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Autore: MissZombie    30/07/2007    7 recensioni
Una luce accecante.
Poi il buio.
E poi mille altri flash, potenti come i fari di un'auto prima di un terribile incidente frontale.
Il cuore che accellera impetuosamente il suo battito,
mozzando il respiro tra il petto e la gola.
Ogni sensazione che si amplifica all'altezza delle tempie,
le membra come atrofizzate.
La lotta contro il successo nonostante l'amore per le sue comodità,la musica e quattro ragazzi diciottenni alle prese con una realtà un po' diversa grazie alla loro nuova fotografa.
Abbiate pazienza,ma faccio schifo con le introduzioni ^^ vietato introdurre tag br doppi. Ladynotorius assistente amministratrice.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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< KAPITEL 2  .Was kommt ist unbekannt.



 Ihr steht immer pünktlich auf
 Und verpennt was bei uns geht
 Ich seh was was du nicht siehst





-Berlino. NH Hotel Berlin-Mitte. Ore 07:00-



"Tomiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!"
Bill si passò una mano tra i lunghi capelli neri striati di platino che,morbidi e lisci,gli ricadevano lungo le spalle magre.
Gli occhi nocciola,perfettamente truccati di nero,si guardarono attorno,disperati.
"TOMIIIII,SVEGLIATI TI PREGOOO!!!!!!"  sbraitò ancora,appoggiandosi stancamente al muro con la schiena e fissando la finestra aperta del bagno.
Un grugnito proveniente dalla stanza da letto lì a fianco gli fece capire che il suo gemello non aveva la minima intenzione di alzarsi,e Bill non aveva la minima intenzione di fare un solo passo per andare a svegliare quello sfaticato,perciò si riempì d'aria i polmoni e lanciò uno strillo capace di spaccare i vetri di tutti gli specchi di quel bagno..
"MA SEI CRETINO????"
Ecco,Tom si era svegliato.
Bill si voltò verso la porta,incrociando le braccia sul suo petto e guardando la figura del fratello entrare nella stanza..
Gli occhi semichiusi erano ancora gonfi dal sonno,un dread si era ribellato dalla presa dell'elastico per capelli e ora ricadeva sulla spalla sinistra del ragazzo,che si stava grattando la pancia piatta e soda brontolando quanto Bill fosse più simile a un bambino capriccioso che a un ragazzo ormai maggiorenne.
"Io non ti capisco,ma hai visto che ore sono?No perchè se non hai visto,telo dico io:E' L'ALBA!!!E per quale stupido motivo tu mi avresti sveglia..."
Tom si interruppe non appena aprì gli occhi per fulminare il fratello,shokkato da quello che si trovò davanti.
Il bagno,che la sera prima si era presentato come un ampio spazio dalle pareti blu decorate da fili argentati che si intrecciavano sul soffitto fatto di specchi, pulito e splendente come solo nelle pubblicità di prodotti per la casa si vedeva,era ora più simile a una discarica.
Le pareti sembravano essere state tappezzate dalla pelliccia di un centinaio di dalmata,visto che erano chiazzate di nero in più punti, la vasca idromassaggio era straripante di asciugamani di ogni tipo e dimensione,alcuni sporchi di nero,altri ancora puliti ma stropicciati,il tappeto azzurro era stato buttato sopra al wc,e sul lavandino giacevano scatole colorate aperte e la trousse di Bill,appoggiata sul phon ancora attaccato alla presa.
"No..Non ho capito.." gemette Tom,stropicciandosi gli occhi e sperando di riaprirli senza ritrovarsi quel casino davanti.
Purtroppo quando li riaprì,tutto era come prima,compresi gli occhi sgranati di Bill che lo imploravano silenziosamente.
"Cosa hai combinato?????" gemette ancora il rasta,guardando sconvolto la stanza alle spalle di Bill che gli si era ora parato davanti.
