non ci credo più >> esclamò convinto passandosi una mano tra i capelli in modo estremamente sexy.
<< Ascoltami >> mi prese una mano e la strinse contro il suo petto << Io sono innamorato di te, senti i battiti del mio cuore, non scherzo, non gioco.
Io no, ma Fra’ si, e tu non riesci ancora a capirlo.
Lui non ti amerà mai quanto ti amo io, nessuno potrà mai farlo, e se tu adesso ami lui è semplicemente per quello che ti fa credere. >>
Non volevo vederlo così, mi faceva male.
Nervoso, ansioso.
Tutto ma non calmo, sereno, allegro, e tutto per colpa mia: non potevo sopportarlo.
Sospirai, presi coraggio e finalmente parlai.
<< Io amo Fra’ perché quando sono con lui sto bene, ho le farfalle nello stomaco, raggiungo il paradiso anche solo con un suo sguardo, e quando lo stringo forte a me capisco che non c’è niente di meglio, niente che vorrei più di ciò che ho. >> mi stavo agitando anch’io, lo percepii dalla mia mano che quasi tremava.
<< Lo amo perché >> imbarazzata al massimo continuai << ogni volta che mi bacia perdo la cognizione del tempo e dello spazio, non c’è più nulla, solo noi due che sembriamo in sintonia più di qualsiasi altre cose e persone al mondo. >>
<< E cosa provi quando baci me ?? >> domandò tentando il tutto per tutto.
<< Io e te non ci siamo mai baciati, credo tu lo sappia bene >> sospirai calmandomi leggermente.
<< Proviamo >>
Alzai le sopracciglia che quasi arrivarono al cielo, così come il mio stupore e incredulità: << Cosa ?? >>
<< Baciami e dimmi cosa provi. Se è niente giuro che ti lascio in pace, ma se provi qualcosa allora dovrai darmi retta e ascoltarmi sul serio >> sembrava che quella fosse la sua ultima spiaggia, l’ultimo tentativo che era in grado di fare.
<< è una follia >> decretai convinta << Non lo farò mai >>
Ma come ho già detto, spesso non siamo noi a controllare il nostro destino.
Infatti si avvicinò subito a me che istintivamente provai ad indietreggiare, ma finendo con la schiena spalmata sulla ringhiera: di male in peggio.
Le labbra di Stefano trovarono le mie e dolcemente la sua lingua mi invitò a schiuderle per lasciarla entrare.
Non volevo, non potevo, non dovevo.
Ma lo feci.
Perché a volte ciò che sentiamo è più immenso rispetto a ciò che percepiamo, perché a volte l’anima è così immensa da nascondere una parte di ciò che sogniamo e vogliamo in un angolo remoto ed oscuro.
Perché sentirlo così dannatamente vicino mi fece per un attimo dimenticare il mondo attorno e azzardare quella mossa che avrebbe cambiato tutto tra noi.
Portò le sue mani sulle mie gote accarezzandole lentamente mentre continuavamo a baciarci con dolcezza.
Il nostro primo bacio, dolce come me pensavo, ma totalmente inaspettato da ogni punto di vista.
Ad un tratto un rumore di vetri rotti e poi un battito di mani in lontananza mi fece distrarre e portai lo sguardo verso la porta del terrazzo, dove Francesco stava in piedi davanti a pezzetti di vetro rotti e birra versata sul pavimento.
Oddio !! Fra’!! Ste’!! Bacio !!
Connettere non fu affatto semplice, ma appena riuscii a farlo allontanai Ste’ bruscamente correndo in direzione di Fra’ che nel frattempo era rientrato.
Sentii il moro chiamarmi, ma in quel momento non riuscivo a pensare ad altro che a lui: il ragazzo che amavo e con il quale avevo probabilmente perso l’unica possibilità concreta che avevo.
<< Fra’ !! >> urlavo il suo nome nel locale, ma lui continuava a camminare senza fermarsi ed io non riuscivo a raggiungerlo.
Solo ad un tratto, quando ormai fummo sul marciapiedi, lo vidi appoggiarsi ad un muro stanco e subito mi avvicinai a lui.
<< Posso spiegarti tutto: niente è quello che sembra >> esordii con il fiatone che quasi mi impediva di parlare << Io e Ste non ci stavamo baciando, cioè si, lo stavamo facendo, ma non ero io a volerlo !! >>
Cercai di respirare forte in modo da riprendere fiato mentre continuavo a parlargli << Mi ha baciato di scatto e non sono riuscita a respingerlo, ti giuro che io non l’avrei mai fatto >>
<< E perché me lo dici come se dovessi giustificarti ?? >> mi domandò con voce fredda e distante << Noi due non stiamo insieme e neppure vogliamo starci. Il fatto che ci siamo baciati più e più volte non significa nulla. Sei libera di fare quello che voi, così come lo sono anch’io. >>
Rimasi scioccata dalle se parole, ma non so come ebbi la forza di domandargli << E il noi di cui parlavi prima ?? >>
<< Non è mai esistito, non esiste e non esisterà mai un noi, Noemi >>
 

Piccolo Angolo Di Luce:
Evitando i pomodori che tutte voi lettrici vorrete tirarmi addosso in questo momento … Buonasera bella gente !!
Allora, premetto che in queste due settimane non ho potuto aggiornare perché sono partita per l’America *___*
Questo capitolo l’ho scritto sull’aereo e oggi, appena tornata, l’ho riletto e l’ho pubblicato …. Spero vivamente che vi piaccia, mi sono impegnata molto per scriverlo.
Vi è piaciuto il Pov Fra’ ??? Finalmente ha ammesso di essere innamorato di lei a voi lettrici, mentre alla nostra poverina non ancora, per paura che il suo discorso avrebbe rovinato tutto, per paura di perderla.
Vi dico già che da qui in poi le cose inizieranno a complicarsi … ( come se poi fino e questo momento fossero state semplici XD ) e vedremo una Noe sempre più confusa, un Fra’ decisamente fuori di sé, e uno Ste’ sempre più combattivo … insomma, ne vedremo delle belle !!
Avevo inoltre pensato di creare una pagina facebook dedicata alla storia, dove potremo parlare di questa, potrete avere spoiler, vedere immagini dei personaggi, sondaggi e cose del genere … che ne pensate ?? Vi iscrivereste se la creassi ??
Adesso vi lascio, ma per farmi perdonare dell’immenso ritardo, eccovi un piccolo spoiler …

Non potevo credere ai miei occhi, probabilmente stavo sognando, perché una cosa del genere nella vita reale non sarebbe mai potuta accadere.
Fra’ era a pochi metri da me e, con le spalle al muro e le labbra incollate alle sue, c’era ***.

Anche se vi adoro, il nome della ragazza rimane un segreto XD
Chi sarà mai ??
Un bacino e recensite, mi raccomando <3
xoxo

   
 
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