L'ora terza scocca, accolta dalle sue urla

Dalle uniformi rosse degli invasori
che si giocano i suoi abiti
Dal pianto di una madre disperata
che vede morire suo figlio
Dall'orrore della folla accorsa
che vede il sangue scorrere
Dal lamento sommesso
del seguace sconvolto

Prosegue l'agonia del condannato

Nel sangue che scorre rapido
fuori dalle ferite atroci
Nelle ossa spezzate degli arti
inchiodati al maledetto legno
Nelle vene forate e il flusso
interrotto del fluido
Nel corpo a cui manca ossigeno
e non si contorce più

L'ora nona scocca, accolta dal suo silenzio




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Angolo autrice:
Questo è stato un capitolo impegnativo da scrivere, ho dovuto rigirare parecchie frasi per farlo venire bene. Mi sembra che sia un tema ancha abbastanza impressionante, la descrizione di una crocifissione. L'ho vista in un film (Jesus, con Jeremy Sisto) e ne sono rimasta sconvolta (avrei preferito che Sisto non fosse un così bravo attore in quella scena).
Credo che si capisca tutto, in caso non fosse chiaro: la madre di cui parlo è Maria (tutti: noooo...) e il seguace è Giovanni, l'unico apostolo ad assistere alla crocifissione di Gesù. Le ore che cito le ho lette nei vangeli. Saranno vere...?
Poi... si pensa che la morte per crocifissione avvenisse a causa di asfissia o di dissanguamento o di entrambi per cui ho scritto sia del soffocamento che della copiosa perdita di sangue.
Non ho menzionato tutte le frasi che avrebbe detto Gesù dalla croce perché personalmente ritengo alquanto improbabile che potesse fare altro che urlare.
Come avrete capito, i capitoli non seguono un ordine logico, ma l'ispirazione del momento.
Spero vi sia piaciuta,
un bacio (stavolta posso scriverlo)
Kiyara