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Autore: _Renegade_    12/01/2013    2 recensioni
Questa storia parla della 11° edizione degli Hunger Games, e di come la protagonista affronti la difficile situazione dei distretti nei primi anni dopo i Giorni Bui e la "novità" di questi giochi. Ha le idee chiare su cosa fare del suo futuro. Ma non sempre le cose vanno come previsto...
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi alzo presto come al solito e faccio colazione in silenzio. Non ho chiuso occhio tutta la notte. Avevo migliaia di domande che mi si ingarbugliavano nella mente. Ora sono solo stanca. Dopo tutto quel pensare ho capito una cosa: è stato un'errore offrirmi volontaria.
Ma ora è tardi, è un'inutile spreco di tempo pensarci ancora. Devo capire cosa fare.
Sono nei favoriti. Almeno quest'obiettivo l'ho raggiunto. Posso vincere e farò tutto il possibile... DEVO farlo.
 
Oggi è l'ultimo giorno di addestramento, domani ci sarà la sessione privata con gli strateghi. Ci esibiremo davanti a loro uno per volta e poi ci daranno il voto. Non so ancora cosa mostrargli, potrei fare un po' di tutto, evitando ovviamente le postazioni in cui sono negata come il lancio dei coltelli.
Sono soprappensiero quando salgo sull'ascensore con Joseph al seguito. Appena si chiudono le porte si volta a guardarmi con il solito sorrisetto che sfoggia solo in mia presenza. Che accidenti vuole ora?
- Allora ragazzina ti diverti la sera non è vero?
- Scusa? - gli rispondo stizzita, che gli passa per la testa a quest'idiota?
- Beh, ho visto il tuo amico avox che usciva dalla tua stanza ieri sera e pensavo che... Potevi almeno sceglierne uno più giovane non ti pare? - ghigna lui.
- Ma tu sei scemo o cosa? Non so di cosa stai parlando! Ho rovesciato dell'acqua ed è venuto a pulire! E poi non penso siano fatti tuoi! - Sono furiosa, come può aver pensato che io... MAIALE! Alza le mani in segno di resa.
- Beh ti chiedo scusa ragazzina. Ma sai visto che entro 3, 4 giorni al massimo, sarai morta è plausibile che tu voglia fare tutte le esperienze della vita...
- Il mio nome è Leaf! L E A F! smettila di chiamarmi ragazzina! E poi non sarò io a morire. Non nell'arena.
- Ah beh, se lo dici tu....
Faccio per ribattere ma siamo arrivati. Raggiungo il gruppo dei favoriti e cominciamo a decidere la strategia. E' Marius a parlare, come al solito.
- Per oggi continuiamo ad allenarci separatamente. Domani fate in modo di ricevere un voto non inferiore all'8. Nell'intervista cavatevela da soli. Quando saremo nell'arena staremo uniti sin dall'inizio. Durante il bagno di sangue uccidete il più possibile e vedete di restare vivi e vegeti non voglio feriti ad intralciarmi la strada; non allontanatevi dalla cornucopia, sarà la nostra base fino a quando non troveremo di meglio. Tutto chiaro?
Annuiamo e ci dividiamo per l'inizio dell'allenamento.
 
A pranzo rivedo Jan. Ha portato lui i carrelli con il cibo, ha mantenuto le distanze ma per qualche istante i nostri occhi si sono incontrati. C'è qualcosa di diverso nei suoi occhi che non c'era prima di ieri sera. Suppongo sia la speranza. Quella cosa che lo fa ancora sperare che un giorno salverò Panem e lui sarà libero ed entrambi potremo riabbracciare mamma e papà.
Joseph mi si avvicina con lo sguardo sofferente che usa in pubblico, io sono spalle al muro e nella posizione in cui siamo messi solo io posso vederlo in volto; come al solito sfodera il suo ghigno.
- Vi vedete anche stasera voi piccioncini? Cos'è una cosa abituale? Però potresti anche chiedergli se ha qualche amichetta, non fare l'egoista.
- Tra me e quell'avox non c'è nulla. Non so cosa tu abbia capito ma di sicuro non è la verità! - sbotto io sottovoce.
- Dai è evidente non negare, ti capisco sai? La tua vita sociale non doveva essere molto emozionante neanche nel distretto. Ogni tanto ti vedevo per strada a correre tutta concentrata o a trasportare sacchi, ma eri sempre sola. E gli amici? Non ne hai vero? Povera mi dispiace per te. Non mi sorprende che tu voglia farla finita. 
- Taci! Non sai nulla di me. Non sono affari tuoi i motivi per cui sono qui, ma di certo non è per "farla finita" che ho passato la vita ad allenarmi mettendo da parte le amicizie inutili! - sto quasi urlando per la rabbia.
- D'accordo ragazzina, ci rivediamo per cena allora - mi fa l'occhiolino e torna al suo atteggiamento da ragazzetto depresso mentre si allontana.
Corro da Marius e Iris. 
- Joseph fa il doppio gioco, non è realmente debole come sembra. E' determinato a sopravvivere. Non lo sottovalutate.
Non so perché l'ho detto a loro che finita l'alleanza saranno miei nemici. Probabilmente Joseph sarà ancora vivo quando questo succederà, era un vantaggio per me sapere certe cose, ma penso che ora che lo sa anche l'alleanza magari non lo sottovaluteremo troppo.
- Bene cerca di capire cosa sta tramando. - mi dice Iris e io me ne vado.
 
