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Autore: _Crisalide_    08/01/2013    1 recensioni
Ispirata al film "L'amore non va in vacanza"
Caroline, wedding planner di Mystic falls e Elena, insegnante di un'asilo di Fell's Church, decidono di scambiarsi le case durante le vacanze di Natale.
Vivendo l'una la vita dell'altra, le ragazze incontreranno nuove persone, rivedranno vecchie conoscenze..
Sono tutti umani.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Tyler Lockwood, Un po' tutti | Coppie: Caroline/Tyler, Elena/Stefan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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THE HOLIDAY

THE HOLIDAY

TWO GIRLS-TWO WORLDS

2- Pizza, popcorn e magia.


Elena’s Pov.
Al suono della campanella di mezzogiorno, chiudo il libro de Il Piccolo Principe, rimettendolo poi sulla cattedra e guardo i bambini con un sorriso: li vedo ancora con gli occhi spalancati, chi emette dei versi di stupore, chi batte le manine o chi resta semplicemente in silenzio a guardarmi o magari a riflettere sulle parole del mio libro preferito.
Fin dal primo giorno che hanno messo piede in questa classe, ho letto loro così tante volte il mio libro preferito che ormai conoscono ogni riga a memoria.
E ogni volta è un vero spettacolo vederli seduti a terra, davanti a me con gli occhietti attenti. E nonostante avessero tra i tre e i cinque anni, hanno la capacità di capire immediatamente il significato di una frase.
Mi alzo dalla sedia e faccio alzare anche loro, sistemando prima i giocattoli nell’apposita cesta, come faccio fare sempre prima d pranzare.
“D’accordo piccoli, ora piano piano, in fila indiana, andiamo a lavarci le manine, va bene?”
Dico, raggruppandoli tutti poi mi sento tirare per la maglia e mi giro, vedendo la cascata di riccioli rossi e il viso tempestato di lentiggini di Lydia.
“Ehi piccola, che c’è?”
Chiedo, abbassandomi in modo da arrivare alla sua altezza. Lei mi guarda un po’ timida, con i suo occhietti verdi e poi sorride.
“Dopo ci racconti di nuovo la favola del principe?”
Sorrido anche io, scompigliandole dolcemente i capelli.
“Ma certo che sì!”
Lydia allarga ancora di più il suo sorrisone, dandomi un veloce bacio sulla guancia, raggiungendo poi gli altri bambini.
Dopo che si fossero lavati le mani, io e le altre maestre li aiutiamo ad apparecchiare i tavolini della mensa, aspettando quindi il pranzo.
Sono orgogliosa di loro, del mio lavoro, che avevo realizzato dopo tanti sacrifici ma per fortuna con l’appoggio dei miei amici e della mia famiglia.
Dopo qualche ora, tra letture di favole e giochi vari, la giornata finisce: fuori l’asilo come al solito c’è la mia migliore amica Bonnie ad aspettarmi. La strada dalla scuola fino a casa mia è breve, quindi non prendo mai l’auto e ne approfittiamo anche per parlare, come ai vecchi tempi.
Io e Bonnie ci conosciamo dai quando eravamo bambine praticamente, inseparabili, come due sorelle e, anche se crescendo abbiamo preso strade diverse, io con la scuola materna e lei che studia medicina, siamo sempre più unite.
E’ una ragazza speciale la mia Bonnie, mi capisce, sa quando sto passando un periodo brutto o quando muoio dalla voglia di raccontarle qualcosa di bello che mi capita.
Ed è una delle poche che davvero mi è stata accanto dopo la morte dei miei genitori, avvenuta quando avevo appena quindici anni a causa di un incidente stradale.
“Insomma Ele mi stai ascoltando?”
Mi volto verso la mia amica che mi guarda interrogativa e assumo un’aria colpevole: no, non la stavo ascoltando, persa nei ricordi di quella terribile notte di dieci anni prima. Era successo tutto nel più scontato dei modi: temporale, i miei che erano usciti per una cena con amici e un camion che sbucò ad un incrocio.
“No scusa, non ti ascoltavo.”
Risposi, con un sospiro e distolsi lo sguardo, aspettando le sue parole, le stesse che mi diceva ogni volta che mi perdevo nel ricordarmi quella notte.
“Lo sapevo, lo hai fatto di nuovo?!”
Ecco.
“Sì Bon scusami, non so che mi è preso. Probabilmente sarà il fatto di vedere i genitori dei bambini dell’asilo oppure il fatto che si avvicina il Natale.”
Borbottai, indicandole le lucine che iniziavano a riempiere Fell’s Church, la mia città.
O meglio un posticino sperduto della Virginia.
“Mh. Sai cosa? Avresti bisogno di una bella vacanza!”
Oh Bonnie e le sue idee. Come se fosse facile prendere e mollare tutto. Anche se sarebbe possibile, siccome tra un po’ ci sarebbero state le feste e la scuola quindi sarebbe stata chiusa fino al mese prossimo.
“Vedremo Bon.”
Dissi, sorridendo appena, arrivando a casa e prendendo le chiavi dalla borsa. O meglio cercare le chiavi  tra tutte quelle cianfrusaglie.
“Pensaci e poi chissà, potresti incontrare l’uomo della tua vita!”
Mi scappa una risata vedendo la sua espressione sognante, forse un po’ troppo: c’entra per caso con ciò che mi stava dicendo prima e che non stavo ascoltando?
“Beh, che c’è?”
Mi chiede: avrà sicuramente visto la mia faccia incuriosita e indagatoria.
“Oh non guardarmi così. Sei tu che non mi hai ascoltato. Ricordi cosa diceva il prof Tanner quando dettava le nozioni per farcele scrivere sul quaderno? Ascoltate bene perché non lo ripeto una seconda volta, per cui..”
Conclude con un’alzata di spalle e un sorriso furbetto, facendo poi per andarsene. Ma poi si gira, iniziando ad attorcigliarsi i riccioli castani.
“Ma forse, se mi offri una buona cioccolata calda, probabilmente posso raccontartelo. Ma solo perché sei la mia migliore amica, ok?”
Sorrido e annuisco, aprendo così la porta e facendola entrare. Non sento nessuno in casa, segno che sono tutti fuori.
E infatti non mi sbaglio: sul tavolo in cucina trovo un biglietto di mia zia Jenna con scritto che è ad una mostra insieme a Rick e che cenano fuori, mentre Jeremy rimane a studiare da Anna.
Anche se immagino faranno ben altro.
Bene, mi sa che mi dovrò arrangiare; spero che almeno in frigo ci sia qualcosa.
“Ehi Bon!”
Esclamo, rivolgendomi alla mia amica, con un sorriso a trentadue denti.
“Ti va una serata tra ragazze?”
 
