12. Così quel giorno arrivò, quello che sarebbe dovuto essere il giorno più felice della vita di Frank Iero. Com'è strano...
insomma sì, in un giorno quante cose diverse che accadono. E' quasi buffo...
"Dammi una mano" disse Anna che tentava di alzarsi dal letto.
L'aiutai a mettersi in piedi e a vestirsi. Così con un permesso speciale dell'ospedale arrivammo a quella che doveva essere la cerimonia (mica in chiesa, è chiaro). Ci sedemmo su una delle panchine, nel frattempo mi persi ad osservare tutte le rose dell'arco nuziale... troppo rosse forse.
E cominciò il lungo giuramento...
"Vuoi tu, Sarah Amanda Myers, prendere come tuo legittimo sposo in salute e in malattia..." bla bla bla. Quante stronzate... Potrebbero anche evitarselo."...il qui presente Frank Iero finchè morte non vi separi?"
Anna accanto a me chiuse un attimo gli occhi, si appoggiò sulla mia spalla. La guardai, era sempre bellissima.
"Sì, lo voglio." disse finalmente Sarah entusiasta.
"E vuoi tu, Frank Iero, prendere come tua legittima sposa in salute e in malattia..." ennesime stronzate. Credevo che fosse solo roba da chiesa, che ingenuo.
"Anna..." sussurrai "... Coraggio fa' uno sforzo, apri gli occhi, ti guardano male... lo so che sono stronzate, ma coraggio, riprenditi."
"... la qui presente Sarah Amanda Myers..." Ancora qualche fatidica parola...
"Su, è quasi finito il giuramento... Anna... Anna?"
"... Finchè morte non vi separi?"
Queste parole devastanti mi risuonarono in testa come fossero amplificate all'infinito...finchè morte non vi separi... no. Non poteva essere... cominciavo ad avvertire quel dolore...
"Anna, apri gli occhi ti prego... Anna! ANNA!" Cominciai a urlare con quanto fiato avessi in corpo il suo nome, come se avessi potuto strapparla alla gelida fitta di quella che era...
"Gee... Il suo cuore non batte più..."
...la morte.
Ancora una volta i suoni attorno a me, che giravano attorno a quelle poche parole mi risuonarono in testa assordanti e poi più nulla... nulla...
"non può essere..." sussurrai a me stesso. E vedevo Frank e Sarah avvicinarsi...
Poi guardai Anna, sembrava quasi dormiente. Così, con quella espressione tranquilla, neanche sofferente... No, lei non c'era più... il dolore era quasi accecante, improvvisamente non sentii altro che quello e tutti quei ricordi che non smettevano di turbinarmi in testa...
Ti amo, ti amo... Potevo ancora sentirla dirmi queste due parole.. per quanto ancora? Prima o poi avrei dimenticato la sua voce... no non sopportavo l'idea... Non lo so... Non lo so se questa notte verrà mai, non lo so se sopravviverò, pensavo, sentivo come se il mio corpo si stesse svuotando.
C'era il niente... e quel suo volto così stupendo e pallido, senza vita... Non riuscii, non riuscii a trattenere le lacrime e le urla e la disperazione, non m'importava di quanta gente ci fosse... io l'amo ancora...
E caddi nell'oblio... ancora ci cado.
Mi dispiace, non volevo piangere, mi sento un fottuto idiota fregato per l'ennesima volta dall'amore.
Ma esiste poi l'amore? o è solo quella che noi comuni mortali chiamiamo illusione?
Verrà mai questa notte? Mi chiedevo...
...
va via... Se solo avessi potuto portarmi un insignificante bicchiere d'acqua, perchè le mia labbra non ce la fanno più. Adesso aiutami a mettere via tutte le mie cose e lascia che lasci questo mondo in bianco e nero una volta per tutte...
Non ti bacerò, perchè la parte più difficile di ciò ti sta lasciando.
Adesso va via... Perchè è già molto che io riesca ancora a vedere, i miei capelli non ci sono più, tesoro è tutto ok, è solo colpa della chemio...
Lo so, lo so che non mi sposerò mai, sto solo contando i giorni prima che vada.
Spero solo che tu sappia che se mi dici addio oggi dovrai dire la verità, perchè la parte più difficile di ciò ti sta lasciando.
Perchè io ti sto lasciando.
"Ehi amico..." Frank irruppe nella mia stanza improvvisamente, evidentemente il funerale era già finito.
Non risposi.
"Posso...?"
Feci cenno di sì con la testa.
"Mi dispiace di averti dato false speranze, Gerard..."
"Non ci ho mai creduto, sai..."
"A me dispiace lo stes-"
"-Frank scusa, non è il momento."
"Come stai?"
"Diciamo che non sto e basta."
"Ger-Gee..."
"Cosa?"
"Dovresti piantarla di farti del male" aggiunse guardandomi le braccia sanguinanti.
Non risposi, prima o poi avrei smesso, dovevo solo superarla.
"Ti va un caffè fuori?" concluse intuendo che non avrebbe ricevuto risposta.
"No."
"Dai..."
"No."
"Fallo per me."
"Ti voglio bene, Frank, lo sai?"
"E' un sì?"
"Lo è."
"Andiamo allora, mettiti su qualcosa che fuori fa freddo."
E fu così che in quel vuoto non sentivo altro che nulla, ma forse non è nè bianco nè nero nè colorato nè a scala di grigi nè niente, il mondo va così. Alti, bassi, bassi, bassi e alti...
Io l'amo ancora Anna... Il tempo... Ci penserà lui per me. Mi dispiace per aver perso tutte questo tempo in queste sedute, spero che non sia stato troppo noioso.

"No, ho capito tanto." dice l'analista.

I will not kiss you, 'cause the hardest part of this is leaving you.


The End.
Spero sia stata gradita! xoxoxo