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Autore: Ginger01    05/01/2013    3 recensioni
~ Nature
Dal prologo
Madre Natura aveva deciso, sarebbero stati creature nettamente superiori alle fate. I quattro bambini sarebbero stati la reincarnazione dei Quattro Elementi.
E quando scoccò la mezzanotte, quattro urli di neonati si sparsero dalle rispettive quattro città delle fate.
E quattro fasci di luce piombarono in quattro punti diversi della cittadina Californiana di Rose.
[Ispirata alla FanFiction di BiancaneveFG "Il Sesto Elemento - L'Oceano]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Saalve a tutti!
Si, bè, anche se questa FF non ha molti lettori, io continuo a scrivere! Pochi lettori ma buoni u.u <3
Ok, questo capitolo mi sembra un pò cortino eh...Però spero vi piaccia :)
Lasciate una recensioncina, per favore c.c Anche solo "E' bella" o "Fa schifo" c.c
*Sguardo lacrimoso*
Ordunque vi lascio c.c

Luna

 


~Capitolo 3~
Josh Nuage

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La bambina dagli occhioni blu gli corse incontro, sorridendo. Voleva tanto bene alla sua piccola amica. Forse avrebbe voluto che fosse qualcosa di più che una piccola amica...Che strani pensieri per un bambino di appena 5 anni.
– Josh, giochiamo? – gli porse la palla saltellando, i boccoli castani che ondeggiavano leggeri.
Lui la fissò arrossendo, poi annuì con vigore – Certo! –