Poche ore dopo, tra una pizza e una ciotola di popcorn, con annesso uno dei soliti film romantici, scopro che Bonnie ha probabilmente trovato l’uomo della sua vita.
O meglio, che Alex Shane, uno degli assistenti dei suoi professori, di cui non ha fatto altro che parlarmi in questi ultimi mesi è probabilmente l’uomo della sua vita.
“C’è dell’altro, vero?”
Domando, prendendo una manciata di popcorn, prestando più attenzione a Bonnie che alla tv.
E pensare che The Notebook è uno dei miei film preferiti.
“Sì beh io..io e lui..”
Sbuffo: quando inizia a parlare per monosillabi la strozzerei.
“Bonnie!”
“Oh ok. Mi ha chiesto di andare a vivere insieme ed io ho accettato!”
Per poco non mi soffoco con i pop corn. Ma è impazzita?
“Bonnie, sei seria? State insieme da quanto? Due mesi, tre?”
Esclamo, mentre cerco di smettere di tossire e togliermi i popcorn caduti sulla mia maglia e sul divano, mentre lei mi guarda con aria innocente, come se quello che mi ha appena detto, sia la cosa più normale del mondo.
E poi c’è anche un altro problema.
“E poi..ha dieci anni più di te! “
Ma questo per lei ovviamente non ha importanza. Perché se c’è una cosa che mi hanno insegnato i miei genitori è che l’amore, quello vero, non conosce ostacoli. Se c’è l’amore tutto diventa possibile e dettagli, come appunto dieci anni di differenza, passano in secondo piano.
Anzi, diventano addirittura insignificanti.
“Daaaaii dimmi che sei felice un po’ almeno?”
Mi chiede con voce da bambina, prendendomi le mani.
“Solo se mi prometti che sarai davvero felice, Bon.”
Rispondo, con tono serio, ricambiando la stretta delle mani: era la mia migliore amica, ci tenevo a lei e saperla infelice, avrebbe reso infelice anche me.
“Lo sono, lo sarò. Altrimenti lo sai, non avrei fatto questa scelta, sapendo che sarebbe stato il contrario.”
Beh questo è vero. Lei non fa mai scelte senza pensarci, senza capire se sarebbe meglio o meno per lei.
“Allora ok, sono felice.”
Rispondo con un sorriso rilassato e Bonnie si catapulta tra le mie braccia, stringendomi.
“Però..” riprendo, scostandola e guardandola di nuovo con aria seria “..se ti fa soffrire, se succede qualcosa di brutto, lo uccido, Ti ricordi il nostro patto, vero?”
“Oh sì: fai soffrire la mia migliore amica e puoi ance dire addio alla tua misera vita.”
Mi dice, alzando gli occhi al cielo, ricordando il patto che facemmo all’età di 14 anni.
Sospiro, gettandomi sul divano, notando solo allora i titoli di coda in tv.
“Credi nella magia?”
Mi chiede all’improvviso, mettendosi accanto a me con un cuscino tra le braccia.

