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Autore: _Cassandra    11/01/2013    3 recensioni
-Cassandra nasce sotto un regime soffocante e autoritario dettato da una madre ossessionata dall'eleganza e dal decoro.
- Rose Weasley è la sua antagonista, tra le due vi è una vera e propria competizione!
- Dentro alla testolina rossa di Lily Luna Potter, sta nascendo un pensiero che la porterà all'ossessione più tremenda.
- James Sirius Potter e Freddie Weasley si ritroveranno "fregati" da due avvenenti Serpeverde
- Albus Severus Potter scoprirà che l'amore è nascosto dietro alle cose più semplici.
- Una nuova minaccia incombe sul mondo magico e babbano...
- E molto altro ancora....
Genere: Avventura, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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. Capitolo 4 –

 

A  _Moonlight, colei che mi ha convertita.

 

 

 

 

 

Aveva passato una notte infernale, non riusciva a togliersi dalla testa quel fottuto sorrisetto ironico che trapelava malignità da ogni dove. Era riuscito a mandarla in bestia per l’ennesima volta, tutte quelle gentilezze immotivate le mettevano ansia e ovviamente l’ansia si trasformava in quel rossore bruciante che le andava dall’incavo del collo fino alla punta delle orecchie che, come se non bastasse, avevano anche quella ridicola forma leggermente allungata la quale, per quanto fossero piccole, la facevano sembrare un folletto.

Si sollevò dal letto puntellandosi sui gomiti, aveva gli occhi impastati di sonno e la finestra aperta da cui filtrava una luce accecante di certo non era di grande aiuto.

 

- Maledetta Dominique, lei e la sua fissazione per le levatacce…-

 

Bofonchiò infastidita mentre si alzava dolorante dal letto che, quella notte, non le era stato minimamente di conforto. Una volta in piedi, allungò le braccia in alto e stirò ogni muscolo del suo piccolo corpo strizzando gli occhi, si rilassò e, con passo cauto, si avvicinò allo specchio con la speranza di non subire un trauma dovuto alla sua immagine appena sveglia.

 

Appunto.

 

La chioma rossa della piccola Lily Luna Potter, si presentava come un immenso cespuglio ramato, uno di quelli che si vedono raffigurati nel libri per bambini e da cui, matematicamente, spunta sempre fuori il lupo. Emise un suono gutturale, simile a un ringhio animalesco e afferrò la spazzola come se fosse una potente macchina disboscatrice.

Circa mezz’ora dopo, un’impeccabile Lily Potter stava varcando la soglia della Sala Grande per andare a elemosinare qualche pezzo di pan-cake avanzato e magari annaffiarlo con un goccio di succo di zucca ormai tiepido.

 

SBAM.

 

Ovvio, la giornata non poteva cominciare che nel peggiore dei modi. Rose stava di nuovo battibeccando con Scorpius e, ovviamente, quei due emanavano una tensione sessuale non indifferente. L’ennesimo grugnito uscì dalla gola della piccola Potter che, a capo chino e con passi pesanti, si diresse verso il suo tavolo e si sedette facendo ballare la panca.

 

- Ehi piccola Rossa! -

 

La voce melodiosa di Lysander la fece sorridere, cancellando per un attimo la gigantesca arrabbiatura di poco prima.

 

- Ehi piccolo Nargillo! - 

- Non ci scherzare Lils, sono pericolosi e dispettosi! -  

- Tu invece sei innocuo…ed estremamente dolce! -

 

Si sorrisero reciprocamente e Lily decise di concedersi un momento di consolazione tra le braccia dell’amico, del tenero Lysander Scamandro che ogni volta sapeva regalarle un sorriso e cancellare i suoi malumori. Gli gettò le braccia al collo e poggiò la testa sul petto dell’amico, il quale arrossì tremendamente, quasi prese fuoco appena sentì il contatto con la pelle lentigginosa di Lily.

 

Per fortuna quella posizione impediva il faccia a faccia.

 

La lasciò così, la tenne nelle sue braccia per diversi minuti, dissimulando il calore che sentiva salire dal basso ventre, continuando a conversare, a schivare torta di mele volante e a ridere di gusto alle battute acide di Louis Weasley.

 

 Ma nulla riusciva a distoglierlo da quell’abbraccio.

