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Autore: _doublewriters    13/01/2013    6 recensioni
-Hai spaccato i culi!- Urlò Connie per poi accorgersi che tutti gli altri preseni in quella stanza la stavano fissando scandalizzati. Si guardò a destra, scattò con la testa a sinistra, abbassò le braccia, abbracciò l'amica (pure lei morta dall' imbarazzo) e le sussurrò -Sei stata brava.-
-Si, si, tutto quello che vuoi. Ora portami a casa, sono stanca!! Non dormo da...- guardò l'orario del telefono e concluse -...TANTO!!-
-Ok, ok bimba!
-Sono più grande io...- farfugliò Mars.
-Sono più sveglia!!- ribattè spingendola verso l'uscita per poi girarsi verso il rosso e urlare: -Jack! La macchina!!-
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Io con questi trampoli non ci esco!- urlò Connie incrociando le braccia al petto.
-Mio Dio... Ne abbiamo già parlato... Tu stasera metti i tacchi, chiaro?- Mars era esasperata.
-'Sti cazzi; preferisco uscire senza scarpe piuttosto che mettere a rischio l'integrità delle mie ossa!-
-Non lo fai nemmeno se faccio la faccia da cucciolo?- Nessuno era capace di resistere alla faccina da cucciolo di Mars...
-NO!-...Nessuno tranne Connie. Da sempre.
-Ma dai!-
-No.-
-Si.-
-No.-
-Si.-
-No.-
-E invece si!- urlò Mars inseguendo l'amica scalza giù per le scale. 
-No, no e poi no!- entrò in cucina e con nonchlance si versò un bicchiere d'acqua.
-Ragazze, calma! Che succede?- disse Liam nel vano tentativo di calmare le acque.
-Lei vuole vedermi sulla sedia a rotelle!- Connie puntò il dito contro Mars facendo la voce da bambina per poi sedersi e bere. 
Brutto segno, lo faceva solo quando era al limite dell'esasperazione.
Connie era una ragazza magra, alta sul metro e settanta, con i capelli castano chiaro lisci con dei boccoli naturali sulle punte, gli occhi azzurri: era decisamente bella; nonostante ciò, odiava 'strumenti di tortura' - come li definiva lei - come scarpe col tacco e cosmetici.
Non ne poteva più, prese il bicchiere con la mano sinistra, lo portò alla bocca, bevve due sorsi e pochi secondi dopo tutti nella stanza scoppiarono a ridere guardando la ragazza che li guardò spaesata, poi si guardò il dito e sbuffò:- NO! MERDA, CI ERO QUASI RIUSCITA!-
-Cos'è quella cosa sul dito?- chiese Niall.
-Un tatuaggio! Anche io ce l'ho uguale!- disse Mars portandosi l'indice sinistro sotto il naso per mostrare il tatuaggio a forma di baffi.
-Ma quando lo avete fatto?- chiese Harry tra una risata e l'altra.
-Mmm...- disse Mars. -Quanti anni avevamo, Connie? Quindici, sedici...-
-Io quattordici. Tu sedici.- Connie era sia imbarazzata che inondata dagli istinti omicidi nei confronti della sua migliore amica.
-Poveretti!- rise la riccia mettendo un braccio intorno al collo dell'amica. -Non sono qui neanche da tre giorni che li ho già traumatizzati!-
-Si! Decisamente! E ce ne vuole per traumatizzare dei tipi come noi!- Sentenziò Louis con gli occhi sgranati.
-Si, ok, tutto molto bello... Ora ce la volete spiegare questa storia?- tagliò corto Zayn.
-Ma perché sprecare questo tempo? Il locale chiude!- disse Connie cercando di cambiare discorso, afferrò la borsa e si mise le scarpe senza più accennare un lamento.
Mars la fermò e le mise il braccio sula spalla. -Ma perchè tutta questa fretta? Raccontiamogli la storia!-
Connie si buttò su divano.
-Premessa: l'abbiamo fatto da ubriache!-
-Connie si è mai ubriacata?- i ragazzi erano decisamente sconvolti.
-FERMI TUTTI! Connie sa che sapore ha un alcolico?- chiese Lou.
-Hai proprio deciso di smerdarmi 'sta sera, eh?-
-E' per questo che sono qui a Londra, carina!- Mars le accarezzò i capelli e iniziò a raccontare la storia...
 
