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Autore: charlie9943    07/01/2013    0 recensioni
dal capitolo 1: “Uhm…Armadietto numero 169 eccolo!” pensai.
Misi la combinazione che avevo marcata sul foglio datomi a tedesco sul quale c’era scritto il numero dell’armadietto e la combinazione, e lo aprii iniziando a metterci le mie cose.
Ad un certo punto vidi un ragazzo riccio venire verso di me e squadrarmi da capo a piedi.
« ehm, scusa? Cosa stai facendo? Questo è il mio armadietto! » cosa diavolo stava dicendo?!
« scusa? Guarda, c’è scritto chiaramente che questo armadietto è assegnato a me! » dissi mostrandogli il mio foglio.
« beh, anche sul mio è scritto la stessa cosa! » mi rispose mostrandomi a sua volta un foglio con scritto chiaramente che aveva il numero 169. Rimanemmo un attimo a fissarci e poi io dissi « bene, allora andiamo a chiedere in segreteria e vediamo chi si tiene quest’armadietto e chi andrà in un altro.. »
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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era il primo giorno di scuola e come sempre ero in ritardo, e stavo ansimando per aver corso tutto il tragitto da casa a scuola e vi assicuro che mezz’ora di corsa ti uccide! 

Arrivai appena prima che la bidella chiudesse la porta. Mi feci forza ed entrai in classe. Prima ora: tedesco, ovviamente! Grazie al cielo il prof non era ancora entrato! Mi sedetti al mio banco e feci per prendere i  libri quando mi accorsi di averli lasciati a casa. Merda! Te pareva che qualcosa andava storto!
Per fortuna avevo solo un’ora di tedesco e poi geografia, la mia materia preferita!
Avrei sempre voluto avere i soldi per viaggiare e vedere quei posti tanto studiati.. chissà com’è Sidney, o Parigi, o New York, o Shangai, e Roma?
Se riuscissi ad entrare nella compagnia di ballo di Madama Rouge partirei per  un posto diverso ogni settimana.. eh..
Geografia passò subito e dopo avevo solo un’ora buca così mi diressi verso l’armadietto che mi era stato assegnato.
“Uhm…Armadietto numero 169 eccolo!” pensai.
Misi la combinazione che avevo marcata sul foglio datomi a tedesco sul quale c’era scritto il numero dell’armadietto e la combinazione, e lo aprii iniziando a metterci le mie cose.
Ad un certo punto vidi un ragazzo riccio venire verso di me e squadrarmi da capo a piedi.
 « ehm, scusa? Cosa stai facendo? Questo è il mio armadietto! » cosa diavolo stava dicendo?!  
« scusa? Guarda, c’è scritto chiaramente che questo armadietto è assegnato a me!  » dissi mostrandogli il mio foglio.
« beh, anche sul mio è scritto la stessa cosa! » mi rispose mostrandomi a sua volta un foglio con scritto chiaramente che aveva il numero 169. Rimanemmo un attimo a fissarci e poi io dissi « bene, allora andiamo a chiedere in segreteria e vediamo chi si tiene quest’armadietto e chi andrà in un altro.. »
 
Ci dirigemmo verso la segreteria e spiegammo alla segretaria il problema
« Mi spiace ragazzi, ma non sono più disponibili altri armadietti.. temo che dobbiate dividerlo.. »
« sta scherzando spero! Già non riesco a mettere tutte le mie cose in quell’armadietto talmente è piccolo, adesso che devo pure dividerlo come farò?!» il riccio stava iniziando a delirare e sembrava una bambina di cinque anni!
Era attaccato al bancone della segreteria e sembrava stesse per scoppiare a piangere! Oh mamma mia!  Ovviamente non bastavano aver corso per il ritardo e l’aver lasciato i libri a casa, no! Serviva anche dover dividere l’armadietto con uno psicopatico! Dopo un certo numero di lamentele senza essere minimamente considerato dalla segretaria, lo psicopatico si rassegnò e tornammo verso l’armadietto dove ricomincia a mettere le mie cose.
« ferma, ferma, ferma! Il ripiano alto è il mio, non voglio piegarmi ogni volta per prendere i miei libri, e tu sei decisamente più bassa di me, quindi tu in basso e io in alto! » stava scherzando spero! Seriamente era talmente pigro da non volersi nemmeno piegare per prendere dei libri?! E poi nemmeno si presenta e mi da già della nanetta! Ma che cavolo!?
« senti riccioli d’oro tinti, datti una calmata! Qua non dai ordini a nessuno e ora ti becchi il tuo ripiano in basso senza dire una parola, chiaro?! » gli dissi fulminandolo con lo sguardo. Dopo un po’ di smarrimento lo vidi annuire..
« comunque io sono Charlie. Piacere! » gli dissi sfoderando un sorriso da vero angelo..

