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Autore: TheSlayer    12/01/2013    2 recensioni
Sophie Campbell ha ventidue anni e pensava di avere tutto dalla vita: un magnifico lavoro a Parigi e un fidanzato che le aveva chiesto di sposarla sulla Tour Eiffel. Ma quando la ragazza scopre che il suo fidanzamento è solo una menzogna decide di tornare a Londra, nell'appartamento che condivide con la sua migliore amica Katherine.
Un incontro casuale con un ragazzo che ha fatto parte del suo passato la aiuterà a superare quella brutta esperienza o servirà solo a peggiorare le cose?
Dalla storia:
Parigi, la città romantica per eccellenza. La città dell’amore.
Un paio di palle, pensai appoggiando la testa al finestrino dell’Heathrow Express, mentre cominciavo a vedere i familiari palazzi della periferia di Londra.
Parigi, la città puzzolente. La città dove i sogni si infrangono. La città dove gli amori finiscono.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 16 – Parties

“Berlino è bellissima!” Esclamò Louis mentre tornavamo dallo studio televisivo all’hotel. Era il giorno del compleanno di Harry e non avevamo avuto un secondo libero. Ero riuscita solo a fargli auguri velocemente mentre gli sistemavo i capelli e poi avevamo dovuto cominciare la giornata promozionale. Dovevo anche trovare il momento giusto per dargli il mio regalo.
“Non vedo l’ora della cena! Abbiamo mangiato pochissimo a pranzo.” Si lamentò Zayn.
“Vedete che non sono l’unico che pensa solo al cibo?” Domandò Niall, facendo scoppiare tutti a ridere.
“No, ma è vero. Anch’io ho fame!” Esclamò Louis.
“Allora andiamo, abbiamo prenotato un tavolo.” Rispose Harry. “Dobbiamo solo tornare in hotel, rinfrescarci e andare.” Aggiunse.
 
“Harry?” Lo chiamai, entrando nella sua stanza con la copia della keycard che mi aveva lasciato per ogni evenienza.
“Sono in bagno! Entra!” Esclamò. Aprii la porta e lo trovai sorridente mentre si faceva la barba.
“Scusa se disturbo, ma non ho ancora trovato un secondo di pace per darti questo.” Dissi, sventolandogli una busta davanti al naso.
“Regalo?” Mi chiese, illuminandosi. Sapevo quanto adorasse le sorprese.
“Sì.” Risposi. Harry si asciugò il viso e mi seguì nella camera, dove ci accomodammo entrambi sul letto.
“Grazie.” Mi disse.
“Non l’hai ancora aperto.” Scherzai. “Potrei averti regalato un buono sconto di venti centesimi sul dopobarba.” Aggiunsi.
“Lo apprezzerei lo stesso.” Mi disse, aprendo lentamente la busta. Estrasse il contenuto e lo vidi spalancare gli occhi. “Gli Stones? I biglietti degli Stones?” Domandò.
“Il concerto del loro anniversario, a novembre.” Dissi. “So che ci tenevi a vederli ma non sei mai riuscito.”
“Anche perché quest’anno hanno fatto sold out in tre minuti.” Rispose. “Grazie!”
“Figurati. Ho controllato la vostra agenda e, per il momento, a novembre non avete impegni.”
“Già, perché staremo registrando il nuovo album, quindi saremo a Londra.” Rispose e sorrise. “Grazie Sophie, sul serio!” Esclamò poi e mi abbracciò stretta.
“Buon compleanno, Harry.”
“Aspetta, però.” Disse improvvisamente il ragazzo.
“Cosa?” Chiesi.
“Ci sono due biglietti, giusto?”
“Sì, così puoi portare chi vuoi. E’ triste andare da soli ad un concerto.”
“Allora vuoi venire con me? Mi farebbe immensamente piacere.”
“Volentieri. Sai che mi sono sempre piaciuti i Rolling Stones.” Risposi.
“Grazie.” Ripeté. “E adesso andiamo a mangiare!” Esclamò alzandosi dal letto.
“In mutande?” Domandai ridendo.
“Ehm, no. Mi ero appena fatto la doccia.” Rispose, aprendo la valigia e recuperando dei vestiti puliti.
 