-Connie! Sbrigati! Vuoi forse farci scoprire?- era sempre la solita.
-Che ci vuoi fare se con 'sti trampoli non ci so camminare!- sempre la solita lamentela.
-Che cazzo! NON GRIDARE!-
-Ops...-
-Cammina!!-
Dov'erano Carlos e Zack? Giuro che se non arrivano domani gli spacco le facce!
Ah, eccoli i signorini, si sono dati una mossa!
-Dove cazzo eravate finiti!?- se possibile Connie era più incazzata di me.
-Allora, andiamo?- disse con aria spavalda Carlos passandosi una mano tra i capelli castani.
Dio mio, quel ragazzo era tanto sexy quanto presuntuoso. 
-NO, ci siamo trascinate di soppiatto fuori dalla nostra palazzina solo per vedere che eravate capaci di infilarvi le scarpe al buio!-
-So fare altro al buio, dolcezza.- più conoscevo Zack e più ero certa di due cose: era un pervertito e avrebbe fatto di tutto per portarsi a letto Connie ma... lei non è così... emmh... forse un pochino... ma sono dettagli... 
-E tu? Non vuoi fare niente al buio?- 
-Carlos! Fra tutti e due non so chi è peggio!-
-Lui.- Connie indicò Zack, quella ragazza era un genio.
"Locale figo", pensai non appena arrivammo. E quanta gente!
-Giurami che stasera bevi! Non voglio essere l'unica ragazza che si ubriaca.- sussurrai a Connie.
-Mmmh... Che palle!-
-Ti prego!-
-Okay, va bene ma se poi non mi piace l'alcool bevo solo Sprite!-
-Cazzo, sei l'unica ragazza non vergine dell'Universo che non ha mai bevuto nemmeno lo spumante a capodanno!-
-Lo so.- e scoppiò a ridere. E io insieme a lei.
Finalmente entrammo. I ragazzi chiesero al barista, anche lui molto figo, (possibile che fossero tutti stuprabili in quel cazzo di Paese?) un drink e ci andammo a sedere.
Da lì non ricordo molto quello che successe, so solo che ad un certo punto mi ritrovai a baciare Carlos e vidi Connie baciare Zack. Poi ho un vuoto di circa quattro ore nelle quali  non so e non voglio sapere cosa successe. Dopo il 'vuoto' ricordo di aver avuto l'idea di andare a fare un tatuaggio e poi di essermi risvegliata con dei baffi 'disegnati' sull'indice sinistro e Connie che mi sbraitava contro.
 
-E tutto questo successe in vacanza studio in Irlanda!-
-MINCHIA!-
-Liam? Stai bene?- Niall era visibilmente preoccupato.
-NO. Sono ancora sotto shock.-
-No, no! Io lo voglio vedere come sei da ubriaca!-
-Per forza, Zayn?-
-Si. Per forza.-
-Ora andiamo!- urlò Mars emozionata al solo pensiero di far ubriacare la povera e indifesa Connie come ai vecchi tempi, per lei era come tornare ai tempi del liceo.
 
