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Autore: Ray_    08/01/2013    4 recensioni
1 Giugno,Londra.
Cosa c’ è di peggio di essere mandata in un campo estivo per tutta l’ estate?
Non so se sia il fatto di avere dei coinquilini,che peraltro sono completi sconosciuti, o condividere la propria abitazione. Sempre se così si può definire,più che altro è una casetta in puro legno formata da appena quattro stanze. Benché il campeggio in cui sto per arrivare è il “ NanaSea Campus ” ,ovvero il sogno di tutti gli adolescenti e non. L’ unico luogo in cui ogni giorno ci sono novità sullo svolgimento della giornata,formata da mille feste,ogni sera la discoteca viene coinvolta in qualsiasi iniziativa.
Perché sono stata costretta ad una figata del genere?
Semplice,i miei genitori hanno voluto sbarazzarsi della loro figlia ribelle per andare in vacanza.
Così mi sono ritrovata a fare le valigie in appena quattro giorni,senza poter contestare ed ora … beh,eccomi all’ aereo porto,a fare uno stupidissimo check in.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Go to bed with you? 

 

11 Giugno,Sidney.

Ora di cena. Sinceramente non ho molta fame,sarà perchè a pranzo Niall mi ha costretto a mangiare tre piatti di riso,già proprio tre! 
- Dai Corinne,puoi farcela! - esclamava il biondo accanto a me.
- Ma non ce la faccio più! 
- E dai,se mangi tutto ti prometto che ...
- Che?
- Boh,fallo e basta.
In effetti,non ne ho capito il motivo,ha qualche rotella fuori posto quel ragazzo.
E' il tramonto,si può notare il rossore del sole che sembra si unisca al mare,è davvero uno spettacolo,anche se io non sono molto romantica,anzi,non lo sono proprio.
Non sono quel genere di santarellina che aspetta il suo primo bacio in una spiaggia al tramonto,decisamente. Ho sempre odiato quelle tipette.
Improvvisamente mi sento tirata per un braccia e le mie labbra si bagnano velocemente,non riesco a capire che sta succedendo,ma appena focalizzo il ragazzo che mi sta baciando,le prende!
- Zayn! - esclamo spostandomi.
- Corinne,ho fatto come hai detto tu,sono stato a letto con Gracy,però,ora devi rispettare il patto.
- Il patto?
- Sì,il patto. - risponde con fermezza.
Adesso sì che sono spacciata!
Nemmeno mi ricordavo di quel maledetto ' patto '.
E ora che rispondo? Cosa diamine faccio?
- Ho il ciclo.
Ma che cazzo di risposta è ' ho il ciclo? ',quanto mi sento idiota!
- Cioè ... ho il ... il ... le ... ho le mestruazioni!
E non è la stessa cosa? Pensa Corinne,pensa!
- Io ... non posso,sto male,sai è il primo giorno. E non riesco nemmeno a stare all' impiedi.
- Ma hai la bocca. - ride.
Ma che ci ridi imbecille?
- Ehi,ehi,frena,frena,frena. Andare con te non include quel genere di cose,non se io non voglio.
- Dimmi che tu non vuoi,sentiamo.
- Ma è la verità!
- Sì,sì come no. Aspetto una settimana,non di più,ciao baby.
Si mette le mani in tasca e va vià.
Cacchiolina. Cacchiolina. L'ho già detto cacchiolina?
Aspetta,ma qual' è il problema? Insomma,io sono Corinne,Corinne Russel,non ho paura di niente e nessuno. Tanto meno,di una stupida scopata. Intendiamoci,non ho paura di scopare con lui,ma non mi và. E' vero che è figo,ma lui mi ha anche fatto soffrire tempo fa,e nonostante siano passati sette anni,io sono ancora seccata con lui.
Senza accorgermene mi ritrovo persa fra i miei pensieri ed a camminare in riva bagnandomi i piedi.
Mi avvicino sempre di più all' acqua. - Vuoi bagnarti proprio,eh?
- Cosa?
- Mi hai capito ...
- Uh,il mio biondo preferito. - sussurro.
Gli scappa una risata e viene vicino a me.
- Ti vedo turbata.
- Mmh,giusto un po' .
- Ne vuoi parlare? 
- No,non voglio annoiarti.
Annuisce e continua a seguirmi con lo sguardo basso.
- Vuoi scappare con me?
- Credo di non aver capito bene ... puoi ripetere?
- Hai sentito,scappi insieme a me?
- Ma non ci è concesso andar via senza il permesso di ...
Poggio l' indice sulle sue labbra facendolo zittire.
- Shh baby. Andiamo sì o no?
- Mmh,alle 22 davanti al parco,okay?
- Okay. - dico saltandogli addosso e stringendolo in un abbraccio. 
Appena lo lascio sembra come stupito dal mio gesto.
- Uff,ma la smetti di fare quella faccia da ebete? Insomma,non sono poi così cattiva. - sbuffo.
Alza un sopracciglio corrugando la fronte.
- A dopo. - concludo andandomene.
Arrivo in abitazione correndo e svuoto velocemente l'armadio in cerca di qualcosa da mettere e finalmente trovo un top blu pagliettato,pantaloni neri e stivaletti neri,perfetti!
Mi vado a fare la doccia,poi mi vesto e mi asciugo i capelli stando attenta a non rovinare la forma che ho dato ai ricci,infine mi trucco. 
Guardo l'ora: 21.45.
Sono in perfetto orario e non deve scoprirmi nessuno.
Prendo la borsa ed apro la porta.
- Oh,ma dove sta andando il mio cioccolatino?
- Harry,ma che cazzo. Devi rompere sempre?
- Non è educato dire queste parole. - dice stampandomi un bacio sulla guancia che asciugo in fretta.
Sto cretino mi farà fare tardi.
- Allora? - chiede.
- Allora cosa?
- Allora dove vai?