E' notte fonda e io non riesco a dormire. Esco dalla stanza e mi avvicino alla finestra del salotto. Forse dentro di me spero di incontrare Jan... un'ultima volta... si, perché dopodomani, dopo che tutta Panem avrà letto i punteggi da noi ottenuti nell'addestramento, ci sarà l'intervista finale prima di partire per l'arena. Caesar Flickerman, l'intervistatore, è molto giovane, non ricordo che tipo di domande mi farà. Accidenti a me che non faccio mai attenzione!
mi siedo sul davanzale basso, dalla finestra arriva una luce innaturale per quest'ora della notte. Evidentemente qui a Capitol City la notte non è il tempo del riposo. La capitale che spende le risorse di Panem e spreme i distretti di tutte le forze. Festeggiano. Si, è questo che stanno facendo, perché loro possono vivere di sprechi mentre la povera gente dei distretti muore di fame, come i figli della guerra nel mio distretto. Non so niente di com'è vivere negli altri, ma sicuramente è peggio che da noi, almeno per quello che ho  visto alle mietiture.
Solo ora capisco tutti gli errori che ho fatto. Troppi. Sto mettendo in gioco la mia vita.... avrei potuto avere una famiglia.... degli amici.... e ho rovinato tutto con l'odio e l'orgoglio.
Non avevo amiche o amici al distretto... non ne avevo bisogno, dopo la morte di Jan avevo allontanato tutti, perché dovevo raggiungere il mio obiettivo e gli amici e i rapporti umani mi avrebbero distratto dal mio lavoro...
Una mano mi sfiora il braccio e grazie ai miei riflessi allenati l'afferrò e la muovo in modo che il mio "aggressore" non sia più in grado di muoverla.
- Ahi! E lasciami, mica ti ammazzo! - è Joseph, tanto per cambiare.
Seccata lo lascio andare  torno a  sedermi rivolta alla finestra.
- Che vuoi ora?
- Ero solo venuto a prendere da bere, e poi ti ho visto e volevo chiederti che ci fai qui.
- Nulla, è che non riesco a dormire.
- Capito. Vado buona notte.
- No aspetta. - mi stupisco di me stessa. - Devo chiederti una cosa, siediti.
Si siede in attesa che io parli.
- Allora? Che vuoi sapere? 
- Beh, voglio proporti una cosa. Io ti dirò il mio segreto se tu mi dici il tuo. 
- Mi sembra accettabile... - sembra un po' sorpreso.
- Bene, comincio io. L'avox che hai visto uscire dalla mia stanza era un ragazzo del nostro distretto, era parte della ribellione per questo ora è qui, lo conoscevo ed è venuto a dirmi addio. - non posso dirgli davvero TUTTO, ma questa almeno non è una bugia.
- Ah, allora... beh... scusa se ho pensato che... cioè.... mi dispiace.
- Scuse accettate, ma ora tocca a te. - esita qualche secondo poi mi spiega.
- Diciamo che non è un segreto. E' una tattica, se gli altri pensano che io sia debole e vulnerabile non si cureranno di me per i primi giorni. Ho molte più probabilità di arrivare tra i primi 8 e quindi di vincere. Capisci?
- Si si non sono ritardata. E quindi intendi prendere un punteggio basso domani?
- Si non proprio un 4 o un 5 ma di sicuro non più di 8. In ogni caso la strategia è valida anche con gli  sponsor sai? Sono più interessante se mi fingo triste, vedrai poi durante l'intervista, ti consiglio di osservarmi bene - mi lancia un'occhiolino e poi resta in silenzio.
- Chi hai lasciato nel distretto? A parte tua sorella e i tuoi genitori intendo, avevi amici?
- Io non ho una sorella - si fa serio.
- Ma... c'era una ragazza che piangeva quando sei stato scelto.
- Ahahah ti riferisci a Mara? Lei non era mia sorella. Era la mia ragazza!
- Oh! Non sapevo avessi una ragazza... sarà molto in pensiero per te.
- Si.... ma tu? Chi hai lasciato? Non ho ancora capito perché avevi così tanta voglia di entrare in quest'incubo da riempirti di tessere e offrirti volontaria. - Accidenti ha colto nel segno.
- E' una storia lunga....
- Ho tutta la notte - sorride ma in modo diverso da come ha fatto fino ad ora.
- D'accordo. Ma ho bisogno che mi giuri che ti porterai ogni cosa che ti rivelerò ora fino nella tomba.
- Te lo giuro. - gli racconto tutto dal principio, da Jan e i suoi ideali di libertà; fino alla mia estrema decisione di vendetta. Mi apro con lui come non ho mai fatto con nessuno.
Alla fine resta in silenzio.... è molto silenzioso, è un pensatore. 
- Hai mai avuto un ragazzo? - Mi chiede infine lasciandomi senza parole
- Come scusa?
- Si dai un ragazzo, vuoi dirmi che non hai mai avuto una cotta? - scuoto la testa. In realtà era già tanto che rivolgessi la parola qualcuno.
- Quindi non hai mai neanche mai dato il primo bacio. - incalza lui.
- No... 
- Mi dispiace che tu abbia capito troppo tardi cosa dovevi fare della tua vita. - 
Detto questo si alza e torna nella sua stanza
 
 
My corner
Finalmente l'ho messo!!  E' tipo il più lungo che abbia fatto fino ad ora lol Boh che dire grazie a chi ha recensito gli altri capitoli :)
   
 
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