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Autore: FuyukoKurono    05/01/2013    1 recensioni
Haku, dopo essere stata abbandonata da Dell, è terribilmente depressa, ma il suo vecchio amico Akaito è già lì pronto a tirarla su di morale... Ma sarà così facile per lui conquistarla? Allo stesso tempo Neru è in lotta con se stessa cercando di soffocare in ogni modo l'amore che prova per Len... E cosa dire della cara Luka e del suo poco fedele Gakupo?
L'amore è complicato, è un sentimento che non può essere compreso ed è difficile rivelare i propri sentimenti, a volte l'amore può essere anche doloroso, può essere falso, meschino, può portarci a fare cose che non avremmo mai immaginato, nel bene o nel male, può farci soffrire e può farci gioire... Insomma l'amore NON è facile.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia scendeva copiosa sulla città, le gocce ticchettavano sui vetri del piccolo appartamento di Haku che fissava il panorama fuori dalla finestra, guardare ed ascoltare la pioggia la rilassava sempre, senza un motivo ben preciso, era una cosa che le succedeva fin da quando era piccola.

Sentì il campanello suonare, non era quello del palazzo, chiunque fosse era già davanti alla porta della casa, si avvicinò all'ingresso, aprì il portone, si ritrovò davanti Akaito zuppo dalla testa ai piedi, non sapeva con certezza se era felice o meno di averlo davanti. Dopo quella notte, quasi due settimane prima ormai, non l'aveva più visto, quando aveva pronunciato quelle parole non avrebbe mai immaginato che il ragazzo non si sarebbe davvero più fatto vedere.

“Cosa ci fai qui?”

“Kaito mi ha sbattuto fuori”

L'albina non aveva la minima idea di cosa rispondere, anche perché quella frase non aveva minimamente chiarito le intenzioni che aveva quel tipo, cosa voleva? Un posto dove dormire? Qualcosa da mangiare? Soldi? Era incredibile come la sola vista di quel ragazzo le facesse sorgere ogni volte milioni di domande più o meno idiote, si passò una mano fra i capelli bianchi, stranamente quel giorno non erano raccolti con il solito fiocco nero e viola in una lunga coda. Li aveva lasciati sciolti, quella mattina non aveva avuto neppure la decenza e la voglia di spazzolarli, a dire tutta la verità. Probabilmente aveva un aspetto tremendamente inguardabile.

“E allora? Ti servono dei soldi?”

“Io non mi chiamo mica Dell... Devo semplicemente farmi una doccia”

“Se le cose stanno così, sbrigati, il bagno lo sai dov'è”

Dal tono della giovane si capì perfettamente che non aveva gradito nemmeno un po' il riferimento al suo ex fidanzato, ma non si rifiutò ugualmente di aiutarlo, infondo era successo tante volte che dopo aver litigato per l'ennesima volta col fratello si rifugiasse da lei per una doccia, un po' di cibo o per dormire sul suo divano per un paio di notti. Si chiedeva come diamine facesse ogni volta a convincere il fratello a farlo tornare a vivere con lui, quel tipo dai capelli blu doveva essere fin troppo scemo o esageratamente buono quanto mento. Che lei sapesse ormai Akaito aveva tagliato i rapporti con tutto il resto della sua famiglia e l'unico che ancora lo aiutava era proprio Kaito, il fratello maggiore che aveva un discreto successo come cantante di musica leggera.

La ventenne si sedette sul divano a bere una birra guardando uno stupida soap-opera romantica in tv, in realtà le stava dando la nausea, ma si sentiva così pigra da non avere neppure la voglia di prendere in mano il telecomando e cambiare canale. Poco dopo il ragazzo uscì dal bagno, aveva un paio di pantaloni diversi, a ben guardarli dovevano essere di Dell, doveva averli dimenticati a casa di Haku chissà quando, la maglia non la stava indossando affatto invece. L'albina lo osservò con sguardo apatico per pochi momenti prima di riportare l'attenzione sullo schermo del televisore.