– Belle, Belle! Andiamo! – Josh guardò Isabelle Eau prendere la borsa e rincorrere l'amica, il suo bellissimo sorriso pieno di vita stampato sempre sul viso. Sospirò guardandola andare via.
– Ehi, fratello! – Freddie, il suo amico di sempre, gli diede un'energica pacca sulla spalla.
– Oddio, Freds, mi hai fatto prendere un colpo... – esclamò, sorpreso.
Freddie lo guardò divertito con quei suoi penetranti occhi verdi – Che stavi facendo? –
Josh si trovò impreparato – N...Niente, che pensavi stessi facendo? Non stavo facendo niente, stavo qui, seduto, a fissare... –
– Isabelle Eau. – finì l'amico per lui, sorridendo.
– Il nulla. A fissare il nulla. – corresse inviperito. Anche se Freddie aveva detto la verità.
– Amico, sei cotto! – Josh scosse la testa – Na, ti assicuro di no. –
Freds lo guardò inclinando la testa come per dire “Mi stai prendendo in giro?” e Josh alzò gli occhi al cielo, sorridendo – Andiamo, dai. – D'un tratto però si piegò in due, assumendo una smorfia di dolore.
– Ehi, amico, che hai? – chiese Freddie un po' preoccupato.
– Non lo so...Da un paio di giorni la pancia mi brucia orribilmente.... – rispose lui, le sopracciglia corrucciate.
Freddie annuì, si guardò intorno, prese per il polso l'amico e lo trascinò nei bagni maschili.
– Ehm, Freds? Che vuoi fare? – chiese un po' divertito Josh, ma anche un po' preoccupato notando l'espressione seria di Freddie.
– Togliti la maglia. – gli ordinò. Josh sbiancò – Aspeee...Cosa? –
Freddie alzò gli occhi al cielo – Dio, Josh, ci conosciamo da quando eravamo piccoli...Se ti vergogni alzala almeno! – Josh lo guardò storto ma poi obbedì alzando la T-Shirt blu fino ai pettorali.
Freddie fissò a lungo la pancia dell'amico finché non gli si illuminarono gli occhi – Eccolo! – esclamò, sorridendo.
– Freds, cos'ho? – chiese Josh, preoccupato.
– Guarda tu stesso. – disse soddisfatto lui.
Josh abbassò lo sguardo per notare una voglia grigio chiaro, quasi bianco, a forma di 4 cerchi che si incrociavano, quasi invisibile sulla sua pelle chiara, ma che ora sembrava quasi pulsare.
La sfiorò con la punta delle dita e la sentì stranamente calda.
– Cos...Cos'è? – chiese, sudando freddo.
Freddie sorrise – Tranquillo – alzò la maglia per scoprire una voglia identica a quella di Josh, ma verde – ce l'ho anch'io. –
Josh si lasciò scivolare lungo la parete del bagno – Ok, ce l hai anche tu...E che cos'è?! – domandò in preda all'ansia. Cominciò a respirare velocemente, e subito fuori le nuvole coprirono il cielo.
– Amico controllati. – cercò di calmarlo Freddie. Un forte vento cominciò a scuotere gli alberi e i lampioni.
– Josh! – lo scosse, l'amico lo fissò – Che cos'è? – chiese di nuovo, gli occhi spaventati.
Fred sorrise – Prima respira normalmente. Stai provocando un uragano. – ed indicò la finestra.
Josh lanciò un'occhiata oltre il vetro per vedere gli alberi agitarsi, giornali che volavano e nuvole nere nel cielo.
– Aspetta...Sono io che faccio questo?! – domandò sbalordito.
Freddie gli posò le mani sulle spalle – Con calma. Una cosa per volta. Primo: respira normalmente. – Josh fece dei grossi respiri finché non si calmò totalmente. Subito il mal tempo fuori svanì.
– Ok, ora seguimi. – lo guidò fuori dalla scuola, nel parco.
– Che ci facciamo qui? – chiese l'amico.
Freddie sorrise furbescamente – Guarda. – si avvicinò ad un bocciolo, vi passò una mano sopra e subito questo si aprì in una bellissima camelia.
– Come caaaaavo... – Freddie sorrise alla reazione dell'amico.
– E' cosi da circa un anno. – annunciò – Da quanto questa – e indicò la sua voglia – ha cominciato ad apparire e a bruciare. – Josh lo fissò perplesso sul fatto di credergli o meno.
– Che c'è, non mi credi? – disse Freddie, leggendogli i pensieri.
Josh alzò le spalle – Bè, non è facile credere alla magia da un momento all'altro... – sbuffò, incrociando le braccia.
Freddie sorrise – Si, anche io avevo reagito cosi... Senti Josh, – continuò serio – questa cosa non coinvolge solo noi ma altre due persone per un totale di quattro. Come i Quattro Elementi. –
Le cose cominciavano a girare nella testa del ragazzo.
L'amico continuò – Noi siamo l'incarnazione dei Quattro Elementi, Josh, e dobbiamo trovare gli altri due per poter unirci e combattere per Madre Natura...E tu, caro mio, sei l'Aria. –
– Madre Nat....Ma tu stai delirando, amico! – fece per andarsene ma un rametto spuntato dal terreno lo fermò per una caviglia.
– E' il tuo destino, non puoi scappare. –
Lui deglutì – Ma perché me? –
Freddie alzò gli occhi al cielo – Perché tu non sei un normale essere umano. Fin da quando eri nella pancia di tua madre eri predestinato, eri speciale. Ma non eri ancora un Elemento. – disse misterioso.
– E quando sono diventato...Strano? – chiese l'altro.
Freddie fece spallucce – Verso i 4 anni di media. Devi aver avuto un'attrazione verso il tuo elemento...Ricordi niente? –
Josh ci pensò su: era difficile essere attratti dall'aria....Eppure – Si, da piccolo volevo tanto buttarmi con il paracadute, o fare il parapendio....E sognavo tantissimo di volare, volare...Facevo volare il mio aquilone pensando di essere io...Può essere considerata un'attrazione? – chiese titubante.
Freds annuì vigorosamente – Direi proprio di si! –
Josh sorrise mesto – Quindi ci sono altri due ragazzi...O ragazze come noi, ma che sono l'Acqua e il Fuoco. Cavolo, da dove partiamo? –
Freddie indicò la voglia – Dobbiamo trovare chi possiede una voglia cosi sulla pancia. Hai mai visto qualcuno con questo simbolo? – chiese.
Josh alzò gli occhi al cielo pensando: non aveva mai visto proprio le pance dei suoi compagni, e al mare o nello spogliatoio non aveva mai visto nulla del genere...Mare...Isabelle. Isabelle aveva quello strano tatuaggio con quattro cerchi che si incrociavano.
Io...Isabelle. – annunciò all'amico.
– Che? Isabelle Eau? Sei sicuro? O stai delirando? Devi togliertela dalla testa...E poi quando le avresti visto la pancia? Mi devi dire qualcosa? –
Josh arrossì capendo che intendesse Freddie, scosse la testa – Ma no, l'ho incontrata una volta al mare e...E aveva una voglia come la nostra ma blu.
Gli occhi verdi di Freddie si illuminarono – Perfetto, andiamo da lei! –
Josh si irrigidì – Cos...Ah no, non ce la posso fare. –
– Ma se le hai parlato l'ultima volta tranquillamente! – gli ricordò.
– Bé, l'ultima volta era almeno due settimane fa e... – si ammutolì, arrossendo.
– E ancora non sapevi che ti piacesse, eeh? – finì per lui Freddie, ammiccando.
Josh lo spinse – Zitto e andiamo. –
Freds rise – Posso farti da testimone almeno? –

