Il tempo della Fenice si è concluso

 

 

Ormai era notte fonda quasi tutto si era dipinto di blu, in lontananza si riusciva ancora a distinguere un turchese vivo puntato con schizzi di oro e arancio quasi a sembrare metallo incandescente fuso dal sole della giornata ormai trascorsa. Il vento del sud soffiava veloce sulle dune ambrate illuminate dalla luce di un immensa luna piena che si rivelava in tutta la sua maestosità e lo scirocco quasi a voler portare refrigerio a quel caldo afoso fattosi sentire in quel infuocato pomeriggio tutto questo accadeva mentre Anck e Vegeta erano ancora vestiti a festa e stavano su un cammello  che li avrebbe condotti chissà dove…

-“ sai dove stiamo andando? e poi perché siamo dovuti scappare da quell’assalto…avrei potuto ucciderli tutti…” concluse Vegeta

-“ non so dove stiamo andando…so solo che siamo dovuti scappare perché i Turu sono un'altra tribù nomade del deserto…sono molto sanguinari…se li avresti uccisi ce ne saremmo ritrovati a centinaia a seguirci per il deserto…” spiegò Anck

 

 

 

I Turu avevano fatto strage tra i Tuareg che si erano difesi fino allo strenuo ma la maggior parte di essi erano periti sono i colpi di scimitarra e i zoccoli dei cavalli degli avversari. Bulma e Habdel Halim avevano assistito a quello spettacolo così crudo da sopra una lontana duna bruna:

-“ Habdel adesso cosa facciamo me lo vuole spiegare?” chiedeva Bulma ormai stufa di star seduta da molte ore su un cammello

-“ dobbiamo seguirli mia cara…il deserto è come una creatura nuda, bestiale, spietata, che acquattata per terra si tiene il cuore tra le mani e se lo mangia…” spiegò con un aforisma la guida

-“ e con questo? Cosa vuole farmi capire?” chiese Bulma ormai spazientita

-“ Il deserto è un luogo ostile e dietro di sè lascia solo morte. Il giorno, il caldo è insopportabile e letale e la notte il freddo può esser pungente…muoviamoci…o di tuo marito ritroverai solo le ossa ”  disse Habdel Halim che spronò il cammello, stessa cosa fece Bulma ormai abituatasi a stare a gambe aperte sopra al cammello con le mutande in bella vista . Così partirono verso il profondo Sahara orientale.

 

 

Mancavano poche ore all’alba e Vegeta aveva trovato una piccola oasi con palme da dattero e un piccolo lago…Anck durante la traversata era caduta dal cammello perché aveva perso i sensi…stava malissimo…appena arrivati nell’oasi Vegeta la prese in braccio e la poggiò ai bordi del lago per sciacquarle il viso pieno di sudore e di sabbia…

-“ vegeta non preoccuparti per me…io sto bene…pensa a te…”

-“ non stai affatto bene…sei fredda e sei tutta sudata…non posso pensare a me…Tu hai bisogno di me…” Vegeta era molto preoccupato che la prese e la abbracciò al suo petto

-“ tra poco sarà tutto finito…non preoccuparti di me…pensa a te, a tua moglie Bulma ai tuoi figli Trunks e Bra…con loro hai un futuro gia scritto…” disse con un filo di voce e le lacrime agli occhi

-“ come fai a conoscere i nomi dei componenti della mia famiglia?” chiese Vegeta sbigottito

-“ Conosco molte più cose che tu non sappia…tua moglie è a poche miglia da noi…” disse la Fenice con un sorrisino

-“ non è possibile siamo lontani un centinaio di chilometri dalla città…”

-“ ti dico che è così…fidati…” disse con affermazione

 

 

E Anck aveva ragione, Bulma e Habdel Halim erano a poca distanza da quell’oasi…

-“ devono a forza essersi nascosti lì…”  pronunziò la guida con assoluta certezza

-“ io ora vado e lo uccido a quel figlio di puttana…” Bulma era fiera…aveva trovato suo marito…

 

-“ vegeta vai da tua moglie…il mio tempo si sta concludendo…”

-“ che significa il tuo tempo so sta concludendo?” chiese stralunato vegeta

-“ devi sapere una cosa Principe dei Sayan…mi chiamano Fenice D’Arabia è il motivo esiste…”

-“ certo perché sei una donna dalla bellezza e dal fascino unico…hai un fisico perfetto…non ho visto neanche una cicatrice un segno che ti sei procurata…sembri di porcellana come una bambola…” concluse Vegeta

-“ vegeta mi chiamo Fenice D’Arabia perché io sono una fenice...” disse con fermezza Anck

