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Autore: Shark Attack    28/07/2007    3 recensioni
E se, a causa di un misterioso pericolo che li minaccia, Ichigo, Ryo e le altre MewMew fossero costretti ad adotttare come identità prime i loro alter ego animali?
Genere: Generale, Malinconico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Human Life

Human Life?

 

 

- Quindi ha già trovato un posto dove stare?

Mint sollevò la tazza di the decorata a mano e se la portò alle labbra, sorseggiandone solo poche gocce. La posò sul piattino che reggeva nell’altra mano e con i suoi occhi scuri e profondi tornò a osservare la sua amica Retatsu mentre parlava al telefono. Anche in quella situazione riusciva ad agitarsi senza controllo. Reggeva la cornetta con entrambe le mani e guardava nervosamente da tutte le parti, cercando di evitare il più possibile gli altri sguardi.

- Va bene, noi restiamo qui e.. il gene? Lo avete trovato?

Mint aumentò l’attenzione dell’ascolto.

- .. Sì, okay.. a dopo, allora.

Ma Mew verde posò con cautela la cornetta sull’apparecchio e sospirò profondamente.

- Era Ryo..

- Lo so.

- Ha detto che..

- Ho sentito. Dimmi del gene.

Retatsu si voltò a guardare l’amica, per quella notte sua ospite. Anche lei era nervosa, ma con quel the in mano non lo dava per niente a vedere. Si chiese se non fosse camomilla o qualche altra tisana tranquillante..

- Keichiro lo ha trovato e ora stanno andando da Zakuro a fare una prova, per vedere se effettivamente è quello giusto.

- Da Zakuro?!? Perché lei? – il tintinnio delle stoviglie ruppe quella tensione che si era creata nella stanza e vi portò agitazione. Finalmente.

- Ha detto che si è offerta lei..

- Lo sapevo.. e se fosse il gene sbagliato, e se non tornasse più in forma umana?!?

- Rimarrebbe un lupo a vita.

- Grazie Retatsu, da sola non ci arrivavo – rispose la ragazza dagli chignon color corvino con una voce gelida che fece rabbrividire l’amica – Ma io non posso vivere senza di lei, non posso pensare di passare una vita intera senza la mia Zakuro! Ohh!

Qualcuno suonò il campanello e la Mew verde si gettò di corsa alla porta d’ingresso lasciando Mint in camera a continuare il suo drammatico monologo.

Dallo spioncino non vide nulla. Guardò di nuovo, ma non vide nessuno. Proprio mentre stava per andarsene il campanello suonò di nuovo e la ragazza vide un ombra al di là della porta. Qualcuno c’era, allora.. si era semplicemente spostato dalla zona visiva.

Si sistemò le trecce dietro la schiena e girò la chiave nella toppa. Tre mandate.

Aprì la porta con grande cautela ma quella le sbattè addosso, chiunque avesse suonato voleva entrare con irruenza.

Retatsu non fece in tempo ne a vedere chi fosse ne a urlare qualsiasi cosa che una scossa elettrica la intorpidì da capo a piedi, e cadde a terra priva di sensi.

 

Ichigo sentiva uno strano prurito verso la spalla, ma non aveva idea di come fare per grattarsi. Provò col muso, poi con l’altra zampina e dopo svariati tentativi riuscì finalmente a trovare sollievo. La bambina era andata al parco a giocare con la mamma e i suoi amichetti, così la gattina dal pelo grigio scuro decise di fare un giretto per la casa.

Ogni oggetto era completamente diverso da come potrebbe vederlo un umano e questo incuriosì tantissimo Ichigo. In cucina notò per prima cosa, dall’altra parte della stanzina, la sua ciotola. Ruiko ci aveva già scritto su il suo nome e l’aveva riempita amorevolmente di croccantini. Tanto per togliersi la curiosità, Ichigo andò a vedere come fossero quei croccantini, o almeno che gusto avessero. L’odore non era tanto sgradevole, anche se ricordava perfettamente che, da umana, il solo annusarli le dava la nausea. Tentò di assaggiarne uno. Lo sputò all’istante.

Dopo aver sputacchiato per qualche minuto entrò Katsumoto per prendere la sua merenda dal firgo. Aveva percepito lo strisciare delle sue ciabatte fin da quando si era alzato dalla sedia in camera sua. A Ichigo piacevano tantissimo le orecchie da gatto, anche quando si trasformava nella MewMew eroina di tutta Tokyo

- Anche tu stai facendo merenda, Ichigo? – chiese il ragazzo guardandola di sottecchi – Sono buoni i tuoi croccantini? Naaa, ma che te lo chiedo a fare.. tanto non puoi rispondermi, giusto?