"Niente,ho rifatto la tinta sulla ricrescita..Ma non è questo il problema!!!" rispose sconvolto questi,che non sembrava minimamente interessato al casino che era stato in grado di combinare nel giro di neanche un'ora.
"E quale sarebbe il problema,genio???"
"NON TROVO PIU' LA MIA LACCA!!!" strillò Bill,isterico,mettendosi le mani sui fianchi e squadrando Tom come se fosse stato lui il presunto ladro.
"Perchè mi guardi così?Mica penserai che te l'abbia rubata io?Cosa me ne farei???Io non vado in giro pettinato come un'istrice,Bill!!!" disse tranquillamente Tom,scuotendo il capo e guardando scettico il gemello che aveva preso a percorrere il bagno a grandi falcate.
"No,infatti,tu hai i capelli da cretino,non usi la lacca.." meditò.
"Cretino a chi????" rispose offeso Tom,avvicinandosi a Bill minacciosamente,ma un bussare insistente alla porta della loro stanza,seguito dalla voce di Georg che li chiamava, li distrasse.
Mentre Tom guardava con sgomento quel disastro,Bill corse alla porta,trovandosi davanti due volti alquanto preoccupati: Georg e Gustav.
"Ehi..Ma che succede?Ti abbiamo sentito urlare,stai bene???" chiese il primo,riavviandosi i capelli chiari e sporgendosi oltre la spalla di Bill per controllare che non fosse morto nessuno dentro la sua camera. Gustav si appoggiò con una spalla allo stipite della porta,osservando scettico Bill che sorrideva, conscio del fatto che ogni volta che lui faceva certi sorrisini falsamente innocenti,ne aveva combinata una delle sue.
"Bhè niente..Mi sono rifatto la tinta..Tom si è incazzato però." disse,rabbuiandosi,e facendosi da parte per far entrare i suoi amici.
Georg ridacchiò,immaginandosi l'ennesimo litigio dei due gemelli,ma la sua riasata divertita scemò non appena varcò la porta del bagno per raggiungere Tom.
"MEIN GOTT!!" esclamò,richiamando l'attenzione di Gustav,che senza muoversi di un solo centimetro dalla sua postazione,portò lo sguardo verso il bagno;
dalla camera da letto non si notava nulla,ma sapeva benissimo in che condizioni riduceva i bagni Bill quando si combinava qualcosa ai capelli.
"Ragazzi,non è per dire,ma tra due ore esatte dobbiamo andare,e voi siete ancora qui a sbraitarvi contro.." disse saggiamente.
"E poi io ho fame.." brontolò Georg,raggiungendo l'altro.
"Si,ma io non trovo la mia lacca!!!!" piagnucolò Bill,abbassando le spalle,deluso,a causa del poco interessamento da parte degli altri nei confronti dei suoi dilemmi esistenziali.
"Bill,sai che ti dico?Cazzi tuoi..Così impari a metterti a posto le tue cose invece di pretendere che gli altri te le trovino in mezzo al casino che fai!!" sbottò Tom,voltandosi e frugando nella sua valigia alla ricerca della sua maglietta nera con disegnata sul davanti la mano di Fatima,una delle sue preferite.
"Tomi..Ma io come faccio?" piagnucolò Bill,sedendosi con noncuranza sulla valigia di Tom,che sbuffò spazientito.
"Senti,adesso chiamiamo Saki e gli diciamo se te ne va a prendere una okay?" rispose,esasperato.
Il viso di Bill si illuminò,seguito da una risata argentina e dalle sue braccia attorno al collo di Tom.
"Grazie Tomi,sei il mio eroe!" esclamò Bill,schioccandogli un bacio sulla guancia,poi si voltò verso gli altri due.
"Allora,scendiamo per la colazione???" chiese,già dimentico di tutto ciò che aveva combinato poco prima.
Georg scoppiò a ridere,annuendo e uscendo dalla stanza,Gustav scosse il capo,rassegnato,e seguì il suo amico.
"Dai,cosa ci fai ancora in boxer?Infilati un paio di jeans,una maglietta e andiamo,che ho fame!!" disse Bill,voltandosi verso il fratello e guardandolo con aria di rimprovero.
"Bill,sai una cosa?" chiese Tom ridendo,contagiato dall'allegria del suo gemello.
"Cosa?"
"Sei proprio insopportabile!".