 

- Quel viscido, idiota, faccia da troll di un Malfoy! -

 

Quel momento idilliaco fu interrotto dall’arrivo di Rose, decisamente infuriata con Malfoy. Nulla di nuovo, se non fosse per la testolina di Lily che subito si levò e tese le orecchie, dimenticandosi completamente dell’abbraccio e del ragazzo che la stringeva.

 

- Ancora non riesce a capire l’importanza di rendere liberi gli elfi domestici! Segregarli nelle sfarzose ville dei maghi più ricchi è decisamente un abominio, una cosa che solo un viscido Serpeverde come Malfoy e la sua famiglia può tollerare! -  

- Beh, magari se tentassi di spiegare le tue ragioni con meno acidità, otterresti più successo. -   

 

Tutte le teste del tavolo si voltarono di scatto verso Lily, le bocche di Rose, Louis, Lys, Dom e di buona parte del resto dei commensali, si aprì lasciando precipitare la mandibola quasi fino a terra.

 

- Era solo un consiglio. -

 

Stizzita e decisamente poco idonea a stare in compagnia, Lili si alzò senza lasciare possibilità di replica.

 

Maledizione.

 

Malfoy stava diventando una malattia di cui, ne era certa, non avrebbe trovato la cura.

 

 

 

*

- Bene ragazzi adesso, per la vostra felicità, ci cimenteremo con i funghi saltellanti! Sono sicuro che andrete matti per questi piccoli e deliziosi abitanti del sottobosco…Adesso libererò dieci funghi per la serra, i dieci di voi che riusciranno a portarmi un fungo a fine lezione, riceveranno cinquanta punti per la loro casa! - 

 

Il professor Paciock informò i ragazzi del loro compito, un piccolo sorriso divertito spuntava sul viso dell’uomo, creandogli qualche leggera ruga d’espressione. Catturare un fungo saltellante non era un compito facile, questi piccoli esserini erbacei avevano l’innata capacità di sfuggire, terrorizzati da qualsivoglia movimento brusco o rumore troppo forte.

 

“Un gioco da ragazzi”. Questo fu il pensiero balenato nella testa di Albus. Che problema c’era? Era robusto, magari non tanto alto ma di sicuro atletico e veloce, catturare uno di quei saltacosi non l’avrebbe di certo messo in difficoltà e poi, diciamocelo, i Tassorosso che dividevano la lezione con lui e gli altri Serpeverde…beh, non avevano di certo un’aria così sveglia…

 

- Bene ragazzi! Tre…due…uno…VIA!!!! -

 

Il professore aprì una piccola gabbietta di latta da cui in un primo momento non uscì...un bel nulla. Leggermente imbarazzato, Neville si schiarì la voce e tirò un sonoro pugno sul tetto della gabbia da cui, in men che non si dica, dieci piccoli funghetti mobili iniziarono a fuggire di gran carriera.

La caccia iniziò, studenti volavano da una parte all’altra della serra, urlando e scontrandosi tra di loro, alcuni tirarono fuori le bacchette nel tentativo di pietrificare questi scaltri esserini che ogni volta la facevano in barba ai colossali studenti di Hogwarts che iniziavano a sentirsi decisamente…a disagio!

 

Vi era poi, in un agolo della serra, un fagottino dalla folta chioma nera, immobile e silenziosa, seduta a terra con le mani sulle gambe e i palmi verso l’alto, sembrava quasi che non respirasse tanto era la sua fermezza.

 

Dal canto suo, Albus era forse il più agitato e infuriato di tutti. Funghetti e studenti gli sfrecciavano davanti e lui, nonostante tutto l’impegno e una buona dose di sudore, non era ancora riuscito ad acciuffare nulla. Un movimento impercettibile però catturò la sua attenzione. Sull’espositore centrale, dietro ad un vaso di terracotta, un fungo faceva capolino, quasi sembrava che ghignasse!

 

- SEI MIO! -

 

Urlò planando sul vaso, proprio come un cercatore plana sul boccino durante la partita di quidditch più importante di tutto l’anno.

Il vaso si ruppe, l’espositore franò e, ovviamente, il funghetto se ne andò felice e saltellante.

