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Autore: Black Fullmoon    07/01/2013    2 recensioni
Sherlock non deve giocare a Cluedo. Ci sono molte cose a cui lui - e Mycroft - non possono giocare per vari motivi. John e Greg avrebbero dovuto capire che erano seri. Johnlock & Mystrade.
[Traduzione. Autore originale: IBegToDremAndDiffer]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Lestrade , Mycroft Holmes , Sherlock Holmes
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Scusate il mio ritardo nel aggiornare (questa e pure l'altra mia fic in questa sezione) ma finalmente sono riuscita a tradurre anche il secondo capitolo. Spero che vi piaccia!
WARNING! Pre-slash, in particolare Mystrade e accenni di Johnlock; linguaggio volgare; blandi riferimenti sessuali. Oh, e John dopo qualche birr inizia ad avere strane idee.










John non poteva credere che aveva litigato con Greg su chi avrebbe potuto essere la migliore moglie casalinga e scopate per Mycroft Holmes. La parte peggiore era che lui non era nemmeno così ubriaco. Lo era solo abbastanza per cercare di provare a Greg che nel letto era meglio del DI.
Sapeva perché Greg aveva litigato con lui; non era esattamente un segreto che l’uomo più vecchio voleva Mycroft. Era iniziata qualche mese prima; i rossori, i balbettii, la maniera in cui Greg si agitava semplicemente sapendo che Mycroft sarebbe comparso in poco tempo. Sally e Dimmock avevano iniziato a fare scommesse con gli atri Yarder su quando e dove Greg avrebbe baciato Mycroft – e se il maggiore degli Holmes l’avrebbe ucciso o meno per averlo limonato.
John aveva scommesso, dicendo che Mycroft avrebbe baciato Greg per primo al 221b. Logicamente gli Yarder non sapevano che Mycroft veniva almeno una volta a settimana a bere qualcosa con lui, Sherlock, e Greg. E non sapevano nemmeno che a Mycroft non dispiaceva troppo guardare Greg arrossire, e flirtare con lui praticamente di continuo (e guardava il culo di Greg mentre Greg era girato, ma John non avrebbe tirato in ballo quello). La quota era di £320, quindi John si teneva quelle piccole informazioni per sé.
Sherlock aveva tenuto il broncio per quasi tutto sabato per colpa del supposto desiderio di John di cucinare, pulire e dormire con suo fratello. John aveva provato una marea di volte di fargliela capire; sì, Mycroft era bello, ma comunque John non ci voleva andare a letto. Sherlock tenne il broncio lo stesso, ma quando John si svegliò domenica trovò il suo coinquilino e migliore amico abbarbicato attorno a sé nel sonno, seppe di essere stato perdonato.
Il venerdì successivo Mycroft doveva lavorare, quindi spostarono la loro bevuta al sabato. Ad ogni modo Mycroft non sarebbe stato lì fino almeno alle nove, quindi Greg era venuto presto con le cose del takeaway e John aveva portato la birra. Sherlock rimase seduto sul divano a guardarli male.
‘Sherlock non ce l’hai su ancora perché io e John abbiamo litigato per Mycroft’ disse Greg.
‘Sì invece’ s’innervosì Sherlock ‘John finalmente ammette di essere bisessuale, solo che preferisce le donne, e poi va a fare il filo a mio fratello’
‘Non gli ho fatto il filo’ gemette John ‘Ho bevuto troppo e volevo far sapere a Greg che nel letto sono meglio di lui’
‘E io ero… parecchio ubriaco’ ghignò Greg.
‘Fammi un piacere’ sbuffò Sherlock ‘Tu vuoi dormire con mio fratello’
Greg fece un salto e per poco non rovesciò il cibo cinese ‘C-cosa?’
‘Oh, certo, scusa, tu “segretamente” vuoi scoparti mio fratello’ disse Sherlock. Mimò perfino le virgolette sulla parola “segretamente”, facendo arrossire parecchio Greg.
‘Non è esattamente un segreto’ mormorò John.
‘E’ nella fase della negazione’ sospirò Greg.
Non è vero’ provò a difendersi Greg. Gli altri due si limitarono a fissarlo ‘State zitti!’ sibilò Greg ‘E non dite queste cazzate intorno a Mycroft!’
‘Gregory, per favore’ disse Sherlock.
‘Er, Greg’ disse John ‘Se io mi accorgo che tu lo vuoi scopare, non credi che Mycroft se ne sia già accorto?’
