Ciao a tutti!!! Questa è la prima ff che scrivo spero che vi piaccia ( non mi
dilungo a parole perchè sono parecchio assonnata... sto sbadigliando ogni tre
secondi...).Ahh dimenticavo di dirvi che dato che il primo capitolo era alquanto
lungo ho deciso di dividerlo in due.
Buona lettura!
Ti ricorderai di me!
Fine di Marzo...due ragazzi sul tetto della scuola parlano dell'avventura appena
passata. Quante emozioni aveva regalato loro,ma quella che regnava era la
paura,paura di perdere una persona importante per una sciocchezza.
Fortuna che tutto si era concluso per il meglio!
-Hey Sana,sai che domani ho la prova?Quella decisiva!- disse un ragazzo
biondo,di nome Akito, dal fisico modellato dagli allenamenti di karate.
-Questa volta sarai cintura nera!- disse un'entusiasta ragazzina dai capelli
rossicci smossi dal vento.
-Già...e se sarò cintura nera..io..vorrei parlarti- disse il ragazzo arrossendo
e cercando di tenere a freno le proprie emozioni.
Ma un pensiero fisso regnava nella mente di Akito,sfiorare le dolci labbra della
ragazzina spensierata che gli era davanti.
Sana era conosciuta per il suo altruismo, e perché non sfruttare questo suo
pregio per poter avere quel contatto tanto desiderato??
-Ah!- un flebile lamento uscì dalle labbra dell'adolescente.
-Che ti succede?- chiese la ragazza preoccupata.
-Qualcosa nell'occhio- rispose il biondino mentre continuava a strofinare la
parte dolorante.
-Non devi sfregarlo!Ho qui un fazzoletto pulito!- affermò premurosa ed intanto
si avvicinò incautamente ad Akito.
L'ingenua ragazza non aveva pensato che, colui che le era di fronte era Akito
Hayama,e cioè quel ragazzino che sempre si era dimostrato indifferente a
tutto,ma adesso, lei non si era chiesta che fine avesse fatto la sua maschera da
duro, e continuava ad affiancarsi imprudentemente al ragazzo con il fazzoletto
alla mano. La rossa si avvicinò al biondino per aiutarlo,e, nel giro di pochi
secondi sentì la mano del ragazzo posarsi delicatamente sul suo polso e le
labbra poggiate sulle sue. Le emozioni che le regalò quel semplice contatto
furono illimitate,e dire che non era neppure un vero bacio d’amore,ma un
semplice sfiorarsi.
Quanto amava quel ragazzo,eppure non aveva mai avuto il coraggio di
dirglielo,così continuava quel perpetuo rincorrersi , sfiorarsi, per poi
riprendere nuovamente a rincorrersi. Non riusciva a credere che il ragazzo di
cui fosse innamorata la stesse baciando. Decise che questa volta non avrebbe
perso anche quest'occasione,avrebbe corrisposto quel bacio tanto desiderato da
entrambi.
Improvvisamente, in lei scattò quella molla chiamata impulsività. Subito dopo
essersi lasciata andare ai suoi sentimenti per un attimo, ‘’rispose’’ al bacio
con un calcio mirato alla testa. Il ragazzo cadde per terra dopo il colpo
ricevuto.
-Ma cosa fai?Come ti permetti?Sei un brutto mostro!Hai capito?!?Ahh…dai sempre
tutto per scontato!!!-sbraitò furente la ragazza mentre si strofinava il braccio
sulle labbra come se volesse eliminare ogni traccia di quel contatto.
Intanto Aki si stava alzando.
Sana era oramai vicino alla porta che riportava all’interno della scuola,la mano
poggiata sulla maniglia,stava per uscire quando:
Una promessa che si era giurata riaffiorò alla mente…
-Hayama?-
-Cosa?-domandò un po’ seccato il ragazzo.
-Se prenderai la cintura nera … sappi che anch’io vorrei parlarti!-’
Akito era di spalle a Sana, si girò per guardarla negli occhi,si stupì di quella
sua affermazione. Pensò che forse anche lei aveva tenuto i suoi veri sentimenti
nascosti, per tutto quel tempo,per evitare di soffrire ancora.
-Allora in bocca al lupo!E … mi raccomando!-
-A domani!- disse la ragazza per poi rientrare nella scuola.
La felicità la invadeva, e la giornata passò tra la scuola, i compiti e i vari
impegni lavorativi.
Era stanca,ma felice,sentiva il suo cuore esplodere per l’emozione;era
impaziente,per il giorno successivo;era eccitata;era nervosa,perché aveva anche
paura per ciò che sarebbe successo l’indomani.