-Berlino. Stadtmitte. Ore 09:00-


Strade larghe e pulitissime,circondate da alti palazzi eleganti ma sobri.
Gente che cammina tranquilla per le strade,scambiandosi opinioni sul proprio lavoro, seguita da altre persone più frettolose e indaffarate.
Gente osservata da gente seduta sulle comode poltroncine di Starbucks.
Gente. Gente di Berlino.
Perchè Berlino è come uno stato a parte,è diversa da ogni altra città e paese.
A Berlino trovi il caos ma anche la tranquillità,a Berlino trovi musica e silenzio, colori e bianco e nero.
Berlino è da vivere.



*


 Bis du mir das erste mal erscheinst
 Stell´ ich mir vor dass du von oben
 Mit den Wolken für mich weinst




"Scheiß!!" esclamò Antje,mentre una fredda goccia di pioggia le cadeva dritta sul naso.
La ragazza alzò lo sguardo al cielo cupo,coperto da minacciose nuvole nere cariche di pioggia.
"Ma proprio oggi doveva piovere?" borbottò una vecchietta in bicicletta passando lì di fianco,e Antje non potè fare a meno di trovarsi d'accordo con lei.
In più era in estremo ritardo,erano già le nove e lei avrebbe dovuto essere nella hall dell'albergo dei Tokio Hotel ad aspettarli;
già si immaginava le frecciatine che il chitarrista rasta le avrebbe tirato non appena fosse arrivata.
"Dai..Ancora dieci minuti e sono lì.." pensò,facendosi coraggio e aumentando il passo,mentre la milza dolorante implorava pietà.
Lanciò un'occhiata alle strade: qualche auto osava anche strombazzare.. No,di prendere un taxi non se ne parlava,avrebbe rischiato di arrivare più tardi ancora.
Ritardo.Lei odiava i ritardi,eppure non riusciva MAI ad essere puntuale,e per una volta che la era,il suo capo l'aveva fatta esasperare cercando di convincerla a vestirsi in modo elegante (tailleur e tacchi a spillo che lei aveva categoricamente rifiutato),facendole solo perdere tempo.
Il cellulare nella sua borsa a tracolla nera prese a vibrare,ma non aveva tempo di rispondere,troppo presa a farsi largo tra la gente e correre verso l'hotel che si vedeva già in lontananza,per fortuna.
"Un ultimo sforzo.." bisbigliò,senza fiato,stringendo tra le mani la seconda borsa,più grande dell'altra,contenente tutta l'attrezzatura necessaria per fare foto.
Nonostante la temperatura fosse decisamente rigida,Antje arrivò davanti all'hotel con le guance dipinte di rosso,accaldata e trafelata,con la sciarpa bianca che le ricadeva sulla schiena scoprendole il collo invece di proteggerlo dall'aria gelida.
Il cellulare nella borsa riprese a vibrare,costringendo la ragazza ad appoggiare a terra le sue attrezzature ed estrarre quell'aggeggio infernale.
"Pronto??"
"Sei arrivata in tempo spero??" la voce tuonante di Alaric costrinse Antje ad allontanare il cellulare dal suo orecchio.
"Ehm..Bho sono appena arrivata.."
"Ma sono le nove e dieci!"
"Eh,si,ma qua fuori non vedo nessuno.." balbettò lei,cercando una scusa decente per chiudere la chiamata..
"Sei in ritardo alla tua prima giornata di lavoro!Lo sai cosa succede se ti licenziano????" sbraitò lui dall'altro capo del telefono.
Antje rimase in silenzio per qualche istante,fingendo di perdere tempo a pensare alle conseguenze di un suo ritardo.
"Ti ritroveresti senza la tua più brava e richiesta fotografa e finiresti a non avere più un euro e a doverti lavare le mutande in qualche fontana con un sapone comprato con il 90% di sconto in qualche supermercato in periferia??" chiese lei.
"Non permetterti di parlarmi così,sai??" rispose offeso il suo capo,facendo sbuffare spazientita Antje,ma qualcuno la stava chiamando e quindi,salvando da quell'improbabile litigio telefonico. "Scusa Alaric mi stanno chiamando..Sono sicura che andrà tutto benone..Kuuuss!" disse lei,ridendo e chiudendo la chiamata.
"Sei in ritardo!!!" urlò una voce poco simpatica alle sue spalle.
Antje chiuse per un istante gli occhi,inspirando profondamente,e si voltò,trovandosi faccia a faccia con Tom Kaulitz.
"Bhè?Arrivi in ritardo e non solo non ti scusi,nemmeno mi saluti??" continuò questi,mentre sul suo volto si dipingeva un sorrisino sghembo.