Greg battè le palpebre e passò lo sguardo da uno all’altro prima di gemere un ‘Dio, uccidimi per favore’
‘No, mi servi per i casi’ disse Sherlock ‘Non si muore Lestrade’
Prima che Greg potesse irritarsi col genio, la porta si aprì e l’uomo di cui stavano parlando entrò. Si levò la neve dalle spalle e disse ‘Il mio meeting è finito presto e sono riuscito ad andarmene. Ovviamente Adelaide avrebbe potuto ascoltarmi e avrebbe saputo che si sarebbe dovuta mettere a lavoro ma-‘
Mycroft si interruppe quando guardò il gruppo; Sherlock ghignava malignamente, John cercava di non ridere, e Greg diventò di una affascinante sfumatura di rosso che fece domandare a Mycrft come avesse fatto a non avere un mancamento.
Alzando un sopracciglio elegantemente e appoggiando l’ombrello contro al muro Mycroft chiese ‘Ho perso qualcosa?’
‘Assolutamente no!’ urlò Geg. Scosse violentemente la testa e si buttò giù metà della sua birra, continuando a mormorare ‘Nulla, niente, assolutamente niente, nah-ah, non è niente, Sherlock è uno stronzo…’
Mycroft chiuse fuori la cantilena di Greg e portò i suo occhi azzurri a quelli del fratello. Alzò nuovamente un sopracciglio e Sherlock ridacchiò ma fece spallucce.
‘Ok’ mormorò Mycroft ‘Abbiamo ancora da bere, vero?’
‘Sì’ annuì John e Greg finalmente chiuse la bocca ‘Adesso vado a rovistare tra tutta la mia roba e troverò un gioco da fare’
‘Non potevi pensarci prima?’ chiese Greg.
‘Devo lavorare e prendermi cura di Sherlock’ fece presente John  sedendosi di nuovo sul divano con la sua scatola del takeaway ‘Sono praticamente un padre single qua!’
Greg e Mycroft risero mentre Sherlock lanciò un’occhiataccia al suo coinquilino. Gli altri due uomini si scambiarono uno sguardo che Sherlock e John non notarono ma voleva dire Sherlock e John si vanno completamente dietro l'un l'altro.
Decidendo di non dire nulla –per paura che Sherlock potesse tirare in ballo la sua apparentemente non così segreta cotta per Mycroft-Greg prese il suo cibo cinese e chiese ‘Fame Mycroft?’
‘No, ho mangiato prima’ rispose Mycroft. Prese due bottiglie di vino e sparì in cucina.
‘Gregory e Mycroft, seduti su un albero’ canticchiò piano Sherlock.
‘Piantala!’ ringhiò Greg.
John ridacchiò e Sherlock ghignò.

{oOo}

‘Tu non puoi essere serio’ gemette Greg.
‘Perché non posso?’ domandò John.
‘Perché sono sei così tanto pazzo’ disse Greg ?Dico, onestamente, non possiamo manco giocare a Poker senza finire in liti infantili’
‘Non litighiamo così tanto’ protestò Sherlock. Quando sia Greg che John lo fissarono Sherlock ammise ‘Beh… siamo migliorati!’
‘Sono d’accordo’ disse Mycroft. Era in piedi dietro al divano, Sherlock seduto sullo schienale, i due Holmes guardavano male l’oggetto che John aveva poggiato a terra. Aveva già spostato il tavolino da caffè e aveva la carta quadrata con lo spinner attaccato sopra accanto a sé sul pavimento.
‘Voi siete migliorati’ annuì John ‘Che è il motivo per cui possiamo giocare a Twister senza finire a minacciarci di morte’
‘Non ne sono così sicuro’ commentò Mycroft.
‘Sì, non ho una gran voglia di attorcigliarmi in qualsiasi luogo vicino a mio fratello’ aggiunse Sherlock.
‘Sei completamente partito’ fu il commento di Greg.
‘Beh, o questo, scacchi, Poker o scopare, uccidere, sposare’ disse John. Tutti lo fissarono ‘E sappiamo tutti come quei giochi sono andati a finire'
Gli altri tre ci pensarono un po’ prima che Greg affermasse ‘Twister è divertente’
‘Assolutamente’ annuì Mycroft.
‘Dio buono’ sospirò Sherlock.
‘Andiamo, muovete il culo’ disse allegro John. Aveva già scolato sei birre ed era un pochino confuso- che probabilmente spiegava perché stava tentando di far giocare i fratelli Holmes a Twister come se fosse una buona idea.
‘Chi fa girare lo… spinner?’ chiese Greg.
‘Io’ disse John.
‘Se io devo giocare, devi pure tu’ disse Sherlock guardandolo male.
‘Io gioco’ disse John ‘Solo terrò un braccio libero per girare… il robo che gira’
‘Girare il robo che gira’ Mycroft sospirò e bevve un sorso di vino ‘Che fine sta facendo la mia vita?’
‘A giocare a Twister con altri tre uomini adulti apparentemente’ mormorò Sherlock.
