Ya
come notte, Gami come Dio
Sento
distintamente le sirene delle auto della polizia, stanno circondando la
casa,
cercano di bloccarmi ogni via d'uscita.
Dovrò aspettare
ancora per molto?
Per
favore L, sbrigati e vieni da me, affretta i tuoi passi, voglio vedere
la fine
di tutto assieme.
Ecco,
avvolto nel mio bozzolo di piume, carne e ossa, ascolto la serratura
scattare.
Ryuzaki,
sei tu?
Oh
Dio, ti prego, fa che sia lui!
Guardo
il mio polso destro torturato dalle unghie della mano sinistra, Kira si
é
opposto con tutte le sue forze al mio gesto, ma io sono riuscito a
vincerlo,
almeno questo traguardo voglio festeggiarlo, con l'unica persona
rimasta al
mondo che possa comprendermi.
L
ti sto aspettando, vieni qui, chiedo e imploro il tuo perdono.
La
porta della mia camera si apre, ma non ho paura, la sedia elettrica si
prospetta di qui ad un paio di giorni mentre il mio cuore
verrà stritolato in
una morsa d'acciaio solo tra un paio d'ore.
Ma
ancora nessuno ha detto qualcosa, non è entrato uno
sconosciuto in camera.
L,
sei tu?
Voglio
togliermi questo dubbio asfissiante, voglio essere sicuro che sia tu.
"Ryuzaki?"
Scosto le ali, giusto in tempo per vedere il detective distogliere lo
sguardo
dal foglio. "E così che finisce? Ho vinto io? Non sento
motivo di
gioire". Alzo il viso verso L, sorridendo e quasi sento il volto far
male
per quest'espressione che sembra non voglia appartenermi.
"Ciao
Light"
Mi
studia, cerca qualcosa, ma sembra non trovarla.
Mostro
un pezzo di foglio che tengo stretto tra le dita. "Ho rinunciato alla
proprietà del quaderno L, i ricordi di questa mia nuova vita
sussistono grazie
a quest'unico frammento, e mi rendo conto solo ora di quanto essi siano
preziosi, mi serviva arrivare in punto di morte per capirlo".
Mi
si siede accanto, senza distogliere lo sguardo dal mio.
"Tocca
a me sostenerti questa volta". Non è una domanda, ma una
constatazione.
"Non
ti chiedo il perdono L, ho sbagliato, conosco i miei errori, quel che
sto cercando
di dirti è che la prima volta sono morto da solo, non c'era
nessuno accanto a
me, puoi farmi compagnia fino a quando non giungerà la mia
ora?"
Il
detective annuisce, per poi sedersi in quella sua strana posizione.
"Tra
quanto ti addormenterai?"
"Due
minuti", rispondo senza esitare.
"Posso
fare qualcosa?"
Mi
ritrovo a scuotere la testa, già avvolto tra le prime nebbie
del sonno.
Non
ce la faccio più a stare in piedi, e non posso fare a meno
di stendermi sul
letto, sentendomi ogni secondo più debole.
Due
braccia mi cingono la vita stringendomi, e nell'abbraccio di chi per
tanto
tempo ho sempre considerato l'amico più caro vengo colto
dall'ennesimo
flashback.
Ormai
non sentivo altro che freddo su quelle luride scale di quel magazzino
abbandonato.
Era
questa la fine che toccava al Dio del nuovo mondo? Evidentemente
sì.
Non
c'erano né Misa, né Takada a sostenermi, ormai
ero solo, indubbiamente solo.
Spostai
la testa verso l'alto, incontrando il nero profondo degli occhi dello
spettro
che da sempre mi perseguitava.
Non
piangeva, non rideva, stava sempre lì, fermo, a studiare le
mie mosse, ogni mio
singolo movimento, aspettando che lo raggiungessi, ricordandomi ogni
secondo
della mia vita umana, e di come presto, o tardi, essa sarebbe finita,
come
quella di un qualsiasi altro uomo...
Lui
rappresentava la giustizia degli uomini, non io.
Io
cercavo qualcosa di troppo perfetto, un'utopia, ma era qualcosa che
l'umanità
non avrebbe mai compreso.
Mi
avrebbero reputato un assassino.
Mi
avrebbero reputato un Dio.
Mi
avrebbero reputato un genio.
Mi
venne da ridere, eppure il mio volto non si mosse.
Nessuno
di questi appellativi mi rappresentava veramente, non era forse vero
Ryuzaki?
Il
mio volto si rilassò, perdendo ogni ghigno, ogni maschera,
salutandoti con lo
sguardo per poi chiudere lentamente gli occhi per l'ultima volta,
mentre la
luna veniva oscurata dalle nubi.
"Io
ero con te Light, non eri solo"
Guardo
il corpo apparentemente addormentato del ragazzo, il suo, in vero,
è un sonno
molto più profondo.
"Non
ti può più sentire L, almeno, non in questo
momento".
Distolgo
lo sguardo da Light per guardare confuso Ryuk, che sembra stia
evaporando.
"Ho
cercato per anni qualcuno che potesse prendere il mio posto..."
"L...Light
diventerà uno shinigami?"
Ryuk
sghignazza, come al suo solito. "Una volta che un umano scrive il
proprio
nome sul death note, se lo fa con assoluta consapevolezza delle sue
azioni, può
diventare uno shinigami, sì. Mi chiedo che aspetto
sceglierà". Mi fa cenno
verso il castano, e mi rendo conto che anche il suo corpo sta via via
diventando più evanescente...
"Sembra
che non resterà nulla del suo corpo qui; interessante, ci
sono buone possibilità
che tu lo riveda col suo aspetto di sempre..."
"Cosa
vuoi dire?" Chiedo curioso
osservando con malinconia il corpo del mio rivale ormai quasi del tutto
scomparso.
"Uno
shinigami sceglie il proprio aspetto al momento della sua rinascita. Ho
deciso
io questo, anche se non ricordo propriamente il perché,
tradotto nel vostro
tempo, posso dire che sono passati secoli. Un'altra cosa, il quaderno
che é in
questo mondo era il mio, esso diverrà proprietà
del nuovo shinigami, quando
questi ne verrà in contatto".
"Quindi
Yagami continuerà ad uccidere come se nulla fosse, o ci sono
delle restrizioni
per voi?"
Ma
Ryuk non parla più, nel corpo ridotto ormai a meno che uno
spirito mi dice.
"Sicuro di volerlo sapere? Non sarebbe più divertente
scoprirlo? Sono
sicuro che sarà... un vero spasso..." E con queste ultime
parole, lo
shinigami svanisce del tutto.
E
ora io cosa faccio qui?
Devo
dire che Kira é scappato o che é diventato un dio
della morte?
La
prima non é un ipotesi fattibile e la seconda sembra detta
da un suo seguace.
Guardo
sul letto, vi é una piuma, accanto ad una collana.
Apro
il ciondolo, all'interno vi é una foto ritraente me, Light e
Misa. La metto in
tasca, assieme alla piuma, con un sorriso sulle labbra.
Light,
ti tornerò indietro quest'oggetto, quando ci rivedremo.
Angolo
dell’autrice
Ed ecco qui
il penultimo capitolo, almeno credo ahahah.
Ad essere
sincera, mi ritrovo nuovamente senza parole, sono molto titubante
all’idea d’aggiornare,
ma più rivedo questa parte della storia, più
credo che debba andare così.
Il fatto
che un uomo possa o no diventare uno shinigami in questo modo
è solo frutto
della mia mente contorta.
Spero che
questo capitolo vi sia piaciuto, alla prossima!