"Se mi devo scusare con qualcuno,quello non sei tu,caro. E comunque nemmeno tu mi hai salutata." rispose lei,riavviandosi i capelli scuri mentre qualche goccia di pioggia
si stampava sul cemento del marciapiede.
"Sei proprio insopportabile,lo sai???" borbottò Tom.
"Ma oggi sopporti qualcuno?" chiese una voce scherzosa alle sue spalle."Ciao Antje!" continuò Bill,sporgendosi verso Antje e dandole due baci sulle guance.
"Ciao Bill..Scusa il ritardo,davvero,è che.." iniziò lei,abbassando lo sguardo,in cerca di una scusa decente,ma Bill scosse il capo
"Tranquilla,anche noi siamo in ritardo,come vedi." disse,indicando gli altri uscire dall'hotel spintonandosi scherzosamente a vicenda.
"Veramente se siamo in ritardo è solo colpa tua e della tua maledetta lacca.." sibilò Tom,puntando un dito contro il fianco destro di Bill.
Antje osservò i capelli di Bill, accuratamente cotonati e sparati in aria come la pettinatura di una vera rockstar richiede.
"Non è vero,non è colpa mia,ma di Georg che si stava soffocando con la sua terza brioche" rispose prontamente Bill,offeso, facendo una linguaccia al gemello e mettendo in bella mostra il suo piercing alla lingua.
"Qualcuno sta parlando di me?" chiese Georg,avvicinandosi e portandosi i capelli dietro le spalle con un gesto del capo.
"Ciao caro..No no,nessuno parla mai male di te,a parte quando rischi di morire soffocato per la tua ingordigia!!" esclamò scherzosamente Bill,ridendo assieme al fratello.
Georg fece una smorfia,scuotendo il capo e borbottando che sono cose che capitano a tutti,poi salutò Antje,seguito a ruota da Gustav,che le sussurrò
"Comunque la vera colpa è di Bill e della sua lacca!",per poi ridere e tornare ad immergersi nel suo silenzio.
"Okay,ragazzi,andiamo?" li chiamò David dalla lussuosa ed enorme auto nera che li aspettava.
Antje seguì i quattro sopra di essa,salutando il manager;
i sedili erano rivestiti di pelle nera morbida e calda, ed era incredibile quanto fosse ampio lo spazio lì dentro.
Tom si stravaccò di fianco al finestrino,appoggiando i piedi sul sedile davanti al proprio. Bill lo seguì,sedendosi più compostamente,e invitando Antje a sedersi di fianco a lui.
Gustav e Georg invece,dopo aver leggermente spostato una gamba di Tom,si sedettero di fronte agli altri,ripassando il programma della giornata.
"Dunque,oggi abbiamo il soundcheck e poi stasera il concerto..Ma adesso dove stiamo andando?" chiese Georg,alzando un sopracciglio.
"Ora avete l'intervista per Bravo,poi pranziamo da qualche parte e andiamo al Columbiahalle per il soundcheck e il meeting con le fans.Lì Antje vi farà un po' di foto per il sito ufficiale,d'accordo?" spiegò David dal sedile di fianco al tassista,davanti.
Bill sbuffò "Il Columbiahalle?Ma ci suonavamo due anni fa.." brontolò,pensando a quanto piccolo fosse quel posto in confronto alle Hall dove a volte riuscivano a suonare.
"Bill,zitto e mosca,almeno ci sarà meno gente a rompere. Pochi fan ma buoni." disse Gustav.
Antje sorrise. Quel ragazzo,quelle rare volte che apriva bocca,diceva cose molto sensate.
Mentre Bill,Tom,Georg e Gustav progettavano cosa mangiare a pranzo,Antje ne approfittò per immergersi nei suoi pensieri come era solita fare.
Era strano guardare la gente al di fuori del finestrino oscurato,osservare ogni loro minimo gesto,espressione facciale, raccogliere una piccola fetta della loro vita,e pensare
che loro nemmeno potevano ricambiare lo sguardo,perchè a dividerli c'era quel vetro nero. Chissà come si sentivano i ragazzi a riguardo.
La vita da rockstar era bella,piena di comodità e divertimenti,ma anche piena di buche dove ogni due secondi si rischiava di cadere e spaccarsi le caviglie.
Si voltò a osservare i visi così giovani dei Tokio Hotel.. Rockstar appena 18enni.. Come diavolo facevano a mantenere certi ritmi da anni??
Lei aveva appena iniziato la sua carriera da fotografa,e aveva acquistato una certa notorietà,ma le era costata lacrime e fatiche.. Per loro non era così?
Com'era possibile che accettassero di rinunciare alla vita privata,alle gioie regalate dalle piccole cose,a stare un po' soli ad ascoltare le proprie canzoni preferite riflettendo su ciò che li circondava?Bhè,forse era proprio quello il punto: non avevano ancora avuto occasione di estraniarsi dal mondo intero e riflettere. Erano stati semplicemente inghiottiti da tutto quello che vivevano.