Raggiunsero Isabelle che per fortuna era ancora a scuola. Stava riponendo alcuni libri nell'armadietto, i lunghi capelli castani raccolti in una treccia disordinata.
Josh la fissò a lungo rimanendo imbambolato finché Freddie non gli diede una gomitata.
– Andiamo. – lo svegliò. Josh annuì e si incamminarono verso la ragazza.
– Ciao, Belle! – la salutò impacciato il ragazzo.
Isabelle sorrise – Ciao...Josh, giusto? –
Josh annuì con vigore – Lui è Freddie, il mio migliore amico. –
Freddie le porse la mano che lei strinse cordialmente.
– Senti, scusa se sono indiscreto, ma Josh mi ha detto che hai un bellissimo tatuaggio sulla pancia...Posso vederlo? –
Belle impallidì – Ehm, che...No...Cioè era...Era all'ennèe, ora non c'è più. – disse farfugliando.
I due si scambiarono un'occhiatina – Quanto sarà passato: due settimane? Magari c'è ancora il segno... – insistette Freddie. Isabelle si avvicinò alla parete stringendo i libri e scosse la testa, sbiancata.
– Ehi, Belle, ho trovato un sacco di cose su quel seg...E voi chi siete? – una ragazza dai capelli neri e la carnagione pallida raggiunse Isabelle e, vista l'espressione dell'amica e notata la presenza dei due, si era insospettita.
– Uh, siamo...Amici di Isabelle. – disse Josh, cercando di giustificarsi.
Laura fissò l'amica – Li conosci? – Belle annuì – Tranquilla, Laurie, non mi hanno fatto nulla. – la rassicurò, sorridendo un po' preoccupata.
Lei la squadrò, poi le prese la mano – Allora andiamo, devo farti vedere una cosa. –
Belle annuì, salutò con la mano i due e seguì l'amica.
– Seguiamole. – annunciò Freddie, tirando per una manica Josh.
– Cos...Ma sei matto?! – sbraitò lui, cercando di ribellarsi. Ma la presa di Freddie era troppo salda e stretta, anche giusto visto che faceva football da anni, e lo costrinse a seguirlo.
Le due ragazze camminarono fino al cafè Blanc, quindi entrarono e si sedettero ad un tavolino appartato. Josh e Freddie si sedettero ad un tavolino vicino e alzarono i menù per non farsi riconoscere. Laura tirò fuori dalla sua borsa un portatile bianco che aprì e mostrò a Isabelle.
– Si può sapere che cosa stiamo facendo?! – Josh era indignato.
– Riesci a vedere cosa sta mostrando? – Josh era proprio dietro le spalle di Isabelle che stava leggendo una pagina.
– Mmh, è una specie di articolo...Non si legge molto bene, è scritto piccolo. – lo informò, allungando il collo.
– Ci sono delle immagini? –
– Mh, no...Aspetta, si! E' una specie di incisione su una pietra...E' il simbolo dei quattro cerchi. – disse sbalordito. Freddie annuì.
– Quindi...cos'è di preciso? – domandò d'un tratto Belle a Laura.
– Non l'ho capito bene...Ci sono numerose versioni. Sembrerebbe essere un'antica runa celtica simboleggiante la Natura. – cercò di spiegare sorseggiando la cioccolata calda.
Isabelle riportò i suoi occhi blu sullo schermo luminoso – Qui dice che secondo alcuni filosofi tra cui Plauto (NdA: ovviamente Plauto non ha mai detto nulla di tutto ciò: è pura inventiva u.ù E' il nome del primo filosofo che mi è venuto in mente, quindi xD ) reputano questo simbolo una sorta di segno indicante i Quattro Elementi...Bè, più o meno le versioni coincidono, no? Ma perché è comparso sul nostro corpo? –
Freddie sorrise – Ah, allora anche l'altra è un Elemento...Bingo, le abbiamo trovate! – esultò sussurrando. Josh annuì preoccupato, poi voltò di nuovo lo sguardo su Isabelle.
Laura le rispose – Non lo so, davvero...Ho cercato su internet, ho letto tremila libri...Nulla. Non ci ho capito nulla. – sbuffò sconsolata. Belle annuì anche lei demoralizzata.
