Capitolo 2

Do you really love him?

Una sera uscì con i miei amici, quel gruppo di amici ai quali mi teneva legata solamente Niall. Non avevo mai legato con nessuno di loro, erano troppo diversi da me, o forse io lo ero da loro, comunque eravamo due universi completamente opposti e se non fosse stato per il mio migliore amico non sarei mai continuata ad uscire con quelle persone. Ma lui ci teneva e gli avevo promesso che quell’anno sarei uscita con loro per farmi una “vita sociale” la quale mi mancava.
Quella sera andammo in un Pub, come al solito, non è che mi divertissi così tanto, però era sempre meglio che rimanere a casa a fare l’asociale di turno. Ma direi che anche quella sera ci riuscì. Dopo quello che era successa tra me e Niall era come se si fosse creato uno strato di imbarazzo fra di noi, e questo ci teneva distanti. Era strano, ed infondo mi faceva male, molto male, ma non avevo il coraggio di parlare con lui, ero, appunto, troppo imbarazzata.
Così me ne stetti in un angolo ad osservare tutto quello che facevano i ragazzi intorno a me e facendo commentini stupidi all’interno della mia mente.
Ad un certo punto, stanca di quella situazione, pensai che era meglio tornarmene a casa, che per quella sera potesse bastare, così andai dagli altri, salutai e mi diressi verso l’uscita del locale. Appena dissi agli altri che me ne andavo, Niall insistette per accompagnarmi.
Quando me lo disse sinceramente provai una strana sensazione di paura, credo perché fossi spaventata da quella che sarebbe potuto succedere e perché, infondo, sapevo in quale argomento sarebbero finiti i nostri discorsi.
Dopo avere camminato dieci minuti senza spiaccicare alcuna parola si decise a rompere il ghiaccio, sapeva che io non l’avrei fatto.
-Senti, così non possiamo andare avanti.- Buttò fuor tutto d’un fiato, come per liberarsi da un peso più grande di lui.
-Che intendi?- E le mie profezie si avverarono, stavamo iniziando QUEL discorso.
-Lo sai benissimo cosa intendo.
Ed aveva ragione, lo sapevo fin troppo bene, ma non volevo parlarne. Non volevo litigare con lui, sapevo che sarebbe finita così.
-No, veramente No.- Dissi abbassando gli occhi, quei corsi che mia madre mi aveva obbligato a fare da piccola di recitazione forse finalmente mi sarebbero serviti a qualcosa, o forse no.
-Dai Jess, non fare la finta tonta. Sai che la settimana scorsa a casa tua qualcosa è successo.- Accennando un piccolo sorriso. Quel sorriso fece smettere di battere il mio cuore per poi farlo ripartire molto, ma molto più forte del solito. Ho sempre adorato il suo sorriso, e lo avrei adorato per sempre. Era perfetto. Come tutto quello che lo formava.
-Non è successo niente.- Controbattei più fredda che potevo.
-Ah no? E vuoi dirmi che quando sei caduta e ti ho presa non hai provato nulla?- Chiese con un tono che lasciava intendere che sapeva benissimo che io stessi mentendo.
Presi a camminare più veloce per cercare di evitare che i nostri sguardi si potessero incrociare. Ma fu inutile. Mi afferrò un braccio e mi trascinò davanti a lui. Ancora una volta eravamo troppo vicini. Quella vicinanza era la cosa che desideravo più in assoluto, ma allo stesso tempo quella vicinanza avrebbe potuto rovinare il Mio tutto. Visto così da vicino era ancora più bello, quei suoi occhi, quella sua bocca, quel suo naso.. Insieme al suo carattere lo rendevano il ragazzo più perfetto che io avessi mai conosciuto.
Feci un passo indietro.
-No. Non ho provato nulla.- Sputai evitando il più possibile i suoi occhi.
-Jess, ti conosco da quando nemmeno sapevi parlare, non mi inganni.- In effetti mi conosceva meglio di chiunque altro, forse anche meglio di mia madre. La mia vita l’avevo passata con lui e conosceva ogni piccola parte di me.
-Ok, magari potrei aver provato qualcosa. Ma niente di serio.
-Perché mi menti in questo modo?- Mi guardò disprezzato. Odiava quando gli mentivo talmente spudoratamente.
-Dai.. Lo sai, non può funzionare.. E poi.. Io sto con Jake..- Sì Jess, come se te ne fregasse qualcosa. Adoravo Jake, ma con lui non provavo quella strana emozione che sentivo quando ero al fianco di Niall e per quanto mi sforzassi di farlo non ci riuscivo.
-E vuoi dirmi che tu lo ami?- Chiese incredulo.
-Si.- Lo amavo? Ok, forse non proprio, ma era l’unico modo per fuggire da quella situazione.
-Seriamente? Guardami negli occhi e dimmelo.- Disse con un tono di sfida.
Fino a quel momento il mio sguardo era stato fisso sui miei piedi. Guardarlo mi spaventava. I suoi occhi mi spaventavano. Erano neutralizzanti per me. Ogni volta che li guardavo mi sembrava di buttarmi in un oceano. Ma dovevo farlo. Non potevo scappare. Presi un bel respiro, lo guardai dritto in quegli occhi meravigliosi, e affermai:
-Si. Lo Amo.
E scappai via. In lacrime. Di Jake sinceramente non me ne importava nulla. Assolutamente nulla. Sapevo che in poco tempo sarebbe finita. Ma questo non faceva differenza. Niall era l’unico che mi conosceva davvero. L’unico che era davvero mio Amico. E se l’avessi perso non me lo sarei mai perdonata. Direi che il numero di balle che avevo detto in quella sera non le avrei mai dette nemmeno in tutta la mia vita.

Grazie a tutte quelle che stanno seguendo la storia,
anche se siete poche, se non nessuno.
La storia finirà nel giro di due capitoli, è molto corta, lo so, ma è una cosa fatta di proposito. ;)
Lasciatemi qualche recensione, please.(?)
Grazie in particolare a te, moglie, Mary. Perchè mi hai incoraggiata ad andare avanti.
Un bacio. Chià. <3