- Non t' importa.
- Oh sì invece o lo dirò alla direzione.
- Ma non ti sfugge nulla,vero?
- Già!
- Facciamo così,o tu stai zitto o ti strappo le palle con le mie stesse mani e le do in pasto ai maiali,ci siamo capiti?
- Sì signora,scusi signora.
- Bravo tesoro. 
Gli mando un finto bacio e mi incammino per il parco. Ecco Niall.
- Dobbiamo star attenti a non farci vedere. - dice.
- Perspicace!
Mi prende la mano e dopo aver passato la reception fermiamo un taxi.
- Può portarci al centro della città? - chiedo.
- Certamente,salite. - risponde l'autista.
Saliamo in auto come detto e guardo la mia mano ancora che tiene la sua. Diventa un tantino rosso e la stacca. Mi scappa una risatina,anch se in fondo anch' io mi sono un po ' vergognata.
In venti minuti arriviamo a destinazione e paghiamo il taxi.
La città è tutta illuminata,ci sono un mare di discoteche,bar,ristoranti,cinema e tanto altro.
Vedo Niall fissare delle caramelle in un negozio di dolci,così gli faccio cenno di entrare e prenderle.
Forse non è stata proprio una buona idea.
Sì,perchè si è comprato un negozio intero.
Noto una specie di chiosco dove si spara nelle lattine,mi si accendono gli occhi.
- Posso? - chiedo sporgendo il labbruccio in fuori.
- Sì,certo. 
- Grazie baby.
Venticinque lattine su venticinque,grande Corinne!
- Sei proprio brava. - afferma portandosi un marshmellow in bocca.
Annuisco sorridendo e gli rubo una caramella.
- Signorina,ha vinto un peluche,quale vuole? - chiede il commesso.
- Oh,niente. 
Odio i peluche,forse perchè il mio orsetto andò a finire in lavatrice ad acqua bollente e mia madre lo buttò,boh.
Continuiamo con la nostra visita per la città. - Dove andiamo? - chiedo.
- Dove vuoi tu.
- Vuoi salire sulle montagne russe?
- Cosa? No! Assolutamente no! - esclama.
- E perchè no?
Silenzio.
- Non avrai mica paura. - dico muovendo le sopracciglia.
- Eh? Chi io? Pff.
- Allora sali con me.
- No,non voglio.
- Non fare il bambino.
- Non faccio il bambino,ma non voglio salirci.
- Se sali con me,ti offro la cena.
- Ho già cenato.
- Sei proprio duro eh? Allora,se non sali con me io dico a tutti che sei un fifone.
- E allora?
Diciamo che a quella risposta mi cade la faccia per terra.
- E dai. - dico spingendolo.
- Due persone. - dico al proprietario.
- No,ti prego. Sì,è vero,ho paura.
Lo tiro con me e saliamo sulle file medie.
Quella specie di treno volante inizia a partire,prima lentamente.
- Su Nialler,alza le mani.
Lo vedo chiudere gli occhi e mi scappa una fragorosa risata.
- Che cucciolo. - dico abbracciandolo.
- Sì,prendi in giro. - dice con fare offeso incrociando le mani anche se per poco,visto che andiamo ad una velocità incredibile.
Rimaniamo in città per altre due ore.
Sono le 2.30.
- Mi sa che è meglio tornare. - dice Niall.
- Già,chiamiamo un taxi.
Mi avvicino ad una ragazza chiedendo se di lì passano i taxi,ma risponde di no.
- Non passano a quest'ora. - dice.
Oh,cazzo.
- Niall,tu sapevi che non passano i taxi a quest'ora?
- No,perchè? Oh,cosa? Ed ora come torniamo?
- Vi conviene rimanere qui per stanotte,a circa cinquanta metri ci dovrebbe essere un hotel. - continua la ragazza.
- Io non ho nemmeno più soldi,li ho spesi tutti. - rifletto ad alta voce.
Mi accorgo che sta iniziando a piovere.
- Io qualcosa ce l' ho. Ma non è questo il problema,forse possiamo arrivare ugualmente al Campus.
- Purtroppo non passano nemmeno auto bus. - interviene la mora con cui parlavo poco fa.
- Siamo spacciati. - affermo.
- Sapevo che non potevo fidarmi.
- Ehi,ehi,frena biondo. Non darmi la colpa.
- Se qualcuno lo scopre,i miei genitori non mi faranno uscire mai più.
Stringo un pugno per la rabbia.
- Non è colpa mia. - ribadisco.
- Scusa,è solo che ... mi sono fatto prendere dal panico. Pace?
- No. 
- Cosa?
Incrocio le braccia sotto al petto facendo l' offesa. - Scherzavo,scherzavo. 
Entriamo in hotel,siamo completamente zuppi.
- Due stanze. - dice Niall.
- Mi spiace,ma ne è rimasta solo una. Comunque i letti sono divisi.
Mi guarda in cerca di risposta ed io annuisco.
- Stanza 190. - dice il signore della reception porgendoci le chiavi.
Saliamo in ascensore con le persone che ci guardano male.
- Io voglio quel letto. - dico indicando quello vicino al muro.
- C' è un motivo particolare?
- No. E' così e basta. 
In realtà c' è un motivo: ho paura dei tuoni e stando vicino al muro mi sentirò più sicura,decisamente.
Mi sfilo la maglietta e i pantaloni restando in intimo.
- Non guardarmi. - dico girandomi verso di lui.
- Perchè ti sei spogliata? 
Gli sorrido e mi avvicino a lui.
- Perchè ho una voglia matta di darci dentro stanotte. - dico mordendomi il labbro inferiore.
- Eh?
- Sto scherzando Niall,frena i tuoi ormoni. Se fossi più intelligente capiresti non ci tengo a prendermi un' influenza. Oh,ma tranquillo,non ti guardo mica se resti in box. - lo rassicuro dandogli un colpetto sulla spalla.
Inizia a ridere divertito.
Rimane in jeans e ci salutiamo con un ' buonanotte ' ,ognuno dai propri letti.

