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Autore: xhelloidols    10/01/2013    1 recensioni
'Il mio odio verso il mondo svanì nel momento in cui lui sorrise'.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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MADISON P.O.V


Fu qualche secondo dopo la fine del servizio che decisi di prendere in mano la mia vita. Tornai in camera sbattendo la porta e piangendo le ultime lacrime amare che mi erano rimaste. Me ne stavo lì, con le ginocchia sul pavimento e una domanda nella testa: che cos'ero diventata? Non lo sapevo più nemmeno io. Avevo smarrito per strada la forza che avevo ereditato dalla mia mamma. Ero sicura che se lei fosse stata ancora al mio fianco avrebbe saputo consigliarmi e tirarmi fuori dalla voragine da cui ero stata inghiottita. Diedi uno sguardo fuori dalla finestra, per l'ennesima volta porgendo lo sguardo verso la casa di Harry. In pochi istanti mi passarono di fronte agli occhi le immagini di noi due, taglienti come coltelli ma allo stesso splendide come diamanti. Appoggiai una mano sopra la finestra, come per accarezzare quei ricordi e richiuderli  in un cassetto della mia mente e del mio cuore che per molto tempo non sarei stata più in grado di aprire. Così, mi rialzai da terra per ritornare da Stacey.
'Me ne vado sorellina.' le dissi accennando un sorriso che lei non sembrò cogliere.
'Cosa?! Dove?'
'A New York. Qualche settimana fa ho ricevuto una lettera che mi diceva che ero stata presa al college di psicologia a cui avevo fatto richiesta prima di venire qui.'
'E che ne sarà di me? Me ne dovrò stare qui a Londra da sola?'
'Ce la farai,Stacey. Non hai idea di quanto tu sia maturata in questi ultimi tempi. Sono molto orgogliosa di te,sorellina e sono certa che anche la mamma lo sarebbe.'
Dopo quelle parole mi venne incontro singhiozzando, per poi abbracciarmi forte. Ero molto fiera di Stacey: era arrivata a Londra che era una bambina e in pochi mesi era diventata una donna, una donna indipendente di cui non dovevo più preoccuparmi.
'Vai sorellina. Vai e sii felice.'
La settimana seguente ero già con le valigie pronte sul vialetto di casa. Diedi un forte abbraccio a Stacey e salii sul taxi che mi avrebbe condotto in aereoporto.
Dopo una mezz'ora scaricai i bagagli dal taxi e andai ad attendere il mio aereo all'interno dell'aereoporto. Mentre ero di spalle sentii qualcuno picchiettarmi sulla spalla.
Louis Tomlinson.
'Ciao Louis!' gli dissi mentre mi avvolse in un tenero abbraccio.
'Ciao Madison, come te la passi?'
'Ho visto tempi migliori, tu come stai?'
'Io bene..non si può dire lo stesso di Har..ma questa è un'altra storia! Dove te ne vai di bello?'
'Vado a New York, a studiare all'università.'
'Oh..allora divertiti alla scoperta di New York. Speriamo di beccarci presto!'
Mi disse abbracciandomi di nuovo per poi scomparire tra la gente.
Poco dopo salii sull'aereo che mi avrebbe condotto alla mia ennesima nuova vita. Mi chiedevo se New York sarebbe stato il posto giusto.
Non ne potevo più di scappare da luoghi che non facevano altro che farmi soffrire,volevo trovare un luogo che mi potesse dare un po' di pace e tranquillità. Chissà se New York sarebbe stata la mia tana. Continuavo a domandarmelo, mentre Londra diventava ormai un lontano ricordo.


Dopo qualche ora arrivai a New York: l'aereoporto non era troppo distante dall'università, così in una ventina di minuti la raggiunsi.
Era un moderno complesso con le pareti di un colore azzurro acqua e delle enormi finestre distanziate da pochi centimetri tra loro.
Sorrisi all'edificio ed entrai.
'Salve, sono Madison Botton, una nuova studentessa.' dissi rivolgendomi ad una signora bionda che se ne stava dietro ad un bancone.
Controllò un lungo elenco poi mi rivolse la parola.
'Oh,benvenuta Madison. La tua stanza è la quattrocentodue. Questa è la chiave e benvenuta alla Julianne.'
'Grazie mille.' dissi giocherellando con il mazzo di chiavi.
Raggiunsi la mia stanza: due letti ricoperti da lenzuola celesti, due scrivanie, due armadi e un enorme finestra che dava sulla città.
Poi sentii un rumore provenire dal bagno, da cui uscì una ragazza dall'aspetto incasinato.
Aveva dei lunghissimi capelli biondo platino, visibilmente tinti e gli occhi di un grigio luminoso.
'Oh, tu devi essere Madison! Sono la tua coinquilina, mi chiamo Lize!'
'Ciao Lize,sono felice di conoscerti!'
'Anche per me è un piacere.'
'Cosa ti porta da queste parti?'
'La passione per la psicologia..e la voglia di dimenticare.'
  
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