Ichigo miagolò. Non è del tutto giusto.

Il ragazzo però non l’aveva curata per niente.

 

Mint finì il suo monologo non appena il campanello suonò la seconda volta. Non fosse stata sua ospite, gliene avrebbe gridate quattro a Retatsu, scesa così di corsa per poi far scomodare l’ospite che attende alla porta facendolo suonare ancora. Inammissibile. Fosse stata una cameriera in casa sua, avrebbe dovuto pensare molto seriamente al suo licenziamento.

Udì lo sbattere della porta contro il muro e poi il suo rimbalzo verso lo stipite. Vento? Retatsu non aveva neanche salutato. Sentì un tonfo sordo provenire proprio dall’ingresso e si mise in guardia, sull’attenti. Certo, Retatsu poteva anche essere inciampata come suo solito, ma in una situazione di pericolo come quella che stavano vivendo poteva capitare di tutto.

Non udì passi all’interno della casa, ma solo un paio sullo sterrato di fronte alla porta.

L’ospite non era entrato?

Per Mint la situazione era troppo strana e sospetta, così uscì cautamente dalla stanza e, misurando ogni passo e aguzzando l’udito al massimo percorse la casa fino all’ingresso.

Retatsu era stesa a terra, gli occhiali gettati non molto distanti da lei. La porta non era ne chiusa ne socchiusa, ma lasciata parzialmente aperta.

Ma lei.. la ragazza..

Mint la raggiunse con uno scatto rapido e la girò a pancia in su. Aveva una strana bruciatura al collo, sul lato sinistro. Per il resto era a posto, quella sembrava essere la sua unica ferita.

Diede uno sguardo all’esterno della casa, ma era vuoto e desolato come sempre.

La Mew verde tossicchiò e sputò una strana sostanza di un colore a metà strada tra il viola spento e il grigio. Le sentì il polso. Era praticamente impercettibile.

Senza mai staccare lo sguardo dalla ragazza, Mint allungò un braccio verso il telefono nella stanza accanto e compose rapidamente il numero del Cafè.

 

Ichigo fece un balzo sulla fioriera e diede uno sguardo alla strada sottostante. Il rumore delle macchine lo sentiva esattamente come quando era un umana. Chissà quando avrebbe potuto tornare al suo vero aspetto..

Con la mente tornò ai recentissimi avvenimenti, quando Ryo le aveva detto che presto sarebbero risaliti a lei e alle altre e che erano in guai troppo grossi per potersi rifugiare in qualsiasi paese del mondo sperando di non essere trovati subito in meno di un mese.

Ichigo era al colmo della disperazione, non credeva che una cosa così stupida avrebbe potuto metterli tutti in un guaio così grande. Quando il biondino la sentì singhiozzare piano, per non farsi sentire da colui che continuava a sgridarla, a dirle di essere forte, si voltò verso di lei e le sussurrò all’orecchio..

- Forse ho trovato una soluzione..

Subito dopo la rossa sentì le loro labbra unite in un caldo contatto e, immediatamente dopo, un formicolio su tutto il corpo e, come da copione, si trasformò in una gattina dal pelo grigio scuro.

- E’ l’unico modo che mi è venuto in mente per poterti salvare, credimi! – le aveva detto – Ora devi solamente recitare la parte del bravo gattino di casa e aspettare che le acque si calmino..

Poi le aveva slegato il fiocco al collo e, col pennarello, le aveva scritto un messaggio per chiunque si fosse interessato a lei.

L’ultima volta che si erano visti era su una panchina del parco. Ryo se n’era andato senza voltarsi e Ichigo era rimasta lì, sola, con la più strana delle missioni da compiere: convincere un bambino ad adottarla come gattino domestico.

 

- Oh, maledizione Keichiro.. RISPONDI!!!

Un click interruppe lo squillare del telefono. – Cafè Me..

- C’è un emergenza, vieni subito qui, a casa di Retatsu, svelto!!!

Il ragazzo perse qualche secondo a capire chi fosse al telefono e cosa stesse dicendo, ma si riprese subito e, meno di un minuto dopo, era già a bordo della sua spider.

 

 

 

 

 

 

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Scusatemi tutte, non avevo detto che era un prologo!! ^^”

Sorry! Me lo ero dimenticato!

Spero di esser riuscita a farmi perdonare con questo capitolo, molto più lungo del precedente e con qualche chiarimento in più.. pochi, ovviamente!

 

Ho ricevuto ben 4 recensioni, quindi ringrazio tantissimo ECA90, Pichan, Danya91 e roll per i loro gentili commenti!

Vi aspetto anche al prossimo capitolo!

Ciao!

 

 

 

   
 
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