Arrivarono al Funky Buddha verso mezzanotte, ma entrarono subito. I ragazzi avevano una specie di 'abbonamento' a quel locale: erano praticamente tutte le sere là.
Il locale da fuori sembrava un enorme villa dipinta di colori scuri, tutto ricordava un'abitazione: dal tetto spiovente alle finestre in perfetto stile inglese; il tutto sormontato  da una gigantesca insegna luminosa verde che riportava il nome del pub.
Non appena i ragazzi entrarono si avventarono sul loro 'tavolo personale' e ordinarono da bere ma neanche un'ora dopo il cellulare di Mars squillò.
-Charlie, tesoro!-
-Mars! Non indovinerai MAI dove sono in questo momento!-
-Dove sei?-
-A Londra!-
-A Londra?-
-Sì, all'aeroporto! Ma perderò un po' di tempo... I bagagli dai voli intercontinentali ci mettono un po' di più ad arrivare...-
 -Arriviamo.- e chiuse di botto la telefonata. -Charlie è a Londra!-
-Scherzi? Non sarebbe dovuta arrivare dopodomani?- Louis e gli altri lo erano sia sorpresi che contenti di rivedere l'amica.
-Avrà preso un altro volo, CAPITA.- rispose Connie.
-Che ne pensate di andarla a prendere?- Suggerì Liam.
-All'aeroporto? A quest'ora?- Gli occhi di Connie si illuminarono di diabolicità.
 
-WOOOOOOOAH!!!-
-LARGO GENTEEEEE!!-
-TANTO NON MI BATTI!!-
Dei bambini in un parco giochi, ecco cosa sembravano in quel momento. 
Anzi, dei bambini sarebbero stati più silenziosi. E più maturi. Ma la maturità non faceva parte di loro, non dopo le due di notte almeno.
-Perchè quello che accade dopo le due di notte...- iniziò Connie.
-... E' sempre LEG-GEN-DA-RIO!!!- finì Mars.
Citazione da How I Met Your Mother, la loro serie TV preferita. 
-Scale mobili al contrario?-
-Sfida accettata, non sei abituata a camminare sui tacchi.- disse Mars con superiorità per poi cercare di fare una risata malefica stile cartone animato Disney.
-E infatti me li tolgo! Credi che mi faccia problemi a stare scalza in un aeroporto dove ci hanno camminato migliaia di persone? Pft.-
Salire le scale mobili che vanno in discesa era il loro 'sport' preferito.
-E quindi voi fate gare clandestine senza di me? Mi offendo!-
-Ho vinto! Le scarpe basse spaccano! Oh... CHARLIEEEE!- UrlÚ Connie tra gli ansimi per la stanchezza dopo aver salito quella rampa di scale. Mars arrivò pochi secondi dopo ed entrambe si fiondarono su quella povera ragazza già sommersa di bagagli di suo.
Non appena le due ragazze ebbero finito di stritolare l'amica, quest'ultima abbracciò i ragazzi e baciò Liam con... ecco... giusto poca passione...
-Se avete finito di scopare in pubblico...- disse ridendo Mars.
-Se è una femmina la chiamate Connie?- e fece un enorme sorriso 'angelico'.
-No, Mars!!-
-Levati dai coglioni tu!-
Liam e Charlie erano sconvolti e divertiti.
-Vabè, ne riparliamo quando nasce ma... Che è 'sta faccia da sobria? BEVI!- ordinò Connie a Charlie puntandole contro una lattina di birra.
-Con calma! Devo prima posare le valigie!-
-Dai, vieni che ti aiutiamo.- si proposero Zayn e Liam.
Charlie, aiutata dai ragazzi, posò i bagagli in macchina per poi raccontare il motivo del suo anticipo.
-Ecco... Ricordate l'ultimo film che dovevo girare, quello di New York? Hanno deciso di tagliarne una parte e ho finito prima!-
-Beh, allora hai una scusa in più per passare più tempo con noi e...- Mars abbassò la voce e si avvicinò all'orecchio di Charlie. -...e raccontarmi da quando una delle mie migliori amiche sta con Liam Payne senza che nè io nè la stampa ne sappiamo niente!!-
Accanto a loro passò, quasi investendole, Connie su un carrello per portare i bagagli che andava verso una destinazione ignota (probabilmente il prossimo muro) che urlò: -DA DUE MESIII!!-
Essendo sfiniti dalla serata 'movimentata' decisero di lasciare Charlie a casa e poi andare a dormire.
Quando entrarono tra Mars euforica, Connie che barcollava per i tacchi, tutti gli altri chi stanco morto, chi esaltato, non ci pensarono due volte e ognuno trovo un posticino comodo per dormire tutti insieme nel salotto.
 