San Valentino. Avevamo passato due settimane in giro per tutta l’Europa, sempre impegnatissimi. Kate, Eleanor e Perrie ci avevano raggiunti a Parigi.
“So che questo è l’ultimo posto dove vorresti essere in questo momento.” Mi disse la mia amica a colazione.
“E’ lavoro.” Risposi bevendo un sorso di caffè e guardando fuori dai finestroni dell’hotel. Sembrava che tutte le coppie del mondo si fossero messe d’accordo per farmi cariare i denti: andavano in giro mano nella mano, si scambiavano baci pieni di amore in mezzo alla strada e avevo già visto una proposta di matrimonio. Ed erano solo le dieci del mattino!
“Lo so, ma deve essere difficile.” Disse Kate.
“Tanto oggi avrò talmente tanto da fare che non mi accorgerò nemmeno della festa.
“Veramente oggi abbiamo solo un’intervista in radio alle tre.” Disse Liam, sedendosi di fianco a Kate e dandole un veloce bacio sulle labbra. Nascosi la mia espressione lievemente disgustata nella tazza di caffè e spostai lo sguardo sugli altri ragazzi, che stavano prendendo da mangiare al buffet. Zayn aveva un braccio intorno alla vita di Perrie, che lo stava guardando sorridendo. Louis era impegnato ad imboccare Eleanor con un croissant e i due stavano ridendo come piccioncini e persino Niall, che non aveva mai detto di avere una ragazza, aveva compagnia. Harry si lasciò cadere pesantemente di fianco a me sul divanetto.
“Diabete.” Grugnì, guardando i suoi compagni di band e le loro ragazze.
“A chi lo dici. In questo posto, poi.” Risposi. Harry puntò il suo sguardo su di me e, improvvisamente, mi sorrise.
“Hey, ti ricordi come sono stato bravo a non farti pensare alla Francia quel giorno?” Mi chiese.
“Sì.” Risposi cauta.
“Perché non lo rifacciamo? Passiamo la giornata insieme e distraiamoci a vicenda. Tanto i piccioncini saranno troppo impegnati a tubare per essere di compagnia.” Disse.
“Ti ho sentito!” Esclamò Liam, che era sempre di fronte a noi. Harry gli rivolse una smorfia divertente e scoppiammo tutti a ridere.
“Ci sto, comunque.” Risposi a Harry dopo qualche secondo. Eravamo bravi a distrarci dai nostri problemi, soprattutto lui. Era stato particolarmente abile a non farmi pensare alla Francia il giorno del mio non-matrimonio e gliene ero ancora estremamente grata. Il ragazzo mi sorrise e si versò una tazza di caffè.
 
“Ma chi è la ragazza di Niall?” Chiesi a Harry mentre aspettavamo che intervistassero la band in radio.
“Si chiama Amy, è la sua migliore amica da sempre.” Rispose il ragazzo, facendo una smorfia quando gli infilai il pennello del fondotinta in bocca.
“Scusa! Ero distratta.” Dissi, indicando il gruppo di piccioncini con la testa. Harry annuì e rise.
“Non preoccuparti, mi sono sempre chiesto di cosa sapesse il fondotinta.” Rispose.
“E com’è? Buono?”
“Manca un po’ di sale.” Scoppiai a ridere e passai il pennello sul suo naso. “Certo che è una fregatura che adesso si può vedere quello che succede in radio. Una volta non c’era bisogno di truccarsi e vestirsi bene per andare a fare un’intervista. Adesso mettono i video su YouTube o, addirittura, puoi vedere quello che succede in studio in diretta.” Si lamentò Harry.
“Hai ragione.” Asserii, passando alla cipria. “Ma tanto le vostre fan vi apprezzano sempre, anche se andate in radio con qualche piccola imperfezione.” Aggiunsi poi, mettendo via pennelli e trucchi.
“Ragazzi, tra due minuti siete in onda.” Disse il manager dei ragazzi, interrompendo la nostra conversazione. Harry si alzò dallo sgabello su cui era seduto e si avvicinò al gruppo dei suoi compagni di band.
“Sono carini, vero?” Mi chiese una voce che non conoscevo. Mi voltai e mi trovai faccia a faccia con Selena Gomez, che aveva appena finito di essere intervistata.
“Già.” Risposi, annuendo.
 “Tu e il tuo ragazzo siete proprio una bella coppia.” Disse poi la ragazza, voltandosi verso di me. La guardai confusa.
“Il mio ragazzo?” Domandai.
“Harry.” Rispose lei, sorridendomi.
“Oh, no. Harry ed io non siamo una coppia.” Dissi. “Sono la truccatrice dei ragazzi.” Aggiunsi.
“Ah, scusa. Vi ho visti insieme poco fa e sembravate così affiatati!”
“No, ci conosciamo da tanti anni, ma non siamo una coppia.” Confermai e tornai a guardare Harry, che era in piedi dietro ad un microfono e stava ridendo per una battuta che avevano fatto Liam e Louis.

***

Per il nostro primo San Valentino insieme Harry ed io non avevamo fatto niente di speciale. Per il secondo, però, il ragazzo mi aveva preparato una sorpresa. Sua madre e il suo nuovo compagno erano usciti a cena per festeggiare e Gemma era andata a casa del suo ragazzo, così Harry mi aveva invitata a casa sua. Ma non solo. Era venuto a prendermi, mi aveva regalato un mazzo di rose rosse bellissime e, una volta arrivati a casa sua, mi aveva aperto la porta ed ero rimasta a bocca aperta.
Aveva sistemato petali di rosa sul pavimento e candele per tutto il salotto.
“Che profumo di vaniglia!” Esclamai.
“So che ti piace e ho preso le candele profumate.” Rispose. Mi voltai per dargli un bacio.
“Vieni.” Mi disse poi, accompagnandomi al tavolino di fronte al divano. C’erano dei cuscini per terra e mi fece accomodare su uno di essi.
“Hai preparato tutto questo per me?” Domandai. La stanza era illuminata solo dalle tante candele e una piccola lampada sistemata in un angolo e l’atmosfera era bellissima.
“Non solo. Aspetta.” Rispose andando in cucina. Tornò qualche secondo dopo con due piatti e li sistemò sul tavolino in mezzo a noi.
“Hai cucinato?” Chiesi. Ero sicura che Harry fosse il ragazzo perfetto e mi sentivo davvero fortunata.
“Sì, solo per te.” Rispose. “Spero che sia buono!” Esclamò poi.
“Sono sicura di sì.” Dissi.
“Anzi, aspetta.” Mi fermò prima che potessi assaggiare il primo boccone. “Faccio la cavia, così sono sicuro di non avvelenarti!” Aggiunse, facendomi ridere. “E’ sicuro.” Dichiarò infine, dopo aver assaggiato.
“Grazie.” Dissi e cominciai anch’io a mangiare. Per l’occasione aveva anche recuperato una bottiglia di champagne da qualche parte.
 