 

- POOOOTTEEEER! Le mie Peonie Carnivore! Cinquanta punti in meno a Serpeverde e tu, maldestro di un Potter, resterai qui dopo la fine delle lezioni, sistemerai tutto e ti farai spiegare da…- Si guardò intorno alla ricerca di uno studente con la S maiuscola  - Dalla signorina Mcmillan, come si fa a catturare un Fungo Saltellante! - 

 

“ Oh merda”. Furono le uniche parole che un’imbambolata e sconcertata Anastasia riuscì a pensare.

 

La lezione finì, il gruppo di studenti uscì dalla serra lamentando dolori di ogni genere e una certa antipatia per quei cosi salterini. Albus li guardò uscire con rammarico, non aveva neanche capito con chi cazzo doveva restare dentro quel posto maleodorante pieno di fiori nauseabondi.

 

Poi la vide.

 

Piccola nella sua divisa troppo grande, il viso nascosto da quei ciuffi ribelli neri come la pece, era la ragazza che aveva travolto qualche giorno prima. Arrossì tremendamente, chissà cosa avrebbe pensato, era già la seconda volta che lo vedeva volare in quel modo, per lo meno stavolta non c’era lei sotto.

 

 

- Hem…ciao.. - 

- I funghi saltellanti sono funghi magici con la capacità di saltare, possono essere usati per varie pozioni e sono molto sensibili a rumori e movimenti bruschi…- 

 

Sciorinò la definizione in un sol respiro, neanche lo guardò in faccia tutta intenta com’era a versare del terriccio nuovo nei vasi del professor Paciock e, anche se non avesse avuto nulla da fare, non avrebbe mai avuto il coraggio di guardarlo in faccia.

 

“ Non mi ha neanche guardato…le faccio così ribrezzo? Probabilmente pensa che sia un bamboccio senza cervello”. Mise il broncio e si chinò a raccogliere i cocci di tutto quello che era riuscito a distruggere. Stupido maldestro, ogni volta riusciva a combinare un guaio e a rendersi ridicolo, nonostante i suoi amici lo trovassero un gran figo in certe situazioni. Ma lui non era così, non voleva ricevere il consenso della gente solo per le sue buffonerie o per il numero di ragazze che si portava a letto, lui voleva essere stimato per quello che era realmente.

 

- Non sono un cretino…sembrerebbe che abbia una particolare attitudine per…il salto in lungo...ma ti giuro che non sono un idiota. E ancora scusa per l’altro giorno. - 

- T-te lo ricordi? -

 

Sussultò lasciando andare la paletta con cui sistemava il terriccio. Come poteva ricordarsi di lei? Non lo faceva mai nessuno, nessuno faceva caso a quella ragazzina così minuta, nascosta sempre dietro alla sua folta chioma bruna.

 

- Beh…certo! Ti sono precipitato addosso come un bolide in caduta libera! - 

 

Sorrise, forse per la prima volta dall’inizio dell’anno, ma sorrise. Restarono in silenzio per tutto il resto del lavoro, ogni tanto si scoprivano a vicenda mentre si guardavano di nascosto ma nessuno dei due aveva il coraggio di dire nulla. Una volta finito, Annie si alzò per prima, si scosse i vestiti e si avviò repentina fuori dalla serra.

 

- Ci vediamo… -

- Aspetta! Dimmi almeno…come ti chiami… -

 

Troppo tardi, era già fuggita come una scheggia. Si asciugò la fronte madida di sudore. Aveva caldo…un caldo strano…emozionato.

 

 

 

 

 

 

 

 

OLèèèèèèèèè!!!! Non ve lo aspettavate eh!? Ebbe si, ideata come una Scorpius/Rose, la storia si tramuta in una Lily/Scorpius. Tutta colpa della mia amica _Moonlight che mi ha convertita a colpi di FF! Per quanto riguarda il capitolo, beh, come avrete capito, qui la situazione si sta facendo decisamente calda: Lily è attratta, quasi tormentata da Scorpius che sembra avere solo occhi per Rose…e Lysander? Il povero Lys avrà il suo bel da farsi nei prossimi capitoli...fidatevi! Come avrete intuito, Albus e Annie sono due dei miei personaggi preferiti che, wow, vi prometto non deluderanno nessuno! A prestoooo!

Cassie.

 

Qui sotto Scorpius, Lily e Lysander

 

 Scorpius

 Lily

 Lysander 

   
 
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