“Ora te ne puoi anche andare”

“Sì, potrei, ma non ne ho voglia...”

“Questi sono solo problemi tuoi, Akaito, non m'interessa cosa ti va di fare”

Ribatté lei alzandosi, decidendosi finalmente a spegnere la televisione, lui la guardò abbozzando un sorriso, si avvicinò a lei che fece subito qualche passo indietro, non voleva essergli troppo accanto, sentì la mano di lui carezzarle la guancia destra, le sue gote si arrossarono.

“Mi sembra di essere stata chiara, no?”

“Non ti capisco. Dell non c'è più... Cos'è che ti impedisce di stare con me?!”

Urlò lui, batté un pugno sul muro, lo guardò bene, quasi certamente prima di andare da lei si era fermato in qualche bar e aveva alzato il gomito, il suo sguardo sembrava un po' appannato, la ragazza si voltò, non era sicura che ci fosse poi una risposta vera e propria per quella domanda...

“Io non so neppure se tu mi piaci o no...”

“Eppure qualche settimana fa ti sono piaciuto parecchio, o sbaglio?”

Haku divenne più rossa di un peperone, non voleva restare lì e doverlo guardare ancora in faccia, lo spinse via uscendo da quella casa, una mossa stupida da parte sua visto che non aveva nemmeno le chiavi o il cellulare in tasca e che non sapeva dove andare.

Si fermò davanti ad un bar, entrò e prese un paio di birre, fortunatamente aveva con se qualche soldo e pagò il conto senza dover ricorrere al metodo di Akaito per poter gustare un po' di buon alcol, guardò la bottiglia per qualche istante prima di berne il contenuto. Forse era proprio vero che l'alcol è la causa e la soluzione di tutti i problemi.

***

Neru stava sistemando le cose nella sua borsa, trovò un foglio che di certo non le apparteneva, lo osservò, c'era segnato sopra un numero e sotto c'era scritto 'Len', quindi quel ragazzino aveva fatto la prima mossa, doveva essere interessato a lei. Sorrise involontariamente memorizzando quelle cifre nella rubrica del suo cellulare, lo fissò per qualche istante, premette il pulsante per avviare la chiamata, il suo cuore palpitava ad una velocità inverosimile.

“Pronto?”

Era la voce del biondo, ne era certa, voleva dire qualcosa, biascicò qualcosa di totalmente incomprensibile, riagganciò subito buttandosi a sedere per terra con la schiena attaccata al muro, sotto la sua corteccia dura si nascondeva una semplice ragazza timida ed innamorata. Se solo quella maschera che indossava tutti i giorni fosse stata davvero simile al suo vero carattere non si sarebbe comportata così, sarebbe riuscita a parlargli, non le sarebbe importato di ciò che avrebbero pensato gli altri venendo a sapere che il tipo che le piaceva era più piccolo di lei...

L'angolo di Goth:
Eccomi con l'ennesimo capitolo, sì, avrei dovuto postarlo ieri o oggi pomeriggio, ma è un periodo allucinante, me ne stanno capitando davvero di tutti i colori, mi chiedo se questa povera pseudo scrittrive potrà mai avere un attimo di pace per schiacciare un pisolino... Beh, in ogni caso spero che gradiate anche questo capitolo come avete gradito gli altri (se li avete graditi), sarei molto felice di leggere le vostre opinioni, critiche costruttive, correzioni, i consigli e qualsiasi altra cosa abbiate da dirmi, perciò se ne avete voglia lasciatemi una recensione, io ve ne sarò grata!
Intanto ringrazio di cuore tutti coloro che seguono la storia e I love penguin che ha sempre commentato tutti i capitoli ^_^ Grazie di cuore, davvero.
Ora la smetto e me ne vado a risistemare il prossimo capitolo sperando di non ritardare pure sta volta, bacioni!
Goth

   
 
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