Realizzando che non ne sarebbero usciti indenni- John ora li stava fissando molto male- Sherlock, Mycroft e Greg misero le loro bevande da parte e si levarono scarpe e calze. Mycroft si prese un attimo per sollevare un sopracciglio alla vista dei calzini a strisce blue e verdi che Greg stava vestendo- cosa che fece arrossire Greg, ghignare Mycroft e alzare gli occhi al cielo Sherlock- prima di sedersi vicino al fratello accanto al pezzo di plastica con Greg e john dal lato opposto.
‘Bene’ disse allegro John ‘Greg, tu per primo’
‘Che? Perché?’ sobbalzò il DI.
‘Perché il tuo nome è il primo in ordine alfabetico’ disse John.
Greg aggrottò le sopracciglia ‘Holmes viene prima di Lestrade’
John lo fissò per un attimo prima di dire ‘Dicevo nome, non cognome’
‘Certo’ mormorò Greg, scuotendo la testa. Guardò John che faceva girare lo… spinner, la piccola freccia nera finì su-
‘Mano destra sul verde’ sorrise John.
Portando gli occhi al cielo e sbuffando drammaticamente, Greg strisciò attraverso la plastica e mise la mano desra sul cerchio verde più vicino.
Annuendo soddisfatto, John disse ‘Mycroft… mano sinistra sul verde’
Anche Mycroft alzò gli occhi al cielo ma fece come gli avevano detto. Mise la mano sinistra sullo stesso cerchio dove c’era quella di Greg, assicurandosi che le loro dita si sfiorassero. Il delizioso rossore che si sparse sulle guance di Greg era una ricompensa sufficiente per giocare a Twister.
Sherlock veniva dopo- piede sinistro sul blu- e John per ultimo perché apparentemente come utilizzatore del “robo che gira”, aveva il diritto di fare quel cazzo che voleva.
Dopo poco tutti e quattro stavano bestemmiando e attorcigliandosi attorno agli altri, Greg facendo ogni sforzo che poteva per non toccare Mycroft, Mycroft faceva tutto quello che c’era nel suo potere per tenere tutta la superficie corporea che poteva contro quella di Greg, mentre Sherlock li guardava male e John rideva.
‘Mycroft, stai barando!’ piagnucolò Sherlock dopo un quarto d’ora di gioco.
‘Come faccio?’ chiese suo fratello.
Sherlock sbuffò ‘Ti stai strusciando contro a Lestrade e tutti sappiamo che ti viene dietro!’
Non è vero’ frignò Greg.
‘Sì è vero’ gemette John da dietro a Sherlock ‘Mycroft, piantala di usare tutti i tuoi trucchi per corrompere Greg’
‘I miei trucchi?’ commentò Mycroft.
‘Sì, piantala!’ disse Sherlock.
‘Devo mettere la mano destra sul rosso’ li informò Mycroft ‘e il corpo di Gregory si trova ad essere al di sopra dei cerchi rossi. In quale maniera potrei fare se non allungandomi sopra di lui?’
‘Puoi allungarti su di lui senza abbarbicarti intorno a quel pover uomo!’ sbuffò Sherlock. Si bloccò di colpo e scosse la testa ‘Che sto dicendo?’
‘Appunto, Greg non è povero, lui vuole che Mycrofntsi abbarbichi intorno a lui’ grugnì John. La cosa fu seguita da una risatina ‘Possibilmente senza vestiti e potendo avere subito dopo una buona vecchia scopata’
‘JOHN!’ urlò Greg dritto nell’orecchio di Mycroft, facendo perdere l’equilibrio al rosso. Era come domino; Mycorft cadde addosso a Greg, che finì sul pavimento con un thud, seguito da Sherlock che si sbilanciò all’indietro e mollò una testata a John, che emise un grugnito di dolore e cadde di faccia contro alla plastica del Twister.
Vari “ahia” arrivarono dai quattro uomini e Sherlock fu il primo a lamentarsi con Greg.
‘Meraviglioso Lestrade’ mormorò ‘Ho sempre voluto finire con una commozione cerebrale le mie serate’
‘Credo che ci vorrebbe più della testa di John per danneggiare la tua’ borbottò Mycroft da sopra Greg ‘Come ad esempio un mattone’
‘O il tuo culo!’ protestò Sherlock.
‘A dire il vero, è decisamente morbido’ commentò John. Era finito sotto a Sherlock con le braccia premute contro al corpo di Mycroft e poteva sentire il sedere di Mycroft contro alla sua coscia. E, ovviamente, la sensazione dell’intero dinoccolato fottuto corpo di Sherlock sdraiato sopra di sé.
‘Perché stai sentendo il sedere di mio fratello?’ domandò Sherlock. Cercò di girarsi per guardare John e finì agitandosi troppo e colpendo il pavimento di fianco a John ‘…ahia’
‘Va bene’ sbuffò John levandosi da sotto Mycroft.
‘Yeah’ fu d’accordo Greg, cercando di ignorare come fosse fantastico avere il corpo di Mycroft premuto contro al proprio ‘Mai più fottuto Twister’
  
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