Era domenica. Tutti si svegliarono doloranti, chissà perchè...
Per ultima si svegliò Connie, la domenica era l'unico giorno in cui non si svegliava alle sei di mattina.
Andò in cucina, prese una ciotola e un cucchiaio, aprì la credenza e si mise a cercare lì dentro. Aprì la scatola... vuota.
Fuori dalla grazia di Dio chiuse di botto la credenza e proprio in quell'istante passò Harry davanti alla cucina.
-Harry?- si girò di scatto. -Dove sono i miei cereali?-
-Eh? Di che cereali parli?- Harry non era tanto bravo a recitare.
Lei fece una risata convulsa isterica. Quando la fa Connie, meglio mettersi a riparo.
-Che c'Ë?-
-HAROLD EDWARD FOTTICEREALI STYLES, ti sto ordinando di dirmi che cazzo di fine hanno fatto i miei cereali!- urlò Connie al povero ragazzo contro il quale stava puntando il cucchiaio a mo' di spada.
Da pochi metri di distanza Mars si era gustata la scenetta e non si reggeva in piedi dalle risate.
Liam abbassò il braccio di Connie -Piano con questo coso... Non vorrai mica far male a qualcuno, vero?-
-A lui sì.- rispose Connie sogghignando maligna.
-Ok, sarà meglio andare, se ci tieni alla vita, almeno...- e detto questo, Mars si trascinò via Harry.
-Ho un'idea!- disse Mars.
-Le tue idee mi spaventano.-
-Sei un fifone, Haz.- disse Mars con aria disgustata.
-Haz?-
-Sì, Haz. L'abbreviativo del tuo soprannome, Haz da Hazza.- spiegò Mars con un sorriso appena accennato.
-Comprendila, Harry: Ë troppo pigra anche per pronunciare un soprannome.- Connie non prendeva per il culo Mars da sei ore, stava per perdere l'allenamento.
-Stavo dicendo...- riprese noncurante Mars - ...che non dovete preoccuparvi è un'idea tranquilla: visto che oggi è domenica e non dobbiamo andare a lavoro, pensavo di rimanere a casa tra amici evitando quella rottura dei colleghi di Connie che, a proposito, scriveranno sicuramente qualcosa sulla nostra uscita di ieri sera. Che ne dite?-
-Ci sto!- e Lou battè il cinque a Mars. Quei due sarebbero diventati ottimi amici.
-Ok, allora io e Mars andiamo a prendere qualcosa al supermercato.-
Le ragazze andarono a preparasi.
Mars mise un paio di shorts e una maglia con dei fori sul retro che formavano uno smile con un paio di stivaletti neri borchiati, senza tacco; Connie indossò anche lei un paio di shorts che sparivano sotto una maglietta bianca a righe blu scuro che probabilmente doveva essere di Louis e un paio di infradito. Entrambe indossarono degli occhiali da sole per non farsi riconoscere.
Uscirono e tornarono dopo poco tempo.
-Ho preso la birraaa!!- disse Mars entrando trionfante in casa.
-E io il cioccolatooo!!- le fece eco Connie.
Lou guardò male Connie: -Ma tu sei uscita con la MIA maglietta?-
-E io il cioccolatooo!!-

 
PEOPLE! Okay, finalmente dopo secoli, siamo riuscite a pubblicare!!
Siamo imperdonabili, ma non è colpa nostra, sono gli altri che ci disegnano così!
*imitazione di merda di Jessica Rabbit*
Volevamo ringraziare tutte le faigone che ci seguono e che hanno recensito.
Vi amiamo.
Volevamo dirvi che da adesso non pubblicheremo se il capitolo non avrà minimo cinque recensioni.
Sorrateci ma vogliamo essere sicure che la storia piaccia.
Detto questo, Cookie non uccideci, noi ti amiamo.
Okay, ci dileguiamo.
Baci. 

-Elle & Jen
(Non sono i nostri veri nomi, accontentatevi di questi.)

 
  
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