Quando finalmente riesco a prendere sonno,vengo svegliata da rumori. Alzo la testa e vedo Niall fare strani versi e muoversi in modo strano. Esco dalle coperte e mi avvicino a lui sedendomi sul suo letto. Forse non sta bene.
- Niall,c' è qualche problema? Non stai bene? - chiedo cercando di svegliarlo.
- Sen ... sento fr ... freddo. - balbetta.
Metto una mano sulla sua fronte: è caldo.
- Lo sapevo,questo perchè non mi hai voluto ascoltare,che ti avevo detto? Cambiati Niall,stai con le mutande,non ti guardo,non ti stupro,non ti tocco! Ma tu? Tu non hai voluto darmi retta.
- Sc ... scusa.
- Permetti che ti aiuti o ti spaventi di rimanere incinto?
Mi sorride.
Gli alzo il cuscino facendolo alzare leggermente. Gli sbottono i jeans,meglio se non lo avessi mai fatto. Sì,lo ammetto mi sono un tantino bagnata. Glieli sfilo col suo aiuto  e li poggio sulla parte finale del letto.
Copro Niall con le coperte e mi metto accanto a lui.
- Non mi stare vicino o ti senti male pure tu.
- Tranquillo,non starò male.
Speriamo non siano le ultime parole famose.

 

Mie creazioni:
Se vi và,potete passare su queste mie storie:
    “ L’ unico motivo per essere qui con te ”
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154309&i=1 
“ Io,tu ed un unico problema. ”

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1274273
" Mother Girl "

http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1517387&i=1
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