Freddie fissò l'amico – Entriamo in azione? – e prima che lui gli rispondesse si era alzato e diretto verso le due.
– Che caspita ci fate qui?! – esclamò Belle, chiudendo di colpo il portatile.
– E' inutile che lo chiudi, abbiamo visto tutto. – la smorzò Freddie – E abbiamo anche sentito abbastanza. – le due erano sbalordite.
Josh alzò le mani – Scusate, io non volevo...Ma lui ha insistito... – e le infilò nelle tasche dei jeans.
Freddie continuò – Sappiamo cos'è di preciso quel simbolo e anche perché è comparso su di voi. Volete seguirci? –
Isabelle e Laura si fissarono, poi quest'ultima annuì – Ok. – Belle fissò Josh che le sorrise rassicurante.
Si alzarono e uscirono dal locale per dirigersi nel parco dov'erano stati i due ragazzi.
– Perché siamo qui? – si decise a chiedere Belle.
– Per rispondere alle vostre domande. – le sorrise Freddie. Belle arrossì per un attimo provocando in Josh una piccola fitta di gelosia.
– Allora, cos'è questo simbolo? – Isabelle si decise ad alzare il lembo della maglia per rivelare la voglia blu.
– Ne ho visto uno simile anche su di te, al mare. – informò Josh che annuì, mostrando anche il suo.
– Direi che ormai...Laura, ce l'hai anche tu, no? – la intimò Belle. Laura alzò la maglia titubante rivelando la sua voglia rossa. Quindi toccò a Freddie.
Le due rimasero sbalordite – Che cos'è? – richiese Laura.
Freddie cominciò a spiegare – Avete letto bene, è il simbolo della Natura, rappresenta i Quattro Elementi, fuoco, acqua, aria e terra. Perché su di voi? Perché voi siete l'incarnazione degli Elementi. –
Si scambiarono un'occhiata sbalordita – Stai scherzando? – domandò ironica Laura.
Freds scosse la testa – No, mi dispiace. Accettate la realtà. Avete una sorta di legame tu con il fuoco e lei con l'acqua, vero? – e indicò prima Laura poi l'altra.
Belle abbassò lo sguardo, fissandosi la punta delle scarpe.
– E' cosi, vero? – insistette Freddie.
Lei alzò gli occhioni blu su di lui, lasciandolo interdetto.
– Venite. – disse semplicemente. Si addentrarono nel parco fino al piccolo stagnetto.
Belle si guardò intorno, ma non c'erano persone a quell'ora. Allora respirò a fondo, alzò una mano e con dei suoi piccoli movimenti delle dita, l'acqua cominciò a muoversi, sollevandosi e formando dei piccoli serpenti che si andarono ad attorcigliare attorno a Josh che era rimasto sbalordito.
Con un altro cenno di Isabelle, l'acqua tornò al suo posto.
– Non..Non me lo avevi mai fatto vedere. – disse Laura, rompendo il silenzio.
Belle alzò le spalle – Io...Credevo di essere l'unica a saper fare queste cose... – fissò Freddie che le sorrise – Ma non lo sei. – alzò un dito e gli alberi cominciarono a fiorire tutt'un tratto lasciando tutti a bocca aperta.
Fissarono Laura – E tu che sai fare? – domandò curioso Freddie. Laura alzò le spalle – Non c'è del fuoco qui. – si giustificò.
– Puoi crearlo. – la intimò lui.
Laura storse la bocca – Io...Non credo di esserne capace... – ammise, imbarazzata.
Isabelle le sorrise e le mise una mano sulla spalla – Almeno provaci. –
Laura annuì, un po' rincuorata dal supporto dell'amica. Respirò a fondo, chiuse gli occhi, alzò una mano e diresse l'indice verso un mucchietto di foglie. Subito una fiammella si accese per diventare poi un po' più grande.
– Laurie, apri gli occhi! Ce l'hai fatta! – esultò Belle. Laura aprì un occhio poi, accorgendosi di essere riuscita nel suo intento, li aprì entrambi, sorridendo. Mosse un po' la mano e il fuoco si divise in due fiammelle che danzarono per un po' finché, con un cenno delle dita della ragazza non si spensero senza lasciare traccia.
