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Autore: Hyarviel    30/07/2007    1 recensioni
arriva come un vento, da qualche punto cardinale non ben definito spazza via dalla pelle i rimasugli di sabbia della spiaggia
Genere: Triste, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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arriva come un vento, da qualche punto cardinale non ben definito

spazza via dalla pelle i rimasugli di sabbia della spiaggia

scalpita, scalcia, sbuffa, come un animale impazzito

uno di quelli che si impennano, o ruggiscono, nel sentire i tuoni lontano

sono le mille frecce di un esercito di arcieri pronti a sfondare un'intera linea di fanti

ogni punta č imbevuta di un liquido leggero e ambrato, che brucia

l'unico modo per liberarsene č bere acqua, fino a svenire

purificare un corpo infetto da ogni sua contaminazione estiva

qualche salasso ogni tanto non farebbe schifo

gettatevi in pasto alle zanzare, lasciatevi leccare il sangue sulla pelle dai maiali

loro ne vanno pazzi, vero?

cancella dalla mia memoria breve i tratti del viso

la lista della spesa, le possibilitā, gli orari

cancella i dati e gioca con i puzzle delle facce e dei sorrisi

č un artista pop convinto che il cielo sia viola

e gli scarafaggi volanti siano fatti di zucchero e pepe

ha un sacco di specchi e li usa per confonderti

sa indicarti perō, quale forchetta usare ogni volta, partendo dall'esterno

non ti azzardare a criticare i ricami
le foglie di acanto sono gonfie di stile

sceglie le scodelle e i boccali di volta in volta secondo chissā quale idea

poi li getta a terra e sorride guardando i cocci

č bello, bello distruggere: dā un enorme senso di potere.


se mi grida il mio nome non lo riconosco

non ho idea di come mi chiami

non cerco di capire cosa c'č alla base del tronco

non traccio linee sulla pelle, con le dita

ho solo chiesto un po' di zucchero, per cucinare i biscotti.

la sua ostinazione consente di tracciare alla perfezione i fili, uno per uno

giuro che non invidio il suo tessere

č passato il tempo in cui aspettavo il ritorno

seduta sul talamo con una coppa di vino attico speziato.

a volte vorrei ricordare il piacere arcadico di quelle bottiglie preziose

ma grandina forte, di questi tempi

ed č meglio tenerle al sicuro, in cantina

non vorrei mai che si rovinassero le ultime cose preziose

che i proci non hanno consumato.



  
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