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Autore: katyjolinar    26/07/2007    2 recensioni
Il ritrovamento di un bebè in una scena di un crimine stravolge la vita di tutti i componenti della squadra.
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Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un bebè all'NCIS

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Passò una settimana, e le ricerche erano ancora a un punto morto.

Quella mattina, il Direttore Shepard si presentò davanti alla scrivania di Gibbs.

Gibbs: "Che cosa devi dirmi, Jenny?" chiese, continuando a sorseggiare il suo caffè con noncuranza.

Jenny: "L'assistente sociale è venuta da me dicendomi che la tua squadra non le sta facendo fare il suo lavoro con Christopher Kolt."

Gibbs alzò gli occhi al cielo, poggiò il bicchiere sulla scrivania, si alzò e disse:

Gibbs: "Allora ha ancora bisogno di fare quattro chiacchiere con me. Dove si trova ora?"

Jenny: "Nel mio ufficio." Gibbs si incamminò, e Jenny gli andò dietro "Jethro! Cosa vuoi fare?"

Gibbs: "Te l'ho appena detto, Jen: Voglio fare quattro chiacchiere con l'assistente sociale."

Entrarono nell'ufficio del direttore, dove una donna aspettava, seduta su una poltroncina.

Gibbs: "Così noi non le facciamo fare il suo lavoro, signorina Cable?" domandò, quasi rabbioso.

Cable: "Agente Gibbs, io devo essere sicura che il bambino stia bene!"

Gibbs: "Allora glielo dico io: Chris sta bene."

Cable: "Non mi basta la sua parola. Io devo vederlo e assicurarmi di persona se sta bene; lei non può impedirmi di fare il mio lavoro!"

Gibbs stava perdendo la pazienza.

Gibbs: "E lei non può impedirmi di fare il mio. Chris è testimone dell'omicidio della madre, quindi finchè non avremo trovato l'assassino deve stare sotto protezione."

Cable: "Non posso permettere che il bambino rimanga sotto la custodia di un gruppo di poliziotti inesperti. Deve essere affidato a una famiglia, o almeno a una coppia."

Gibbs: "Primo: chi glielo dice che noi siamo inesperti? Secondo: ho affidato Chris alla custodia dei miei agenti Ziva David e Anthony Dinozzo, quindi a una coppia, come vuole lei. Terzo: La smetta di riferirsi a Christopher Kolt come al bambino; è una persona, non un oggetto. E, quarto: se la vedo di nuovo qui a provare a intralciare il mio lavoro, nessuno mi impedirà di prenderla a calci sul suo bel fondoschiena siliconato!"

Detto questo, uscì dall'ufficio sbattendo la porta, dirigendosi verso il laboratorio di Abby, dove erano tutti riuniti.

Ziva teneva in braccio Chistopher, mentre Abby lo faceva ridere mostrandogli Bert e toccandogli ripetutamente la pancia, producendo il solito rumore caratteristico. Tony e Tim osservavano, divertiti e anche un po' inteneriti dalla scena.

Si zittirono tutti, quando notarono lo sguardo severo del Capo.

Tony: "Tutto ok, Capo?"

Gibbs: "Ho appena avuto un amichevole scambio di opinioni con l'assistente sociale."

Tony: "Dobbiamo prepararci a vederti prenderla a calci nel sedere?"

Lo scappellotto di Gibbs fu seguito dalla risatina divertita di Chris. McGee stava per dire qualcosa a riguardo, ma Tony gli tirò uno scappellotto; il piccolo scoppiò a piangere.

Tony: "A me sì e al Pivello no? Questa è una congiura!"

Chris pianse più forte; Ziva lo strinse a sè, in modo materno, riuscendo a farlo calmare.

Ziva: "Dai, piccolo, è tutto finito: lo zio Tony non urla più, va bene?" quando Chris smise di piangere, gli prese la manina e, avvicinandosi a Tony, disse, dolcemente "Fai totò a zio Tony. Non devi farmi piangere! Totò, zio Tony!" e gli fece tirare dei piccoli pugni sulla guancia dell'uomo, che stava di nuovo per esplodere, ma venne fermato dall'ennesimo scappellotto di Gibbs.

Gibbs: "Tornando a noi: ancora nulla sul caso?"

McGee: "No, Capo. Ho richiesto i tabulati telefonici di Angela Kolt, dovrebbero arrivare a ore, ma per il momento non ci sono novità."

Tony: "Ho parlato con i vicini di casa, ma in quel quartiere sembra che ognuno si faccia i fatti propri, e non sanno dire niente su di lei."

Gibbs: "Ok, continuate a cercare. Tony, Ziva, chi di voi due ha l'appartamento più grande?"

Tony: "Credo io, perchè?"

Gibbs: "Perchè l'assistente sociale sa che Christopher è sotto la vostra custodia, quindi dovremo trasferirlo a casa di uno di voi, preferibilmente la più grande: potrebbe venirvi a trovare."

Tony: "Cosa? Ma cosa ho fatto di male?" vide che al bimbo stavano per uscire di nuovo le lacrime e si calmò "D'accordo. Ma se venisse l'assistente sociale, cosa dobbiamo fare?"

Gibbs: "Mandatela a stendere da parte mia, dopo avergli fatto vedere che Chris sta bene."

Quella sera stessa venne fatto il trasloco alla casa di Tony.

Nella stanza libera vennero messe tutte le cose di Chris, mentre la roba di Ziva venne messa in camera da letto, dopo che il padrone di casa ebbe fatto un po' di posto.

Quando fu tutto in ordine, e furono rimasti soli loro due con il bambino, Ziva preparò il latte, poi si sedette al tavolo della cucina e, dopo aver preso in braccio Chris, gli diede da mangiare, mentre Tony li guardava, ancora quasi stupito per la naturalezza con cui Ziva interagiva con il piccolo.

Tony: "Sembri quasi la vera madre di Chris..."

Ziva sorrise, poi, quando Christopher ebbe finito di bere il latte, disse:

Ziva: "Perchè non provi a fargli fare il ruttino?"

Tony: "Perchè non credo di esserne capace... e poi lo sai bene che io non gli piaccio."

La donna si alzò in piedi e mise il bimbo in braccio a Tony.

Ziva: "Se non ne sei capace, imparerai, e non è vero che tu non gli piaci, è solo che non gli piace quando fai l'idiota."

Tony: "Io non faccio l'idiota!"

Ziva: "No, ma ti dimostri arrabbiato in continuazione, e questo ai bambini non piace." poi lo aiutò a tenere meglio Chris, che era stranamente tranquillo "Ecco, tienilo in questo modo e dagli dei colpetti... così."

Chris fece quasi subito il ruttino, poi Ziva lo riprese in braccio e se lo attaccò al seno, per farlo tranquillizzare prima di metterlo a dormire.

Tony: "Come l'avresti chiamato, il tuo bambino, se tuo padre ti avesse permesso di farlo nascere?"

Ziva: "Non lo so, l'ho perso prima di avere il tempo di pensarci. Ma se succedesse oggi, credo che, se fosse femmina, lo chiamerei Tali."

Tony: "Come tua sorella. E se fosse maschio?"

Ziva: "Non saprei. Però Christopher non è un brutto nome!" esclamò, guardando dolcemente il piccolo e sorridendo.

CONTINUA...

   
 
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