– Fantastico! – esclamò Josh. Tutti si girarono verso di lui.
– Bè, che c'è? – chiese. Alzarono un sopracciglio – Che sai fare? – gli chiese con aria di sfida Belle.
Lui abbassò lo sguardo – Bè, veramente l'ho scoperto solo oggi, quindi...Non so fare molto... –
Isabelle gli sorrise dolcemente – Provaci anche tu, dai! –
Josh si sentì invaso da una grande energia quando gli occhi di lei incontrarono quelli grigi di lui.
Annuì e si concentrò, inarcando le sopracciglia. Delle nuvole scure vennero a coprire il sole. Josh chiuse gli occhi e cercò di conentrarsi ancora di più, si estraniò dal mondo esterno, cercando solo di percepire l'aria. Era come se fosse parte di lui, sentiva le dita leggere come nuvole.
– Amico? Ehm, basta cosi.... – la voce di Freddie arrivò come smorzata...dal freddo. Perché sentiva davvero freddo in quel momento. Aprì gli occhi per ritrovarsi immezzo ad una distesa di neve, fiocchi candidi che continuavano a scendere lievi soltanto sopra loro teste.
– Ups, scusate... – arrossì, si concentrò e la neve scomparve.
– Ci penso io. – disse Laura, riferendosi alle rimanenti pozzanghere. Le fece evaporare con un gesto della mano.
– Ottimo, direi. – sorrise Freddie.
Isabelle annuì – Si, è davvero bello ma...Io non ho ancora capito qualcosa... – e guardò Freddie dritto negli occhi – Come fai a sapere tutto, tu? –
Lui alzò le spalle – Eh, bé...Diciamo che ho avuto tempo per imparare e poi...Poi ho avuto una guida. –
Lo guardarono interrogativi, con espressioni comiche.
Lui rise – Che facce! Tranquilli! Io...ho solo avuto un sogno. – disse semplicemente.
Vedendo le loro espressioni interrogative sbuffò divertito – Forse...un anno fa? Mi apparve in sogno una creatura di cui ancora oggi non conosco natura: so solo che aveva strabilianti occhi smeraldo e orecchie a punta. Un elfo? Può darsi, nei sogni tutto accade. Fatto sta che la creatura dai grandi occhi mi spiegò tutto: Madre Natura ha mandato gli Elementi sulla Terra affinché la proteggano. – spiegò, d'un tratto serio.
Laura sorrise, beffarda – Ma dai, Madre Natura?! Oh certo... –
Belle la rimproverò – Andiamo, Laurie, hai visto cosa sappiamo fare: a questo punto perché non credere all'esistenza di Madre Natura? – Laura si morse un labbro, spiazzata.
Freddie sorrise ad Isabelle, ringraziandola e facendola arrossire.
Josh rabbrividì: perché ogni volta che i due incrociavano gli sguardi, lei arrossiva? Abbassò lo sguardo, livido di rabbia.
– Freds, scusami ma mi sono appena ricordato di dover aiutare mia madre a casa. Ciao. – lo salutò freddamente, non degnò di uno sguardo le due ragazze e corse via, verso casa sua.
Corse corse corse finché non raggiunse la porta di casa sua, quindi si dovette fermare per prendere le chiavi. Entrò sempre di corsa e salì le scale per piombare nella sua stanza, buttò lo zainetto sul letto e si lasciò scivolare lungo la porta, la testa tra le ginocchia e le mani sulle tempie e cosi, senza accorgersene, una prima lacrime scese lungo la sua guancia. E nello stesso momento, il cielo si rabbuiò, premeditando un temporale. 

 


~Angolo autrice
E rieccomi :'3
Bè, che c'è da dire....Tuuutta la cosa di Madre Natura ecc si spiegherà nei prossimi capitoli...
Quindi niente...Ve lo richiedo, lasciatemi una recensioncina, per favore :')
Un bacio,
Luna
  
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