"Sta bene secondo voi?" la voce di Bill fece svegliare Antje dalla voragine di pensieri.
La ragazza alzò lo sguardo,giusto per trovarsi davanti la faccia sbigottita di Georg che la osservava.
"Ah sei viva.." sussurrò,sconvolto.
Antje soffocò una risata divertita vista la faccia da pesce lesso del ragazzo,poi si voltò,trovandosi davanti un Bill sorridente e un Tom piuttosto scettico.
"Io l'ho sempre detto che questa ha dei seri problemi di socializzazione." affermò questi.
Antje sbuffò,alzando gli occhi al cielo.
"E io l'ho sempre detto che questo è un intellettualoide."
"Un che???Cosa sarei io?"
"Intellettualoide,persona che crede di essere intelligente e colta senza esserlo nemmeno un po',caro Tom Kaulitz."
"Intendi dire che sono stupido??"
"Dimmi,sei per caso caduto da piccolo,sbattendo la testa??"
Bill scoppiò a ridere,seguito a ruota anche da Georg e Gustav.
Tom,arrabbiato e ferito nell'orgoglio,si voltò e prese ad osservare il paesaggio fuori dal finestrino.
Non era possibile che una stupida ragazzina della sua età gli mettesse i piedi in testa così.
No.No e poi no.
"Si è offeso...Non ci far caso,poi gli passa..Senti,hai qualche foto di quelle che fai tu?Sono curioso.." chiese Bill,sporgendosi verso Antje.
La ragazza lo guardò sgranando gli occhi: era la prima volta che qualcuno dei musicisti con i quali lavorava le chiedesse di mostrarle come lavorava; queste cose di solito passavano in secondo piano,a loro bastava essere fotografati e apparire belli in foto e tutto andava bene.
"Si,certo.." balbettò Antje,interdetta,tirando lentamente la zip della sua borsa nera e aprendola con lentezza misurata,le mani lievemente tremanti tra le cartelle colorate contenenti le foto di alcuni degli ultimi gruppi con i quali aveva lavorato durante i loro concerti lì in Germania..
"Quali vuoi vedere?" chiese,alzando gli occhi e fissandoli in quelli del suo stesso colore,nocciola,di Bill.
"Tutte." rispose lui,con un sorriso,spazzandola ancora di più.
Con uno strano senso di smarrimento che le attanagliava lo stomaco,Antje passò le cartelle a Bill,trattenendo il fiato in attesa di un giudizio.
Solitamente non si era mai preoccupata del giudizio dei musicisti con i quali lavorava,perchè aveva sempre lavorato con la certezza che nessuno di loro avrebbe mai voluto esprimere opinioni e interessarsi a lei e a quello che faceva.
Stavolta,invece,era diverso.
La ragazza prese a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli,attorcigliandosela spasmodicamente attorno alle dita,osservando con apprensione Bill,Georg e Gustav,chini
sulle foto. Tom,invece,non si era degnato di voltarsi per guardare,nonostante la curiosità lo stesse pizzicando fastidiosamente all'altezza dello stomaco.
Bill ,al contrario del suo solito,non aveva ancora aperto bocca,osservava semplicemente quei piccoli pezzi di paradiso immersi nell'inferno: le foto di Antje.
Era assurdo come riuscisse a immortalare i musicisti nelle loro espressioni più vere e vive,sembrava quasi di poter toccare i loro pensieri e le loro emozioni.
Georg e Gustav sembravano entusiasti.
"Sei bravissima,accidenti,non ho mai visto foto così..così..vere!" esclamò Georg,sorridendo euforico ad Anje. Gustav allungò la mano fino ad afferrare quella di lei e scuoterla vigorosamente "Complimenti." disse,solenne,facendola arrossire. Non era abituata a tutti quei complimenti,di solito riceveva ricompense in denaro e fine della storia.
Bill le porse le sue cartelle,senza aprire bocca.
"Tu che ne pensi?" chiese infine lei,non riuscendo più a trattenere la sua curiosità e la sua apprensione.
Bill scosse il capo "Sono perfette,Antje. Non riesco ad esprimermi a riguardo,sono vita,le tue foto..Assurdo,davvero" disse più come se fosse una riflessione a voce alta.
Antje sentì le sue gote scaldarsi e diventare roventi,quindi balbettò un timido ringraziamento e rimise le sue foto al loro posto,
mentre l'auto si fermava davanti agli uffici di Bravo.


