It can see us through these dark days.
( Prologo. )
Siamo insieme sul palco, io e Madge, quasi si trattasse di una recita scolastica organizzata all’ultimo minuto; peccato che il sottoscritto, Gale Hawthorne, con i miei occhi grigi e cinici e le idee troppo estremiste per essere il genere di ragazzo pacato che abbindola Capitol City, non sia mai stato un grande attore. Cerco di concentrarmi sullo sguardo atterrito di Catnip, conscio di non sapere le battute che le telecamere si aspettano da me, mentre, al tempo stesso, mi sforzo di ignorare i singhiozzi di Rory. Immagino la mamma, sofferente nelle ultime file al margine della piazza, e mi chiedo chi riparerà le imposte malandate delle finestre o le prenderà un barattolo dallo scaffale più alto quando non sarò a casa accanto a lei.
“Su, cara, non tremare! Avresti immaginato di partecipare a una tale … avventura?” Deglutisco il grido che mi impasta la lingua, fulminando la nostra accompagnatrice: crede di trovarsi nel Distretto 1, forse? Dove i Giochi sono considerati un grande onore?
Madge scuote il capo, e scorgo i singhiozzi scuoterle la schiena.
Le stringo una mano, deciso, e la sollevo in alto insieme alla mia; mi sono offerto volontario al posto di Rory, e non potrò farle da balia, ma non voglio neanche che venga considerata debole in questa fase iniziale.
Ho intenzione di lottare.
Angolo dell’autrice: Okay, picchiatemi, non so proprio queste idee malsane da dove le tiro fuori D: Spero che non vi disturbi e decidiate di seguirla. Mi farebbe piacere conoscere il vostro parere, sia positivo che negativo. Gale e Madge come personaggi mi intrigano molto e volevo sfruttarli un po’. Il prologo è cortino, lo so, ma i prossimi capitolo saranno decisamente più lunghi. Un bacio!