La convivenza con il riccio é più dura di quante pensassi! Occupa più spazio del dovuto e quando voglio prendere i miei libri devo aspettare che finisca di slinguazzarsi la bionda tinta di turno. È snervante! Grr! Ma tutte a me?!
Mi dirigo verso li spogliatoi della palestra con la mia borsa da ginnastica. Ma ditemi voi se al lunedì mattina bisogna avere due ore di ginnastica!
Mi cambio velocemente e metto i pantaloncini corti e la maglietta larga che uso sempre e raggiungo gli altri in palestra. Oggi faremo pallavolo. Fantastico! Ci mancava solo questo! Sono un’impedita assurda in questo gioco! Un panda farebbe un servizio migliore del mio! In più facciamo squadre miste e giocare contro i ragazzi rende tutto ancora più difficile e imbarazzante!
Per fortuna sono in squadra con Jake, il mio migliore amico, e Lauren una delle poche ragazze che mi stesse simpatica. Ma nell’altra c’è il riccio.. me lo ritrovo quasi in tutte le materie! Pff!
Iniziamo la partita e per fortuna nessuna palla sembra aver intenzione di venire nella mia direzione, così posso starmene tranquilla senza rischiare figure di merda varie..
Ad un certo punto sento Jake che mi chiama e mi giro appena in tempo per vedere la palla beccarmi dritto in faccia! Ma cazzo! Mi sembrava strano che stesse andando tutto tranquillo! Porto le mani al naso e mi accorgo di perdere del sangue. Io odio il sangue! Lancio un urlo e poi è tutto buio.
 
«Charlie… » sento qualcosa scuotermi «Charlie? » qualcuno mi sta chiamando ma non ho riesco a capire chi sia.
Faccio una specie di grugnito e cerco di aprire gli occhi. Dopo un po’ ci riesco e vedo che sono nell’infermeria della scuola e che ci sono Jake che mi sta scuotendo leggermente e il riccioluto seduto su una sedia a fissarmi.
«Charlie! Finalmente! È un’ora che siamo qui! » mi disse Jake.
«cosa cavolo è successo? Perché lui è qui? » chiesi indicando Harry
«la pallonata che hai ricevuto in faccia ti ha fatto scendere sangue dal naso, e come hai visto sangue sei svenuta… e lui è qui perché è lui che ti ha tirato la pallonata e ha insistito per venire dicendo che si sentiva in colpa.» mi rispose Jake.
Lanciai un’occhiataccia a Harry, per la pallonata «ovvio! Chi altro poteva essere così idiota da lanciarmi una pallonata dritta in faccia mentre non guardavo?!»
Lui fece una smorfia e si avvicinò «ehm.. stai bene?» «ti pare che io stia bene?! Siamo in un’infermeria per un motivo!» «oh.. giusto.. beh scusa.. non pensavo fossi così rimbambita da non accorgerti nemmeno di una palle che viene verso di te!» mi disse facendo il suo solito sorrisetto snervante «ora sarebbe anche colpa mia?! Ma per favore!»
«senti io ti ho già chiesto scusa! Evitiamo di andare avanti con questa discussione! E tu cos’hai tanto da fissare?» chiese girandosi a squadrare Jake.
«eh… c’è amore nell’aria!» disse con un sospiro di approvazione. Io e il riccio ci fissammo per un secondo e poi scoppiammo in una fragorosa risata! «io HAHA e il riccio? HAHA oh mio dio, questa era fantastica Jake! HAHA» dissi in preda alle risate. In tanto Harry era stesso a terra a ridere e sembrava in preda alle convulsioni. Jake ci fissò malissimo e poi mormorò: «vedremo.. »

 





spazio autrice: ciao sono charlie e questa é la mia prima FF pubblicata su EFP (:
so che é cortissimo, ma prometto che farò capitoli più lunghi se  qualcuno segue la storia.. vi prego recensiteeee :3

#charlie

  
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