“Sophie?” Mi chiamò alla fine della cena. Eravamo sul divano e stavamo guardando un film romantico a lume di candela.
“Sì?” Risposi.
“Ho qualcosa per te.” Mi disse, estraendo dalla tasca dei pantaloni una scatoletta azzurra. Sapevo che era di Tiffany. Tutte le ragazze conoscevano quella particolare sfumatura di azzurro. Me la porse e la presi con mani quasi tremanti. La aprii e trovai una bellissima collanina d’argento con un ciondolo a forma di cuore.
“E’ bellissima!” Esclamai. “Grazie, Harry.” Aggiunsi e mi avvicinai per dargli un bacio sulle labbra. Poi tornai ad osservare la collana, pensando che fosse perfetta.
“Ti piace?”
“La adoro.” Risposi. “Mi aiuti a metterla?” Chiesi e mi voltai, spostando i capelli dal collo. Il ragazzo mi aiutò ad indossarla e, quando mi girai, mi diede un altro bacio.
“Anch’io ho qualcosa per te.” Mormorai, sorridendo e prendendo una scatoletta dalla mia borsa. Mi veniva da ridere, perché avevamo avuto quasi la stessa idea. Harry la aprì e vidi il suo volto illuminarsi. Gli avevo regalato una collana con un ciondolo d’argento a forma di aeroplanino di carta.
“E’ stupenda, grazie!” Esclamò. Avevo scelto un aereo di carta perché mi ricordava quelli che mi lanciava in classe durante le lezioni, con le frasi più romantiche del mondo.
“Spero che tutti i tuoi sogni si avverino.” Gli dissi, aiutandolo a metterla. Avevo scelto un aereo anche perché sapevo che il suo sogno era quello di essere un cantante e speravo che ci sarebbe riuscito. Avrei voluto che la sua carriera decollasse proprio come un aereo.
“Ti amo, Sophie.” Mi sussurrò contro le labbra, prima di darmi un romantico bacio.
“Ti amo anch’io, Harry.” Risposi prima di perdermi completamente tra le sue braccia.

***

Sfiorai il ciondolo a forma di cuore con la punta delle dita e sorrisi, mentre Harry stava salutando tutti prima che l’intervista finisse. Lui e gli altri ragazzi uscirono dallo studio e ci raggiunsero.
“La porti ancora?” Mi chiese Harry, sorpreso, quando notò cosa stavo toccando. Sorrisi, sentendomi un po’ in colpa.
“Non l’ho mai tolta.” Confessai. “La porto tutti i giorni.” Dissi, sentendomi un po’ stupida. Anche dopo che era finita tra noi due non avevo mai smesso di indossarla tutti i giorni. Era diventata una cosa automatica.
Harry mi sorrise e poi tirò fuori qualcosa da sotto la sua maglietta.
“La collana con l’aeroplanino!” Esclamai.
“Anch’io non l’ho mai tolta. E’ diventata il mio portafortuna.” Mi disse sorridendo. Poi mi attirò in un abbraccio e appoggiai la testa sulla sua spalla, sentendomi stranamente serena. “Sei pronta per stasera?” Mi chiese poi. Alzai lo sguardo e incontrai il suo.
“Perché, cosa succede stasera?” Domandai.
“Tutte le coppiette” - indicò i nostri amici con un lieve cenno del capo - “saranno impegnate in cene e serate romantiche.” Disse. “Mentre noi andremo in un locale e ci divertiremo.” Aggiunse.
“Mi sembra una buona idea.” Risposi. “Ho proprio voglia di ballare.”

 



Buongiorno!
Come anticipato, ecco il capitolo che parla del compleanno di Hazza e di San Valentino!
C'è anche un flashback che vi dà un po' di backstory su quello che c'era tra Harry e Sophie quando erano adolescenti.

Spero che vi sia piaciuto e, come sempre, grazie a tutte le persone che leggono, recensiscono e inseriscono la storia tra le preferite/ricordate/seguite!
Sono sempre contentissima quando vedo che vi sta piacendo e non vedo l'ora di sapere cosa avete pensato su questo capitolo! <3

Ne mancano solo quattro alla fine! A Mercoledì per il prossimo!
Baci :*
   
 
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