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Autore: Nowhere Girl    10/01/2013    4 recensioni
''Non farlo più. Verrà il giorno che sarai triste, così triste che vorrai tagliarti. Tornerai a casa tra le lacrime. Entrerai in bagno. Chiuderai la
porta a chiave. I tagli saranno in verticale. Tu cadrai a terra, ma nessuno ti sentirà e ti verrà in soccorso. Nemmeno io.''
[Cap. 13]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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''Allora, oggi cos'è successo?'' Jude e io siamo seduti per terra oggi. Gambe incrociate, uno di fronte all'altro in
cucina. Dice che è una nuova tecnica per entrare meglio in sintonia, lui mi fa domande, io risponde poi io faccio
domande a lui, non male.

''Sono andata a scuola'' Mi fissa e mi incoraggia a continuare.

''Cosa?''

''Non fingere, racconta tutto.'' Oddio. Lo sapeva?

''Lo sai?''

''Cosa?''

''Non fingere, come fai a saperlo?''

''Tu rispondi alla mia domanda, io rispondo alla tua.'' Lo sapeva.

''Ho incontrato un ragazzo prima di entrare a scuola..'' Feci una pausa, sperando mi chiedesse di fermarmi.

''E, niente, mi ha solo ricordato che Enrico è morto.'' Si rattristò in un momento. Lui mi capiva. Capiva quanto
ho sofferto e ancora soffro per lui. Solo lui sapeva. Mi prese la mano e la accarezzò con le sue dita, come se
volesse farvi scomparire dei graffi.

''Mi dispiace.''

''Lo so.''

''Tocca a te farmi la domanda.''

''Ok, come facevi a saperlo?'' Mi guardò e rise. Non sapeva niente. Era un' altro dei suoi fottuti raggiri. Fottuto
psicologo.

''Ok, ho capito..mhh, come va?''

''Bella domanda. La mia vita è leggermente confusa in questo periodo, ma andrà meglio.''

''Be Positive.''

''Be Positive.'' Lasciò la mia mano.

''Ok, torniamo seri. Devo farti questa domanda, è necessario. Tu e Enrico. Cosa avete fatto quell'estate?'' Di
nuovo i ricordi. Perché me lo richiedeva? Lui sapeva cos'ho fatto.

''Ti ho detto tutto quello che abb-''

''No, non è vero.'' Mi interruppe. Mi stava facendo impazzire, non capisco se sa qualcosa o se sta bluffando.
Non so che fare, sono nel panico.

''Ascolta, non so cosa vuoi sapere, ma quello che ti ho detto è vero. Ti ho raccontato tutto. Non ti sto mentendo.''
Cercai di guardarlo negli occhi per far si che mi credesse, ma non funzionò.

''Qualcuno mi ha detto che sono successe delle cose a quella festa. Non è stata una notte tranquilla. Oltre alla
morte di Enrico sono successe altre cose, ma tu non me le vuoi raccontare. Che hai fatto di tanto sgradevole da
non raccontarmelo?'' Mio dio. Lui mi guardava con quello sguardo vuoto, quasi annoiato. Non sapevo cosa
rispondergli, una bugia sarebbe stata convincente? O meglio raccontargli la verità?

''Ok. Te lo dirò.'' E il castello di bugie che avevo costruito si stava distruggendo.

Nessuna via d'uscita.

  
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