-“ non puoi essere…non sei un uccello…sei una donna…” era shoccato

-“ so di essere una donna ma le fenici d’arabia sono splendide donne che vivono 500 anni ma possono risorgere dalle proprie ceneri solo 2 volte per un totale di 3 vite...questa è la mia terza volta che vivo”

-“ quindi cosa significa? Spiegamelo…voglio sapere ho il diritto…” contestò Vegeta

-“ ho vissuto per 1500 anni…ho visto persiani, siriani, egizi, babilonesi, greci, romani…grandi re e imperatori che lottavano contro popolazioni per espandere il proprio regno…sono vissuta e ho visto con i miei occhi la guerra di Troia…l’ho vissuta…Elena, quella che tu forse hai letto nei libri ero io…” iniziò a ridere con le lacrime che gli scendevano dagli occhi smeraldo

-“ hai sedotto re? Incredibile…si è scatenata una guerra per te…non ci posso credere” il Principe era sbalordito

-“ si…una guerra dove ho perso tutto…sono vissuta nel medioevo…ho vissuto a Gerusalemme durante le crociate…ricordo bene solo la prima nella quale un italico, un toscano un certo Guido Di Lusignano riuscì ad entrare nella città Sacra…poi ricordo la peste…fece moltissime vittime…poi ho vissuto nel risorgimento italiano…Giuseppe Garibaldi, Mazzini, la carboneria italiana come associazione segreta, i briganti…poi sono arrivata qui…portata da una nave…” concluse Anck

-“ mi chiedevo ma durante questi 1500 anni…insomma…avrai avuto dei figli presuppongo…” chiese Vegeta con un velo di vergogna

-“ le Fenici sono ibride..cioè non possiamo avere discendenti…siamo uniche…la mia ora sta giungendo…”

 

L’alba era vicina…si riusciva gia a vedere il bagliore…Era accecante…e il caldo iniziava a stagliarsi e a diventare padrone sulla dorata sabbia…Bulma arrivò all’oasi…era infuriata…non capiva nulla

-“ tu mascalzone che non sei altro…perché mi hai tradito…?!?!?” si rivolgeva la scienziata con tutta la voce che aveva contro il marito

-“ ne parliamo dopo Bulma…ora stai zitta…” Bulma stava per riattaccare ma vide il corpo di Anck steso a terra vicino all’acqua…Vegeta le teneva stretta la testa al suo petto e Bulma guardava con gli occhi pieni di lacrime…ma mentre questo accadeva il primo raggio di luce che toccò la ragazza la iniziò a trasformare in una rosa del deserto…le ultime parole che riuscì a dire furono:

-“ Vegeta tu mi hai amato come nessun altro re o imperatore mi ha mai amata…e per questo ti ringrazio…” e tutto si concluse…

-“ andiamo Bulma non c’è nulla da guardare…”

-“ invece si…” bulma corse e raccolse accanto alla rosa del deserto una lettera…era per Bulma…

-“ su dai aprila…” spronava Vegeta da dietro

 

Mia cara Bulma

 So di essermi comportata male nei tuoi confronti e che tu ce l’hai a morte con me…ma voglio dirti una cosa che sicuramente ti farà piangere…io ho vissuto per 1500 ho sedotto re, imperatori, condottieri ma nessuno di loro mi ha amata come mi ha amato tuo marito…quindi non rimproverarlo e sai perché? Perché quando facevamo l’amore lui mi parlava solo e soltanto di te…ti ama immensamente…e tu devi sapere come ricevere il suo amore…è scontroso ma in fondo è un gran romantico e tenerone…devi solo saperlo ascoltare…ma non con le orecchie ma col tuo cuore…solo esso potrà capire e metter in atto ciò che tu provi per lui…

                                                                                                                                            

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                                                                                                                                                          L’ultima Fenice D’Arabia

 

 Gli ultimi giorni Bulma e Vegeta li trascorsero come se avessero ritrovato la passione perduta…ma purtroppo il viaggio era giunto a conclusione.

 

Tornarono a casa

 

-“ sai Vegeta la Fenice ci ha insegnato delle cose importanti…non le dimenticherò mai…e non dimenticherò mai neanche che ha tradito mio marito…”

 

fine

 

 

Ecco a voi il 10° e ultimo capitolo della mia ff…ringrazio tutti coloro che mi hanno recensito…la mia Socia 4ever in particolare che mi ha aiutato nei momenti di difficoltà…spero che mi sproniate per farne un altre…un bacione e aspetto numerosi i commenti…baci e alla prossima…