 

********  





Grazie mille per le recensioni,sono pochine ma è anche colpa mia che non aggiorno mai,sono di una lentezza esasperante a scrivere,lotto in continuazione con l'ispirazione che va e viene,ma ultimamente che è venuta fuori la notizia che presto i Tokio Hotel torneranno in Italia(anche se non per un concerto,ma vabè,dettagli
!Per quelli aspetterò Nizza e Tolone *_*),un po' di ispirazione ha iniziato a farsi sentire,per fortuna ^_^
Bhè,che dire..Spero che il capitolo non faccia schifo,è che introdurre in qualche modo,con i primi capitoli,una storia,è sempre difficile..Più che altro,è difficile farlo per bene..Mi sono divertita parecchio ad immaginarmi il casino che c'è nella stanza di Bill (se è come me quando faccio tinte e cose del genere,non invidio chi condivide il bagno con lui
!)

Judeau: Grazie per la recensione ^_^ Bhè,ho rivelato molto della ragazza perchè alla fine,essendo la protagonista,va inquadrata per bene..Anche se,visto il mio umore altalenante,renderò altalenante anche pensieri e sentimenti dei personaggi,quindi niente è scontato ^^ Spero questo capitolo ti piaccia e non faccia schifo..Uff mi sento sempre un po' in soggezione,soprattutto perchè adoro come scrivi e sapere che leggi quello scrivo mi mette un po' in apprensione =P
Kuss

RubyChubb: Che onoreeeee *.* Adoro come scrivi e la tua nuova storia mi piace un sacco,quindi grazie mille per la recensione =) Spero il capitolo sia di tuo gradimento,anche se bhè..Siamo solo all'inizio
!
Kuss

My Lady Of Sorrow: Mwhaaa si che te l'ho detto che avevo postato,te l'ho detto appena sono arrivata da te..Antipatica..Tanto lo so che adori come scrivo,quello che scrivo e soprattutto me che lo scrivo
! Ich liebe dich =*

Juliet: Sei una pervertita
!Ma ti adoro lo stesso XD Grazie per la recensione..Si,tu mi romperai perchè vorrai i capitoli nuovi,e io perchè vorrò le tue recensioni..Affare fatto??? =P 
  
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