Altro punto dolente di Bonnie sono i suoi libri di magia, ha letto non so quante volte Harry Potter ed è convinta di possedere delle doti da medium o cose simili.
“Sì certo, come credo agli unicorni e agli asini che volano.”
Rispondo ironica, gettandole dei popcorn in testa e rido, mentre lei cerca di pararsi.
“Dai sono seria!”
Borbotta, guardandomi torva e io mi fermo, decidendo di accontentarla.
“Non ci credo comunque e lo sai. Non credo al destino, al fato e cose così!”
“Mh e fai male, Ele. Fai molto male. Perché ho come la sensazione che i prossimi giorni che verranno saranno indimenticabili per te.”
Mi dice, con un’espressione indecifrabile sul suo viso. Inarco un sopracciglio e scuoto la testa.
“Io invece penso che l’amore ti ha dato alla testa e pure tanto!”
Ribatto, alzandomi dal divano e iniziando a mettere a posto.
“Come vuoi, ma sappi che poi mi ringrazierai.”
Risponde con la stessa espressione e alzandosi anche lei, andando a infilarsi il cappotto.
“Ora vado, si è fatto tardi, ci vediamo domani ok?”
Mi dice, dandomi un bacio sulla guancia e avviandosi alla porta
“Buonanotte Elena.”
Mi saluta, uscendo quindi da casa mia e io rimango così, come una cretina con la ciotola vuota a ripensare a quelle parole: e se fosse vero?
E se il destino avesse in serbo qualcosa di speciale per me?
Oh che diamine sto andando a pensare?!
Sbuffo andando a posare la ciotola, insieme alle altre cose in salotto poi, con in testa la chiacchierata con la mia amica vado a letto.


Buonaseraa!!
Sono imperdonabile lo so! >.< 
Ma non avevo ispirazione DD:
Comuuunque questo da come si è capito è il punto di vista di Elena, non chiedetemi perchè ho messo Bon con Shane xD probabilmente avevo questa idea di "accasare" la streghetta diciamo e lo so che vi farà schifo, sono pronta a tutto DD:
Nel prossimo POV Elena parlerò di Jenna, Jeremy, Rick e Matt e poi, soprattutto, Elena "conoscerà" Caroline e diamo via così alle danzee(?) xDD
Enjoy :3

 

  
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