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Autore: vanexuccia92    11/01/2013    1 recensioni
"Nulla è mai come sembra."
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jacob Black, Rosalie Hale
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Rosalie: Dove mi trovavo ? Perché ero circondata dal buio ? Che razza di posto era quello ? La paura invase il mio corpo, facendomi tremare e sudare. Non riuscivo a vedere niente. Pensavo che la vista si sarebbe abituata al buio e avrei visto, scorto almeno qualcosa. Nulla. Gridai. Non mi uscì la voce. La paura si trasformò in terrore.  Ad un tratto un rumore mi fece sobbalzare. Cercai di capire da che direzione provenisse. Ma come si fa a capire se sei circondata da nient’altro che buio?! Qualcosa all’improvviso mi toccò.. Urlai..

“Rose, Rosalie piccola svegliati siamo arrivati.” Zio Mark mi guardò spaventato. Era tutto un sogno. Sembrava reale però. Frastornata lo guardai.
“ Piccola ti senti bene? Hai urlato e ti dimenavi. Cosa stavi sognando ?” I suoi occhi non si distaccavano dai miei, ancora appannati.
“Nulla Mark, non ricordo. Siamo arrivati ? Ah finalmente, non ce la facevo più.. La prossima volta aereo, ok ? Mai più macchina.” Cercai di sviare l’argomento e il suo viso si rilassò all’istante. “Ah sì ? Vuoi anche il fattorino che ti prenda le valigie ? Scendi scimmietta ! “ disse con un ghigno.

Appena scesa dalla macchina, l’aria fresca mi arrivò in faccia facendomi svegliare del tutto. 
Che posto delizioso. Un cielo limpidissimo, alberi dappertutto, villette, bambini che giocavano a calcio, vecchiette che ci fissavano. Fissavano proprio noi. In particolare me. Mi avevano riconosciuta ?
“Goditi questo momento little star, siamo l’attrazione della giornata. Tutta l’attenzione sarà rivolta a noi. Siamo come Brad Pitt e Angelina Jolieee! “ Disse Mark con una certa soddisfazione. Eccolo che iniziava a pavoneggiarsi, soprattutto in presenza di belle donne. Sempre lo stesso !
“Ma è lei ?” disse, con una certa emozione, una signora anziana che teneva stretta da un braccio una donna più giovane. Dalla somiglianza, credo fosse la figlia. Di tutta la risposta, quest’ultima, ancora più emozionata della vecchietta accanto disse “ E’ identica ad Eve.” 
Era sempre un’emozione forte sentire che io assomigliassi tanto a mia madre. Ne ero fiera. Ci avvicinammo.
“Signora Black, è sempre un piacere rivederla! “disse Mark con un’espressione felice. “Oooh, tesoro, quanto ti sei fatto bello ?!” disse la signora anziana abbracciandolo. Poi guardò me. Si avvicinò e mi accarezzò il volto e mi disse “Che giovane donna splendida sei diventata piccola Rosalie” . Le sorrisi e le strinsi le mani dolcemente, e allo stesso tempo, lei aumentò la presa.
“Vieni cara, ti presento mia figlia Anna”. Come avevo sospettato. “E’ un piacere” le dissi sorridendole.
“Il piacere è tutto mio cara. Sei bellissima.” Quanti complimenti in così poco tempo.
“Vieni tesoro, dovrai essere stanca. Mi sono presa il permesso di sistemarvi casa. Spero vi piaccia.” “Oh grazie signora Anna, è gentilissima” dissi sollevata al solo pensiero che non avrei dovuto pulire io. Ero a pezzi. Soprattutto dopo quel sogno…
“Ah, non chiamarmi signora. Mi sa di vecchia ed io non lo sono. Chiamami “solamente Anna”. Pure lei ?! Ma era un’ossessione vera e propria. “Certo Anna”, dissi sorridendo e lanciando un’occhiataccia a Mark, che si mise a ridere.
Entrammo dentro e un tepore ci accolse. Tutto era limpido, un profumo delizioso di cibo caldo fece brontolare il mio stomaco e automaticamente mi toccai la pancia.
“Hai fame tesoro ? Ho cucinato un po’ di roba, spero ti piaccia tutto”.
“Anna è davvero gentile, non so come ringraziarla.”
“Non ringraziare cara, è una gioia averti di nuovo qui con noi, dopo tutti questi anni.” Un’aria di malinconia scese nei suoi occhi. Sapevo a cosa stesse pensando.
“Sono felice anch’io.” Le dissi toccandole una spalla, come per confortarla.
“Pensandoci, avrei bisogno prima di fare una doccia e poi mangiare.”dissi stiracchiandomi un po'. 
“Vai a prendere le valigie che ti servono, le altre le prendo io Rose”
disse Mark con la bocca piena.  Che ingordo, neanche aspettarmi ! Aveva sicuramente capito che cosa stessi pensando, infatti con un ghigno mi disse “ Ehi vai tranquilla, ti lascerò qualcosa.” Gli feci una linguaccia e uscii fuori. Che tranquillità!  Mi piaceva Forks.
Andai verso la macchina, aprii il cofano e cercai le mie valigie. Un rumore mi fece sobbalzare. Mi voltai di scatto. Non c’era nessuno. Cercai di guardare tra gli alberi dall’altra parte della strada. Niente. La mia immaginazione, pensai. Alzai le spalle e presi le valigie. Arrivai all’uscio della porta e mi voltai per controllare un’ultima volta. Il nulla. Il vento si stava alzando e tra me e me pensai “Cibooo aspettamii ! “.
 

Jacob: Quella mattina mia madre mi disse che stavano per arrivare. Finalmente avrei conosciuto la causa di tutto. Avrei visto lei. Verso l’ora del loro arrivo, mi diressi nel bosco. Non volevo che mi vedesse. Almeno non ora. In fondo, io avrei dovuto essere un’ombra.
Arrivarono. Mi nascosi bene dietro un albero. Scese. Un calore mi invase il corpo. Una strana sensazione mi pervase il corpo. Il cuore iniziò a battere sempre più forte.
Che mi stava succedendo ? Era bellissima. Una creatura fuori dal comune. Parlava cordialmente con mia nonna e mia madre. Entrò dentro casa.
Che cosa stavo facendo ? Perché mi sentivo in quel modo?  Mi voltai di nuovo, stava uscendo. Dove stava andando ? Verso di me ? Se n’era accorta ?
Cercai di confondermi con la natura. No, che stupido.. stava prendendo le valigie.
Volevo vederla meglio. Cercai di avvicinarmi il più possibile.
Un rumore. Accidenti, avevo appena spezzato un ramo. Immediatamente Rosalie si voltò. “Non devo farmi vedere” dissi bisbigliando.
Cercai di vedere cosa stesse facendo. Fissava il bosco, un paio di volte nella mia stessa direzione.
Mi sembrava che ci stessimo guardando, ma mi stavo illudendo. Alzò le spalle a mo’ di arresa e prese le valigie. Si diresse verso la porta e si voltò un’ultima volta. Il vento le accarezzava i capelli , i suoi occhi color cielo cercavano di scrutare e scorgere qualcosa. Nulla. Entrò in casa.
Non sapevo cosa mi stesse accadendo. L’unica cosa certa : non avrei mai voluto starle lontano.


-Vanexuccia's corner.
Ciao a tutti ragazzuoli. Ecco sfornato il secondo capitolo di questa storia. Spero vi possa piacere.
Fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacionee:**
   
 
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