Gennaio 2009, ho una maglietta viola con su scritto “Could I be your OLLG?”. E' davanti a me, canta e balla sul palco, nervoso sposta il microfono da una mano all'altra. Si abbassa verso di noi. Allunga una mano, faccio lo stesso. Le nostre mani si sfiorano e sento una scarica elettrica che parte dalle dita della mano e arriva fino alla schiena, si propaga e mi rende felice. Mi perdo all'interno dei suoi occhi, annego in quel mare di caramello e siamo come fermi nel momento. Fermi. Bloccati lì. Occhi negli occhi, un mare di sentimenti, parole cantate e altre sussurrate.