Era sicura che il suo Aki non avrebbe perso la gara,era troppo importante.
Un misto di sensazioni differenti regnava in lei.
Lui, che agli occhi degli altri sembrava un ragazzo distaccato dal mondo, agli
occhi di lei,era un ragazzo tutt’altro che indifferente,non parlava con la
bocca,ma con gli occhi e bisognava saperli interpretare.
Chiunque lo avesse visto, adesso, avrebbe visto solo uno intento ad allenarsi.
Se lo avesse visto lei,avrebbe saputo leggere quegli occhi,avrebbe visto che
all’interno del ragazzo c’era quasi una ‘’lotta interiore’’; da un lato c’era
l’impazienza,il nervoso,l’eccitazione … l’amore . E dall’altro c’era qualcosa
che cercava di tenere a freno le sue emozioni,per cercare di mostrare il solito
ragazzo glaciale, agli occhi degli altri.
Ormai si era fatta sera, dopo cena entrambe i ragazzi,avevano pensato di andare
a letto presto. Ma troppi pensieri vagavano nelle loro menti,per poter essere
subito accolti tra le braccia di Morfeo.
Sana era ormai nel letto da mezz’ora, ma non riusciva a capire perché fosse cosi
nervosa da non riuscire ad addormentarsi. Si rigirava nel suo letto a
baldacchino senza trovar pace,la sua mente era troppo occupata a pensare
qualcuno.
Sapeva benissimo a chi fossero rivolti i suoi pensieri,ma non voleva
ammetterlo,neppure a se stessa;perché questa cosa non faceva altro che
alimentare l’idea che fosse stata sciocca nel non capire prima i suoi
sentimenti.
Quando finalmente capì che era inutile cercare di nascondere a se stessi la
preoccupazione per il giorno successivo,la mente ripercorse tutte le
avventure,in cui lui e lei furono protagonisti. E cosi si addormentò con il
ricordo di quel stupendo contatto avvenuto la mattina.
Intanto Aki si ritrovò sul letto a scrutare la sua stanza,lo faceva spesso
quando c’era qualcosa che lo preoccupava. Aveva guardato tante cose,ma i suoi
occhi si fermarono su due pupazzetti.
Il primo era un dinosauro che gli aveva regalato il padre,il secondo era
anch’esso un dinosauro regalatogli alla Vigilia di Natale,di due anni prima,da
lei. Quella stessa Vigilia dove cercò di dichiararsi ma con ben scarsi risultati
oltre quel bacio. Quel caldo bacio dato in una fredda notte d’inverno.
Adesso era inutile ripensare a tutte quelle cose,non avrebbe mai dormito se le
continuava a pensare a quelle cose.
Sapeva che il suo cuore stava ripercorrendo tutta la loro ‘storia’.Non voleva
ricordare quanto l’avesse fatta soffrire .
Il ragazzo si addormentò mentre dalle sue labbra uscì un leggero ‘scusami’quando
alla mente riaffiorarono le scene in cui lei pianse a causa sua e di Fuka.
Finalmente arrivò la notte, e con lei si addormentarono solitudini e città.
I ragazzi erano ancora tra le braccia di Morfeo, quando il sole era già in cielo
… e differenti scene si presentarono dinanzi ai ragazzi.
- Sana ????Svegliati…è tardi!!- sbraitò un Rei alquanto nervoso.
-Ehh? Ah già!Devo andare a scuola!- disse alzandosi dal letto.
-Oggi c’è la gara! Non vedo l’ora di vederla!Finalmente non avrò più paura del
mio futuro , perché con me…ci sarà lui- pensò la ragazza.
- Ti sbagli! Oggi niente scuola! Ricordi? Ti avevo parlato del nuovo spot…-
-Cooosa?-urlò la rossa mentre si vestiva .
-Non voglio andare!Ho da fare!-.
-Non fare la sciocca…Ci andrai!-.
-No …ho cose più importanti!-.
-Sana?Hai preso un impegno e lo devi rispettare- disse pacatamente
Misako,sporgendosi dalla sua macchinina.
-Dato che oggi c’è la gara di Hayama ti conviene andare subito a lavoro senza
scenate…perdi solo tempo prezioso-sussurrò la donna a sua figlia.
-Non preoccuparti andrà tutto bene- disse facendole l’occhiolino.
-Ora va!-
-Ok…grazie mamma- disse subito dopo averle donato un bacio sulla guancia.
-Grazie Sensei!- ringraziò l’uomo con gli occhiali.
Intanto a casa Hayama…
-Akito …svegliati!- gridò Natsumi.
-Fai presto che è tardi!- continuò la ragazza.
-Oggi non devo andare a scuola- disse sommessamente Aki mentre si alzava dal
comodo letto.Il ragazzo subito si preparò per andare in palestra ad
allenarsi,doveva concentrarsi se voleva vincere.E lui…doveva vincere!
Sana era ancora sul set quando Akito era negli spogliatoi.
-Sana non c’è! Avrei voluto che fosse stata qui…con me !Ma …nn c’è…-pensò
tristemente il ragazzo.
-Ahh…basta pensare a lei! Mi devo concentrare, non distrarre-disse mentre
iniziava ad indossare l’uwagi ( la giacca del karate-gi).
Iniziò la gara e il biondino lottava per la cintura e i risultati si
vedevano,aveva l’incontro in pugno.Ma purtroppo… la fortuna non gira sempre per
il verso giusto.
Un calcio ben assestato,da parte dell’avversario,allo sterno, lo atterrò
ritrovandosi senza respirare.
L’incontro era …perso!
Akito era disperato,aveva perso la gara più importante,quella con la quale si
sarebbe,finalmente,tolto il suo peso più grande.Avrebbe rivelato i suoi
sentimenti a lei. Ma ormai…quel sogno si era infranto . Stava uscendo dal dojo
(la palestra),quando vide una ragazza correre verso di lui. Lei per la fretta
non aveva notato la faccia scusa del ragazzo e subito dopo aver ripreso aria…
Erano lì uno di fronte all’altro.
-Aki…scusami…non c’è l’ho fatta ad arrivare prima-
-……………-
-Aki ascolta…io volevo dirti che…-
La ragazza non riuscì a finire la frase perché lui le mise una mano sulla bocca.
-Non parlare…non mi interessa!-
-Cosa succede! Perché Aki dice questo?Non è…non è che è arrabbiato con me?-pensò
la rossa.
-C-cosa?- sussurò spaventata.
-Ho perso!Ho perso Sana! Capisci?-disse lui con rabbia.
Allora capì che non era arrabbiato con lei,era deluso per la sconfitta. Sapeva
quanto tenesse a quella gara, ma non per l’obi (la cintura), ma per la posta che
loro avevano messo in gioco e ,sapeva che affinchè non l’avesse conquistato non
avrebbero mai riparlato della loro promessa.
Sana si avvicinò ad Hayama
-Peggy non abbatterti! Ti sarò sempre vicino!-.
E detto questo si avvicinò al ragazzo e gli diede un bacio sulla guancia per poi
scappare via.
Lui era sorpreso ,ma entrambi erano felici di quel gesto dettato dal cuore.
Era ormai passato poco più di un mese che i due si diedero appuntamento sul
tetto della scuola.
Stranamente Sana era in anticipo, e per ingannare il tempo si ritrovò vicino
alla ringhiera ad osservare il panorama. Improvvisamente una figura si avvicinò
alla porta e rimase immobile a fissare la ragazza; che strani sentimenti era
capace di suscitare in lui.Hayama procedette silenziosamente verso Sana,era
dietro di lei, e non se ne era accorta. Mise le sue braccia intorno ai suoi
fianchi (di lei)e dopo aver seguito quel gesto dettato dall’istinto…
-Ti ho chiamato per dirti che tra un mese …ci sarà quella gara…non dimenticarti
della promessa-le sussurrò all’orecchio.
La ragazza un po’ spaventata girò il suo volto di lato e lui prontamente si
spostò verso la sua faccia e ne approfittò per poter accarezzare velocemente le
labbra di lei,sfiorandole con le sue.I loro cuori battevano ancora velocemente
nonostante il contatto fosse finito.
-Hayama…- disse come se volesse liberarsi di qualcosa
-Io…-
-Ci vediamo! Devo scappare in classe!- aggiunse il biondino prontamente,e subito
si allontanò da lei.
-Ti amo…- sussurrò lievemente mentre dai suoi occhi piovevano calde lacrime.
Intanto:
-Scusami…ma…quel che è successo mi ha riempito il cuore a tal punto che..sentivo
il bisogno di …dichiararti l’amore che provo- pensò Aki subito dopo essere
arrivato in classe.
Era finalmente arrivato il fatidico giorno, e tutti gli amici erano stati
invitati, era stato organizzato un grande programma (la scuola era ormai
finita):subito dopo la gara i ragazzi sarebbero stati ospitati, per due giorni,
a casa di una zia di Aya,che aveva una villetta che dava direttamente sulla
spiaggia.
Come andrà la gara del nostro karateka?E riusciranno i due ragazzi a
dichiararsi?
Se siete arrivati fin qui avete avuto un bel coraggio ( nel leggere tutta la
ff). Aspetto commentini ^^